Altare della Reposizione nella Basilica Cattedrale San Cataldo

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«RESTATE QUI E VEGLIATE CON ME»
Il Giovedì Santo a Taranto vecchia
Altare della Reposizione
nella Basilica Cattedrale San Cataldo
a cura della Comunità parrocchiale
San Pietro invitato a camminare sulle acque,
Pittura di Francois Boucher (1703-1770),
Dipinto nel 1766,
Olio su tela,
© Cattedrale di Saint-Louis, Versailles, Francia
Solo fiori e luci su un fondale che accoglie in semplicità e sobrietà il tabernacolo posto sull’altare del Capellone di San Cataldo, sotto la volta affrescata dal De Matteis. Il tripudio di intarsi marmorei tipici del napoletano accompagnano il pellegrino in adorazione e lo conducono allo stupore silenzioso per contemplare il Dio-con-noi, Nascosto nelle specie eucaristiche. La raffigurazione pittorica posta al centro dell’altare della Reposizione è ad opera del pittore del 700′, Francois Boucher, raffigurante San Pietro che accoglie l’invito del Maestro ad incamminarsi sulle acque turbolenti. L’esperienza dell’apostolo Pietro è la stessa di ciascuno di noi: nonostante il timore e la paura delle acque che agitano la nostra esistenza, Cristo è la speranza che infonde l’audacia del cammino, Egli è l’ancora che sorregge il turbinio del quotidiano.
INDICAZIONI PER LE CHIESE DI CITTÀ VECCHIA:
BASILICA CATTEDRALE SAN CATALDO
Preghiamo con San Tommaso d’Aquino:
Adoro te devote – Preghiera
Adoro Te devotamente, oh Deità che Ti nascondi,
Che sotto queste apparenze Ti celi veramente:
A te tutto il mio cuore si abbandona,
Perché, contemplandoTi, tutto vien meno.
La vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano
Ma solo con l’udito si crede con sicurezza:
Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio,
Nulla è più vero di questa parola di verità.
Sulla croce era nascosta la sola divinità,
Ma qui è celata anche l’umanità:
Eppure credendo e confessando entrambe,
Chiedo ciò che domandò il ladrone penitente.
Le piaghe, come Tommaso, non veggo,
Tuttavia confesso Te mio Dio.
Fammi credere sempre più in Te,
Che in Te io abbia speranza, che io Ti ami.
Oh memoriale della morte del Signore,
Pane vivo, che dai vita all’uomo,
Concedi al mio spirito di vivere di Te,
E di gustarTi in questo modo sempre dolcemente.
Oh pio Pellicano, Signore Gesù,
Purifica me, immondo, col tuo sangue,
Del quale una sola goccia può salvare
Il mondo intero da ogni peccato.
Oh Gesù, che velato ora ammiro,
Prego che avvenga ciò che tanto bramo,
Che, contemplandoTi col volto rivelato,
A tal visione io sia beato della tua gloria.
Così sia.
Silenzio Meditativo
Preghiera: Vieni di Notte
(Davide M. Turoldo- Prete/Poeta)
Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine, ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi:
e dunque vieni sempre Signore.
Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre Signore.
Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre Signore.
Vieni, tu che ci ami,
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con te, o Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
ne sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.
Silenzio Adorante
“Sulla Croce era nascosta la sola Divinità, nell’Eucaristia è celata anche l’Umanità.”
Nell’Eucaristia si rivela, inquietante, il silenzio di Dio. Sulla croce era celata la divinità di Gesù, nel Pane è misteriosamente assente anche la Sua umanità: la Sua vicinanza e la compassione, la solidarietà e il Suo aiuto ai bisogni delle persone. Il “dimenticarsi” dell’uomo da parte di Dio porta il Salmista a formulare una disperata invocazione: “Perché dormi. Signore? Svegliati!” (Sal.43,23). Il dolore e la morte non possono essere l’estuario definitivo della vita umana. Il Padre che “nasconde il suo volto”, abbandonando apparentemente i suoi figli, non tornerà forse a risplendere con la sua fedeltà-amore? Durante la notte si scatena nel mare una grande tempesta e “le onde si rovesciavano sulla barca tanto che ormai era piena”. Gesù dorme… Impossibile dormire con una simile mareggiata. Ma la tempesta non riguarda Gesù. La tempesta coinvolge solo i discepoli “gente di poca fede”. Come Gesù nella barca, l’Eucaristia non parla, non reagisce. Perché? L’abbiamo “mangiata”, assimilata. È… dentro di noi. Fidiamoci della Sua presenza. Lui non parla. Ci nutre e ci sostiene!
San Tommaso d’Aquino
Salmo 22
Il Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa
in verdissimi prati mi pasce, mi disseta in placide acque.
È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida
per amore del santo suo nome, dietro a lui mi sento sicuro.
Pur se andassi per valle oscura non avrò da temere alcun male;
perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.
Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici!
E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza!
Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino;
io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.
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