Consiglio permanente Cei

Card. Zuppi: “La società italiana non è in pace, ma la Chiesa è una casa dalle porte aperte”

foto Siciliani-Gennari/Sir
26 Set 2023

“La società italiana non è in pace”, ma la Chiesa “è una casa dalle porte aperte”. Si è incentrata su questi due binari l’introduzione del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che in apertura del Consiglio permanente dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 27 settembre, ha tracciato un’ampia analisi dello scenario italiano ed internazionale, trattando temi come la guerra e la pace, le migrazioni, la crescita della violenza tra i giovani, la sessualità, i femminicidi, la povertà e la denatalità, i “working poor” e le morti sul lavoro. “Non si può pensare all’Italia isolata dall’Europa e dal resto del mondo”, ha esordito il cardinale subito dopo l’omaggio al presidente Napolitano, di cui domani si celebrano i funerali in forma laica. “Non siamo una minoranza residuale ma una minoranza creativa”, l’identikit sulla scorta di Benedetto XVI: “La Chiesa in Italia è una Chiesa di popolo”.

foto Siciliani-Gennari/Sir

“Il nostro mondo ha bisogno di pace e unità”, il riferimento allo scenario internazionale: la guerra in Ucraina è “un dramma alle porte dell’Europa che ci riguarda tutti, come uomini e donne di questo tempo, prima ancora che come cittadini europei. L’azione del Santo Padre per la pace, oltre alle sue parole, ci ricorda che tutti dobbiamo agire e pregare per la pace”. “Ci ricordiamo sempre degli ucraini e continuiamo a sostenerli in Ucraina o in Italia, esuli dalla loro terra”, ha ribadito il cardinale ringraziando “le tante famiglie che hanno dato disponibilità per accogliere i bambini ucraini”. “È tempo che le armi cessino. È tempo di tornare al dialogo, alla diplomazia. È tempo che cessino i disegni di conquista e di aggressione militare”, l’appello prendendo in prestito le parole di papa Francesco. Nella parte centrale dell’introduzione, il tema delle migrazioni: “Le guerre, il degrado ambientale, l’insicurezza, la miseria, il fallimento di non pochi Stati sono all’origine dei flussi di rifugiati e migranti. Si tratta di gestire con umanità e intelligenza un vasto fenomeno epocale”.
Secondo Zuppi, “l’errore – non da oggi – è stato politicizzare il fenomeno migratorio, anche condizionati dal consenso e dalle paure”. La questione migratoria, invece, “dovrebbe essere trattata come una grande questione nazionale, che richiede la cooperazione e il contribuito di tutte le forze politiche”, la proposta in sintonia con l’auspicio di Francesco a Marsiglia, “in piena continuità” con le tappe di Bari e di Firenze. Come ha detto il papa, “siamo di fronte a un bivio: o scegliamo la cultura della fraternità o la cultura dell’indifferenza”. Di qui la necessità di “una concertazione tra le forze politiche e sociali indispensabile per creare un sistema di accoglienza che sia tale, non opportunistico, non solo di sicurezza perché la vera sfida è governare un fenomeno di dimensioni epocali e renderlo un’opportunità così come esso è”.

Grazie all’iniziativa della Cei “Liberi di partire, liberi di restare” e ai corridoi umanitari, “è stata possibile l’apertura del primo canale legale di ingresso per minori stranieri non accompagnati attraverso un permesso di studio (progetto ‘Pagelle in tasca’) dal Niger all’Italia, specificatamente in Piemonte.

L’aumento dei femminicidi, dei suicidi e delle violenze tra i giovani, amplificati dal tam tam dei social, sono uno dei segnali che indicano come “la società italiana non è in pace”: “Tutto avviene diversamente dal passato in pubblico: nella ‘fornace’ dei social, spietati e agonistici”, ha osservato il cardinale: “Nessuna generazione prima ha conosciuto quest’esperienza: ci si deve autodefinire, si deve mettere il volto e il corpo in mostra, si misurano quanti ti seguono. È facile sui social sbagliare e finire alla gogna, segnati dall’ansia, alimentata dalla crisi dei grandi sogni collettivi e da reti educative e relazionali molto più fragili”. Per questo è necessario riflettere sul tema dell’educazione, che “non è un’emergenza ma è la quotidianità della vita della Chiesa”.
“Forse è tempo perché anche noi credenti troviamo il coraggio di parlare di sessualità senza infingimenti, nella prospettiva dell’integrazione tra vita umana e vita spirituale”, il suggerimento per l’educazione affettiva dei giovani. Tra i segnali positivi, la coscienza che la Chiesa è “una famiglia tra le famiglie, una casa con le porte aperte”, e l’oceano di giovani che ha affollato la Gmg di Lisbona, dove le 65mila presenze italiane sono state “una sorpresa rispetto alle previsioni”.

Nella Chiesa, “sono tristi e sterili le polarizzazioni”, ha denunciato Zuppi menzionando, in particolare, le “troppe resistenze” verso papa Bergoglio e il suo messaggio, “spesso espresse in uno spirito di contrapposizione, favorito dai social”. Sinodalità, al contrario – il riferimento al Sinodo ormai imminente – “vuol dire rimettere in discussione le arroccate solitudini ecclesiali nell’incontro, nella comunione, nell’ascolto, nell’impegno missionario enorme che ci attende confrontandoci con la folla e le sue sofferenze. Mai senza l’altro!”. Per il presidente della Cei, “il processo sinodale è una grande occasione di rinnovamento e affratellamento”.

 “La povertà in Italia può dirsi ormai un fenomeno strutturale, visto che tocca quasi una persona su dieci”, ha osservato infine Zuppi sul versante della politica interna. Tra i problemi più urgenti, quello della casa e del rincaro affitti, per affrontare il quale “vanno sollecitati interventi pubblici”. Per contrastare la denatalità occorrono inoltre “servizi integrati sul territorio a sostegno delle famiglie, non solo aiuti materiali”. Altri fenomeni di cui tener conto, quello degli “working poor”, del lavoro nero e delle dimissioni dal lavoro, soprattutto tra i giovani. Senza contare le vittime degli incidenti sul lavoro, che me ha detto il presidente Mattarella sono un “oltraggio alla convivenza civile”.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Celebrazioni di fine anno

Mercoledì 31 dicembre nella concattedrale ‘Gran Madre di Dio’ dalle ore 8 alle 12 ci sarà un’adorazione eucaristica in ringraziamento per l’anno che va a concludersi. In serata, alle ore 18.30, solenne celebrazione eucaristica che sarà conclusa con il canto del Te Deum. In città vecchia, nel santuario della Madonna della Salute, alle ore 17 […]

La chiusura dell’Anno giubilare in diocesi

Il canto del ‘Te Deum’ ha concluso in cattedrale domenica sera 28 dicembre (festa della Santa Famiglia) la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero per il rito di chiusura dell’Anno giubilare in diocesi; assieme al nostro pastore hanno concelebrato l’arcivescovo emerito di Taranto mons. Filippo Santoro, l’arcivescovo emerito di Potenza mons. Salvatore Ligorio, […]

La domenica del Papa - Leone XIV: “Preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra”

“Nella luce del Natale del Signore, continuiamo a pregare per la pace. Oggi, in particolare, preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra, per i bambini, gli anziani, le persone più fragili”: lo ha detto papa Leone XIV dopo l’angelus di ieri, domenica 28 dicembre, in piazza San Pietro, per la festa della […]
Hic et Nunc

Il governo ha scelto: Flacks Group potrà acquisire gli impianti ex-Ilva

Le acciaierie ex Ilva passeranno alla finanziaria statunitense Flacks Group. È la stessa azienda ad annunciarlo su Likedin, affermando di aver raggiunto un’intesa con il governo, dopo il parare positivo dei commissari sia di AdI (Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta, Davide Tabarelli) che di Ilva in AS (Alessandro Danovi, Francesco di Ciommo e Daniela Savi), che […]

Bitetti: “Le casse del Comune sono vuote, lavoriamo in emergenza”

Una città in emergenza che fa tutti gli sforzi possibile per uscire dall’angolo in cui è stata messa, in un momento storico complicato dalla situazione industriale. È il quadro in chiaroscuro che il sindaco Piero Bitetti e la sua giunta comunale hanno proposto alla stampa nell’incontro di fine anno. “La situazione economica dell’ente non è […]

Domani, 31 dicembre, a Catania la Marcia nazionale per la pace

Il 31 dicembre, Catania ospiterà la 58ª Marcia nazionale per la pace, promossa dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, insieme all’arcidiocesi di Catania e a numerose organizzazioni cattoliche e realtà della società civile. Il titolo scelto – “La pace sia con tutti voi: verso una […]
Media
31 Dic 2025