La Fidelis Andria e il Taranto si equivalgono: al “Degli Ulivi” il pari è giusto
Un derby è sempre un derby. Una partita a se stante, dove tutto può succedere: anche che la squadra prima in classifica, la più forte, perda contro l’ultima. Non era il caso del Taranto. Che invece, dopo il pareggio con la Turris, doveva inseguire la vittoria come l’unico risultato possibile, per non arrestare la marcia e corsa alla salvezza. Un importante scontro diretto, quello andato in scena sul campo della Fidelis Andria, ieri sera, contro una formazione rinvigorita dal cambio dell’allenatore – Bruno Trocini ha preso il posto dell’esonerato Diaw Doudou. È finita zero a zero. E il pari appare giusto, in qualche modo accontenta, per quanto visto nell’arco dei novanta minuti di gioco: la partita disputata sotto la pioggia sul manto erboso dello stadio “Degli Ulivi” ha detto che il Taranto e la Fidelis Andria, in sostanza, si equivalgono. Un tempo per parte. Meglio il Taranto nel primo: i rossoblu in maglia gialla hanno costruito, e colto tre legni. Poi i padroni di casa hanno preso il sopravvento. Il digiuno dalla rete continua per gli ionici che, da quattro partite, non segnano.
Il match con la Fidelis Andria
Il Taranto scende in campo con l’inedita coppia offensiva formata da Bifulco e Semprini, insieme a inizio gara per la prima volta. Al 20’ sono proprio gli ionici a creare la prima occasione da goal: dagli sviluppi di calcio di punizione battuto da Romano, la deviazione su Provenzano finisce sulla traversa. Un minuto dopo il capovolgimento di fronte. L’opportunità per la Fidelis è clamorosa: Bolsius serve in area Ekuban, il quale dopo aver superato Vannucchi non riesce a metterla in rete. Poi Mastromonaco, al minuto 24, fa partire un tiro cross che colpisce il palo alla sinistra del portiere Vandelli. La partita è equilibrata e gradevole. Al 34’ Bifulco riceve palla da Semprini, che si gira abilmente e tira di destro colpendo il palo su deviazione di Vandelli.
Nel secondo tempo sono i padroni di casa a sfiorare il goal. Protagonista Finizio, servito in area da Ekuban: la palla finisce sopra la traversa. Tre minuti dopo il Taranto si getta avanti in mischia ma non riesce a trovare la porta. Aumenta l’intensità della pioggia. Al 58’ Arrigoni da punizione è pericoloso. Sale in cattedra Ciotti tra la Fidelis, che sembra prevalere in questa fase sugli ionici. Al 68’ il Taranto gioca due volte di tacco, verso Bifulco, che però si fa anticipare da Vandelli. Cinque minuti dopo c’è l’uscita sventurata dello stesso portiere nato a Modena, e Rossetti per poco non ne approfitta. A un minuto dallo scadere arriva l’occasione più ghiotta dell’incontro. Arriva dai piedi di Dalmazzi, nel cuore dell’area di rigore, da posizione favorevole: la risposta di Vannucchi è miracolosa. Dopo quattro minuti di recupero il signor Kevin Bonacina di Bergamo decreta la fine dell’incontro.
Il campionato
Grazie a questo pareggio, il Taranto sale a quota 29 punti in classifica – gli stessi di Avellino e Latina che sono in zona playoff. Nella prossima giornata, la 24esima, gli uomini allenati da Eziolino Capuano dovranno vedersela in casa con la Gelbison, che nell’anticipo di sabato scorso si è imposta per 2-0 sulla Virtus Francavilla.