A Taranto dal 15 al 17 il primo Festival della filosofia ‘Perìpatos’
A colloquio con Ida Russo che è l’ideatrice

La giornata mondiale della filosofia, istituita dall’Unesco, è stata l’occasione per realizzare a Taranto il primo Festival della filosofia: “Perìpatos”. In realtà, come ha spiegato Ida Russo, che della manifestazione è ideatrice, l’evento avrebbe dovuto tenersi a partire dal terzo giovedì di novembre, ma cadendo quest’anno a ridosso della Festa di Santa Cecilia, che per Taranto segna da sempre l’inizio delle festività natalizie, si è inteso anticiparne lo svolgimento. Si parte, quindi, il 15 novembre per concludere il 17.
Il festival è stato presentato nel Museo diocesano, con la partecipazione, oltre che della professoressa Russo, presidente della Società filosofica italiana, sezione di Taranto, di Aldo Siciliano, presidente dell’Istituto per la storia e l’archeologia della Magna Grecia e di Silvio Busico, direttore generale di Programma sviluppo, partner dell’iniziativa.
Obiettivo dell’iniziativa, organizzato dalle sedi di Taranto Salento della Società filosofica italiana è quello di coinvolgere studenti, mondo accademico ed esperti della comunicazione nella riscoperta in chiave contemporanea del pensiero filosofico classico. Tra gli ospiti Luca Maria Scarantino e il giornalista Ferruccio De Bortoli.
A Ida Russo abbiamo rivolto alcune domande:
Che senso può avere oggi un festival dedicato alla filosofia?
Un senso molteplice che parte, innanzi tutto, da una più precisa considerazione del ruolo avuto da Taranto nell’antichità. Non legato soltanto alla storia o alla monumentalità, ma anche al pensiero. Archita di Taranto è stato l’ultimo importante esponente della scuola pitagorica,che però ha portato la filosofia al potere. Il pensiero filosofico nato in Magna Grecia si sviluppa poi in Grecia e da lì, nei secoli successivi, informa tutta la civiltà occidentale.
E quale peso il pensiero antico ha sull’oggi?
Ha un senso storico che, col recupero delle radici, che può essere attualizzato. Prendiamo il concetto di “koinonia”, una parola greca che significa convivenza civile, comunanza di intenti. Il tentativo è, appunto, quello di riscoprire le nostre radici per ritrovare e rivalutare le ragioni della convivenza e del buon vivere, quantomai auspicabile in un periodo segnato da gravi e profondi conflitti”.
A chi si rivolge?
Il Festival, in realtà, mette insieme tre mondi: la scuola, attraverso la Rete dei licei in cui si insegna la filosofia; il mondo accademico, che fa ricerca e attualizza il pensiero filosofico; la comunicazione perché la filosofia è divulgazione, diffusione di idee. Ma uno degli scopi fondamentali della filosofia è quello di insegnare il pensiero critico. ed è proprio questo che vogliamo trasferire alla città.
Il programma
L’evento si celebrerà a Taranto i prossimi 15, 16, 17 novembre, nella sede del dipartimento jonico dell’Università “Aldo Moro” di Bari. Si aprirà nella mattinata di venerdì 15. Dopo i saluti istituzionali, sarà il giornalista Rosario Tornesello, direttore del “Quotidiano di Puglia”, a introdurre i lavori che entreranno nel vivo con lo spazio Agorà affidato agli studenti dei licei della provincia di Taranto, autentica novità e punto di forza del Festival. Nel pomeriggio si svolgerà la prima sessione del convegno su: “Koinonìa, le ragioni del buon vivere” e in serata il concerto di Dante Roberto (pianoforte) e Grazia Maremonti (voce) al Museo diocesano. Sabato mattina nuovo spazio Agorà durante il quale gli studenti saranno ancora protagonisti con i loro elaborati e i lavori di ricerca. Sempre nello spazio Agorà è previsto un contributo dell’attore e regista tarantino Michele Riondino. Nel pomeriggio di sabato proseguirà la sessione dedicata al tema del Festival con l’intervento, tra gli altri, di Luca Maria Scarantino, presidente della Fisp (International federation of philosophical societies).
Alle 21 al teatro Fusco, è in programma la conversazione del giornalista e scrittore, Ferruccio De Bortoli, già direttore del “Corriere della Sera “sul tema: “Individuo, comunità e capitale sociale”. La serata è ad ingresso libero. Domenica mattina si svolgeranno la passeggiata filosofica “Sulle tracce di Archita” con narrazione dell’attore Giovanni Guarino, il reading filosofico a cura dell’attore Massimo Cimaglia, l’intermezzo musicale del quartetto d’archi del conservatorio “G. Paisiello”, la coreografia di danze Magnogreche “Le Nereidi di Taras” e il Pranzo solidale che riprende un’antica tradizione, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza all’Unicef di Taranto.
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