8xmille

Convegno nazionale del Sovvenire: “Non chiamati a ‘vendere’ ma a comunicare bene il tanto bene che c’è”

foto Siciliani-Gennari/Sir
17 Feb 2023

“Comunicazioni sociali e social stanno in un rapporto dato per scontato e routinario. Eppure quella congiunzione, collegando i due elementi tra di loro, segnala una sorta di identificazione tra le due realtà, certamente non separabili”. Lo ha detto Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, intervenendo oggi pomeriggio a Roma alla tavola rotonda “Comunicare il Sovvenire ripartendo dal Territorio”, durante il convegno nazionale su “Il Sovvenire nel Cammino sinodale”. “Le comunicazioni sociali e i social media vanno posti in una sorta di identificazione – ha aggiunto –. In un ambiente digitale, si abbattono i confini, non esiste un codice e un contesto. Tutta la comunicazione è ibridata. E questo ha un impatto sul messaggio”.
Il direttore dell’Ufficio Cei ha evidenziato, inoltre, come “con i nuovi media è saltata la sintonizzazione e tutto è diventato soggettivistico”. E ha messo in guardia: “Prendere coscienza di un ambiente nuovo non significa demonizzarlo”. Quindi, tre le indicazioni: riappropriarci della nostra identità, prima di pensare al messaggio da postare (“Siamo una comunità credente, quella identità dà una forza maggiore al messaggio”); entrare in contatto, che significa stabilire un rapporto (“Conoscendo il territorio, il messaggio avrà un salto di qualità”); la community è un sistema aperto e chiuso (“Noi abbiamo un di più, che è la comunità”). Consapevole dell’importanza per la comunicazione della conoscenza del territorio, Corrado ha invitato a “pensarci come comunità diocesana, ciò valorizza l’azione comunicativa”. Infine, il suggerimento di realizzare incontri settimanali tra i referenti diocesani del Sovvenire e i responsabili delle comunicazioni delle diocesi per “far emergere la forza del vissuto concreto della diocesi”, che “può mostrare quanto di buono, bello e giusto c’è sul nostro territorio”.

“Il primo riferimento per voi sia la testata diocesana. Se ci mettiamo in ascolto sinodale del territorio, possiamo farlo grazie a voi”. Così Mauro Ungaro, presidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), si è rivolto ai referenti diocesani del Sovvenire, intervenendo oggi pomeriggio a Roma alla tavola rotonda “Comunicare il Sovvenire ripartendo dal Territorio”, durante il convegno nazionale su “Il Sovvenire nel Cammino sinodale”.
Dopo aver ricordato che “le specificità dei territori sono ricchezza per la comunicazione”, il presidente della Fisc ha allontanato i campanilismi e ha ricordato che “nel tempo della globalizzazione parlare di territorio sembra contradditorio, ma non è così”. “Per noi credenti e giornalisti, il territorio è un luogo teologico”. Continuando a rivolgersi ai referenti diocesani del Sovvenire, Ungaro ha ribadito che “voi conoscete persone, storie e realità”. “A volte c’è paura di raccontare, ma per ogni realtà anche un fatto, una storia ‘piccola’ è fondamentale”. Ricordando che “nessuno nella Chiesa deve sentirsi spettatore, ma parte di una bella famiglia”, ha incoraggiato i referenti a tenere presente nella rubrica del cellulare il numero del direttore della testata diocesana e, dove non c’è, del referente regionale della Fisc.

“Comunione, partecipazione e corresponsabilità sono i cardini della comunicazione legata al Sovvenire”. Lo ha detto Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e inBlu2000, intervenendo oggi pomeriggio a Roma alla tavola rotonda “Comunicare il Sovvenire ripartendo dal Territorio”, durante il convegno nazionale su “Il Sovvenire nel Cammino sinodale”.
Dopo aver indicato l’etimologia della parola Sovvenire, il direttore di Tv2000 e InBlu2000 ha incoraggiato a recuperare il “fascino della parola Sovvenire, proporre sinonimi più immediati, di carattere multimediale, come foto e filmati”. Mezzi “da non considerare come semplici e trascurabili allegati del comunicato, ma l’ossatura portante, nella forma che trova più eco nei social”. Morgante ha evidenziato, inoltre, come “raccontare il Sovvenire in tv e in radio esiga testi accurati, immagini, una voce di un’opera segno e mailing list e canali social, finestre aperte sul mondo”. “Oltre a immagini e testimone, servono sintesi e immediatezza. Bisogna partire dal fatto che, nel territorio, il referente del Sovvenire deve conoscere la materia da comunicare, avere un target di riferimento – ha osservato –. Occorre continuare a coltivare la propensione al dono e ottenere nuovi donatori attraverso comunione, partecipazione e corresponsabilità, conoscendo le peculiarità del territorio”. Infine, Morgante ha ribadito il come “il rapporto tra il referente del Sovvenire e quello delle comunicazioni sociali debba essere molto stretto, tra chi non è chiamato a ‘vendere’ ma a comunicare bene il tanto bene che c’è”.

Leggi anche
Ecclesia

Mons. Fisichella: “Il Giubileo è cultura”
Presentato il calendario degli eventi nel 2024

“In questi mesi la macchina del Giubileo non si è limitata a verificare lo stato di attuazione dei lavori presenti nei vari cantieri, di cui continuiamo a confidare nella loro piena realizzazione prima dell’inizio dell’Anno santo”. Lo ha detto mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, durante la presentazione – in sala stampa vaticana […]

Azione cattolica, Notarstefano: “‘A braccia aperte’ dal papa per dirgli il nostro ‘grazie'”

Si intitola A braccia aperte, l’incontro nazionale dell’Azione cattolica con papa Francesco, in programma domani mattina, giovedì 25 aprile, in piazza San Pietro. Oltre 50.000 soci e amici dell’Azione cattolica italiana provenienti da tutte le diocesi d’Italia incontreranno il papa per ascoltare la sua parola e fare festa insieme a lui. Ne parliamo con il […]

Gli ottant’anni della parrocchia intitolata a Santa Teresa

La parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù compie ottant’anni. Fu istituita il 22 aprile 1944 per volere dell’arcivescovo mons. Ferdinando Bernardi, comprendendo un territorio assai vasto che andava da Mar piccolo a Mar grande e da via Orazio Flacco fin sotto San Giorgio jonico. Primo parroco fu don Nunzio Mannara, che iniziò subito anche […]
Hic et Nunc

“Tutti in famiglia”, una giornata di convivialità alla San Nunzio Sulprizio

L’oratorio della San Nunzio Sulprizio terrà domenica 28 aprile, una bella iniziativa per i parrocchiani, dal titolo “Tutti in famiglia”, perché possano trascorrere un’intera giornata all’insegna della socializzazione. Questo, nelle intenzioni del parroco don Giuseppe Carrieri, per far sì che la parrocchia possa diventare appunto una bella e grande famiglia dove tutti finalmente possano conoscersi […]

Giovedì 25, l’Azione Cattolica incontra papa Francesco

Oltre 600 laici accompagnati dai sacerdoti assistenti incontreranno il santo padre per vivere un bellissimo momento di festa
Media
24 Apr 2024
newsletter