Card. Pizzaballa: “Risucchiati dentro una spirale di violenza sempre maggiore“

“Siamo risucchiati dentro una spirale di violenza sempre maggiore. Siamo imprigionati dentro un circolo vizioso dal quale non riusciamo ad uscire, dove il senso di potenza e la dimostrazione di forza, la presunzione di salvarci attraverso i nostri potenti mezzi e le nostre strategie umane, dove insomma il potere dell’inganno e della menzogna ci accecano”: lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, celebrando domenica 15 giugno, nel convento di san Salvatore, nella città santa, le ordinazioni diaconali di 12 frati della Custodia. Parole che rimandano direttamente all’escalation di guerra tra Israele e Iran, scoppiata venerdì 13 giugno. “Ci illudiamo di apparire forti – ha aggiunto il patriarca – ma in realtà siamo deboli, incapaci di pensarci dentro il progetto di Dio, e ci perdiamo, o ci perderemo, dietro le nostre menzognere strategie di potere umano, dal corto respiro e che produrranno solo morte”. Commentando le letture il cardinale ha evidenziato come l’opera del serpente, narrata nel brano della Genesi, miri “a separare l’umanità dal suo creatore, e lo fa dicendo parole che generano nel cuore dell’uomo una menzogna, un’immagine distorta di Dio”. Così “l’umanità che ascolta le parole menzognere del serpente si trova alla fine isolata, povera e dispersa. E lo constatiamo ogni giorno sempre di più, purtroppo”. Invece, l’umanità che accoglie le parole di Gesù ritrova la verità di Dio, della comunione e dell’amore reciproco, che rende l’umanità ricca di bene, di relazioni, di vita. Quanto abbiamo bisogno di questa verità per la nostra Terra Santa, per le nostre relazioni, per le nostre comunità ecclesiali e civili”. L’opera di Dio, ha, quindi, spiegato, “è portarci pian piano dentro questo nuovo modo di vivere e di pensare, quello della comunione”.
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