Domenica 19, la 99ª Giornata missionaria mondiale: la Chiesa di Taranto rinnova il suo impegno di fede e speranza
Si è celebrata ieri, domenica 19 ottobre, la 99ª Giornata missionaria mondiale, dal tema ‘Missionari di speranza tra le genti’, in sintonia con il cammino giubilare che la Chiesa universale sta vivendo. La diocesi di Taranto, in comunione con il papa e le chiese di tutto il mondo, ha rinnovato il suo impegno attraverso iniziative di preghiera e solidarietà per testimoniare, anche sul territorio, la dimensione universale della missione.
Nel messaggio dedicato a questa giornata, consegnato alla Chiesa il 25 gennaio scorso, papa Francesco ricordava la figura di Cristo quale il primo missionario, inviato dal Padre e unto dallo Spirito per portare agli uomini il Vangelo. In Lui si rivela il volto autentico della speranza, e attraverso i suoi discepoli — e in essi ogni battezzato — continua l’opera missionaria della Chiesa, poiché, “Egli, nella su vita terrena, «passò beneficando e risanando tutti» dal male e dal maligno (cfr At 10,38), ridonando ai bisognosi e al popolo la speranza in Dio. Inoltre, sperimentò tutte le fragilità umane, tranne quella del peccato, attraversando pure momenti critici, che potevano indurre a disperare, come nell’agonia del Getsemani e sulla croce. Gesù però affidava tutto a Dio Padre, obbedendo con fiducia totale al suo progetto salvifico per l’umanità, progetto di pace per un futuro pieno di speranza (cfr Ger 29,11). Così è diventato il divino Missionario della speranza, modello supremo di quanti lungo i secoli portano avanti la missione ricevuta da Dio anche nelle prove estreme”.
“Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono”.
Partendo dal richiamo alle parole iniziali della Gaudium et Spes il messaggio, rappresenta l’invito a ciascuno ad essere “missionario di speranza” nei luoghi e nei contesti della vita quotidiana; a cui viene aggiunto un appello concreto: diventare artigiani di speranza e restauratori di un’umanità distratta e infelice, ricordando che la prima forma missionaria è la preghiera.
Papa Leone – alla luce della sua esperienza ventennale in qualità di vescovo missionario in Perù – in più occasioni, ha invitato tutte le genti a non sottovalutare il valore delle offerte e dei gesti di solidarietà che sostengono la vita di tante giovani chiese e il ministero dei missionari.
Un segno eloquente di questa giornata è stata la canonizzazione di Pietro To Rot (Rakunai, 5 marzo 1912 – Vunaiara, 7 luglio 1945), giovane laico e martire della Papua Nuova Guinea, primo santo riconosciuto della Chiesa dell’Oceania: una testimonianza viva di fede e di missione.
Don Federico Marino, direttore dell’Ufficio missionario, ha sottolineato la necessità – sulla scia del messaggio rilanciato da papa Francesco e papa Leone – di riscoprire la dimensione missionaria come vocazione di ogni battezzato e segno concreto di speranza nel mondo: “Come Chiesa di Taranto, abbiamo scelto di aprire il mese missionario affidando tutte le missioni a Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, con una celebrazione eucaristica nella parrocchia a lei dedicata. Alla celebrazione hanno preso parte gli ordini religiosi missionari e gli istituti di vita consacrata presenti sul territorio, rinnovando insieme il senso di comunione e di preghiera per le missioni nel mondo”.
In questo ottobre missionario, diverse parrocchie della diocesi stanno vivendo adorazioni eucaristiche dedicate, rosari per le missioni e momenti di animazione missionaria, seguendo i materiali proposti dall’ufficio nazionale di Cooperazione missionaria tra le Chiese.
In particolare, nella giornata di ieri, 19 ottobre, tutte le parrocchie hanno destinato le offerte raccolte al Centro missionario diocesano, che provvederà entro il 31 gennaio a trasmetterle alla Direzione centrale delle Pontificie opere missionarie, i cui fondi confluiranno nel Fondo mondiale di solidarietà, a beneficio delle missioni e dei progetti che ne faranno richiesta.
Dalla diocesi di Taranto, ad ogni parte del mondo, la Chiesa con la sua voce e le sue opere, si fa preghiera e impegno, affinché ogni gesto di fede diventi annuncio di speranza e segno di fraternità universale, perché: “Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù” (Evangelii Gaudium, 120).
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