Natale in diocesi

Natale a ritmo di pizzica al centro di accoglienza ‘San Cataldo vescovo’

23 Dic 2024

di Angelo Diofano

Tanta allegria e commozione venerdì sera alla festa natalizia svoltasi al centro di accoglienza notturno per i senza fissa dimora ‘San Cataldo vescovo’, nell’atrio di palazzo Santacroce, cui hanno partecipato gli ospiti, i volontari e i cresimandi della Santi Patroni di San Giorgio jonico, accompagnati dalle catechiste. Come lo scorso anno, protagonista della serata è stato il gruppo dei Terraross, interprete della musica popolare d’alta Murgia, che ha fatto danzare e cantare tutti quanti, sull’onda entusiasta e trascinatrice del suo leader, Dominique Antonacci.
A far gli onori di casa, la responsabile del centro, Rosanna Putzolu, e don Nino Borsci, direttore della Caritas diocesana, il quale sin da subito si è fatto coinvolgere dai ritmi indiavolati fino a lasciarsi andare con la pizzica e il grande girotondo con tutti i presenti. “Portiamo ovunque ci chiamano la storia della nostra Puglia, la regione più bella d’Italia, crocevia di tante culture che non hanno mancato di lasciare il segno” – ha detto Dominique, in una pausa della serata, che ha visto anche la commovente declamazione di un’antica poesia in dialetto partenopeo da parte di uno degli ospiti.
E prima del congedo, il “Torna Natal”, cantata con commozione da tutti (e anche danzata come fosse un valzer) sulle note della popolare pastorale Battista n. 1. Quindi, tutti a tavola a far onore a un menu d’”haute cuisine” a cura dello chef stellato Domingo Sghingaro: uovo croccante, cime di rapa e caciocavallo per antipasto; pasta mischiata con carciofi e gamberi per primo; manzo a lunga cottura con purea di patate per secondo; infine per dessert, panettone artigianale con crema inglese.
Fra gli intervenuti, anche il parroco della basilica cattedrale mons. Emanuele Ferro e la nuova superiora delle vincenziane, madre Maria Giovanna, accompagnata da suor Elisa, anche lei volontaria del centro.

La serata è poi proseguita con le musiche sapientemente mixate e proposte da un dj, mentre i Terraross (che si sono esibiti gratuitamente) hanno poi raggiunto il cortile del polo universitario jonico per l’altra festa, organizzata dall’arciconfraternita del Carmine, il cui ricavato è stato devoluto alla mensa per i poveri.

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Angelus

La domenica del Papa – Nessun bambino è un errore

foto Vatican media-Sir
23 Dic 2024

di Fabio Zavattaro

Siamo alla vigilia di quell’evento che per il credente è l’inizio della salvezza, un Dio che irrompe nella storia dell’umanità. In questa quarta domenica di Avvento Luca ci parla del Signore che non solo visita il suo popolo ma sceglie di dimorare in mezzo a esso. E sceglie uno sconosciuto villaggio della Palestina, Betlemme, “così piccolo per essere tra i villaggi di Giuda”, come leggiamo nel libro del profeta Michèa; un borgo chiamato a essere il luogo di nascita di colui che “pascerà il suo popolo con la gioia del Signore”. E sarà una giovane e povera ragazza di Nazareth a dare un corpo e un volto all’Emmanuele, Dio con noi. La nascita di Gesù, affermava Benedetto XVI, ci dice che Natale “non è una favola per bambini, ma la risposta di Dio al dramma dell’umanità in cerca della vera pace”.

Già la pace, così difficile da raggiungere in molte parti del mondo. Papa Francesco all’angelus torna a parlare dei conflitti chiedendo che “tacciano le armi e risuonino i canti natalizi”. In Mozambico – “attenzione e preoccupazione” per le notizie che giungono dal paese – verso il cui popolo rinnova il “messaggio di speranza, di pace e di riconciliazione”, auspicando che “il dialogo e la ricerca del bene comune, sostenuti dalla fede e dalla buona volontà, prevalgano sulla sfiducia e sulla discordia”.

Poi l’Ucraina che “continua ad essere colpita da attacchi contro le città, che a volte danneggiano scuole, ospedali, chiese”. Che il Natale possa portare il “cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra, in Ucraina, in Terra Santa, in tutto il Medio Oriente e nel mondo intero”. Un pensiero particolare per Gaza, già sabato, parlando alla Curia romana, si era lamentato per il divieto al Patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa di visitare il territorio; visita che poi ha potuto compiere nella mattinata di domenica raggiungendo la parrocchia della Sacra Famiglia per una visita di solidarietà e per la celebrazione del Natale. All’angelus papa Francesco dice: “con dolore penso a Gaza, a tanta crudeltà; ai bambini mitragliati, ai bombardamenti di scuole e ospedali… Quanta crudeltà”.

Domenica nella quale i bambini sono in piazza San Pietro con i bambinelli che poi deporranno nel loro presepio, tradizionale benedizione introdotta da papa Paolo VI nel 1969. Parlando dalla cappella della Domus Santa Marta, a causa del freddo e dell’indisposizione – “dispiace non essere con voi in piazza, ma sto migliorando e si devono prendere delle precauzioni” – ha detto di avere con sé il bambinello che gli ha regalato l’arcivescovo di Santa Fé fatto dagli aborigeni ecuadoriani e ha ringraziato i bambini per “questo gesto semplice ma importante. Benedico di cuore tutti voi, i vostri genitori, i nonni, le vostre famiglie. E per favore non dimenticatevi dei vostri nonni. Che nessuno rimanga solo in questi giorni”.

Già prima della preghiera mariana e della benedizione aveva fatto riferimenti ai bambinelli, chiedendo ai fedeli “ringrazio il Signore perché si è fatto uomo come noi, per condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra esistenza? Io lodo il Signore e lo benedico per ogni bambino che nasce? Quando incrocio una mamma in dolce attesa, sono gentile? Sostengo e difendo il valore sacro della vita dei piccoli fin dal loro concepimento nel grembo materno?”

Parole a conclusione della riflessione sul testo di Luca e sull’incontro tra Maria e Elisabetta “due donne felici per il dono straordinario della maternità”. Gioia che “potrebbe sembrare lontana dalla esperienza di tutte le persone”, afferma ancora il vescovo di Roma. Ma il messaggio che l’evangelista vuol darci, a pochi giorni dal Natale, “è diverso”, ovvero ci chiede di “contemplare i segni prodigiosi dell’azione salvifica di Dio” e di “riconoscere la sua presenza e il suo amore vicino a noi, ad esempio nel dono di ogni vita, di ogni bambino, e della sua mamma. Il dono della vita”, perché “nessun bambino è un errore”.
In questi giorni di festa “ricordiamoci – afferma il Papa – di esprimere sentimenti di gioia ogni volta che incontriamo una madre che porta in braccio o in grembo il suo bambino”.

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Natale in diocesi

Il presepe vivente di Faggiano

23 Dic 2024

di Angelo Diofano

Tutto è pronto a Faggiano per la 31° edizione del grande presepe vivente, allestito in zona Campana (accessibile da via Verdi), un suggestivo sito naturale a carattere rupestre. La notte di Natale, dopo la messa di mezzanotte, il parroco don Francesco Santoro, con il corteo di fedeli, porterà il bambinello nella culla della Natività, che sarà inaugurata ufficialmente l’indomani, 25 dicembre, alle ore 17.30, animata da decine di personaggi e dagli zampognari che precedentemente gireranno per le vie del paese; le visite si concluderanno alle ore 21.30.
Il presepe vivente sarà aperto anche nei giorni 26 e 28 dicembre nei giorni 1, 4 (con la visita di una delegazione di Greccio, località del primo presepe vivente allestito da San Francesco) e 6 gennaio, quando si svolgerà la Calata dei Magi.

Il Presepe vivente di Faggiano, nato nel 1992 e organizzato dall’Associazione per le tradizioni popolari aps si svolge in un sito che la natura pare abbia plasmato appositamente per questa rappresentazione: grotte naturali, conformazioni rocciose facilmente sfruttabili come luoghi per lo svolgimento delle varie attività, che di solito contornano ed arricchiscono un presepio; camminamenti naturali che disegnano un percorso quanto mai idoneo a ricevere e a far muovere i visitatori nel vivo della rappresentazione. I vari personaggi e la scenografia trovano la loro giusta collocazione all’interno di tale paesaggio, che si contestualizza in dei limiti ben precisi, grazie ad antiche recinzioni a secco e all’orografia stessa del terreno, con delle rocce affioranti, quasi dei confini e dei limiti naturali. Tendente alla ricostruzione esatta della Betlemme del tempo in cui Gesù nacque durante il censimento di Cesare Augusto, l’allestimento viene arredato da manufatti in pietra e in legno, che ricreano luoghi e situazioni ambientali, propri di questa tradizionale rappresentazione. All’interno delle grotte e di tali manufatti, si collocano gli oltre cento personaggi che animano il presepe con la centralità della grotta della Natività, dove ogni serata si alternano coppie di giovani sposi che interpretano Giuseppe e Maria, con il loro neonato a impersonare il Bambino Gesù. Tutt’attorno si animano le classiche iconografie sacre: gli angeli, il bue e l’asinello, un pastore assorto con le sue pecore e quant’altro. Lungo il percorso il visitatore può soffermare la sua attenzione ai pastori con il loro gregge al pascolo, alle caratteristiche botteghe del calzolaio, del falegname, del figulo, del fabbro e altro; passa poi dalla taverna dell’oste che mesce il vino, dal casaro che, in tempo reale, prepara la ricotta e alla locanda dove le massaie preparano calde pettole e altri dolci tipici natalizi.

La creatività dell’associazione, sempre attenta alla cura dei particolari, è stata premiata con numerosi riconoscimenti nazionali, tra cui, per diversi anni consecutivi, quello di “Miglior Presepe Vivente d’Italia”, attribuito dall’Associazione culturale regionale “Amici del presepio delle Madonie e di Sicilia” nei concorsi “Opera Praesepium”, la cui giuria nel 2017 ha conferito al Presepe vivente di Faggiano due riconoscimenti importantissimi: per il concorso Praesepium Italiae, l’alta onorificenza di “Cavalieri del santo presepe” e per il concorso Praesepium Popoli, il prestigioso premio di “Miglior Presepe Vivente dei Popoli”; inoltre è stato conferito a Faggiano il prestigioso titolo di “Città del Presepe della Regione Puglia”.
In occasione della 25° edizione, il Presepe vivente è stato protagonista della trasmissione televisiva di Rai 1 “A Sua Immagine”, condotta da Lorena Bianchetti.
Nel 2016 gli organizzatori hanno visto realizzarsi un progetto sicuramente storico con la stipula del gemellaggio istituzionale con Betlemme, di cui una delegazione ufficiale è stata ospite a Faggiano per la sottoscrizione dell’accordo, che oggi vede le due comunità unite non solo nel Presepe vivente, ma anche nella progettazione e realizzazione di una serie di iniziative economico-commerciali e culturali.
Infine, in occasione della 30° edizione, l’amministrazione comunale di Faggiano ha siglato un patto di amicizia con il comune di Greccio dove San Francesco nel 1223, di ritorno dalla Terra santa, realizzò la prima rappresentazione vivente della Natività.

“Noi di Faggiano – auspica l’Associazione per le tradizioni popolari aps – vorremmo che la festa del Natale tornasse a far rivivere quei momenti di genuino stupore, portando tutti a quei voli dell’anima in atmosfere liriche, dove ognuno si avverte proiettato e partecipe di quel mistero divino che è l’Incarnazione, ovvero l’incipit straordinario del disegno salvifico dell’Altissimo e – nello stesso tempio – il segno del suo amore per l’umanità”.

 

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In provincia

Inaugurato a Grottaglie Agrilog Centro servizi per l’agricoltura

21 Dic 2024

È stato inaugurato a Grottaglie il Centro servizi per l’agricoltura, denominato Agrilog, che sorge all’ingresso della città a poca distanza dalla stazione ferroviaria. Dopo ben 13 anni dalla sua realizzazione, il Centro servizi apre finalmente le sue porte dopo un complesso lavoro iniziato nel 2016 dalla precedente amministrazione D’Alò e portato avanti con costanza dall’attuale. La struttura verteva in un totale stato di abbandono e si faceva concreto il rischio della restituzione dei fondi ricevuti per la sua realizzazione.

Soddisfazione del lavoro svolto dall’amministrazione D’Alò nel corso degli anni viene espresso da Michele Nuzzo, oresidente di Sud in Movimento, forza politica che ha espresso il sindaco D’Alò, che ne è stato a lungo il presidente. “Il Centro servizi per l’agricoltura – dice Nuzzo (foto in basso) – era ed è uno spazio a cui come movimento siamo particolarmente legati per tutti i risvolti positivi che ci potranno essere a seguito della sua attivazione”.

Agrilog è l’unico centro logistico presente nella zona e potrà essere un riferimento per gli agricoltori locali, oltre che un luogo di aggregazione e formazione per i ragazzi e le ragazze del territorio. Infatti, all’interno di questo spazio ci saranno il Gal Magna Grecia e L’Its Academy Mobilità impegnato nella formazione per i settori logistica e mobilità.

“Il comparto agricolo attuale – sostiene Nuzzo – è cambiato, le aziende locali sono in parte gestite da ragazzi e ragazze che per spirito di radicamento al territorio e anche per dare una continuità al lavoro dei loro genitori, hanno scelto di crearsi uno spazio lavorativo con tutte le difficoltà del caso”.

In questo contesto il Centro può essere uno spazio nel quale discutere le difficoltà legate al comparto agricolo e allo stesso tempo uno strumento per ricercare soluzioni collettive a tali difficoltà, determinando di fatto la costruzione di una rete di persone portatrici di interesse per quanto concerne il mondo agricolo.

L’economia vive una competizione nella quale chi detiene grossi capitali – sostiene il presidente di Sud in Movimento – schiaccia e toglie ossigeno alle piccole realtà aziendali. A ciò si aggiungono le grosse difficoltà legate alla crisi climatica che richiede misure urgenti da parte della Regione e del Governo in primis al fine di sostenere le piccole e medie realtà imprenditoriali. Sono queste, è bene ricordarlo, a dare linfa all’economia locale, oltre che essere esempi di resistenza e di riscatto da parte di chi ancora nella terra ci crede e affonda le proprie radici.

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Giubileo2025 in diocesi

Il 29 Dicembre l’apertura diocesana in Cattedrale del Giubileo 2025

21 Dic 2024

Domenica 29 dicembre 2024 ore 17.00

 RITO DI APERTURA DELL’ANNO GIUBILARE E

CELEBRAZIONE EUCARISTICA

È stato reso noto tramite notificazione a cura dell’Ufficio Diocesano per la Liturgia dell’Arcidiocesi di Taranto che, il 29 dicembre 2024, festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, nel giorno di inizio, per le Chiese particolari, dell’Anno Santo Ordinario indetto dal Santo Padre Francesco, avrà luogo una celebrazione con rito stazionale presieduta da S.E.R. Mons. Ciro Miniero, Arcivescovo Metropolita di Taranto, con il seguente svolgimento: alle ore 17.00, nella chiesa di San Domenico, inizierà il rito di apertura dell’anno giubilare cui farà seguito la processione verso la Basilica Cattedrale di San Cataldo dove avrà luogo la Celebrazione Eucaristica”.

L’Ufficio Diocesano per la Liturgia, aggiunge i seguenti dettagli nella notifica:

I reverendi Canonici del Capitolo Metropolitano, in veste paonazza e fascia, e i Reverendi Presbiteri concelebranti si troveranno entro le ore 16.00 presso le ex scuderie del Palazzo Arcivescovile per indossare le vesti liturgiche portando con sé amitto, camice e cingolo;  ; coloro i quali desiderano prendere parte alla celebrazione senza concelebrare indosseranno la cotta sopra la veste propria senza la stola. Alle ore 16.30 saranno accompagnati nella chiesa di San Domenico dove prenderanno posto nella navata.

I reverendi Diaconi si atterranno alle medesime indicazioni, porteranno con sé amitto, camice, cingolo e stola bianca, ugualmente faranno i ministri istituiti portando con sé il proprio camice.

Le Delegazioni delle Confraternite, costituite dal “Trono” (composto dal Priore, Primo Assistente uomo e Primo Assistente donna), giungeranno entro le ore 16.00 presso il “Centro San Gaetano” in via Cava dove indosseranno l’abito di rito. Alle ore 16.30 si recheranno presso la Chiesa di San Domenico per l’inizio della celebrazione.

I fedeli laici si raduneranno entro le ore 17.00 presso la chiesa di San Domenico nella quale avrà inizio la celebrazione e prenderanno parte alla processione seguendo i ministri.

* * *

I reverendi Presbiteri e Diaconi potranno parcheggiare Piazza Municipio e Piazza Castello. I fedeli laici potranno lasciare l’auto in Via di Mezzo nel tratto compreso tra Vico San Marco e Discesa Vasto. Sarà necessario esporre sul parabrezza il permesso di parcheggio che verrà inviato per e-mail all’indirizzo istituzionale delle Parrocchie e delle Confraternite e dovrà essere stampato a colori.

Ogni Parrocchia potrà stampare 1 Pass per Sacerdote e 1 Pass per Delegazione. Le Confraternite e i Movimenti ecclesiali potranno stampare 1 Pass per Delegazione.

 

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Natale in diocesi

Natività vivente a Leporano

20 Dic 2024

Sabato 21 a Leporano, alle ore 18.45, sul piazzale antistante la chiesa dell’Immacolata avrà luogo la seconda rappresentazione del presepe vivente, con la partecipazione e la collaborazione di tutte le realtà parrocchiali coordinate da don Giancarlo Ruggieri. Durante la serata sarà possibile gustare pettole e altri dolci tipici natalizi.

In precedenza, a cura di Anspi, Comune e parrocchia, avrà luogo per le vie di Leporano la ‘Parata di Babbo Natale’, con partenza alle ore 17 da via Dante e arrivo alle ore 18.45 sul sagrato della chiesa madre. Sfileranno la slitta di Babbo Natale, gli elfi a cavallo e la street band, con l’allestimento di mercatini di Natale e stand per la degustazione di pettole; il tutto, fra canti e balli.

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Solidarietà

Il gioco della vita: serata di beneficenza sabato 21 dicembre al teatro comunale Fusco

20 Dic 2024

Sabato 21 dicembre torna al teatro comunale Fusco la terza edizione de ‘Il Gioco della vita’, serata di beneficenza con musica, danza e poesia organizzata da ‘Poesia visiva’ di Fabio De Cuia e Antonella Mele. La presentazione dell’iniziativa, patrocinata dal Comune, è avvenuta nel foyer del medesimo teatro alla presenza degli organizzatori, del delegato provinciale Ant, Roberto Prete, del vice sindaco Gianni Azzaro e della promoter Maria Teresa Trenta.
Il ricavato della vendita dei biglietti (10 euro il ticket) sarà devoluto all’Ant di Taranto a sostegno delle attività di assistenza ai malati oncologici. Inizio spettacolo alle ore 21.
Madrina e ospite d’onore Monia Palmieri
conduttrice televisiva e event manager; duetteranno Fabio De Cuia e Antonella Mele e si esibirà Paolo Giancola &  la Popular band che ha suonato al G7, Aldo Liotino tenore che duetterà con Maila Tedeschi, la Krystall Dance e la Jonica Studio Danza in Two. Info e prenotazione biglietti ai seguenti numeri 334.3683188 e 339.4760107. 
«Questa manifestazione è nata tre anni fa su un impulso di gratitudine nei confronti dell’Ant i cui medici, infermieri e volontari si sono presi cura dei miei genitori in uno dei momenti più difficili della nostra vita – ha dichiarato Fabio De Cuia – Mi auguro che anche quest’anno i tarantini vorranno mostrare con la loro presenza in teatro tutto il sostegno a coloro che incondizionatamente si dedicano ai malati oncologici. Il nostro scopo è dare un senso all’arte e agli artisti riempiendo di significato ciò che facciamo con amore e dedizione». «Taranto ha sempre dimostrato una grande solidarietà e sono sicuro che lo farà anche in questa circostanza – ha detto Azzaro -. Questa iniziativa ha una duplice finalità, far salire sul palco artisti tarantini valorizzando la loro arte e contemporaneamente raccogliere fondi per una associazione che opera sul territorio e che si prende cura degli ammalti ed è vicina anche ai loro familiari». «I nostri medici sono esperti in cure palliative che tendono ad alleviare il dolore che spesso accompagna la malattia – ha spiegato Prete che lancia un appello: «Abbiamo bisogno di medici, infermieri e volontari. Ogni anno in tutta la provincia assistiamo circa novecento pazienti oncologici, occupandoci anche di prevenzione. In questo periodo i nostri medici si stanno occupando di oltre duecento ammalati in fase acuta o terminale. Negli ultimi anni l’età media colpita dal cancro si sta tristemente abbassando».

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Natale in diocesi

Presepe vivente alla San Francesco di Paola

foto G. Leva
20 Dic 2024

di Angelo Diofano

Sabato 21 nella chiesa di San Francesco di Paola, a Taranto alle ore 20.30  si terrà il concerto di Natale dal titolo “Sister Act e Gospel”  che sarà eseguito dal coro”Vicky’s notine” diretto da Vittoria De Santis.

Domenica 22, invece, alle ore 19.30, presepe vivente in chiesa con la rappresentazione della nascita di Gesù, animato dai catechisti, dai genitori e da bambini del catechismo con la collaborazione del gruppo scout Taranto 13; si replica la sera del 4 gennaio.

Nell’occasione si potrà ammirare il suggestivo presepe allestito in chiesa dal parroco padre Alessandro Chiloiro.

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Sport

Basket B/F, la Nuovi Orizzonti chiude con la vittoria il 2024

20 Dic 2024

di Paolo Arrivo

Finalmente il campo. A un mese dall’ultima apparizione, dal successo sul Marigliano, la Nuovi Orizzonti ha fatto ritorno al PalaMazzola per sfidare Fasano. L’obiettivo era riprendere la marcia dopo l’ultimo ko inflitto dalla capolista Catanzaro. Ovvero tenere il passo di Battipaglia, in attesa dello scontro diretto. La missione è stata portata a compimento grazie al bel gioco e all’ impegno encomiabile. Le ioniche, infatti, hanno avuto la meglio sul Fasano sconfiggendolo per 83-69 (20-19, 40-42, 65-59). Approfittando anche del calo nella ripresa dell’avversario, a partire dal terzo quarto Taranto ha dimostrato di essere più squadra, più caparbia, riuscendo a cogliere due punti utilissimi nell’economia del campionato. Un successo voluto e meritato. Una degna chiusura d’anno, che attesta il percorso di crescita della Nuovi Orizzonti, dopo la partenza in sordina nel torneo di serie B femminile.

UNA GARA EQUILIBRATA- La cronaca del match di sabato scorso ci riporta alla partenza decisa di Fasano (0-7) che si affida già a tiri dalla lunga distanza della ex Alice Lucchesini.  Amila Smajic, Chiara Mastrototaro e Anna Maria Kolyandrova, quest’ultima con tripla, pareggiano i conti. Lucchesini ancora a canestro dall’arco, le due squadre si rispondono colpo su colpo. È la Nuovi Orizzonti a spuntarla nel primo quarto, grazie a due azioni in solitaria di Kolyandrova, che in contropiede è rapida. Prosegue l’equilibrio nel secondo periodo. Da segnalare, il ritorno convincente di Natalia Smaliuk e il contributo delle under, Erika Martelli e Annapia Molino. La formazione di coach Lovecchio è sulle spalle di Yana Rabchuk, capace di assicurare canestri per tutta la gara, e va in vantaggio 40-42 al lungo intervallo.

LA ZAMPATA- Taranto cresce nel terzo quarto, aperto dai canestri di Smaliuk e Molino, fino a mandare a referto la giovane Carol Manco. Con la tripla di Mastrototaro le ioniche aumentano il gap a più 9 (54-45). Fasano prova a recuperare. Ma nell’ultimo quarto ancora Mastrototaro, con una tripla, rimette la stessa distanza (68-59). Lucchesini non si arrende bruciando la retina dall’arco. La fase è favorevole alle ragazze di coach Caricasole, che prendono sempre più consapevolezza dei propri mezzi, in crescendo nel finale. A segno anche con capitan Gismondi, Taranto aumenta l’intensità difensiva e riparte, capisce che l’avversario è in difficoltà, e lo mette all’angolo: allunga con Smaliuk (73-62), poi domina regalando una bella serata al pubblico del PalaMazzola, dopo l’evento di festa dedicato al minibasket.

Il campionato della Nuovi Orizzonti

Qualche giorno di riposo meritato per le festività di Natale. Poi la Dinamo ritroverà il PalaMazzola per ospitare il Basket femminile Stabia, sabato quattro gennaio: contro la formazione campana, che si ritrova all’ultimo posto in classifica, con gli stessi punti della Magnolia Campobasso, sarà una sfida da non sottovalutare. Con l’auspicio che il 2025 possa regalare maggiori soddisfazioni alla città di Taranto.

 

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Iniziative solidali

Lizzano, un defibrillatore donato alla San Pasquale Baylon

20 Dic 2024

di Angelo Diofano

Domenica 22 alle ore 19 al convento di San Pasquale Baylon di Lizzano verrà donato e installato un defibrillatore. L’iniziativa si svolge a cura della sede operativa lizzanese dell’ets odv Erat di Monteparano, che ha voluto garantire la prevenzione e la sicurezza del sistema cardiocircolatorio dei cittadini, proteggendo così un’altra importante zona del paese.

L’ente aveva promesso alla comunità il defibrillatore durante la funzione religiosa pomeridiana del 17 maggio in onore del compatrono di Lizzano San Pasquale Baylon, proprio nello stesso giorno in cui venivano donati altri due strumenti elettro-medicali. La raccolta fondi è iniziata il primo ottobre scorso e da subito la macchina della solidarietà nella comunità si è attivata raggiungendo l’obiettivo in meno di due mesi.

 “Ringraziamo vivamente tutti i lizzanesi – conclude la nota  dell’ets Erat di Monteparano – per la fiducia che hanno riposto nella nostra associazione, dimostrando che con un piccolo gesto si arrivano a fare grandi cose”.

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Eventi in diocesi

In cattedrale, il concerto “Una voce da Betlemme” e mostra delle letterine

20 Dic 2024

Domenica 22 alle ore 18.30 in San Cataldo è in programma “Una voce da Betlemme”, un concerto del coro dei bambini della cattedrale accompagnati al pianoforte dal maestro Daniele Dettoli con la partecipazione straordinaria di Milad Fatouleh (nella foto in basso), cantante palestinese nato e residente a Betlemme.

 


L’evento è realizzato grazie alla collaborazione dell’associazione Simba e sarà presentato da Monica Caradonna, conduttrice della trasmissione Linea Verde.
Sarà presente l’arcivescovo mons. Ciro Miniero.
Il concerto accoglie una testimonianza diretta di un giovane padre che proviene dal paese dov’è nato Gesù, cittadina nella quale, per il secondo Natale, non si accendono luci né si accolgono pellegrini a causa della guerra.

Inoltre l’arcivescovo durante questo concerto saluterà e ringrazierà tutti i bambini che nei giorni scorsi gli hanno fatto recapitare centinaia di letterine, facendo loro un piccolo regalo. Inoltre nella serata egli inaugurerà una mostra nella cripta di San Cataldo con tutte le lettere intorno alla statuetta di Gesù Bambino, che l’anno scorso il parroco di Betlemme ha voluto inviare alla comunità di Taranto vecchia.
Centinaia sono state le lettere dei bambini di Taranto e provincia per mons. Ciro Miniero, che precedentemente aveva chiesto loro un suggerimento per il messaggio di Natale. La risposta è stata oltre ogni aspettativa e sono state centinaia le letterine giunte alla redazione di Nuovo Dialogo che ha promosso l’iniziativa in collaborazione con l’Ufficio per l’educazione e la scuola diretto da mons. Ciro Marcello Alabrese.

Mons. Miniero, nello specifico, ha chiesto ai più piccoli di aiutarlo a scrivere il messaggio con gli auguri natalizi per la comunità tarantina, sulla traccia del tema indetto da papa Francesco per il Giubileo 2025, ‘Pellegrini di speranza’.
“Vorrei sapere quali sono le vostre speranze, per il presente e per il futuro, e vi chiedo di farlo usando carta e penna, come si faceva una volta”.
“Caro signor Arcivescovo, mi hai dato una bella domanda”, esordisce Ciro, e la speranza comune a tutte le lettere è, manco a dirlo, che le guerre finiscano e che “i potenti la smettano e facciano la pace”. I bambini sono molto colpiti dalle immagini della tv, soffrono per i loro coetanei “sotto le bombe, senza cibo e che non avranno i regali”. Poi c’è la speranza per un mondo più pulito, si va da quella nella chiusura dell’Ilva che riguarda tutto il territorio, alle letterine del versante orientale della provincia in cui spesso si parla della discarica: “puzza, fa ammalare, vorrei non dover più partecipare a manifestazioni per la sua chiusura”. Sono preoccupati per il cambiamento climatico, vedono le immagini delle inondazioni e sanno della carenza di acqua, e sperano che si piantino tanti alberi e che si creino parchi giochi, ma pure che “i padroni dei cani raccolgano gli escrementi” e che “nessuno butti più le cose vecchie per strada”.

Sia i maschietti che le femminucce parlano della violenza sulle donne, una bambina spera che da grande potrà “essere libera di camminare per strada senza paura”, così come tanti sottolineano che “siamo tutti uguali, a prescindere dal nostro colore, ma certi grandi non lo capiscono” e che vorrebbero che “non ci fosse più bullismo”, un bambino confessa di esserne stato vittima a volte.
Chiedono salute nelle letterine i bambini, e possibilità per tutti di curarsi, pensano ai coetanei in ospedale, si augurano nuove scoperte scientifiche per nuove terapie.
Ci sono alcuni che hanno nostalgia per i loro parenti lontani per lavoro o studio e per i paesi di provenienza, in tutti il desiderio è di avere riunita la famiglia.
Ha strappato più di un sorriso all’arcivescovo il tono affettuoso e confidenziale di molte lettere: “qui posso confidarmi con uno del mestiere”, “non ti conoscevo ma hai avuto una bella idea”, “io sono piccolo ma tu stai più in confidenza, chiedile tu queste cose”, “va bene ma ora vieni a trovarci a scuola”.

Una valanga di dolcezza e genuinità.

 

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