“Andiamo oltre lo sdegno per costruire relazioni: ecco lo spirito sinodale”

Sinodo ha nella sua parola il suffisso συv (dal greco antico, ndr) che significa con, che è il contrario della guerra, che è invece contro.

15 Mar 2022

di Marina Luzzi

Le parole di mons. Erio Castellucci che abbiamo avvicinato nella prima giornata della 50° Settimana della Fede

 

La cinquantesima edizione della Settimana della Fede si è aperta ieri sera in Concattedrale con il primo ospite, mons. Erio Castellucci. Vicepresidente della Cei per l’Italia settentrionale ed arcivescovo di Modena, ha tenuto una riflessione sul “Cammino sinodale nella Chiesa italiana”. Lo abbiamo intervistato.

Sinodalità: il Papa ha ribadito più volte che è questo che Dio chiede alla Chiesa del terzo Millennio. Eccellenza, ci spiega che cosa significa e quali sono le tappe che segnano questo cammino sinodale?

La sinodalità è la Chiesa, un ascoltarsi reciprocamente ascoltando la Parola di Dio e cercando di vivere la prossimità. Il Papa lo ha detto già da alcuni anni. Adesso per la prima volta, attraverso il Sinodo che lui ha indetto, tutte le Chiese del mondo operano un ascolto capillare del popolo di Dio, con gruppi sul territorio, iniziative, feste, celebrazioni, esperienze. La creatività è all’opera. In Italia stiamo vivendo questa prima fase insieme a tutta la Chiesa universale, poi andremo avanti ancora per un altro anno di ascolto della gente, soprattutto cercando di far emergere le esperienze, quelle positive ma anche quelle critiche. Tutto sotteso ad una grande domanda: che cosa vi aspettate dalla Chiesa? Che esperienza ne avete? Poi vivremo un anno di riflessione profonda, in cui cercheremo di raccogliere ed elaborare quello che è emerso e infine una celebrazione, una grande assemblea.  Diciamo che voi a Taranto sapete di cosa sto parlando.

Si riferisce alla Settimana Sociale della Chiesa, dello scorso ottobre?

Sì, potremmo dire che quello è stato una sorta di antipasto del Sinodo. Si è trattato del primo evento di tipo sinodale sia per come è stato strutturato, sia per la partecipazione ampia di vescovi, di giovani, di donne, di gruppi di lavoro che hanno visitato varie realtà diocesane. Questo è lo stile sinodale. Non c’è da inventarsi molto ma c’è solo da raccogliere ciò che esiste e chiedersi come essere ancora più fedeli al Vangelo.

Come può chi magari frequenta solo la Messa la domenica, sentirsi parte di questo Sinodo, dire la sua?

Accogliendo l’invito che c’è in ogni comunità parrocchiale, associazione o movimento, a creare dei gruppi sinodali, occasioni di incontro e di ascolto reciproco, attraverso delle tracce che sono state messe a disposizione del sito ufficiale del Sinodo e dando così il proprio contributo di pensiero e di esperienza. In modo più concreto, trovarsi assieme, parlare. Di solito nascono amicizie, relazioni, iniziative e questo è il sinodo, cioè camminare insieme.

Non possiamo non fare riferimento all’attualità. Come si contestualizza il tema della sinodalità in un momento così duro, feroce, come quello che stiamo vivendo?

Stiamo passando da una crisi all’altra: quella sanitaria ha creato in noi molta paura ma anche un grande desiderio di relazioni, quelle relazioni che non potevamo esprimere in quel momento e poi ora la guerra, quando sembrava si stesse allentando la tensione. Si tratta di una nuova crisi mondiale e, augurandoci che finisca presto, siamo comunque consapevoli del fatto che avrà delle conseguenze. Sinodo ha nella sua parola il suffisso συv (dal greco antico, ndr) che significa con, che è il contrario della guerra, che è invece contro. Il Sinodo costruisce, non è solo sdegno. La sinodalità è proprio cercare di costruire relazioni nuove.

 

 

 

 

Leggi anche
Ecclesia

Mons. Fisichella: “Il Giubileo è cultura”
Presentato il calendario degli eventi nel 2024

“In questi mesi la macchina del Giubileo non si è limitata a verificare lo stato di attuazione dei lavori presenti nei vari cantieri, di cui continuiamo a confidare nella loro piena realizzazione prima dell’inizio dell’Anno santo”. Lo ha detto mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, durante la presentazione – in sala stampa vaticana […]

Azione cattolica, Notarstefano: “‘A braccia aperte’ dal papa per dirgli il nostro ‘grazie'”

Si intitola A braccia aperte, l’incontro nazionale dell’Azione cattolica con papa Francesco, in programma domani mattina, giovedì 25 aprile, in piazza San Pietro. Oltre 50.000 soci e amici dell’Azione cattolica italiana provenienti da tutte le diocesi d’Italia incontreranno il papa per ascoltare la sua parola e fare festa insieme a lui. Ne parliamo con il […]

Gli ottant’anni della parrocchia intitolata a Santa Teresa

La parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù compie ottant’anni. Fu istituita il 22 aprile 1944 per volere dell’arcivescovo mons. Ferdinando Bernardi, comprendendo un territorio assai vasto che andava da Mar piccolo a Mar grande e da via Orazio Flacco fin sotto San Giorgio jonico. Primo parroco fu don Nunzio Mannara, che iniziò subito anche […]
Hic et Nunc

“Tutti in famiglia”, una giornata di convivialità alla San Nunzio Sulprizio

L’oratorio della San Nunzio Sulprizio terrà domenica 28 aprile, una bella iniziativa per i parrocchiani, dal titolo “Tutti in famiglia”, perché possano trascorrere un’intera giornata all’insegna della socializzazione. Questo, nelle intenzioni del parroco don Giuseppe Carrieri, per far sì che la parrocchia possa diventare appunto una bella e grande famiglia dove tutti finalmente possano conoscersi […]

Giovedì 25, l’Azione Cattolica incontra papa Francesco

Oltre 600 laici accompagnati dai sacerdoti assistenti incontreranno il santo padre per vivere un bellissimo momento di festa
Media
24 Apr 2024
newsletter