‘Semi di Pace’: un abbraccio di speranza nel cuore di San Giorgio jonico
23 Ott 2025
di Daniele Panarelli
Domenica 26 ottobre, la comunità cittadina si riunisce in piazza per un flash mob che vuole trasformare un sogno, la pace, in un impegno concreto.
In questo periodo difficile, c’è un bisogno profondo che risuona nei cuori di tutti noi: il bisogno di pace.
Non stiamo parlando di una parola vuota o di un ideale irraggiungibile, ma di un respiro vitale, un diritto che spetta a ogni uomo, donna e bambino.
Le notizie recenti parlano di accordi e di un cessate il fuoco a Gaza. È una piccola luce di speranza che accogliamo con gioia, ma che non è sufficiente. Non può esserlo quando, contemporaneamente, 56 conflitti attivi continuano a infiammare il mondo, il numero più alto dalla fine della Seconda guerra mondiale. Ogni guerra è una ferita che lacera la terra e l’anima dell’umanità.
In questo contesto può sembrare che una piccola comunità non possa fare molto. Ma il silenzio non è un’opzione. Tacere significa accettare, e noi non vogliamo accettare. Non vogliamo arrenderci.
Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli e ai nostri nipoti. Dobbiamo dimostrare loro che la pace non è un sogno utopico, ma una possibilità concreta che nasce dal coraggio di chi sceglie l’amore invece dell’indifferenza.
Con questo spirito, la comunità parrocchiale di Maria SS. Immacolata invita tutti a unirsi al flash mob ‘Semi di pace’, che si terrà domenica 26 ottobre alle 19.30 in piazza San Giorgio. L’invito è semplice ma profondo; ognuno potrà trovarsi in uno dei quattro punti indicati nella locandina ufficiale e, insieme agli altri, dirigersi verso la piazza. Tutti insieme formeremo la parola ‘pace’: un gesto simbolico ma ricco di significato, un abbraccio collettivo che vuole ricordare al mondo che la pace inizia da ciascuno di noi.
Dopo ci sarà un momento di riflessione e condivisione, dove potremo scambiare parole, preghiere, pensieri ed emozioni. Sarà un’occasione per fermarci, guardarci negli occhi e riscoprire il valore della fraternità, soprattutto in un tempo che sembra averlo dimenticato.
Così il parroco, don Giuseppe D’Alessandro: “Questo incontro vuole essere un’occasione per esprimere che la pace nasce innanzitutto nei cuori abitati dall’amore. Insieme ai nostri amici e alle nostre famiglie proveremo ad accendere una luce di speranza per far si che il nostro abbraccio simbolico possa raggiungerà tutte le persone che soffrono a causa delle guerre. L’appuntamento del 26 sarà l’occasione per piantare insieme un seme di umanità”.
“Semi di pace” non è solo un evento: è un invito a seminare ogni giorno gesti di bontà, rispetto e ascolto. Perché la pace non nasce dai grandi palazzi del potere, ma dal cuore delle persone comuni, da comunità come la nostra che non si arrendono alla violenza, ma scelgono la luce del dialogo.
San Giorgio jonico c’è. C’è con la sua voce, con il suo cuore e la sua speranza.
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