Taranto, SailGP, e il vento che sta cambiando

Lo scirocco ha salutato l’avvio della competizione scandendo a un ritmo adrenalinico la prima delle due giornate. Quel vento che ai tarantini poco piace, perché fa schizzare verso l’alto la temperatura e i tassi di umidità, è stato una benedizione per i velisti di fama mondiale impegnati nelle regate, lo scorso fine settimana. Lo scirocco ha poi lasciato il posto alla debole tramontana. Ebbene, il senso di SailGP sta già nella rotazione dei venti che hanno raggiunto il suolo, il territorio e la comunità: la Taranto che punta sullo sport, sulla risorsa mare, sta cambiando volto, aspettando i Giochi del Mediterraneo. Ecco la virata o strambata. Ce la raccontano quei catamarani, che sguazzavano sulle acque del Mar Grande. Una lezione impartita sotto lo sguardo incuriosito e ammirato dei media internazionali. Che hanno fotografato il Rockwool Italy Sail Grand Prix, unico appuntamento in Italia del circuito mondiale.
SailGP, la competizione
Successi dell’Australia nelle prime due regate, mentre nella terza ha dominato la Danimarca. La vittoria della quarta gara è andata a Emirates Great Britain SailGP Team. Mentre nella quinta ha vinto l’equipaggio statunitense di Jimmy Spithill. Sorpresa nel finale: quella che doveva essere l’ultima decisiva gara, disputata tra Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia, è stata annullata in corso di svolgimento. Perché il vento mancava. Ironia della sorte, lo stesso si è fatto sentire forte nei minuti in cui Emirates Great Britain SailGP Team poteva festeggiare al castello Aragonese la vittoria della classifica generale – secondo posto per l’Australia, poi l’equipaggio americano. La mutevolezza del tempo climatico ha detto che tutto rapidamente si può evolvere nella vita e rovesciare. Per vincere bisogna saper cogliere l’attimo, e adattarsi, non dando nulla per scontato; non farsi sorprendere, mantenere alta la guardia, restare vigili per sognare. E uniti, compatti, come accade proprio negli sport di squadra, per tagliare il traguardo tanto agognato dei Giochi del Mediterraneo.
Gli occhi su Taranto
“L’equipaggio ha fatto un ottimo lavoro per tutto il fine settimana, sicuramente siamo stati fortunati nella regata finale”. Questo il commento di Ben Ainslie. Il timoniere della formazione della Gran Bretagna ha poi dichiarato: “Non vediamo l’ora di tornare qui nella prossima stagione: Taranto è una città bellissima, con tanta storia, e il pubblico italiano ha una passione enorme per lo sport della vela. È stato veramente bello regatare davanti a una platea così numerosa”. Non sappiamo se è dello stesso parere il velista statunitense Hans Henken. Il quale, vittima di un incidente a bordo del suo catamarano nel corso della terza regata, è stato costretto a fare la conoscenza dell’ospedale di Taranto. Ma a prevalere nella due giorni di regate è stata la bellezza della città dei due mari fotografata dalle riprese aeree della regia internazionale.
Le conclusioni
Al netto delle polemiche alimentate da quanti storcono il naso di fronte ai grandi eventi che comportano un dispendio di risorse economiche sottratte ad altre priorità (non hanno tutti i torti, vanno ascoltati), SailGP è stata una bella pagina di sport vissuta come una festa dalla comunità. La città che pullula di presenze (tarantini, italiani e stranieri), anche nelle ore più insolite, nel primo pomeriggio di domenica, è una rarità. Uno spettacolo dentro lo spettacolo. Così le persone che si sono assiepate in strada, dal bordo antico al centro, dalla “ringhiera” alla Rotonda lungo il lungomare Vittorio Emanuele III, per vedere dal vivo le gare.
Photogallery by Giuseppe Leva
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