Politica italiana

Sabato 22 ottobre 2022 il giuramento di Giorgia Meloni: nasce ufficialmente il suo governo

I ministri sono 24: 9 di Fratelli d’Italia, 5 della Lega, 5 di Forza Italia, i restanti sono considerati “tecnici d’area”

foto Ansa/Sir
24 Ott 2022

di Stefano De Martis

Con il giuramento nelle mani del capo dello Stato, sabato 22 ottobre 2022 è nato a tutti gli effetti il governo Meloni. A norma di Costituzione entro dieci giorni dovrà presentarsi alle Camere per ottenere la fiducia (lo farà tra martedì e mercoledì) illustrando il suo programma, ma intanto è già ufficialmente in carica. I ministri sono 24: 9 di Fratelli d’Italia, 5 della Lega, 5 di Forza Italia, i restanti sono considerati “tecnici d’area”. La composizione dell’esecutivo è coerente con il risultato delle elezioni e quindi ha un oggettivo baricentro a destra. La premier – prima donna alla guida di un governo nella storia repubblicana – ha già annunciato insieme alla lista dei ministri anche il nome del sottosegretario alla presidenza del Consiglio (Alfredo Mantovano). Per le deleghe dei ministri senza portafoglio e altri adempimenti bisognerà attendere il primo Consiglio dei ministri.
Molte novità nella denominazione dei ministeri, con cui la Meloni ha inteso tracciare la connotazione identitaria dell’esecutivo: all’Agricoltura è stata aggiunta la Sovranità alimentare, alla Famiglia la Natalità, all’Istruzione il Merito, sono comparsi il Made in Italy (curiosamente un’espressione in inglese anche se ormai ampiamente nazionalizzata), la Sicurezza energetica e il Mare, associato al Sud.

foto: Ufficio per la stampa e la comunicazione della presidenza della Repubblica

La gestazione della nuova compagine ministeriale è stata velocissima, una volta esauriti i passaggi istituzionali relativi al nuovo Parlamento (elezione dei presidenti delle Camere, dei capigruppo ecc.) nella giornata di mercoledì. Giovedì e venerdì mattina le consultazioni al Quirinale, venerdì 21 pomeriggio l’incarico. Non c’è stata la tradizionale accettazione “con riserva”. La premier si è presentata da Sergio Mattarella già con la lista dei ministri – su cui evidentemente c’era stato un confronto informale con il Quirinale almeno per i posti-chiave – e si è trattato di una situazione che ha pochi precedenti, tra cui quello relativamente recente di Berlusconi nel 2008. Nell’ansia di fare presto, quasi di bruciare le tappe – forse anche per mettere la parola fine alle convulsioni nella maggioranza dei giorni precedenti – c’è stato anche uno scambio di attribuzioni tra due neo-ministri e a stretto giro è stato necessario rettificare l’elenco letto dalla Meloni all’uscita dal colloquio con il capo dello Stato.
Rispetto agli ultimi governi “questa volta il tempo è stato breve, è passato meno di un mese dalla data delle elezioni”, ha dichiarato Mattarella ai giornalisti dopo il conferimento dell’incarico. E ha spiegato che ciò “è stato possibile per la chiarezza dell’esito elettorale”. I costituzionalisti parlano di fisarmonica dei poteri presidenziali, la cui applicazione si contiene o si estende in rapporto alle concrete esigenze istituzionali. Ma “è stato necessario procedere velocemente – ha tenuto a sottolineare il capo dello Stato – anche in considerazione delle condizioni interne e internazionali che esigono un governo nella pienezza dei suoi compiti”. Mattarella ha ringraziato ancora una volta Mario Draghi anche per quanto è stato fatto dopo lo scioglimento delle Camere e “con lo stesso spirito di collaborazione” ha rivolto al nuovo esecutivo gli auguri di “buon lavoro”.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Editoriale

Agghiaccianti safari di guerra

Il primo a darne notizia fu il Corriere della Sera, nel marzo del ’95, in un articolo di Venanzio Postiglione. Una notizia agghiacciante: la denuncia di Gianni Tognoni, segretario generale del Tribunale permanente dei popoli – un tribunale di opinione internazionale finalizzato alla promozione dei diritti umani – che, nel corso della prima sessione del […]

La Grande Mela va controcorrente

In questa circostanza, la frase è indicata. “Non lo ha visto arrivare nessuno, veramente nessuno!”. Nelle elezioni del sindaco di New York City di martedì della scorsa settimana, oltre il cinquanta per cento degli elettori ha votato per il democratico socialista Zohran Mamdani – ugandese di nascita, naturalizzato statunitense, figlio di un antropologo e di […]

Prima la guerra, ora a pezzi il diritto

La prima volta fu il 13 settembre del 2014, nell’omelia della Messa celebrata al Sacrario di Redipuglia nel centenario dell’inizio della prima guerra mondiale. Papa Francesco non utilizzò espressioni vaghe: “Anche oggi, dopo il secondo fallimento di un’altra guerra mondiale, forse si può parlare di una terza guerra combattuta “a pezzi”, con crimini, massacri, distruzioni […]
Hic et Nunc

Test sul diabete alla Gesù Divin Lavoratore

‘Diabete, no grazie’ è l’iniziativa sanitaria che si terrà domenica 16 novembre alla chiesa di Gesù Divin Lavoratore, al quartiere Tamburi, a cura di Lions Club Taranto Poseidon distretto 108AB. La diagnosi precoce e prevenzione si baserà sulla misurazione glicemia (attraverso un test rapido capillare) con consulenza medica a cura della dott.ssa Eleonora Devangelio. Attivo […]

‘Profezie di pace’, mostra alla San Giuseppe Moscati

“Dentro questo mare di odio, di guerre, dolore e paura, serve essere capaci di vedere le realtà belle, di cercare le persone che spendono la propria vita per qualcosa di bello: sono i risorti di oggi che ti dicono che c’è ancora luce”. Prendendo spunto dalle parole del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei […]

‘La bisaccia di Sant’Egidio’ per i poveri del quartiere Tramontone

Sabato 15 novembre la confraternita di Sant’Egidio attuerà la raccolta alimentare per i bisognosi del quartiere Tramontone al ‘Residence Pezzavilla’ dalle ore 9 alle 15. Questa la presentazione dell’iniziativa di solidarietà da parte del priore del sodalizio, Pino Lippo. Il nostro concittadino fra Egidio, canonizzato da Giovanni Paolo II nel giugno del ’96, per più […]
Media
16 Nov 2025