Francesco

Francesco ai cardinali: “Lo stupore è il termometro della nostra vita spirituale”

No alla ‘mondanità spirituale’, sì alla capacità di stupirsi tornando ognuno alla propria Galilea. È l’indicazione del papa, durante la messa presieduta in presenza dei nuovi cardinali creati sabato scorso

foto Vatican media/Sir
31 Ago 2022

di Maria Michela Nicolais

Lo stupore “ci libera dalla tentazione di sentirci all’altezza, di nutrire la falsa sicurezza che oggi, in realtà, è diverso, non è più come agli inizi, oggi la Chiesa è grande, è solida, e noi siamo gli eminentissimi”. Ne è convinto il papa, che nell’omelia della Messa presieduta nella basilica di San Pietro davanti a circa 4.500 persone, tra cui i nuovi Cardinali creati sabato scorso e i circa 200 che hanno partecipato alla “due giorni” di riflessione sulla Praedicate Evangelium, ha spiegato: “Sì, c’è del vero in questo, ma c’è anche tanto inganno, con cui il Menzognero cerca di mondanizzare i seguaci di Cristo e renderli innocui”.

“Questa chiamata è sotto la tentazione della mondanità, che passo a passo ti toglie la speranza, ti toglie la forza: questo è il campo della mondanità spirituale”, ha aggiunto a braccio. “In verità, la Parola di Dio oggi risveglia in noi lo stupore di essere nella Chiesa, di essere Chiesa!”, ha esclamato Francesco: “Torniamo a questo stupore battesimale! Ed è questo che rende attraente la comunità dei credenti, prima per loro stessi e poi per tutti: il duplice mistero di essere benedetti in Cristo e di andare con Cristo nel mondo”. “Tale stupore non diminuisce in noi con il passare degli anni, non viene meno con il crescere delle nostre responsabilità nella Chiesa”, la tesi del papa: “Grazie a Dio no. Si rafforza, si approfondisce. Sono certo che è così anche per voi, cari fratelli che siete entrati a far parte del Collegio dei cardinali. E ci dà gioia il fatto che questo senso di riconoscenza ci accomuna tutti, tutti noi battezzati. Fratelli, questo stupore è una via di salvezza! Che Dio ce lo conservi sempre vivo”.

“Ripartire da questa celebrazione, e da questa convocazione cardinalizia, più capaci di annunciare a tutti i popoli le meraviglie del Signore”, l’auspicio di Francesco. “Lode, benedizione, adorazione, gratitudine che riconosce l’opera di Dio”, gli atteggiamenti raccomandati dal papa, commentando due tipi di “stupore” che provengono dalle letture odierne: “quello di Paolo di fronte al disegno di salvezza di Dio e quello dei discepoli, tra i quali anche lo stesso Matteo, nell’incontro con Gesù risorto, che li invia in missione”. “Una lode che vive di stupore, ed è preservata dal rischio di scadere nell’abitudine finché attinge dalla meraviglia, finché si alimenta con questo atteggiamento fondamentale del cuore e dello spirito: lo stupore”, ha spiegato il papa: “Io vorrei domandare ad ognuno di noi, a voi fratelli cardinali, a voi sacerdoti, consacrati e consacrati, a voi popolo di Dio: come va il tuo stupore?”, ha chiesto Francesco a braccio: “Tu lo senti alle volte, o ti sei dimenticato osa significa?”.  “Ognuno di noi ha la propria Galilea nella propria storia: tornare a quella Galilea”, l’indicazione di marcia: “Dio ci coinvolge in questo suo disegno”. Alla fine, l’omaggio al papa della sua formazione: “Dobbiamo essere tanto grati al papa San Paolo VI, che ha saputo trasmetterci questo amore per la Chiesa, un amore che è prima di tutto riconoscenza, meraviglia grata per il suo mistero e per il dono di esservi ammessi, non solo, di esservi coinvolti, partecipi, di più, di esserne corresponsabili”.

”Che questa sia l’ora in cui la Chiesa deve approfondire la coscienza di se stessa, la propria origine, la propria missione”, le parole di Paolo VI nel prologo dell’enciclica Ecclesiam Suam, “quella programmatica, scritta durante il Concilio”, e che fa riferimento proprio alla Lettera agli Efesini, al “piano provvidenziale del mistero nascosto da secoli in Dio, affinché sia manifestato per mezzo della Chiesa”. “Questo, cari fratelli e sorelle, è un ministro della Chiesa”, l’identikit del papa: “uno che sa meravigliarsi davanti al disegno di Dio e che con questo spirito ama appassionatamente la Chiesa, pronto a servire la sua missione dove e come vuole lo Spirito Santo. Così era San Paolo apostolo – lo vediamo nelle sue Lettere –: lo slancio apostolico e la preoccupazione per le comunità in lui è sempre accompagnato, anzi, preceduto dalla benedizione piena di grata ammirazione: ‘Benedetto sia Dio…’”.

“Lo stupore: è questo il termometro della nostra vita spirituale”, ha concluso a braccio, riformulando la domanda iniziale: “Caro fratello, cara sorella, come va la tua capacità di stupirti? Ti sei abituato tanto che l’hai persa? Sei capace di stupirti ancora? Che possa essere così anche per noi, stupirci! Che sia così per ognuno di voi, cari fratelli cardinali! Ci ottenga questa grazia l’intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, in ammirazione del suo cuore”.

Leggi anche
Ecclesia

Con don Dino Lepraro, rivive a Martina il culto di “Cristo alla Grotta”

Ai confini di Martina Franca, a due passi dal meraviglioso affaccio sulla Valle d’Itria, ma soffocata dai palazzoni di edilizia popolare sorti attorno gli anni sessanta circa, rivive la chiesetta di “Cristo alla Grotta”, divenuta importante punto di riferimento per gli abitanti della zona. Fra i luoghi di culto cittadini più pittoreschi ma alquanto sconosciuto, […]

Chiesa e disabilità: è ora di fare il salto dall’inclusione all’appartenenza

Come in famiglia, la persona con disabilità dovrebbe sentirsi parte del resto della cittadinanza. Un membro strettamente collegato agli altri, proprio come in una famiglia. È sul senso dell’appartenenza alla comunità che si è concentrato il secondo convegno nazionale promosso a Roma, dal 1° al 3 giugno, dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone […]

Quando frate Egidio diventò santo: il ricordo di don Luigi Trivisano

Sono trascorsi ventisette anni da quando frate Egidio fu proclamato santo in piazza San Pietro. Così ricorda l’avvenimento don Luigi Trivisano, primo parroco della chiesa intitolata al fraticello tarantino, a Tramontone. “Di quella giornata del 2 giugno 1996 ricordo soprattutto  l’urlo di entusiasmo e l’applauso scrosciante dei tantissimi tarantini (e anche napoletani) in piazza San […]
Hic et Nunc

Giornata per l'ambiente: la Puglia liberata da 78 chili di mozziconi di sigarette grazie ai volontari di 'Plastic free'

Una vera e propria impresa per celebrare la Giornata mondiale dell’Ambiente, la ricorrenza istituita dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep) nel 1972 per sensibilizzare sui temi della tutela e della salvaguardia della Terra. I volontari di Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, nel fine settimana […]

Formazione e Lavoro: attivi a Statte gli sportelli di orientamento “Punti Cardinali”

È ufficialmente partito il primo segmento del progetto “Punti Cardinali” nel comune di Statte, con due desk di orientamento, attivi da oggi,  che saranno aperti presso la biblioteca comunale dal lunedì al venerdì, di mattina dalle ore 9 alle 13, e nella fascia  pomeridiana 16/19.  Quattro gli enti formativi coinvolti: Programma Sviluppo, Formare Puglia, Its Logistica […]

L’Osservatore di strada: nel numero di giugno storie ai margini

“Mi chiamo Corrado e ogni domenica vengo in Piazza San Pietro per distribuire L’Osservatore di strada. Nella mia vita ne ho passate tante e so cosa significa vivere ai margini. In queste pagine abbiamo cercato di raccontarlo parlando delle periferie, quelle geografiche e quelle dell’anima, attraverso i nostri ricordi, condividendo le nostre esperienze e soprattutto le nostre speranze. Accetta questo giornale come un dono che, […]
Media
06 Giu 2023
newsletter