Lavoro

Un Primo maggio che giunge in un periodo di difficoltà per infortuni, bassi salari, precarietà

30 Apr 2025

di Silvano Trevisani

Infortuni in crescita, salari sempre più poveri, precarietà del lavoro, contratti che attendono il rinnovo da anni. Sono le caratteristiche del lavoro italiano e ancor di più di quello meridionale che vanno considerate in vista del Primo maggio, festa del lavoro. Che se vede aumentare il numero degli occupati è solo grazie alla precarizzazione, al part-time, agli stipendi da fame. Come sottolineato dal presidente Mattarella. Che in molti casi hanno sostituito il reddito di cittadinanza senza migliorare gli introiti, con grande soddisfazione di imprenditori che, soprattutto nel turismo e nella ristorazione, sottopagano i dipendenti, evadono le tasse e creano scompensi insopportabili nel sistema sociale. Anche la crescita dell’export è dovuta ai costi ormai esigui della manodopera, la meno pagata tra i paesi Ocse, che si sta avvicinando alle retribuzioni da terzo mondo. Anche per questo 200.000 giovani italiani sono andati via nell’ultimo anno.

Infortuni sul lavoro

In Puglia, nel 2024, gli incidenti sul lavoro sono stati 28.154 con un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente. Se l’aumento non è stato maggiore e se non sono cresciuti quelli mortali, che sono stati 74 (5% in meno), dato in controtendenza con quello nazionale che registra invece un preoccupante aumento (sono stati ben oltre i 1.000!), ciò è soprattutto dovuto all’incremento considerevole della cassa integrazione. Cioè alle numerose crisi industriali che stanno fermando o rallentando molti siti produttivi nella nostra regione, ma soprattutto a Taranto.

Le proteste

Questa mattina, vigilia del Primo maggio, i sindacati del metalmeccanici Fim Fiom Uilm hanno organizzato uno sciopero a Taranto coinvolgendo i lavoratori di Acciaierie d’Italia, delle aziende dell’appalto e dell’indotto e tutte le aziende del settore del territorio. L’iniziativa nasce dalla richiesta di un patto per l’ambiente e il lavoro, e mira a chiedere risposte certe su occupazione, sicurezza, salario e una rapida ripresa delle trattative. I lavoratori hanno scioperato dalle 8 alle 10, manifestando la volontà di tutelare i propri diritti e di chiedere soluzioni definitive per il futuro dell’industria e dell’occupazione locale.

Industria navale

La situazione del tutto insoddisfacente del lavoro nella Marina Militare a Taranto è stata al centro di un incontro tra la Uilpa di Taranto e il comando interregionale marittimo Sud. “È inaccettabile – commenta il segretario Andrisano – che una norma abbia cancellato 10.000 posti di lavoro senza prevedere un piano di ricambio. Taranto ha bisogno di almeno 2.000 nuove assunzioni. Serve un piano straordinario, snello, basato sulle reali esigenze del territorio, che metta al centro le professionalità e garantisca futuro a chi vuole restare e lavorare qui”.

Un altro punto chiave è l’assenza di una strategia industriale adeguata. Nonostante gli impegni assunti a livello internazionale per aumentare la spesa ed efficientare gli impianti, si assiste a un impoverimento impiantistico e di know-how, a tutto vantaggio delle imprese esterne.

Manifestazione a Crispiano

Domani 1° maggio, a Crispiano in piazza Madonna della Neve, a partire dalle 19.30, si svolgerà una manifestazione indetta dalla Cgil a sostegno dei Referendum dell’8 e 9 giugno prossimi, per l’abrogazione di “leggi ingiuste che pagano lavoratori, famiglie e cittadini stranieri”. “È un impegno quotidiano, permanente e ininterrotto che parla davvero alle lavoratrici e ai lavoratori italiani o stranieri residenti stabilmente nel nostro paese – dice Giovanni D’Arcangelo, segretario della Cgil – ed è per questo che lo rivendichiamo come vero luogo “politico” per la celebrazione di questa giornata”. A conclusione della manifestazione, si esibierà il gruppo musicale Gulp.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Diocesi

Pellegrinaggio alla tomba di San Cataldo dei gruppi carismatici

30 Apr 2025

Nell’ambito della novena per i festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo giovedì primo maggio si terrà il pellegrinaggio giubilare dei gruppi carismatici alla tomba del santo vescovo irlandese.

Alle ore 17 ci sarà il raduno al santuario della Madonna della Salute, in piazza Monteoliveto; da lì, alle ore 17.30, muoverà il pellegrinaggio verso la basilica cattedrale di San Cataldo dove alle ore 18 si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Alphonsus Cullinan, vescovo di Waterford-Lismore, in Irlanda.
Dopo la santa messa, veglia di preghiera e grande invocazione dello Spirito Santo.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Eventi religiosi in diocesi

La ‘festa piccola’ del Crocifisso a Monteiasi

30 Apr 2025

di Angelo Diofano

“La Croce di Cristo rimane l’ancora di salvezza; segno della speranza che non delude perché fondata sull’amore di Dio, misericordioso e fedele”: con queste parole di papa Francesco il parroco di Monteiasi, don Giovanni Nigro, annuncia le celebrazioni in onore del SS.mo Crocifisso che avranno luogo sabato 3 maggio nella cosiddetta ‘festa piccola’ (quella ‘grande’ ricorre il 14 settembre) che veniva comunemente definita la ‘festa dei forestieri’ per il pellegrinaggio di devoti dai paesi vicini, che spesso si svolgeva a piedi scalzi.

“Carissimi –  scrive ancora don Giovanni nel manifesto dei festeggiamenti –, il Crocifisso è la più alta manifestazione dell’amore e la rivelazione del ‘pro nobis’ di Dio: la Santa Croce dona vita ed è fonte di speranza. In questo Anno Santo accogliamo il dono della riconciliazione e della misericordia concessi all’umanità attraverso il sacrificio di Cristo sulla Croce. Viviamo questo tempo di grazia come un’opportunità che ci viene donata per riscoprire la nostra vocazione di figli e discepoli dell’Amore”.

Le celebrazioni religiose prevedono per mercoledì 30 l’inizio del triduo (sante messe alle ore 7 e alle ore 19) che sarà predicato da don Stefano Trio, missionario del Preziosissimo Sangue; alle ore 20.30, concerto del coro polifonico ‘Tarenti Cantores’.

Venerdì 2 maggio, alle ore 17 ci sarà l’esposizione della reliquia della Santa Croce con l’apertura dell’indulgenza plenaria, concessa anche per tutta la giornata successiva.

Sabato 3 maggio, solennità della Santa Croce, alle ore 10.30, santa messa solenne e a mezzogiorno la processione, che percorrerà le vie centrali del paese, con la partecipazione della confraternita del Santissimo Sacramento-Rosario, del Terz’Ordine francescano, di tutte le altre realtà parrocchiali assieme alle autorità civili; caratteristico è, durante il suo passaggio, il lancio dai balconi delle “scattagnole”, cioè petali di papaveri e di margherite, raccolti in quantità nelle campagne circostanti; alle ore 18.30, infine, santa messa vespertina e adorazione della Santa Croce.

I festeggiamenti civili prevedono per sabato 3 maggio la partecipazione del complesso bandistico di Città delle Grotte-Castellana, diretta dal m° Grazia Donadeo, che suonerà alla processione e nel concerto serale sulla cassarmonica in piazza, rallegrata da modeste luminarie, con il tradizionale sparo di fuochi pirotecnici della ditta Danilo Madio di Bernalda. 

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Mostra documentale

‘Sollemnitas’: una mostra sulle testimonianze documentarie per la festa di San Cataldo

30 Apr 2025

In occasione della festa in onore di San Cataldo, patrono della città e dell’arcidiocesi di Taranto, l’ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici promuove una mostra temporanea, intitolata Sollemnitas – testimonianze documentarie dal XV al XX secolo per la festa di San Cataldo’, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Taranto, l’Archivio storico diocesano e la biblioteca arcivescovile ‘Giuseppe Capecelatro’.
Attraverso l’esposizione di antichi documenti, la mostra si propone di raccontare alcune preziose testimonianze della devozione e della solennità con cui lungo i secoli si è celebrata la festa di San Cataldo. 

Il fulcro della rassegna è costituito da un disegno del 1779, conservato nell’Archivio di Stato di Taranto, che riproduce il progetto di una macchina tardo-barocca realizzata per supportare lo spettacolo pirotecnico in onore del santo. Il disegno è allegato ad un atto del notaio Giuseppe Maria Valentini nel cui testo sono esplicitate le modalità con cui la macchina doveva essere realizzata, i materiali da utilizzare, il posizionamento della stessa nella ‘piazza maggiore della città’ (l’attuale piazza Fontana), oltre che le spese ed il nome del committente, il prosindaco e procuratore generale di Taranto Mariano Ficatelli. Inoltre, nell’atto notarile sono menzionati il nome del progettista della macchina, il maestro architetto e scultore Giuseppe Domenico Greco ed il nome del ‘mastro focaiolo’ Giovanni Lo Savio.
Secondo l’opinione del celebre storico dell’arte Marcello Fagiolo, il disegno costituisce una rilevante testimonianza nell’ambito della Storia delle arti della festa che si sviluppa nel Settecento. Dello stesso architetto si conservano disegni nel Gabinetto nazionale delle stampe di Roma.
L’esposizione del disegno è corredata da un video (realizzato dalla Museion) che propone una ricostruzione digitale della macchina barocca con il relativo spettacolo pirotecnico. 

La mostra documentaria è arricchita da una collezione di documenti pergamenacei e cartacei dell’Archivio storico diocesano che testimoniano l’attenzione rivolta alla festa di San Cataldo da parte delle istituzioni ecclesiastiche tarantine e della Santa sede. Di considerevole importanza sono le pergamene contenenti la concessione di indulgenze che alcuni papi hanno concesso ai fedeli della diocesi in occasione della festa. Si segnala in particolare l’esposizione di una pergamena del 1401, nella quale è menzionata l’indulgenza concessa da Bonifacio IX ai fedeli di Taranto per tutta l’ottava della festa patronale.

Un’altra importante serie di documenti in esposizione è costituita da alcuni testi liturgici promulgati da vari arcivescovi di Taranto in occasione della festa di San Cataldo, provenienti del fondo antico della biblioteca arcivescovile. Molti di questi testi, oltre ad aver animato la fede e la devozione dei tarantini lungo il corso di molti secoli, rappresentano le fonti alla quali ancora oggi si attinge per i testi liturgici che si utilizzano nel giorno della festa, ma sono anche il frutto della storia agiografica su San Cataldo tramandata fin dall’XI secolo. Alcuni di questi testi sono anche accompagnati da disegni e raffigurazioni di San Cataldo e delle scene più rappresentative della sua vita. 

L’inaugurazione della mostra – il cui progetto scientifico è stato a cura di don Francesco Simone e il cui allestimento a cura di soc. coop. Museion – si terrà il 2 maggio alle ore 11 al museo diocesano e resterà aperta fino al 18 maggio, inserendosi anche nelle giornate nazionali di valorizzazione del patrimonio storico-artistico ecclesiastico, promosse dall’Ufficio nazionale della Cei per i beni e culturali e l’edilizia di culto previste dall’11 al 18 maggio.

Orari di apertura:

dal martedì al venerdì dalle ore 09 alle ore 15
sabato dalle ore 9 alle ore 13
domenica 4 maggio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19
domenica 18 maggio dalle ore 09 alle ore 13
*ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura 

Per info: 099 4716003 – museodiocesanotaranto@gmail.com

 

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Conclave

Conclave 2025: un collegio universale con 135 cardinali elettori

foto Ansa-Sir
30 Apr 2025

di Riccardo Benotti

Saranno 135 i cardinali elettori chiamati, a partire dal 7 maggio, a eleggere il 267° successore di Pietro. Si tratta del numero ufficiale stabilito alla vigilia del Conclave, al netto di eventuali defezioni personali. Due cardinali hanno già fatto sapere che non parteciperanno per motivi di salute. L’Europa, con 53 membri, mantiene una posizione predominante, pari al 39% del collegio, ma il Conclave del 2025 si annuncia come il più universale della storia recente. Cresce il peso delle giovani Chiese di Asia e Africa, mentre l’America si conferma una realtà dinamica e variegata, capace di interpretare le sfide della modernità. L’Italia continua a essere il Paese con il maggior numero di elettori: 17 cardinali, pari al 12,6% del totale. Seguono gli Stati Uniti, con 10 elettori, e il Brasile, con 7. A livello continentale, dopo l’Europa si collocano l’Asia con 23 elettori (17%), l’Africa con 18 (13,3%), l’America del Sud con 17 (12,6%), l’America del Nord con 16 (11,8%) e l’Oceania e l’America Centrale con 4 elettori ciascuna (3%).

 

 

Un collegio rinnovato

Il collegio si presenta profondamente rinnovato: l’80% dei cardinali elettori (108 su 135) sono stati creati da papa Francesco. Solo 22 portano la firma di Benedetto XVI e 5 quella di Giovanni Paolo II. Il collegio rispecchia così l’evoluzione geografica ed ecclesiale impressa durante il pontificato di Francesco, con una maggiore rappresentanza di Chiese emergenti. L’età media dei cardinali elettori si attesta attorno ai 72 anni, in linea con quella dei conclavi precedenti. Il più giovane ha 45 anni, mentre il più anziano ne ha 79. Entrambi potranno votare, poiché l’esclusione avviene solo al compimento degli 80 anni. Va ricordato che, pur essendo 135 i cardinali aventi diritto al voto, due hanno già fatto sapere che non parteciperanno per motivi di salute.

 

 

Un Conclave planetario

Un dato curioso riguarda la distanza geografica: il cardinale che arriverà da più lontano proviene dall’Oceania, precisamente da Melbourne. È la dimostrazione della portata realmente planetaria del Conclave. Nonostante il piccolo numero di elettori (solo 4), l’Oceania testimonia la presenza cattolica ai confini estremi del mondo abitato. Anche la distribuzione territoriale offre spunti interessanti. Alcuni Paesi europei, come Belgio, Croazia, Bosnia, Lituania, Svezia, Serbia, Olanda e Ungheria, saranno rappresentati da un solo cardinale. Una situazione che evidenzia l’ampia diffusione geografica della Chiesa anche in contesti di minoranza. In Asia spiccano le Filippine e l’India, mentre in Africa la presenza è più equilibrata, suddivisa tra diversi Paesi in rapida crescita demografica ed ecclesiale.

 

 

Il calo europeo

L’Europa, che rappresenta oggi il 39% del collegio, registra una significativa diminuzione rispetto ai conclavi precedenti: nel 2005 i cardinali europei erano circa il 50% degli elettori (58 su 115), salirono al 52% nel 2013 (60 su 115). È il segno di una Chiesa che, senza rinnegare le proprie radici storiche, riconosce con realismo il baricentro missionario spostarsi verso il Sud e l’Est del mondo. Il prossimo Conclave sarà dunque segnato da una pluralità di voci: dall’America Latina alle periferie africane, dalle metropoli asiatiche agli antichi centri europei. Sarà questo mosaico di esperienze ecclesiali e culturali, sotto l’azione dello Spirito Santo, a guidare l’elezione del nuovo pontefice. Una scelta che, ancora una volta, sarà chiamata a parlare a tutto il mondo.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Diocesi

San Giuseppe Lavoratore, a Talsano

30 Apr 2025

di Angelo Diofano

Si terrà a Talsano la festa di San Giuseppe Divin Lavoratore a cura della parrocchia Maria Ss.ma del Rosario (parroco, don Armando Imperato) e della omonima confraternita; per il lutto per la scomparsa di papa Francesco non ci saranno manifestazioni civili.

Giovedì primo maggio alle ore 18 sarà intronizzata la statua di San Giuseppe; seguirà alle ore 18.30 la santa messa con meditazione sui messaggi dei vescovi per la giornata mondiale del lavoro; al termine, benedizione del ramo fiorito.

Venerdì 2 maggio, alle ore 18.30, santa messa con meditazione sui messaggi dei vescovi per la giornata mondiale del lavoro e la benedizione del pane offerto dai panifici San Vincenzo e Ideal Forno; alle ore 19.15, incontro di formazione liturgica a cura del gruppo di animazione liturgica sul tema ‘Liturgia, esperienza di Dio e i cinque sensi’ con relazione di don Marco Peluso.

Sabato 3 maggio, alle ore 17.30 santa messa celebrata dal parroco don Armando Imperato cui seguirà la processione, accompagnata dal locale complesso bandistico ‘SS.Addolorata’ diretto dal m° Vito Bucci, per via San Francesco, via Sanguzza, istituto Nigro, via Bainsizza,  corso Vittorio Emanuele, via Garibaldi e largo Rosario.

 

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Solidarietà

Progetto accoglienza per bambini ucraini a San Marzano

foto cesvi.org
29 Apr 2025

di Annibale Strada

La Caritas parrocchiale della San Carlo Borromeo di San Marzano, supportata dal parroco don Cosimo Rodia e da tutte le associazioni e le confraternite ad essa legate, dalla Caritas diocesana oltre che dal comune di San Marzano e a tante associazioni del territorio tra cui la Proloco Marciana, ha organizzato per il periodo dal primo al 15 giugno un soggiorno per 13 bambini più due accompagnatrici provenienti dal comune di Berestin nella provincia di Karchiv (Ucraina) nelle locali strutture ricettive.
L’iniziativa ha preso lo spunto grazie alla dottoressa Adelaide Strada, concittadina sammarzanese, che in quei luoghi fa la cooperante per la Cesvi.ong, la quale sta portando avanti diversi progetti, trai quali l’assistenza psicologica ma anche opere quali la costruzione di strutture anti aereo per uso scolastico.
La dottoressa Strada, in una delle sue trasferte a Karchiv, ebbe modo di esporre le attività alle autorità locali di come fosse la vita quotidiana nei luoghi di provenienza, facendo vedere immagini di bambini nell’oratorio sammarzanese mentre giocavano a calcio. La risposta fu: “Sarebbe bello se anche i nostri bambini potessero giocare liberamente a calcio”. Da lì è partita l’idea che nei mesi successivi, grazie al gruppo Caritas parrocchiale ed al costante impegno e sostegno del parroco, si è via via concretizzato.
Attualmente si sta stilando un crono-programma in modo da far svolgere ai piccoli ucraini, anche se per un breve periodo, attività ludico-sportive e di svago a loro ormai precluse. Nei giorni 11-12-13 giugno il gruppo sarà ospitato dalla Caritas diocesana, il cui direttore don Nino Borsci insieme alla sua più stretta collaboratrice, Rosanna Putzolu, responsabile del centro accoglienza San Cataldo vescovo, sta approntando una serie di attività tra le quali un visita in motonave ai luoghi dei delfini.

 

* direttore Caritas parrocchiale di San Marzano

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Diocesi

L’ordinazione sacerdotale di don Giuseppe Basile

29 Apr 2025

di Angelo Diofano

Mercoledì 30 aprile don Giuseppe Basile sarà ordinato sacerdote. La celebrazione, presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, si svolgerà nella chiesa dello Spirito Santo, in zona Taranto 2, dove egli attualmente espleta l’incarico di vicario parrocchiale.

Don Giuseppe è nato a Martina Franca il 14 maggio del ’99 (classe di ferro, come scherzosamente definisce l’anno di nascita), da Rosanna Salamina, casalinga, e da Pasquale, dipendente comunale; ha un fratello, Gabriele, di 18 anni.

“Volevo diventare sacerdote – racconta – perché incoraggiato dall’esempio di don Martino Costantini il mio vecchio parroco alla San Francesco d’Assisi, dove ero ministrante. Fu lui a discernere la chiamata e a incoraggiarmi a frequentare gli incontri vocazionali, al termine dei quali, a 14 anni, entrai al seminario arcivescovile. La mia decisione inizialmente fu un po’ contrastata da mio padre, che sognava un futuro diverso per me, ma incoraggiata da mamma, che vedevo in questo la realizzazione della mia vita”.

“I successori di don Martino, don Luigi De Giorgio, don Giuseppe Russo, attuale vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, don Giuseppe Ancora e l’attuale parroco don Vincenzo Annicchiarico – continua – mi hanno sempre sostenuto nel mio cammino, soprattutto nei momenti di difficoltà e scoraggiamento. Particolarmente vicini mi sono stati, e lo sono tuttora, anche don Paolo Martucci, , e don Marcello Lacarbonara, rispettivamente vicari parrocchiali alla San Francesco De Geronimo e alla Madonna di Fatima, con cui ho condiviso il cammino vocazionale, essendo tutti della stessa comunità parrocchiale, dove il 31 maggio dello scorso anno ebbe luogo la mia ordinazione diaconale”.

Suo primo incarico fu proprio nella sua parrocchia di origine, da dove fu poi trasferito allo Spirito Santo. “Da subito mi sono trovato benissimo, circondato dall’affetto del parroco don Francesco Tenna e dall’altro vicario parrocchiale don Antonello Bruno, di prossima ordinazione sacerdotale – spiega –  Pur contando circa 20mila abitanti distribuiti su un territorio molto esteso, qui mi sono ritrovato in un ambiente familiare, dove la gente vive la parrocchia come una seconda casa nella presenza assidua e nella massima disponibilità per ogni evenienza. Non trovo alcuna difficoltà nel dialogare e nel lavorare con gli altri, in una esperienza che risulterà preziosa per il mio ministero sacerdotale”.

“In questo importante momento della mia vita – dice – porto con me gli spunti rivenienti dal pontificato di papa Francesco che mi saranno utili nel ministero sacerdotale: la gioia che spinge il credente a comunicare agli altri il Vangelo, citata nella ‘Evangelii Gaudium’; la necessità di dialogare con tutti, anche con chi la pensa diversamente; l’invito rivolto specialmente ai giovani di non farsi mai derubare della speranza e la determinazione nel rimanere sempre sulla breccia nonostante la malattia, come d’altronde abbiamo constatato in Giovanni Paolo II”.

A don Giuseppe, gli auguri della redazione di ‘Nuovo Dialogo’.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Elezioni

Le liste per le comunali: tanti volti nuovi ma i ‘vecchi’ ci sono tutti. O quasi

29 Apr 2025

di Silvano Trevisani

Sei candidati sindaci, due più delle precedenti amministrative, 867 candidati consiglieri, 58 in più. Sono dati numerici semplici ma significativi, che registrano un aumento dei candidati complessivi alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio. Aumento un po’ più accentuato se si considera che nel frattempo Taranto ha perso oltre 2.000 abitanti attestandosi al di sotto di 186mila. Certo non siamo al record estremo del 2017, quando si registrarono ben 10 candidati sindaci e lo spropositato numero di oltre 1.200 candidati al Consiglio! Ma va comunque rilevato che per ogni seggio consiliare vi sono 27 candidati! Sarebbero ancora di più, se tutte le 28 liste presentate fossero state in grado di proporre il tetto massimo di 32 candidati. Ma molte sono “ridotte” numericamente. A cominciare dall’unica lista di At6, che ne presenta solo 24.

I candidati sindaci avrebbero dovuto essere 8, perché alla vigilia si erano avevano preannunciato la loro presenta anche Alfonso Alfano, che ha poi cambiato idea, e Antonello De Gennaro, la cui lista non è stata accettata. Tra i firmatari ci sarebbero stati, infatti, cittadini che avevano già sottoscritto altre lista.

Candidati sindaco

I candidati sono quindi:, Piero Bitetti per il centrosinistra; Annagrazia Angolano per il Movimento 5Stelle; Mario Cito per At6; Mirko Di Bello per una coalizione civica; Luca Lazzaro per il centrodestra e Francesco Tacente per una coalizione centrista che associa diverse anime. Difficile orientarsi in senso “geometrico” tra le coalizioni, soprattutto per quanto riguarda Mirko Di Bello, nipote di Rossana, e Tacente, vicinissimo a Melucci che lo volle alla guida del Consorzio trasporto pubblici (Ctp). Entrambi guidano coalizioni trasversali cui vengono attribuiti diversi “patrocini” e figliolanze politiche, non tutte ufficiali.

Vediamo chi sono

Piero Bitetti, già consigliere e presidente del Consiglio comunale fino a pochi mesi fa, quando fu “defenestrato” da Rinaldo Melucci, è il candidato scelto dal centrosinistra, dopo una rapida consultazione. Già nel 2017 si candidò alla poltrona di primo cittadino, ma quella volta in alternativa al candidato ufficiale del Pd: Melucci. Sono otto le liste che fanno riferimento alla sua candidatura, a partire da quella del Pd, che ripropone la pattuglia più numerosa di consiglieri e amministratori uscenti, molti dei quali hanno da tempo sancito la rottura con Melucci. Poi c’è la lista personale, che ripropone, “in cima”, il ritorno alla casa madre di due consiglieri allontanatisi, come Cosa e Festinante. Poi ci sono le liste: Demos, guidata da Cosimo Nume ma che fa riferimento a Gianni Liviano, Unire Taranto, Con, Democrazia Cristiana, Partito Liberal Democratico, Socialismo XXI. Sono presenti in queste liste vari consiglieri uscenti o presenti in altre consigliature, o ex assessori. Spicca la frattura tra i socialisti, parte dei quali, sconfessati dalla dirigenza del partito, si riconoscono nella vecchia coalizione dei melucciani e sostengono Tacente.

Annagrazia Angolano è la scelta compiuta dal M5S in disaccordo sulla candidatura di Bitetti. Giornalista di una tv locale, è stata già candidata dal movimento, al quale aderisce da tempo, in altre competizioni. Due le liste che la sostengono, una delle quali è a suo nome.

Mario Cito, figlio di Giancarlo, entrato in politica quando era suo padre a guidare il partito, ritenta l’avventura elettorale, sostenuto da un’unica lista ridotta di affezionati.

Mirko Di Bello, giovane professionista con nome ben noto a Taranto, è stato il primo a candidarsi e ha scelto la strada del civismo, pur dando vita a ben sei listi, con molti giovani professionisti: “Con Di Bello sindaco”, “Taranto e futuro”, “Movimento sportivo”, “Impronta verde”, “Tre terre” e “I rioni”.
Luca Lazzaro, noto negli ambienti imprenditoriali come presidente regionale di Confagricoltura, è stato scelto da Fratelli d’Italia, con sostegno di Forza Italia, come candidato sindaco del centrodestra, dopo un confronto durato varie settimane, con gli altri partiti della coalizione, che proponevano altri nomi, tra i quali anche quello di Tacente. A sostenerlo, oltre le liste di FdI e Fi, il Partito liberale e “Noi moderati”.

E poi c’è Francesco Tacente, che guida il gruppo dei fedelissimo di Rinaldo Melucci, sparsi nelle sette liste che fanno riferimento a lui. “Taranto popolare”, “Prima Taranto”, “Patto popolare”, “Fortemente liberi”, “Noi Taranto”, “Riformisti socialisti”. In quest’ultima lista spicca il drappello più numeroso di ex consiglieri e assessori vicini a Melucci come Azzaro, Castornovi e De Martino, ed “Evviva Taranto – Udc” nel quale riappaiono veterani della politica locale.

Consiglieri

I consiglieri uscenti sono quasi tutti presenti nelle varie liste, anche se spesso non sono quelle di appartenenza delle passate competizioni elettorali. Bisognerà vedere quanto la forza dell’individualità, il possesso di pacchetto di voti, reggerà al cambio di casacca.

Non è difficile prevedere che nessuno dei candidati alla poltrona di primo cittadino riuscirà a ottenere la maggioranza assoluta al primo turno e che sarà, quindi, necessario ricorrere al ballottaggio vista la molteplicità delle liste e la frammentazione che ne consegue. Ballottaggio che si svolgerà contestualmente alla consultazione referendaria.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Diocesi

In Cattedrale, grande partecipazione di popolo alla messa in suffragio di papa Francesco

foto G. Leva
29 Apr 2025

di Angelo Diofano

Tantissimi fedeli hanno partecipato lunedì 28 aprile nella basilica cattedrale di San Cataldo alla santa messa di suffragio per papa Francesco, presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero. Concelebranti, il nostro arcivescovo emerito mons. Filippo Santoro, l’arcivescovo emerito di Potenza, mons. Salvatore Ligorio, il vicario generale mons. Alessandro Greco, i membri del Capitolo metropolitano e numerosi sacerdoti.
Durante la celebrazione, preceduta da un momento di preghiera silenziosa davanti all’immagine del Santo Padre esposta davanti al presbiterio, mons. Ciro Miniero ha ricordato i momenti dell’ultimo incontro avuto con lui nello scorso giugno, evidenziandone lo stile paterno e familiare e la grande cordialità con cui fu accolto.
Erano presenti il prefetto Paola Dessì, numerosi sindaci dei comuni della diocesi nonché delegati del commissario straordinario al Comune di Taranto, il questore Michele Davide Sinigaglia, l’amm. Vincenzo Montanaro comandante del Comando marittimo sud, i comandanti delle varie forze dell’ordine e, a titolo di fratellanza e di omaggio al Santo Padre, le delegazioni della Chiesa Valdese e della Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli ultimi giorni.

 

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Diocesi

Tamburi, festa di Gesù Divin Lavoratore all’insegna del sociale

29 Apr 2025

Al quartiere Tamburi si festeggia Gesù Divin Lavoratore a cura dell’omonima parrocchia retta dai padri giuseppini del Murialdo.
“Non essendoci una data specifica dedicataGli, da diversi anni onoriamo il nostro Titolare il primo maggio con una serie di iniziative all’insegna della sobrietà – spiega il parroco padre Eugenio Beni –. Quest’anno abbiamo voluto conferire una particolare caratterizzazione sociale ai festeggiamenti, nella coincidenza delle elezioni comunali e soprattutto nel ricordo di papa Francesco e del suo operato, traendone spunti per il miglioramento della vivibilità del quartiere. Siamo convinti che senz’altro ne scaturiranno frutti di bene per l’intera collettività. Inoltre vogliamo evidenziare la presenza del provinciale dei Giuseppini del Murialdo, padre Carmelo Prestipino, alle celebrazioni del primo maggio”.

Il programma della festa, intitolata ‘Lavoro per la custodia del Creato’, prevede per martedì 29 aprile, alle ore 18.30, una tavola rotonda con i candidati sindaci, guidata dal vicario parrocchiale padre Angelo Bissoni, sul tema ‘Polis, quale responsabilità? Candidati sindaci & cittadini’.

Mercoledì 30, alle ore 18.30, sarà inaugurata la mostra documentaria ‘Il quartiere Tamburi: storia, realtà attuale e prospettive future’ con foto d’epoca e riproduzioni dei progetti per il rione risalenti agli inizi degli anni sessanta, a cura del comitato scientifico della Gesù Divin Lavoratore; sono previsti gli interventi del vicario parrocchiale padre Angelo Bissoni, del commissario prefettizio al Comune Giuliana Perrotta, del presidente di Arca Jonica Donato Pascarella e di Vincenzo De Palma, coordinatore della mostra; modererà Mario Di Serio.

Alquanto intenso il programma di giovedì primo maggio: alle ore 10, nella sala teatro parrocchiale, si terrà una tavola rotonda su ‘Custodia del Creato. Orientamenti della Laudato si’ e quartiere Tamburi’, con riflessioni rivenienti dai messaggi di papa Francesco, a cura del polo culturale parrocchiale; alle ore 13, pranzo comunitario; alle ore 17, torneo di calcetto per i ragazzi con premiazione; alle ore 17.30, santa messa solenne presieduta dal provinciale dei Giuseppini del Murialdo padre Carmelo Prestipino; alle ore 19, processione per le vie del quartiere accompagnata dalla banda musicale di Crispiano ed estrazione dei premi della lotteria parrocchiale.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Dipartita

San Marzano, nel ricordo di suor Maria Paola Ricciardi

29 Apr 2025

Oggi, martedì 29, a San Marzano nella Chiesa madre di San Carlo Borromeo, alle ore 19 il parroco don Cosimo Rodia celebrerà una santa messa in suffragio di Suor Maria Paola Ricciardi, delle suore missionarie del Sacro Costato, nell’ottavo giorno della nascita al Cielo.

Nata ad Andria il 20 maggio 1946 suor Paola prese i voti il 29 agosto del 1967, con professione perpetua il 15 settembre 1975.

Per 26 anni la religiosa ha operato a San Marzano nella comunità dell’istituto San Giuseppe, dove ha svolto con passione e dedizione svariati incarichi, tra i quali insegnante, collaboratrice parrocchiale e assistenza agli infermi. Successivamente espletò diversi compiti nelle comunità Maria Immacolata di Diamante (Cosenza), di Minervino Murge (BAT) e di Gravina di Puglia (Bari) fino al suo ritorno alla Casa del Padre il 20 aprile scorso.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO