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Voglia di giocare e spirito di fratellanza: così è risorta l’Italia

L'esultanza di Federico Dimarco dopo il goal alla Francia - foto azzurri Instagram
13 Set 2024

di Paolo Arrivo

Una grande impresa, e inaspettata. Un miracolo all’italiana, possiamo considerare il successo dell’Italia sui vicecampioni d’Europa della Francia. È stato bello gioire oltremodo per le tre reti segnate. E condividere la felicità dei calciatori scesi in campo. Immagini che ci hanno riappropriato del piacere di giocare e di veder giocare a calcio. Al netto della posta in palio (non il Mondiale ma la Uefa Nations League), è stata una bella soddisfazione battere i galletti per 3-1, in casa loro, dopo aver subito l’ennesimo choc attraverso il goal lampo.

Quelle immagini ci hanno raccontato l’orgoglio italiano e la voglia di riscatto. La capacità di farcela, anche, dopo la figuraccia fatta questa estate. Il rischio, contro Israele, nella seconda sfida, era quello di abbassare la guardia. Persino di fare un’altra figuraccia. Perché di tutto sono capaci gli italiani: di imprese mirabolanti e di incredibili scivolate. Ce l’hanno nel dna. Il rischio, di perdere contro Israele è stato scongiurato, grazie a una prova di sostanza.

La vittoria del gruppo

Il secondo incontro della Nations League non ha visto brillare la nazionale italiana: non era la stessa squadra capace di replicare la prestazione offerta contro la Francia; ma gli uomini di mister Spalletti hanno vinto con pieno merito, al cospetto di un avversario organizzato, ben messo in campo, e ben allenato. Così si è rivista la forza del collettivo ritrovato. Quella che Samuele Ricci aveva già sottolineato all’indomani della vittoria sulla Francia. Il centrocampista del Torino è stato una delle sorprese positive del clan – aveva già esordito in nazionale maggiore, due anni fa. Sulla stessa lunghezza d’onda, lodando l’unità del gruppo, Luciano Spalletti ha detto: siamo fratelli d’Italia.

Il cammino dell’Italia nella Nations League

Gli azzurri sono attesi da altre tre sfide verso la fine dell’anno. La prossima non sarà di certo una passeggiata: l’avversario è il Belgio di Lukaku. Il quale non è stato convocato per le partite della sua nazionale contro Israele e Francia. All’incontro del 10 ottobre seguirà la gara di ritorno, il 14 novembre, per la quinta giornata. Tre giorni dopo si ritroverà la Francia. L’Italia conduce il girone a punteggio pieno – stessi punti per Portogallo, Danimarca, Svezia, Slovacchia e Romania negli altri raggruppamenti. Tra le partite più interessanti va sottolineato il pareggio tra Olanda e Germania. E la bella prova dell’Inghilterra che, trascinata dal capitano Kane (doppietta alla sua centesima gara in nazionale), ha battuto la Finlandia.

Il trend da invertire

Al netto del doppio successo, che conta più del resto, i numeri evidenziano un dato sul quale riflettere: da sei partite consecutive l’Italia prende goal. Un paradosso per la presenza di uno dei portieri più forti del mondo. Ovvero Gigio Donnarumma. Ecco spiegata la stizza di Spalletti per quella disattenzione finale (sulla rete di Israele c’è la responsabilità di Marco Brescianini). È un campanello d’allarme, subire goal a ogni incontro, da un avversario forte o modesto; ma non necessariamente: sono passati i tempi in cui la partita perfetta finiva a porte inviolate, e nel calcio moderno conta solo la vittoria.

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