Al Crac Puglia mostra retrospettiva dell’artista milanese Ettore Sordini, a dieci anni dalla scomparsa

Sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle 18, al Crac Puglia (Centro di ricerca arte contemporanea) della Fondazione Rocco Spani onlus, la prima mostra retrospettiva in Italia di Ettore Sordini (Milano, 1934 – Fossombrone, 2012). La mostra, organizzata a dieci anni dalla scomparsa del pittore milanese, dal Crac, unitamente alla Galleria Roberto Peccolo di Livorno, all’Archivio storico Ettore Sordini di Cagli, a cura di Roberto Lacarbonara e Alberto Mazzacchera, raduna una significativa selezione delle opere degli anni ’60-70, nel solco della ricerca svolta accanto e oltre i gruppi del Cenobio e Nucleare.
Ettore Sordini, animatore e protagonista nella Milano artistica del dopoguerra, conosce e frequenta Lucio Fontana, di cui diviene amico e discepolo. Su suo invito, partecipa alla Triennale di Milano del 1954. Nel 1956 aderisce al Movimento Nucleare e con gli amici Piero Manzoni e Angelo Verga si impegna in una serie di elaborazioni teoriche, che confluiranno, sotto forma di invettive e dichiarazioni programmatiche, in numerosi manifesti, tra i quali “Per la scoperta di una zona di immagini” (1956) e “Contro lo stile” (1957).
La sua ricerca cresce e definisce il suo interesse per “il segno”, un segno da lui stesso definito “misurato e parsimonioso”, quasi impalpabile. Verso la fine degli anni ’50, Sordini attua un approfondimento del rapporto tra segno-gesto e natura, le opere acquistano così una maggiore spazialità lirica, accompagnata da un cromatismo tenue e delicato.
Per l’occasione è stato realizzato, per le edizioni CRAC Puglia, una pubblicazione contenente testi introduttivi di Fabiano Marti, Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Giovanna Tagliaferro, direttore della Fondazione Rocco Spani Onlus; testi critici di Roberto Lacarbonara e Alberto Mazzacchera, curatori della mostra, apparato iconografico e note bio-bibliografiche del maestro.
Nel periodo della mostra, oltre alle visite guidate, si terranno gli “Incontri d’esperienza” e si realizzeranno laboratori didattici con le scuole del territorio.
La mostra resterà aperta sino al 30 novembre
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