Talsano, la devozione alla Madonna di Fatima

Si svolgono a Talsano i festeggiamenti in onore della Madonna di Fatima, a cura dell’omonimo santuario (parroco, don Pasquale Laporta), nel ricordo della celebre apparizione ai tre pastorelli del 1917 in Portogallo.
Il programma prevede per domenica 11, alle ore 19, la celebrazione eucaristica sarà animata dal ‘Gen Rosso local project’ che alle ore 21 terrà un concerto sul piazzale antistante il santuario.
Lunedì 12, alle ore 19 santa messa in contrada Spagnulo; al termine muoverà la fiaccolata lungo il corso principale fino al santuario. Tale iniziativa fu istituita nel 1983 dall’allora arcivescovo mons. Guglielmo Motolese in ringraziamento alla Vergine per aver salvato Giovanni Paolo II nell’attentato del 1981. Alle ore 21.30 sul piazzale antistante il santuario, spettacolo musicale del complesso “Panorama Italiano”.
Martedì 13, sante messe alle ore 8 e alle ore 10 (quest’ultima celebrata dal parroco don Pasquale Laporta con benedizione delle donne in dolce attesa); alle ore 11.30 santa messa e, a mezzogiorno, la supplica alla Madonna di Fatima. Alle ore 18 l’arcivescovo mons. Ciro Miniero presiederà la solenne concelebrazione eucaristica e alle ore 19 muoverà la processione per corso Vittorio Emanuele, via Cabina, via Piave, via Carducci, via Nuova, via Principe di Piemonte, via Sanguzza, via Montegrappa, via Trani, via Bainsizza, corso Vittorio Emanuele con rientro in chiesa. Presterà servizio di accompagnamento alla processione e al concerto in piazza la banda musicale “Città di Montemesola”. Alle ore 21.30, sul piazzale antistante il santuario, spettacolo musicale del gruppo ‘Funky Fingers Band’. La festa sarà conclusa alle ore 23.30 circa dai fuochi pirotecnici.
Fu don Luigi De Filippis, suo primo parroco, che realizzò il sogno di dare questo tempio ai talsanesi, su un suolo donato da un benefattore. La prima pietra fu posta l’8 dicembre del 1956, alla presenza dell’arcivescovo mons. Ferdinando Bernardi. Su progetto dell’architetto Antonio Provenzano, discepolo del famoso Piacentini, la costruzione durò circa due anni. L’inaugurazione avvenne il 4 ottobre del ’58 con grande partecipazione di fedeli che portarono in processione il simulacro mariano. Vista la particolare devozione per Maria, il 16 luglio del ’59 la chiesa fu elevata a santuario mariano diocesano. Nel ’77 fu realizzato il grande dipinto che ricopre interamente l’abside, opera dell’artista argentino Roberto Baldassarini, raffigurante la Madonna con i tre pastorelli. Il 13 maggio ’99 venne inaugurata la cappella del Santissimo e nel Giubileo del 2000 la chiesa fu inserita fra i luoghi di pellegrinaggio mariano.
Il santuario quest’anno è stato insignito dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero del titolo di chiesa giubilare.
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