Mirko Corsano alla Prisma: “Facciamoci rispettare nella pallavolo che conta”
Calato il sipario sulla stagione 2022/23, con l’eliminazione nei preliminari per i playoff quinto posto, è tempo di pensare al futuro non troppo remoto. La Gioiella Prisma Taranto ha ufficializzato l’accordo con Mirko Corsano che torna ad essere direttore sportivo della società ionica. Il ritorno fa da contraltare alla partenza di coach Di Pinto, sostituito da Vincenzo Mastrangelo, il quale farà il suo esordio da primo allenatore in Superlega.
Step by step
Le prime parole di Mirko Corsano non potevano che essere piene di soddisfazione: “Sono contentissimo che la dirigenza abbia apprezzato quello che ho fatto due stagioni fa. Sono quindi dell’idea di continuare su quella linea: so quello che mi chiede la Presidenza e quanto posso dare, e sono felicissimo di mettere ancora a disposizione la mia esperienza”. Quanto alla squadra, traccia la strada da seguire per ben figurare nel prossimo campionato di Superlega: “Mi aspetto per il prossimo anno una stagione di crescita: fare sempre meglio passo dopo passo, mi auguro di lavorare bene sia con l’allenatore che con la dirigenza, con cui mi sto già sentendo; l’auspicio è quello di fare sempre un passo in più cercando di farci sempre rispettare nella pallavolo che conta, in un campionato in cui si proverà a soffrire meno”.
Chi è Mirko Corsano
Classe 1973, nato a Casarano (Lecce) e cresciuto a Ugento, il nuovo ds della Gioiella Prisma ha alle spalle una lunga carriera da giocatore: è stato il libero di Modena, Milano, Macerata e Roma. Ha vinto tanti titoli e trofei. Ricordiamo i 3 scudetti, una Champions League e 3 Coppe Cev. Ha vestito la maglia della nazionale italiana vincendo un Mondiale e 3 Europei. È poi diventato allenatore. Nella stagione 2021/22 ha fatto parte del quadro tecnico-dirigenziale della Prisma Taranto in qualità di direttore sportivo del club promosso in Superlega, centrando l’obiettivo della salvezza. L’auspicio è che possa contribuire alla crescita di una realtà chiamata a non accontentarsi della partecipazione nel massimo campionato di pallavolo maschile ma a tagliare traguardi più ambiziosi.