La Gelbison non si doma: per il Taranto la musica non cambia allo Iacovone
La settimana è stata importante, e piena di nomi che hanno animato il mercato: Luca Crecco, Giacomo Sciacca, Francesco Citarella, Gaston Romano. Rinforzi, i primi tre, utili al proseguimento della marcia in campionato. Mentre “Chapi” se n’è andato, ha firmato la risoluzione del contratto che lo legava al Taranto. La squadra sul campo, dopo il pareggio con la Fidelis Andria, giusto come risultato, era chiamata a confermarsi, tra le mura amiche dello stadio Erasmo Iacovone. L’avversario Gelbison aveva messo ko i rossoblu nella partita del girone d’andata. Stavolta non ci è riuscito, ma la musica non è cambiata per il Taranto allo Iacovone: nonostante il potenziamento della rosa, i rossoblu hanno collezionato un altro zero a zero – il terzo consecutivo. Ovvero confermato i propri limiti sotto porta e l’incapacità di tessere trame di gioco degne di nota.
Il match Taranto-Gelbison
In una serata fredda ma non gelida, bagnata anche dalla leggera pioggia, il primo brivido arriva dopo pochi secondi: Tommasini prova a sorprendere Anatrella che, in una uscita avventurosa, aveva lasciato sguarnita la porta. Al 18’ Antonini di testa impegna lo stesso portiere dagli sviluppi di calcio d’angolo. Quattro minuti dopo ci prova Romano dalla distanza. Al 39’ Tumminello crea la prima occasione della Gelbison: stoppa e tira di sinistro dal limite, con la palla che finisce alta sopra la traversa.
Nel secondo tempo, dopo venti minuti di noia, ci prova Graziani tra gli ospiti con un tiro velleitario da fuori area. Al 22’ combinazione pericolosa di Fornito-Savini. Poi ci prova Correnti con un tiro a giro. Al 39’ si rivede il Taranto: una sforbiciata in area di Semprini, para Anatrella, respingendo su Provenzano, che però colpisce debolmente. A tre minuti dal 90esimo Vannucchi chiude su De Sena che lo stava per dribblare al termine di un’azione. Nel terzo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, il signor Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola, la Gelbison finisce in inferiorità numerica: viene espulso Papa per somma di ammonizioni.
Fotogallery by Giuseppe Leva