L’incontro degli studenti con l’arcivescovo:
disegnare nuove mappe di speranza
Il Giubileo della speranza si avvia verso la conclusione ma gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della nostra arcidiocesi non hanno voluto perdere l’occasione di incontrarsi per condividere le consegne di questo tempo straordinario. Lo scorso 17 dicembre, infatti, i ragazzi, accompagnati dagli insegnanti di religione cattolica e non solo, insieme ad alcuni dirigenti scolastici, hanno dato vita ad una vivace e coinvolgente mattinata di ascolto e condivisione in Concattedrale.
L’Ufficio educazione, scuola, insegnamento religione cattolica, università ha delineato un interessante percorso di preparazione che è stato proposto agli insegnanti di religione cattolica così da raccogliere le intuizioni e i suggerimenti degli studenti a partire dall’invito di papa Leone XIV a “costruire piccoli passi possibili di pace”. Nella lettera di presentazione inviata ai dirigenti scolastico così si è espresso il direttore del competente ufficio diocesano, mons. Ciro Marcello Alabrese: “La situazione mondiale interpella quotidianamente tutti i cittadini del mondo ad agire concretamente a favore della pace; rilanciando il Patto educativo globale, papa Leone XIV, durante il Giubileo del mondo educativo, ha affermato che “non basta, infatti, far tacere le armi: occorre disarmare i cuori, rinunciando a ogni violenza e volgarità”. La scuola, attraverso il piano triennale dell’offerta formativa, può rappresentare un laboratorio territoriale dove si può apprendere l’arte di praticare una pace ‘disarmata e disarmante’; consentendo a tutti gli studenti di ogni ordine e grado di attivare un cambiamento concreto, fattibile e verificabile nel modo di agire personale e comunitario. La pace deve essere disarmata, cioè non fondata sulla paura, sulla minaccia o sugli armamenti; e disarmante, perché capace di sciogliere i conflitti, aprire i cuori e generare fiducia, empatia e speranza.
Non basta invocare la pace, bisogna incarnarla in uno stile di vita che rifiuti ogni forma di violenza, visibile o strutturale”.
Durante la mattinata, al ritmo dei canti proposti e animati dal prof. Michele Mancone, gli studenti hanno apprezzato i contributi presentati dalle scuole presenti e hanno ascoltato le parole chiare e incoraggianti dell’arcivescovo mons. Ciro Miniero.
In apertura dei lavori anche il rappresentante dell’ufficio scolastico provinciale, il dott. Francesco Marinaro, ha rivolto ai presenti il suo indirizzo di saluto.
L’incontro ha contribuito ad aumentare la consapevolezza che, in un tempo segnato da conflitti e tensioni diffuse, è necessario rimettere al centro della vita sociale il valore della pace, con un duplice obiettivo: da un lato, superare l’assuefazione al clima di guerra che rischia di spegnere la coscienza critica collettiva; dall’altro, rafforzare la rete di soggetti che già operano per costruire percorsi educativi ispirati ad uno stile di vita nonviolento e partecipativo.
Le scuole presenti provenivano da tutto il territorio della diocesi: ic ‘Frascolla’ di Taranto; ic ‘Martellotta’ Taranto, ic ‘Moro’ Taranto, ic ‘Volta’ Taranto, ic ‘Vico – De Carolis’ Taranto, ic ‘Severi – Mancini’ Crispiano, ic ‘De Amicis’ Grottaglie, Iiss ‘Liside – Cabrini’ Taranto, Iiss ‘Maria Pia’ Taranto, Iiss ‘Pacinotti’ Taranto, liceo ‘Battaglini’ Taranto, liceo ‘Ferraris’ Taranto.
Al termine dell’incontro, l’arcivescovo ha consegnato a dirigenti e docenti una copia della lettera apostolica in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione conciliare ‘Gravissimum educationis’ dal titolo “Disegnare nuove mappe di speranza”.





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