Restare alla finestra, e insieme agire: “Puzzle” di Roberta Criscio
Da lettrice ad Autrice. Da intervistatrice a intervistata, da uditrice a promotrice degli incontri che si tengono nei luoghi della cultura. Non è nuova alla scrittura, ma con “Puzzle” (L’Erudita, pp. 67, euro 15) Roberta Criscio ha fatto senz’altro il salto di qualità, un grande passo in avanti dentro il cammino della narrativa. Lei che lavora appassionatamente con le parole, e che sa vivere il fascino della letteratura, ha dato alle stampe un’opera capace di far immergere il lettore nella storia sin dalle prime battute. Pagine scorrevoli che tradiscono tutto l’amore per il libro. Come quello provato dal personaggio di Luisa. Che figura tra le altre donne protagoniste, nate nel romanzo dalla fantasia della scrittrice, libraia e giornalista tarantina: Carla, Rosa, Arianna, Caterina, Giada, Chiara, Marta e Greta.
Dal vuoto di un’assenza al peso del tempo, di un’esistenza non vissuta al meglio, o consumata troppo in fretta, superficialmente; dall’imprevisto, inteso come doloroso incidente, al superamento dello stesso; dalle nevrosi alla fatica dei rapporti, alle incomprensioni tra le persone, al desiderio di un domani diverso, insito in ogni creatura: c’è la Vita in Puzzle, l’assemblaggio di tasselli che bastano a loro stessi, ma nella condivisione di un cammino danno un’altra prospettiva. Perché siamo abituati a guardare dal nostro punto di vista. A vedere le storie altrui solo di sfuggita. A non fare sforzi di comprensione che non siano motivati dalla voglia di scoprire. La paura del cambiamento, poi, si rivela come nemico comune. Quella che ci impedisce di spiccare il volo, di afferrare pienamente la vita sciogliendo i lacci delle convenzioni, per non lasciarci incastrare dalla stessa. Il coraggio che ti può dare una presenza amica.
I protagonisti del romanzo breve sono donne diverse, eppure simili nelle aspettative nutrite, destinate a veder intrecciate le loro vite. Dovranno confrontarsi con il principio della realtà fatta di ingiustizie e disillusioni. Ma ad uno sguardo attento non può sfuggire che, magari non nei modi e nei tempi che ci aspettiamo noi, i pezzi si ricompongono prima o poi. Dando senso a ogni piccola e imperfetta e incompiuta storia.
Nell’opera di Roberta Criscio c’è un occhio di riguardo per le nuove generazioni. Quelle ragazze che (anche adesso, nell’epoca della vanità e dei social) sono capaci di responsabilità, di profondità di pensiero, di comportarsi come o meglio degli adulti. Alcune hanno compreso l’importanza dell’avere molteplici punti di vista. Che la risoluzione dei tuoi problemi passa da quelli, sottostimati, altrui: dal mettersi nei panni di chi condivide la tua stessa natura, attraverso quella qualità innata, a volte allenabile, chiamata empatia. Per scoprire magari quali sono i veri drammi del vivere. Per riconoscere proprio negli altri dei punti di riferimento da cui trarre spunto, a partire dalle preoccupazioni che ci accomunano. In Puzzle l’Autrice si è ben immedesimata nelle esperienze dei personaggi di cui scrive.