Tra passato, presente e futuro: l’assemblea dell’Issrm Giovanni Paolo II
Un incontro tra generazioni, uno scambio di idee nell’ottica di una crescita condivisa nel segno della bellezza, per rilanciare il valore della cultura e delle relazioni; un omaggio al passato che lascia spazio al presente e a un futuro nel segno della speranza. Docenti e studenti, vecchi e nuovi, insieme per proseguire e valorizzare il cammino di una istituzione rivolta al futuro, che non dimentica la sua missione. Questa è stata l’assemblea dei docenti e degli studenti dell’Issrm Giovanni Paolo II, tenutasi il 10 ottobre al palazzo arcivescovile.
Ad aprire i lavori, i saluti del direttore don Francesco Nigro, che dopo i saluti iniziali, ha rivolto a tutti i presenti parole di ringraziamento, gratitudine, invitando docenti e alunni ad un impegno condiviso, di apertura al mondo e a tutte le sfide del nostro tempo, mantenendo un’occhio critico nei riguardi della realta, senza smettere mai di coltivare il desiderio di conoscenza, di impegnarsi per costruire un sapere da mettere al servizio del mondo e del prossimo. L’importanza dello studio e della ricerca per giungere alla verità attraverso la bellezza: un compito che l’Issrm da sempre porta avanti con rigore, impegno, senza mai mettere da parte la relazione, l’alterità.
Successivamente, il direttore ha invitato studenti e docenti ad intervenire, su base volontaria, per proporre e condividere esigenze e potenziali percorsi di approfondimento e ricerca, al fine di arricchire ulteriormente il percorso di studi di un ente accademico dal valore consolidato.
Ad accentuare la solennità del momento, l’arrivo dell’arcivescovo mons. Ciro Miniero, che dopo aver salutato tutti i presenti, ha ringraziato il direttore, i docenti e gli studenti, esortando ciascuno a proseguire con entusiasmo e responsabilità nel proprio impegno formativo e spirituale.
A coronamento dell’incontro, si è svolta un’intensa cerimonia di ringraziamento dedicata ai tre docenti uscenti ‐ mons. Luigi Romanazzi, Riccardo Pagano e don Antonio Rubino ‐ che si sono distinti per la competenza, l’impegno e la passione educativa mostrata negli anni. Per ciascuno, uno studente ha letto il curriculum, cui è seguito un intervento del docente, in un clima di sincera partecipazione e commozione. Don Antonio Rubino, impossibilitato a essere presente, è stato ugualmente ricordato con riconoscenza e affetto.
Un momento, quello vissuto nella sala del palazzo arcivescovile, che ha restituito il senso più autentico della formazione: un cammino condiviso in cui conoscenza, dialogo e fede si intrecciano per tracciare sentieri di speranza per il futuro.


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