Ecclesia

Michele Monteleone: “Ho lasciato il calcio per seguire Gesù”

23 Apr 2022

di Marina Luzzi

«Sono un ragazzo di parrocchia». Lo dice con pudore, la voce emozionata, quasi balbettante, Michele Monteleone. Intenerisce e al contempo è testimonianza forte di fede nella sua ordinaria quotidianità, la storia di questo ventiseienne di san Giorgio Jonico, che questo pomeriggio l’arcivescovo della diocesi di Taranto, mons. Filippo Santoro, ordina diacono, ultimo passo verso il sacerdozio. Una grande passione per il calcio, per l’arbitraggio, messa da parte quando si è chiesto se la felicità fosse tutta lì o se servisse qualcosa in più, un senso più grande, per addormentarsi sereni e contenti tutte le sere. «Io abito a san Giorgio Jonico e ho sempre frequentato la parrocchia più antica del paese, santa Maria del Popolo.  Facevo il secondo o terzo anno di scuola superiore quando mi sono allontanato. Ero arbitro di calcio, uno sport che non mi permetteva di essere presente a Messa la domenica, di seguire un cammino con costanza. La mia vocazione è partita controtendenza, da una mancanza. Arrivata la sera, mi domandavo se quello che avevo fatto mi aveva reso felice. Sentivo un’inquietudine. Ho quindi deciso di abbandonare, di fare qualcosa di più serio. Negli incontri giovanili e in quelli con i Servi della sofferenza, pian piano è maturata la scelta e rileggendo la mia storia, ho capito che il Signore voleva portarmi proprio qui». Un percorso condiviso nel segno dell’amicizia con Cosimo Porcelli (intervista a parte, ndr) anche lui oggi consacrato diacono. «Con lui abbiamo fatto il seminario insieme. Abbiamo iniziato l’undici ottobre 2015. Sono contento di aver condiviso con lui questi sei anni e continueremo a condividere questa esperienza, perché anche dopo essere divenuti diaconi, rimarremo a Roma per terminare le specializzazioni. Io in particolare sto studiando Teologia sacramentaria». Quando si immagina sacerdote, Michele pensa «ad un uomo in mezzo alla gente. Di carattere sono espansivo, mi piace chiacchierare, ascoltare le storie delle persone. A Roma, nell’esperienza di servizio fatta nelle parrocchie, nella Caritas, in una casa famiglia, l’ho capito ancora di più». Se gli chiedi quali sono i suoi riferimenti spirituali, Michele non ha dubbi, si esalta e trasuda entusiasmo nello slang della sua età. «Beh, san Pio è il top. Un altro livello, proprio, come confessava lui, nessuno…poi c’è Paolo VI. Hai mai letto di lui? Una sensibilità e una profondità spirituale incredibile ma poi la capacità letteraria, la sua testimonianza. Loro due posso dire che mi accompagnano nel cammino». E forse anche qualcun altro. Il prozio, fratello del nonno, a sua volta prete diocesano.  «Forse anche per questo i miei hanno accolto bene la mia scelta, da subito. Un prete in famiglia eravamo abituati ad averlo. Certo, le mamme sono sempre quelle che vogliono capire un po’ di più ma non ci sono state difficoltà. Poi non ho deciso proprio subito: dopo il diploma, per un anno, mentre approfondivo la mia vocazione seguito da quello che ora è il mio parroco, don Gianpiero Savino, facevo tirocinio per diventare geometra». Poi un consiglio a chi è nel dubbio, sta cercando la sua strada, a prescindere da quale essa sia. «Ad un giovane come me direi: “fai verità”. Se non ti conosci, non saprai mai cosa fare nella vita, come spenderla. Mi sono interrogato tanto anche sulla rinuncia ad una famiglia per la scelta di diventare prete. Tutto sta nel desiderio. Il mio desiderio di essere sacerdote è più forte di tutto, dei dubbi che possono sempre ripresentarsi ma che si affrontano con serenità, nella consapevolezza della scelta. Io dico sempre che anche se ti sposi rinunci. Rinunci a tutte le altre per una donna soltanto. Lo stesso vale per il sacerdozio. Se il Signore è la tua priorità, affronti ogni problema, ogni incertezza. E poi la costanza si allena. Non puoi entrare in piscina e pensare di nuotare per ore, se non sei allenato. Un orticello cresce in base a come lo curi». E il suo sta crescendo proprio bene.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Celebrazioni di fine anno

Mercoledì 31 dicembre nella concattedrale ‘Gran Madre di Dio’ dalle ore 8 alle 12 ci sarà un’adorazione eucaristica in ringraziamento per l’anno che va a concludersi. In serata, alle ore 18.30, solenne celebrazione eucaristica che sarà conclusa con il canto del Te Deum. In città vecchia, nel santuario della Madonna della Salute, alle ore 17 […]

La chiusura dell’Anno giubilare in diocesi

Il canto del ‘Te Deum’ ha concluso in cattedrale domenica sera 28 dicembre (festa della Santa Famiglia) la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero per il rito di chiusura dell’Anno giubilare in diocesi; assieme al nostro pastore hanno concelebrato l’arcivescovo emerito di Taranto mons. Filippo Santoro, l’arcivescovo emerito di Potenza mons. Salvatore Ligorio, […]

La domenica del Papa - Leone XIV: “Preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra”

“Nella luce del Natale del Signore, continuiamo a pregare per la pace. Oggi, in particolare, preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra, per i bambini, gli anziani, le persone più fragili”: lo ha detto papa Leone XIV dopo l’angelus di ieri, domenica 28 dicembre, in piazza San Pietro, per la festa della […]
Hic et Nunc

Il governo ha scelto: Flacks Group potrà acquisire gli impianti ex-Ilva

Le acciaierie ex Ilva passeranno alla finanziaria statunitense Flacks Group. È la stessa azienda ad annunciarlo su Likedin, affermando di aver raggiunto un’intesa con il governo, dopo il parare positivo dei commissari sia di AdI (Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta, Davide Tabarelli) che di Ilva in AS (Alessandro Danovi, Francesco di Ciommo e Daniela Savi), che […]

Bitetti: “Le casse del Comune sono vuote, lavoriamo in emergenza”

Una città in emergenza che fa tutti gli sforzi possibile per uscire dall’angolo in cui è stata messa, in un momento storico complicato dalla situazione industriale. È il quadro in chiaroscuro che il sindaco Piero Bitetti e la sua giunta comunale hanno proposto alla stampa nell’incontro di fine anno. “La situazione economica dell’ente non è […]

Domani, 31 dicembre, a Catania la Marcia nazionale per la pace

Il 31 dicembre, Catania ospiterà la 58ª Marcia nazionale per la pace, promossa dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, insieme all’arcidiocesi di Catania e a numerose organizzazioni cattoliche e realtà della società civile. Il titolo scelto – “La pace sia con tutti voi: verso una […]
Media
31 Dic 2025