Esercizi spirituali

Gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio dal 2 al 7 luglio al Centro climatico di Martina

26 Giu 2024

Tempo d’estate, tempo di vacanze, tempo per rilassarsi e anche per fare sano esercizio fisico, al mare, all’aria aperta, in montagna…

Tempo anche – almeno per un cristiano – di riconciliarsi con la propria anima e di rinforzarsi spiritualmente. Tempo dunque per praticare non solo esercizi fisici ma anche spirituali, utili non meno dei primi.

In un mondo scristianizzato, come il nostro, gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola aiutano a costruire la vita interiore fondata sulla contemplazione delle verità eterne, per aiutarci a vivere alla luce della fede e sfuggire alla morsa mortale del materialismo.

Papa Pio XII affermava che: “Quanto all’ascetica del libro degli Esercizi, potremmo pensare che S. Ignazio l’abbia scritto specialmente per la nostra epoca“.

Per Benedetto XVI, poi, “Gli Esercizi (…) sono uno strumento prezioso ed efficace per la crescita spirituale delle anime per la loro iniziazione alla preghiera, alla meditazione, in questo mondo secolarizzato in cui Dio sembra essere assente. (…) Gli Esercizi Spirituali rappresentano una via e un metodo particolarmente prezioso per cercare e trovare Dio, in noi, attorno a noi e in ogni cosa, per conoscere la sua volontà e metterla in pratica“.

In realtà quasi tutti i pontefici hanno elogiato la pratica degli esercizi ignaziani, faticosi come quelli fisici, ma forieri di gioia e di pace. Una contemplazione fondamentale è quella dei Due Stendardi, che riassume la lotta – nella storia e in ogni uomo – fra Cristo e Satana, svelando “la tattica che il nemico utilizza per perdere le anime” e manifestando la vera via indicata dal Salvatore.

Agli inizi del XX secolo Dio suscitò nella persona dello spagnolo padre Francesco Vallet (1884-1947) un grande apostolo degli esercizi ignaziani.

Egli ne comprese la forza soprannaturale e riuscì a riassumere in cinque giorni, conservandone le parti essenziali, il metodo ignaziano, che era concepito per essere predicato in un mese, così da permettere a tutti di seguirlo facilmente.

La predicazione degli esercizi in Spagna agli inizi degli anni ‘30 fu una vera epopea di conversioni e di formazione di cristiani militanti che, uscendo trasformati dagli esercizi ne facevano una propaganda straordinaria. In pochi anni migliaia di uomini poterono seguirli e fu per molti di essi una grazia provvidenziale. Circa ottomila uomini furono preparati dagli esercizi al martirio che subirono durante le persecuzioni anticristiane, che ebbero luogo nella guerra civile che doveva martoriare la Spagna dal 1936 al 1939.

Alleanza Cattolica da sempre fa suo il metodo dei cinque giorni – come trasmesso da padre Vallet – e nel periodo estivo ne propone l’esperienza vivificante.

Quest’anno in Puglia gli esercizi si terranno dal 2 al 7 settembre presso il Centro climatico “San Paolo”, a Lanzo di Martina Franca (Ta).

I contatti per eventuali informazioni e prenotazioni sono i seguenti: Roberto: 334 6180883 (robertocav@libero.it) Vincenzo: v.pitotti@libero.it

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Oratori estivi

Il Grest a Camerino (Marche), don Marco Gentilucci: “Dopo il sisma, risponde al bisogno di normalità”

I Grest, gli oratori estivi organizzati un po’ in tutta Italia dalle diocesi, sono molto più dei comuni centri estivi. La loro formula è di successo perché punta alla qualità delle relazioni umane

foto Marco Calvarese-Sir
26 Giu 2024

di Elisabetta Gramolini

Ragazzi adolescenti che insegnano ai più piccoli e viceversa, famiglie sollevate dal pensiero di dover trovare un’alternativa alle scuole chiuse, parrocchie aperte ai quartieri per raccogliere esperienze ed emozioni di ogni età. I Grest, gli oratori estivi organizzati un po’ in tutta Italia dalle diocesi, sono molto più dei comuni centri estivi, visti a volte come dei “parcheggi” per i bambini al termine dell’anno scolastico. La loro formula è di successo perché punta alla qualità delle relazioni umane, dando fiducia a ciascuno.In alcune aree del Paese, poi, i Grest assumono ulteriori significati. È il caso della zona di Camerino, in provincia di Macerata, dove nel 2016 il terremoto ha distrutto vite, abbattuto case, danneggiato scuole e chiese. Qui la comunità ha bisogno, forse più che in altre aree, di stare insieme e condividere gli stessi spazi.
A esserne certo è don Marco Gentilucci, che a Camerino è dal 2012 e nel tempo è diventato parroco di sette parrocchie, incluse quelle delle frazioni in campagna. Al Grest, don Marco dedica tre settimane l’anno, preparando e organizzando le attività in anticipo con gli stessi ragazzi. “Quest’anno – dice – sono 140 i bambini per 35 animatori dai 14 anni in su, fra cui anche gli universitari diventati negli anni educatori. Il modello del Grest lo abbiamo appreso nel 2018 grazie a una attività di gemellaggio con Premolo, in provincia di Bergamo”.
Per il sacerdote, la forza del Grest è la capacità aggregativa, di far stare uniti bambini di tutte le età che per settimane condividono tempi, spazi e giochi. “Nel ritrovarsi insieme – osserva – c’è la risposta a una grande necessità: il desiderio di vivere un tempo differente, per respirare un’aria nuova e spezzare il ritmo cadenzato dalla scuola”. Ed è poi l’occasione per dare delle responsabilità agli adolescenti che organizzano e gestiscono le attività. “La valenza è duplice per i bambini e per i giovani che crescono in questo modo insieme. I più grandi nei mesi precedenti progettano e con entusiasmo portano avanti l’animazione. Non è scontato che ragazzi così giovani scelgano di dedicare del tempo ai più piccoli e prendere delle decisioni che orientano”, commenta don Marco.
Ma il Grest è anche un servizio riconosciuto dalle famiglie, vista la quota di partecipazione economica molto contenuta per andare incontro alle esigenze di tutti. A Camerino, in più, i genitori hanno scelto di aiutare la parrocchia contribuendo alla distribuzione dei pasti. “La presenza dei familiari – spiega il parroco – arricchisce e coinvolge tutti, anche le persone anziane che con la loro preghiera vivono l’oratorio”. Pensando ai primi passi il miglioramento è stato costante: “Durante le settimane, c’è un tempo dedicato all’ascolto dei bambini e alla loro visione. Con loro abbiamo voluto dedicare dei momenti alla scoperta del territorio perché, anche se la città è circondata dal verde e dalle colline, alcuni di rado hanno occasioni di vivere la natura. Abbiamo fatto inoltre una visita del museo della carta per conoscere le tradizioni e altre realtà che facciamo fatica a intercettare nella vita quotidiana”.
L’esperienza del terremoto di otto anni fa è ancora viva nella mente delle persone. Il sisma “ha tolto l’identità a molti – testimonia il sacerdote –, insieme agli spazi che vivevamo, ha disperso le persone. Anche la pandemia ci ha allontanato. Per questo, occasioni come il Grest, rispondono al bisogno di normalità per ripartire”. Quest’anno, inoltre, la diocesi ha inaugurato un nuovo centro pastorale e un oratorio dedicati alla memoria di due figure significative per la comunità, entrambi capi scout ed educatori, Maurizio Cavallaro, preside, e Stefania Scuri, morti per malattie improvvise. “Anche l’area giochi – continua don Marco – è dedicata a monsignor Quinto Martella che fino a 93 anni si è speso nell’educazione dei giovani”.

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Festival

Piano Lab, il festival che in Puglia unisce musica e bellezza dei luoghi

26 Giu 2024

Il festival diffuso Piano Lab, che celebra in Puglia il re degli strumenti, prevede per l’ottava edizione quattro recital al tramonto dal 5 luglio al 9 agosto tra Lecce e tre località della Valle d’Itria (Cisternino, Ceglie Messapica e Ostuni) e due concerti all’alba nella riserva naturale di Torre Guaceto, in località Carovigno, il 28 luglio con il gigante del latin afro jazz Omar Sosa e il 18 agosto con il mago dello «stride piano» Luca Filastro. Gli stessi Sosa e Filastro saranno inoltre tra i protagonisti di una nuova proposta di ascolto intitolata «Al Piano», prevista a Martina Franca l’11 agosto, quando dodici pianisti di fama si alterneranno in diversi spazi del centro storico all’interno di un’articolata serata di musica in omaggio ai 50 anni del Festival della Valle d’Itria che verrà impreziosita dalla proiezione in esclusiva per il Sud Italia dell’ultimo concerto di Ryuichi Sakamoto, il film testamento «Opus» diretto dal figlio del musicista, Neo Sora, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
La maratona pianistica «Suona con noi», momento di straordinaria condivisione tra concertisti affermati, professionisti, studenti e semplici appassionati, momento caratterizzante di Piano Lab, quest’anno si sposta da Martina Franca a Ceglie Messapica, con una due giorni di concerti in programma il 31 agosto e l’1 settembre.
Organizzato da La Ghironda con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e delle amministrazioni ospitanti, nonché con il supporto di Marangi Strumenti Musicali e Steinway & Sons, il festival parte, dunque, con un recital speciale di Leo Caligiuri, pianista trasversale che venerdì 5 luglio (ore 20) si esibisce a Lecce, nel Giardino della Fondazione intitolata al grande scultore salentino Nino Rollo, luogo per l’occasione aperto al pubblico insieme con la galleria di sculture del maestro, iniziativa resa possibile grazie alla sinergia tra Piano Lab e la delegazione cittadina del Fondo ambiente italiano (biglietti 10 euro).
Il festival proseguirà il suo percorso itinerante venerdì 12 luglio (ore 20), nella chiesa matrice di San Nicola, a Cisternino, dove sarà di scena Leonardo Colafelice, altro talento pugliese degli ottantotto tasti (ingresso libero), mentre venerdì 19 luglio (ore 20) ci si sposterà nel Castello Ducale di Ceglie Messapica per ascoltare Cristina Di Lecce, la giovane allieva di Pasquale Iannone già vincitrice di diversi concorsi di una certa importanza (biglietti 8 euro).
Una carriera decisamente avviata e di respiro internazionale vanta Melissa Parmenter, la pianista milanese nota anche per aver eseguito e scritto musiche per il cinema, a partire da «A Mighty Heart» di Michael Winterbottom con Angelina Jolie. La musicista sarà di scena sabato 20 luglio (19) nel bosco didattico di Lamacoppa Piccola, ad Ostuni. Suo anche il disco «Messapia» con otto pezzi inediti, sei dei quali dedicati ad altrettante località pugliesi, tra cui la stessa Ostuni nella quale è attesa (biglietti 10 euro).
Chiuderà il ciclo di concerti al tramonto, venerdì 9 agosto (ore 19), sempre ad Ostuni, ma ai piedi della Torre San Leonardo, Rosario Mastroserio, specialista di tanghi e milonghe (ingresso libero).
Il primo dei concerti all’alba nella riserva naturale di Torre Guaceto, a Carovigno, domenica 28 luglio (ore 5), è con Omar Sosa, tra i pianisti latinoamericani che ha saputo unire i continenti fondendo radici cubane, jazz e musica classica in uno stile musicale poliglotta decisamente unico (biglietti 22 euro). Il secondo, previsto domenica 18 agosto (ore 5), è con Luca Filastro, considerato fra i massimi esponenti dello stile stride piano, pur spaziando i suoi interessi tra i ritmi della swing era e la rivoluzione del be-bop (biglietti euro 22).
Sarà, invece, il centro storico di Martina Franca, con alcuni luoghi simbolo, ad ospitare il carosello di concerti dell’iniziativa «Al Piano» in programma l’11 agosto (dalle ore 19, ingresso a pagamento). Oltre alle performance di Boris Bloch, Roberto Cacciapaglia, Omar Sosa, Thomas Umbaca, Costanza Principe, Jean Marc Luisada, Orazio Sciortino, Luca Filastro, Maurizio Baglini, Leonardo Pierdomenico, Oleg Marshev e Michele Marvulli verrà proiettato il film «Ryuichi Sakamoto | Opus» al teatro Verdi (biglietti 8 euro).
Si chiuderà a Ceglie Messapica, dove il 31 agosto e l’1 settembre per la due giorni di «Suona con noi» (a ingresso libero) sono attesi oltre 200 pianisti, anche dall’estero, impegnati in quasi 150 ore di performance, trasversali tra i generi, con mini-concerti dislocati in ben 10 postazioni differenti.
I biglietti sono tutti acquistabili in prevendita sul circuito vivaticket. Info 080.4301150.

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Oratori estivi

San Giorgio, oratorio estivo alla Santi Patroni per promuovere l’appartenenza

26 Giu 2024

Sono una ventina i bambini tra i sei e i dieci anni che hanno preso parte dal 10 al 21 giugno all’oratorio estivo dal tema ‘Kung Fu Panda’ (il titolo di un popolarissimo film d’animazione del 2008) organizzato dalla parrocchia “Santi Patroni d’Italia Francesco e Caterina”, in San Giorgio jonico. “Il numero piuttosto esiguo dei partecipanti – spiega l’amministratore parrocchiale don Angelo Baldassarre – è dovuto al fatto che in diverse classi delle elementari i pon si sono svolti a fine anno scolastico, proprio in coincidenza del nostro Grest. Di conseguenza molti ragazzi sono mancati per far fronte agli impegni scolastici”.

A evitare simili evenienze, il sacerdote e i suoi collaboratori ritengono che per il prossimo anno l’oratorio estivo possa essere spostato nel mese di settembre nella speranza di avere maggiori adesioni.

Calibrate sui personaggi di ‘Kung Fu Panda’, le attività hanno avuto luogo nelle strutture di cui dispone la parrocchia, quali il teatro, il campetto di calcio e la pinetina, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 tra giochi e laboratori, non trascurando la catechesi e la preghiera, sotto la guida di catechisti ed educatori. Per i ragazzi più grandicelli, cresimati e terza media, è invece in programma nelle prossime settimane una gita fuori porta di una giornata.

“Oltre allo svago e alla formazione cristiana – spiega don Angelo Baldassarre – con il nostro oratorio vogliamo iniziare un percorso che sviluppi il senso di appartenenza alla parrocchia e alla zona del paese in cui sorge, dove molti, provenienti da altre città, si sono trasferiti per motivi di lavoro o perché attratti dai prezzi più accessibili delle case. Dunque gli impegni lavorativi vengono svolti  nel capoluogo e dintorni, dove peraltro i giovani hanno i loro centri interessi; inoltre nel periodo di ferie non poche famiglie preferiscono partire per i luoghi di origine o trasferirsi nelle ville al mare. Quindi in questa parte di San Giorgio Jonico molti, purtroppo, restano il minor tempo possibile. In tutto questo risulta preziosa l’opera di aggregazione della parrocchia “Santi Patroni d’Italia”, partendo proprio dai ragazzi perché vivano nel migliore dei modi questa nostra realtà”.

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Eventi culturali in città

Al Gatto matto, giovedì 27, Antonietta Podda e la sua Barbiera

Terzo appuntamento della rassegna letteraria ‘Moonbooks – libri sotto le stelle’ ideata e curata da Alessia Amato ed Elvira Nistoro

26 Giu 2024

Antonietta Podda e la sua ‘Barbiera’ impreziosiranno, giovedì 27 alle ore 21, il percorso di ‘Moonbooks – libri sotto la luna’, ciclo di incontri giunto al terzo appuntamento, pensato per promuovere la creatività letteraria, incoraggiando le esperienze di scrittura maturate sul territorio tarantino.

“La Barbiera – la donna che rasava e curava menti” è una narrazione tratta da una storia vera: quella che si svolge nella città di Taranto tra gli anni Sessanta e Settanta e vede protagonista l’unica barbiera (probabilmente) di tutto il Meridione, rivelata dalla stessa protagonista alla scrittrice.
La Barbiera è un romanzo sulla forza e sulla fragilità dell’esistenza femminile.

Al ‘Gatto matto – vineria bandita’ (viale Jonio, 355), sarà la scrittrice e poetessa Gaia Favaro a moderare la presentazione de ‘La barbiera’ con l’autrice Antonietta Muscas Podda, insieme alle ideatrici e curatrici di ‘Moonbooks – libri sotto le stelle’ Alessia Amato, direttrice editoriale della collana Cista scrinium (Delta3 Edizioni), ed Elvira Nistoro.

Cos’è Moonbooks

‘Moonbooks, libri sotto la luna’ si propone nel panorama culturale della nostra provincia come un talk show di voci ed emozioni che, di volta in volta, sarà dedicato alla narrativa, alla poesia e alla saggistica.

Approdi di conoscenza in cui, alla fine, ciascuno lascia una parte del proprio bagaglio per condividere il confronto. Il rumore delle parole si trasforma in uno strumento necessario per spezzare la calma apparente dell’oblio.

Antonietta Muscas Podda,

nasce a Carbonia, nel sud della Sardegna, nel 1977, e vive a Taranto. È insegnante e giornalista pubblicista. Si laurea nel 2003 alla facoltà di Scienze politiche di Padova con una tesi per cui pubblica due saggi (Riviste Ernesto De Martino -Aiso).

Come giornalista ed esperta di comunicazione collabora con associazioni del terzo settore, ong ed enti istituzionali (Università di Bari e Regione Puglia). È stata docente esperta nell’ambito del master di II livello in “Management del fenomeno migratorio e del processo di integrazione” sul tema “Il protocollo deontologico per una corretta informazione sui temi dell’immigrazione” al dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Bari (2018/2020).

Ha lavorato come giornalista per l’ong Salam, Radio Popolare Salento e la Regione Puglia all’assessorato all’Ambiente.
Nel 2020 ha vinto il Premio nazionale Med Cesare Scurati (per l’educazione ai media e alla comunicazione).

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Emergenze ambientali

Corte Ue: “L’ex Ilva può essere chiusa se crea danni irreparabili a persone e ambiente”

foto G. Leva
25 Giu 2024

di Silvano Trevisani

La Corte di giustizia dell’Ue non ha dubbi, e con sentenza stabilisce la supremazia del cittadino su quella della produzione e del fatturato. “Se presenta pericoli gravi e rilevanti per l’ambiente e per la salute umana, l’esercizio dell’acciaieria Ilva dovrà essere sospeso”. Spetterà ai giudici nazionali fare le valutazione del caso e procedere alle decisioni necessarie, ma intanto i giudici di Lussemburgo tracciano la via da seguire in materia di diritto. L’Ilva di Taranto, dunque, può essere fermata. La seconda acciaieria più grande d’Europa, può chiudere i battenti, temporaneamente, in ragione della tutela della salute e dell’ambiente. La competenza a decidere in merito spetta al tribunale di Milano.

La sentenza

“In caso di violazione delle condizioni di autorizzazione all’esercizio dell’installazione, il gestore deve adottare immediatamente le misure necessarie per garantire il ripristino della conformità della sua installazione a tali condizioni nel più breve tempo possibile”. Insomma: non si può più perdere tempo, com’è stato fatto nel corso degli anni, già dopo l’inchiesta del 2012, per mancanza di soldi o di idee, decidendo di operare sempre in deroga e con commissariamenti e cessioni dal dubbio esito e sempre col freno a mano tirato sull’ambientalizzazione.

Anche perché operare in deroga non è più possibile. In caso di pericoli gravi e rilevanti per l’integrità dell’ambiente e della salute umana, “il termine per applicare le misure di protezione previste dall’autorizzazione all’esercizio non può essere prorogato ripetutamente e l’esercizio dell’installazione deve essere sospeso”. Deve decidere la giustizia italiana, in fretta e come si deve. Andare avanti in ragione dei posti di lavoro e della produzione rischia una procedura d’infrazione.

I commenti

Positivi ma cauti i primi commenti. “La sentenza della Corte europea di giustizia – commenta il segretario nazionale Fim-Cisl Valerio D’Alò – non deve farci paura, ma deve mettere i ministeri competenti in condizione di dover pensare ad ulteriori migliorie da apporre nella predisposizione dell’Aia e del piano ambientale e comunque, a tutte le azioni necessarie a rendere la produzione di acciaio sostenibile sul piano sanitario, della sicurezza e dell’ambiente. Per noi qualsiasi soluzione che abbia questo obiettivo, troverà il nostro favore” . “Il faro deve essere quello di trovare, come nelle migliori esperienze siderurgiche europee, soluzioni che non mettano in contrasto diritti fondamentali come quello della salute e del lavoro. Bisogna  far convivere entrambi dentro una cornice di sostenibilità ambientale e sanitaria, perché non c’è lavoro degno senza salute dei lavoratori e del benessere dei cittadini”.

Da parte sua, il segretario nazionale della Uilm Rocco Palmbella sottolinea le macroscopiche contraddizioni dell’intera vicenda: “La sentenza della Corte europea va nella giusta direzione, quella che indichiamo da tempo per salvaguardare la salute dei cittadini e dei lavoratori di Taranto: la valutazione dell’impatto sanitario nelle autorizzazioni per la produzione di acciaio. Allo stesso tempo, però, dobbiamo rilevare come oggi siamo in una situazione differente e paradossale: da una parte abbiamo un piano ambientale quasi ultimato e dall’altra abbiamo uno stabilimento quasi fermo. La produzione al lumicino, migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione, con più persone a casa che in fabbrica, e l’assenza di un piano industriale e di rilancio”.

“Questa pronuncia – secondo Rizzo e Colautti dell’Usb – bacchetta l’Italia e dice no al ricorso indiscriminato alle proroghe dell’Aia. Alla luce di tutto ciò, attendiamo una tempestiva convocazione dal Governo. Bisogna discutere del futuro dei lavoratori e delle famiglie degli stessi, che operano in tutti i siti italiani siderurgici del gruppo. Bene quindi la pronuncia della Corte che parla chiaro. Ma il Governo italiano sia finalmente consequenziale, convocando i sindacati e individuando una strada che tenga insieme il rispetto della salute e dell’ambiente da un lato, e dell’occupazione dall’altro”.

La convocazione

La convocazione da parte del governo in realtà non si è fatta attendere, anche se l’argomento, fissato per il prossimo 2 luglio, riguarda l’estensione della cassa integrazione a ben 5.200 lavoratori dell’azienda siderurgica. Questione che ha già suscitato grossi malcontenti.

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Libri

Presentata a Bari la silloge poetica di Silvano Trevisani “Il poeta scomparso e altre storie”

25 Giu 2024

di Margherita Bufi
“Il poeta scomparso e altre storie” è il titolo del libro di Silvano Trevisani presentato a Bari, presso la storica Libreria Roma, all’interno dei Lunedì letterari, ideati e condotti dal professor Daniele Giancane. Penultimo appuntamento (l’ultimo sarà dedicato alla presentazione del n.122 della rivista La Vallisa) prima della pausa estiva.
Trevisani, poeta, scrittore, saggista, giornalista professionista, autore di numerose pubblicazioni, dedica questo suo ultimo testo (Puntoacapo Editrice, 2024) all’amico, poeta tarantino, Pasquale Pinto, operaio dell’Italsider “scomparso alla città d’acciaio”,
Lo fa per restituirlo alla sua Taranto, perché possa rivivere ed essere conosciuto e apprezzato per la profondità dei suoi versi e non solo perché “poeta-operaio”.
“Silvano – ha suggerito Daniele Giancane aprendo l’incontro – è un punto di riferimento importante per la letteratura in Puglia, è infatti il massimo esperto di cultura letteraria tarantina e quest’ultimo suo testo, dedicato a Pasquale Pinto, è un libro di forti emozioni. L’Autore e Pinto sono stati molto amici e grande è la volontà di Trevisani di ricordarlo. Pinto è un poeta intenso, degno di essere riletto e valorizzato, un poeta di notevole profondità”.
“Il poeta scomparso e altre storie” è un libro che si caratterizza per compattezza linguistica – continua Giancane- suddiviso in
due sezioni. La prima è dedicata a Pasquale Pinto, la seconda, invece, a personaggi emarginati con cui in qualche modo Trevisani, anche per il lavoro di giornalista svolto negli anni, è entrato in contatto. Il taglio sociale, d’altronde, caratterizza le opere del Nostro, per l’occhio attento all’umanità, per lo sguardo lungo sugli ultimi, sui derelitti, per le domande che interrogano e i dubbi che superano le risposte, mai certe e assolute (“io che sono sopraffatto da morali stabili e provvisorie”, “ gli scaraventerei addosso la verità che non posseggo”).”
E quandoRoberta Positano è invitata a leggere i versi sulla pornodiva (“ il corpo recita da solo, non richiede la mia presenza”) subito emerge il delicato equilibrio tra cruda realtà e poesia.
Poesia concreta, realistica, dolorosa, poesia potente, come sottolinea Elisabeth Ferrero, che ha partecipato all’incontro il collegamento dagli Usa, poesia metastorica come la definisce l’Autore.
Una poesia che analizza realisticamente, che anche in pochi versi è capace di raccontare e far riflettere.
E, come comunità dell’Università della poesia “J.R Jiménez”, in presenza e a distanza (dagli USA, da Siena e da Cosenza) si dibatte, prendendo spunto dalle poesie lette.
Segue il racconto su Pasquale Pinto, metafora del poeta che non viene riconosciuto, come succede d’altronde a molti poeti del Sud e com’è accaduto a tanti bravi poeti tarantini. “Giorgio Caproni era convinto che Pasquale fosse un grande poeta -asserisce Trevisani – che sarebbe diventato famoso, e glielo scrisse, ma Pasquale non fece in tempo a divenire celebre, perché uscì di scena prima. Uomo dalla penna veloce, per un periodo curò “Siderbohème”, rubrica visionaria, che avevamo ideato insieme, amico di grandi poeti, tra cui la coppia Alda Merini e Michele Pierri, “uomo città” come mi piace definirlo. In questo libro – continua l’Autore – l’ho immaginato proprio così, a vagare tra i luoghi a lui cari (il bar, la biblioteca, la panchina del giardino), ad attraversare gli spazi cittadini in lungo e in largo, scrivendo versi ovunque ne avesse l’opportunità”.
La serata si conclude con la lettura della penultima poesia della prima sezione “Tu vivi nell’estate” ( Cosa ci posso fare se un mondo dislessico ignora/quanto d’amore hai dato nei tuoi versi) e con la sensazione che Trevisani, cercando il poeta amico, abbia scelto in qualche modo di restituircelo, proprio d’estate, “in un giaciglio di grano che acceca le siepi” (da Siderboheme, Pasquale Pinto, inedita) , accecando anche noi.

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Diritti umani

Julian Assange libero, Amnesty: “Rimane il messaggio minaccioso contro chi vorrà seguire il suo esempio”

25 Giu 2024

di Patrizia Caiffa

Julian Assange è libero e ha lasciato ieri il Regno Unito e la prigione vicino Londra dove era stato incarcerato per cinque anni. Tornerà nel suo Paese, in Australia. “Il team legale di Assange ha agito nel migliore interesse del proprio cliente, con l’obiettivo di salvargli la vita, data la gravità delle sue condizioni di salute mentale e fisica – commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international Italia -. Era improbabile che avrebbe potuto resistere a ulteriori vicissitudini lungo i vari gradi della giustizia britannica. Pertanto, questa decisione è stata la migliore. Tuttavia, resta il fatto che questa persecuzione giudiziaria da parte degli Stati Uniti, senza precedenti e con la complicità di altri Stati, non avrebbe mai dovuto iniziare. Rimane il messaggio minaccioso nei confronti di chi vorrà seguire l’esempio di Assange, rivelando informazioni su crimini di guerra di rilevanza e interesse pubblico. Il messaggio è chiaro: attenzione a ciò che fate”.

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Naufragio di migranti

Naufragi nel Mediterraneo, mons. Oliva (Locri-Gerace): “Non vogliamo che la nostra umanità anneghi nel mare dell’indifferenza”

Veglia di preghiera, a Roccella j. per i morti del naufragio
25 Giu 2024

di Raffaele Iaria

“Non vogliamo che la nostra umanità anneghi nel mare dell’indifferenza”. È stato questo l’appello rivolto dal vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, presiedendo una veglia di preghiera, sabato sera, a Roccella jonica (Rc), per ricordare i morti in mare dell’ultima tragedia sulle coste calabresi. Una celebrazione che ha visto la partecipazione di tanti cittadini e che si è aperta dalla chiamata alla preghiera islamica da parte dell’imam e dalla lettura dei nomi delle vittime e dei dispersi di questo naufragio: “Perché ognuno – ha detto mons. Oliva – è un pezzo dell’unica e irripetibile immagine di Dio”. “Vogliamo vivere questo momento di preghiera e di riflessione insieme a tutti i poveri, agli esclusi dalla società e ai nuovi crocifissi della storia di oggi, i migranti, in particolare i naufraghi morti, i dispersi, i sopravvissuti alla tragedia, vittime delle nostre chiusure, dei poteri e delle legislazioni, della cecità e dell’egoismo, ma soprattutto del nostro cuore indurito dall’indifferenza”, ha aggiunto il vescovo di Locri-Gerace: “La preghiera ci aiuta a non abituarci a queste tragedie, a vergognarci della nostra durezza di cuore”. Presenti alla veglia molti sindaci della Locride con le fasce tricolori, tanti sacerdoti e anche il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Attilio Nostro.

 

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Lotta all'emarginazione

Inclusione, la tappa danese della Carovana di ‘Destinazione Capo Nord’ dei ragazzi di Juppiter

25 Giu 2024

I ragazzi di Juppiter pronti a diventare ‘professori’ di inclusione raccontando le loro storie nelle scuole italiane di Copenaghen. Nei giorni scorsi, la tappa danese della carovana di “Destinazione Capo Nord” si è trasformata in una lezione di accoglienza al politecnico di Danimarca dove oltre ai docenti e agli studenti, l’associazione Juppiter ha incontrato il presidente dell’istituto, Anders Bjarklev, e l’ambasciatore italiano in Danimarca, Stefania Rosini.
Grazie al supporto dell’Università della Tuscia, del suo rettore Stefano Ubertini, erano stati avviati rapporti con il Dipartimento tecnico della Danimarca proprio per affrontare con i ragazzi che hanno preso parte alla carovana i temi della ricerca, delle scienze applicate alla conservazione dell’ambiente e alle buone pratiche di vita.
“Siamo molto orgogliosi di ricevere questo gruppo straordinario – ha detto il presidente dell’istituto, Bjarklev –. È importante condividere questa esperienza, raccogliere la vostra testimonianza di inclusione e resilienza che supera i confini dell’Italia e ci coinvolge tutti”.

foto Juppiter

Fin dalle prime ore della mattina di ieri la carovana di “Destinazione Capo Nord” si è trasformata in un circo dove tutti i ragazzi, gli educatori e gli autieri dell’Anai hanno allestito il palco e le attrezzature che hanno permesso di realizzare l’evento trasmesso in diretta sui canali social di Juppiter. L’incontro è stato un’emozione continua che ha commosso quanti hanno assistito al racconto del presidente di Juppiter, Salvatore Regoli, animato dalla musica, dalle immagini e dalle coreografie delle giovani di Juppiter Sport che hanno coinvolto i ragazzi diversamente abili.

“Ringrazio Juppiter per avermi invitato a questo evento e per avermi fatto conoscere i ragazzi che hanno preso parte a questo viaggio – ha affermato l’ambasciatore Rosini -. Questo progetto dimostra la capacità dell’Italia di unirsi su temi importanti come l’inclusione e la fragilità, e riuscire a rappresentare questi valori oltre i propri confini. Mi farò portavoce di quanto state facendo per condividerlo con i giovani italiani che vivono a Copenaghen e portare la vostra esperienza nelle scuole italiane in Danimarca”.

foto Juppiter

Di fronte all’iconica sirenetta la Carovana ha accolto con entusiasmo il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili, e una delegazione della cittadina laziale venuti appositamente per salutare i ragazzi, il presidente di Sport e comunità, Claudio Ciampi, e il presidente di Anai, Gerardo Restaino, che invece seguiranno tutta l’esperienza fino a Capo Nord.
Dopo l’incontro tutti a bordo delle Audi dell’Automobile Roma alla volta della Svezia; la Carovana si è rimessa in cammino scortata dalla Lamborghini Urus della Polizia di Stato per essere accolta dall’ambasciatore, Michele Pala, a Stoccolma.

 

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Festival

Da mercoledì 26, il Taranto Swing Festival Windor 5th special edition

25 Giu 2024

Questa settimana per cinque giorni Taranto sarà la nuovamente capitale europea dello swing coinvolgendo tutta la città nella sua gioiosa atmosfera vintage ‘made in Usa’.

Perché un festival swing è molto più che il contenitore di una serie di concerti, ma un vero e proprio happening che vede convergere da tutto il mondo centinaia di appassionati per “vivere” giornate e nottate all’insegna della gioia e del sorriso coinvolgendo e travolgendo tutti con la loro scatenata follia!

Da mercoledì 26 a domenica 30 giugno torna in una nuova veste il Taranto Swing Festival Windor 5th special edition, la manifestazione che, organizzata dall’associazione ‘Be Swing’ da un’idea del direttore artistico Nicky Pezzolla, in soli cinque anni si è imposta a livello internazionale; l’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Taranto e della Regione Puglia.

Confermata la formula che vedrà, in città, travolgenti serate gratuite per tutti i cittadini, mentre al Mon Rêve Ecogreen Resort, grazie alla preziosa collaborazione con la direzione della struttura, ci saranno serate e concerti a pagamento, nonché i workshop di danza che, grazie ad alcuni dei maestri più importanti del mondo, faranno arrivare a Taranto centinaia di appassionati non solo da tutta l’Europa, ma anche dal Brasile e dagli Stati Uniti.

Saranno cinque giornate nell’atmosfera vintage americana che caratterizza i festival Swing in tutto il mondo!

«Anche quest’anno – ha spiegato il direttore artistico Nicky Pezzolla – abbiamo deciso di essere presenti in due luoghi di Taranto, in corso Due mari e al piazzale Democrate, con serate gratuite per promuovere e far conoscere a tutti i cittadini lo swing, la fantastica colonna sonora dell’America tra gli anni Trenta e Cinquanta».

«Tutti saranno contagiati da questa atmosfera – ha poi detto Nicky Pezzolla – perché lo swing è energia pura, ritmi travolgenti che ti avvolgono e catturano l’anima facendoti scatenare, danze che trasmettono gioia di vivere e voglia di divertirsi, ma anche acconciature e abiti retrò rigorosamente in stile vintage made in Usa, perché lo Swing è soprattutto un’autentica forma di cultura!»

Una delle novità di questa quinta edizione è dedicata proprio alla cultura dello swing: dalle ore 20.30 alle ore 22 di domenica 30 giugno, al Mon Rêve Ecogreen Resort, ci sarà, con ingresso libero e gratuito, una serata talk gratuita a favore dei giovani tarantini e degli studenti universitari dell’associazione Dedalo ai quali sarà illustrata la storia, la musica e la cultura dello Swing!

Nelle giornate del festival nella prestigiosa cornice del Mon Rêve Ecogreen Resort ci saranno i workshop di danza swing: Lindy Hop, Boogie Woogie, Authentic Jazz, Charleston, Collegiate Shag, Balboa e Burlesque; le lezioni saranno tenute da insegnanti e performer di livello internazionale provenienti, oltre che dal nostro Paese, anche da Brasile, Usa, Germania, Uk e Polonia.

Il programma del Taranto Swing Festival Windor 5th special edition (info e ticket https://www.tarantoswingfestival.com e sulla pagina Facebook del festival) si apre con un effervescente “prologo” (ore 19 di mercoledì 26 giugno) in corso Due Mari (davanti al monumento al marinaio): tutti i cittadini sono invitati all’happening per dare il benvenuto ai docenti, ballerini e appassionati che sono arrivati a Taranto da tutto il mondo per partecipare alla manifestazione. Nell’occasione tutti insieme con un dj-set daranno vita a una scatenata social dance e all’esibizione dei ballerini professionisti, uno spettacolo nello spettacolo!

Questo evento, in particolare, sarà inserito nel progetto “Casematte Il 32 aprile” di Isac Pro Cooperativa sociale che, attraverso una guida turistica e ragazzi con disabilità intellettiva, propone ai turisti itinerari alternativi a quelli mainstream per far conoscere Taranto.

L’inaugurazione del Taranto Swing Festival Windor 5th special edition, si terrà – ore 18.30 di giovedì 27 giugno – al piazzale Democrate dove, dopo il saluto delle autorità e degli sponsor, insegnanti e partecipanti ai workshop daranno vita a una effervescente “social dance”. Alle ore 20.00 ci sarà l’imbarco sulla motonave di Kyma Mobilità per lo “Swing on boat” – evento sold out – con a bordo il concerto delle cinque Swingeresse.

Al ritorno della motonave, ore 21.30 circa, al Piazzale Democrate ci sarà il secondo evento gratuito per tutti i cittadini, con il concerto delle Swingeresse, un quintetto tutto al femminile che, con un pizzico di ironia, trasforma tutto in swing, seguito da un DJset con una scatenata social dance e con l’esibizione di ballerini professionisti.

Da questo momento il Taranto Swing Festival Windor 5th special edition si “trasferisce“ in pianta stabile al Mon Rêve Ecogreen Resort dove in ogni serata – a pagamento – è in programma prima un concerto live di band e cantanti internazionali, e poi un dj-set in tema che vedrà scatenarsi in pista tutti i docenti, ballerini e appassionati presenti nel resort per i workshp, che, coinvolgendo i presenti, daranno vita a spettacolari coreografie in perfetto stile Swing!

Giovedì 27 giugno un primo assaggio con l’esibizione dei Jumpin’Up, la band che nella serata seguente – venerdì 28 giugno – si esibirà con uno special guest: il famoso cantante inglese rhythm & blues Jackson Sloan, un’attesissima performance cui seguirà l’after party con gli Overjump!

La serata di sabato 29 giugno si aprirà con il concerto di Emanuele Urso “The King of Swing” e il suo sestetto la cui performance dal vivo, prima di essere un vero e proprio show, sembra aprire una porta spazio-temporale per rituffare il pubblico direttamente nel periodo forse più brillante ed entusiasmante del Novecento. Tra l’omaggio a Benny Goodman e Gene Krupa, Emanuele Urso è un fantastico batterista, un raffinato clarinettista e un direttore d’orchestra eccellente, in grado di ricreare perfettamente, in uno sforzo filologico non comune, le atmosfere della “swing era” e delle dance hall degli anni Quaranta. Dopo ci sarà l’attesissima esibizione del famoso cantante inglese rhythm & blues Jackson Sloan che canterà con la band tedesca Die Boogie Banausen.

Domenica 30 giugno gran finale con gli italianissimi Cosimo and The Hot Coals, un’esplosione di swing nello stile unico e inconfondibile di questa band apprezzata in Europa e in Italia; il loro concerto darà il via, come è ormai tradizione, a una lunga notte swing con balli fino all’alba!

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