Mondo

Proteste negli Stati Uniti: mobilitazione nazionale contro le politiche di Trump e Musk

ph Ansa-Sir
07 Feb 2025

di Maddalena Maltese

Si sono dati appuntamento a Washington D.C. davanti al Capitol. Hanno sfidato le temperature gelide del Michigan ritrovandosi sotto la sede del Congresso statale di Lansing. Non li ha frenati il caldo torrido di Austin, in Texas, e neppure quello di Atlanta, in Georgia. Sotto un solo slogan, #50501, ovvero 50 proteste, 50 stati, in un giorno, e #buildtheresistance – costruiamo la resistenza, centinaia di americani si sono recati davanti alle sedi del governo statale per denunciare le politiche messe in atto dal presidente Donald Trump e dal suo braccio destro, il miliardario Elon Musk, a capo di un dipartimento non autorizzato dal Congresso e incaricato dallo stesso Trump di rivedere le spese del governo.

I cartelli che ciascun manifestante tiene in mano spiegano le ragioni della protesta, organizzata online in poche ore e materializzatasi in strada: la repressione dell’immigrazione, dei programmi di pari opportunità riservati a donne, afroamericani, minoranze e anche transgender e appartenenti alla comunità Lgbt. Manifestano contro la proposta di trasferimento forzato dei palestinesi fuori dalla Striscia di Gaza, gridano contro la soppressione di Usaid, l’agenzia di sviluppo internazionale statunitense, contro l’epurazione dei funzionari dell’Fbi, del Dipartimento dell’Istruzione e della Salute e si scagliano senza mezzi termini contro il Progetto 2025, un manuale di estrema destra, scritto da ex collaboratori di Trump e diventato il codice per modificare l’ordinamento del governo e la società americana. Si oppongono all’uscita dal Patto di Parigi sul cambiamento climatico, alle politiche sui combustibili fossili e alla guerra commerciale con Canada e Messico, nonostante lo stesso Trump, nella sua prima amministrazione, avesse ridefinito le politiche di scambio con i due Paesi, annullando il Nafta (North American Free Trade Agreement) e riproponendo un trattato nuovo di zecca nel 2020, l’Usmca.

I dimostranti a Phoenix hanno scandito “deportate Elon” e “niente odio, niente paura, gli immigrati sono benvenuti qui”. Ad Albany hanno esposto cartelli che dicevano “non ho eletto Musk” e “fermate l’ascesa dei miliardari”. Una donna, davanti al Campidoglio di Washington, ha invece sventolato il manifesto “Cristiani per l’Usaid”, ricordando che l’agenzia umanitaria Usa è uno dei principali finanziatori dei Catholic Relief Services (Crs), la Caritas statunitense, e di altre agenzie di varie Chiese che si occupano di assistenza in tutto il mondo.

Il sito National Catholic Reporter ha riferito che, a causa del congelamento dei fondi, la Crs prevede di tagliare fino al 50% del suo personale quest’anno, mentre la chiusura repentina di alcuni programmi finanziati dall’Usaid, che fornisce circa la metà del budget di 1,5 miliardi di dollari dell’organizzazione cattolica, ha già lasciato a casa alcuni impiegati e nel limbo migliaia di assistiti. Il vicepresidente JD Vance, convertito al cattolicesimo, intervenendo sulla rete Cbs, ha dichiarato che i vescovi cattolici degli Stati Uniti si occupano di “reinsediare immigrati illegali”, senza mostrare alcuna prova, e li ha accusati di essere interessati solo “al loro tornaconto finale”.

Peggio, se così si può dire, è andata alla Lutheran Immigration and Refugee Service, l’organizzazione luterana che, insieme ad altre agenzie, collabora con il governo federale per assistere i rifugiati legalmente presenti nel Paese. Nel fine settimana, Elon Musk, che si definisce “cristiano per cultura”, ha citato su X, la sua piattaforma social, il post di Michael Flynn, un cattolico e generale dell’esercito in pensione che in precedenza era stato consigliere del presidente Donald Trump.

Flynn ha pubblicato una schermata del computer che dettagliava i finanziamenti federali erogati a gruppi luterani negli ultimi due anni, accusandoli, senza prove, di “riciclaggio di denaro”. Musk ha dichiarato che “il team (del Dipartimento per l’efficienza governativa) sta rapidamente bloccando questi pagamenti illegali”.

Va precisato che, nell’anno fiscale 2024, l’Usaid ha ricevuto più di 44 miliardi di dollari, pari allo 0,4% dell’intero bilancio federale, mentre nell’anno fiscale 2023 gli Usa hanno stanziato 916 miliardi di dollari per la difesa, ovvero il 3,4% del Pil, e il Dipartimento della Difesa ha richiesto 849,8 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2025. I vescovi luterani sono dovuti intervenire per difendersi da accuse ingiuste e false, ma intanto l’organizzazione è stata data in pasto alla rete, che nella sua ferocia non sta risparmiando alcun ente benefico di ispirazione religiosa.

 

*inviata a New York

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Drammi umanitari

Naufragio al largo della Tunisia, Forti (Caritas Italiana): “Occorre investire per consentire a queste persone di raggiungere l’Europa in sicurezza”

“Proviamo sgomento per l’ennesimo naufragio al largo delle coste tunisine. Purtroppo continua questa mattanza che ormai da oltre un decennio sta interessando un numero crescente di migranti, soprattutto dell’Africa subsahariana, che cercano di raggiungere l’Europa”: così Oliviero Forti, responsabile ufficio Immigrazione di Caritas Italiana, commenta il naufragio di migranti nel Mediterraneo. Questa volta al largo […]

Dopo il naufragio di Salakta, mons. Lhernould (Tunisi): “Non basta commuoversi, servono azioni concrete e condivise”

Un nuovo naufragio ha sconvolto la costa tunisina di Salakta, nei pressi di Mahdia. L’imbarcazione, partita in modo clandestino verso l’Europa, è affondata nella notte tra il 21 e il 22 ottobre. Secondo la Guardia costiera tunisina, almeno quaranta migranti, tra cui diversi bambini, hanno perso la vita, mentre trenta persone sono state tratte in […]
Hic et Nunc

Disoccupazione, povertà, denatalità: il report dell'Inps a Taranto e provincia

Disoccupazione, povertà, denatalità: sono i drammatici fenomeni che caratterizzano la situazione di Taranto oggi. La gravissima crisi industriale e la mancanza di alternative, pur tanto attese, fanno di Taranto e provincia un fanalino di coda della condizione socio-demografica italiana, che pure non brilla affatto nonostante i proclami. È dal Rendiconto sociale dell’Inps che scaturisce questo […]

Celebrazioni per i defunti a Talsano

A Talsano ci si prepara ad onorare i defunti con celebrazioni al cimitero ‘Porta del Cielo’. Nella mattinata di sabato primo novembre, secondo convenzione stipulata con l’amministrazione comunale, la banda musicale cittadina ‘Giovanni Paisiello’ diretta dal m° Vincenzo Simonetti girerà per i vialetti del cimitero talsanese. Domenica 2, alle ore 15.30, sul piazzale antistante la […]

Rinascere donna: incontro culturale alla parrocchia del Rosario di Talsano

Giovedì 30 ottobre alle ore 19 alla parrocchia Maria Santissima del Rosario di Talsano il parroco don Armando Imperato dialogherà con suor Palmarita Guida sui temi del suo ultimo libro intitolato ‘Rinascere donna – Oltre il femminismo una nuova libertà’ (Antonio Dellisanti editore). Collaboratrice di Radio Maria, Famiglia Cristiana e Maria con te, nonché pittrice e autrice di numerose pubblicazioni, […]
Media
31 Ott 2025