Associazionismo cattolico

Fede e solidarietà oltre i confini: il laboratorio missionario della ‘Carità operosa’ di Taranto

16 Apr 2025

di Giada Di Reda

Una storia vocazionale di fede e speranza, quella che giunge dalla Pontificia opera di san Pietro apostolo (Pospa) e coinvolge anche il laboratorio missionario ‘Carità operosa’ di Taranto: il 18 marzo, il giovane pakistano Masih Bashir Niamat, del seminario di Karachi (Pakistan), è stato ordinato sacerdote.

La notizia è giunta direttamente da Roma, e ad essere coinvolto è stato il laboratorio ‘Carità operosa’, che in qualità di officina solidale, da oltre vent’anni, grazie al contributo silenzioso e costante dei suoi volontari, contribuisce a sostenere i progetti missionari di tutto il mondo.

Si tratta di vero e proprio spazio operativo di solidarietà, in cui vengono creati dei lavoretti quali bomboniere, braccialetti, ricami, il cui ricavato è destinato alle missioni.

‘Carità operosa’ è parte integrante del Centro missionario di Taranto, che attraverso un lavoro sinergico con gli uffici missionari delle altre diocesi italiane, opera sotto il coordinamento nazionale della Fondazione Missio (organismo pastorale della Cei), attraverso la promozione di progetti di solidarietà e sostegno nelle missioni in tutto il mondo.

Nata nel 2005, in qualità di “organismo pastorale costituito dalla Conferenza episcopale italiana al fine di sostenere e promuovere, anche in collaborazione con altri enti e organismi, la dimensione missionaria della comunità ecclesiale italiana, con particolare attenzione alla missio ad gentes e alle iniziative di animazione, formazione e cooperazione tra le Chiese” (Statuto, art. 2); Fondazione Missio è il frutto di un lungo cammino di sensibilità missionaria che si è sviluppato nel tempo, grazie al coinvolgimento e alle attività delle chiese locali, degli istituti religiosi, del laicato, delle associazioni e di tanti uomini e donne che, impegnati concretamente sul campo, ci hanno donato nel tempo storie di autentica santità.

Il ringraziamento giunto dal giovane, ormai sacerdote, Masih Bashir Niamat, è il segno tangibile che grazie al prezioso lavoro svolto dagli uffici missionari delle diocesi, e delle associazioni ad esso congiunte, come il laboratorio Carità operosa di Taranto, è possibile regalare possibilità, realizzare opere di bene che vanno ben oltre i confini nazionali, sino a giungere dall’altra parte del mondo.

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Mysterium festival

Tessere d’arte nel Borgo e nell’Isola

16 Apr 2025

Giovedì 17 e venerdì 18 appuntamento con ‘Tessere d’arte nel Borgo e nell’Isola’ con le rappresentazioni di ‘Inno all’amore’,  ‘Sorella Aqua’ e i Tableaux vivants con ‘Ténèbres et Lumiere’, tema dedicato a opere di Ribera e Caravaggio. L’occasione è un altro dei numerosi appuntamenti all’interno del Mysterium Festival, la rassegna di eventi di fede, arte, storia, tradizione e cultura giunta all’undicesima edizione.

Alle 19.30 e alle 20.30 all’Università agli studi in via Duomo è in programma ‘Inno all’amore’ con l’attrice Lucia Lavia, voce recitante, Adalisa Castellaneta (chitarra) e Lello Narcisi (flauto).Inno all’Amore’, la resurrezione, splendida metafora di ogni rinascita, rappresenta la manifestazione suprema dell’amore e la realizzazione ultima di ogni speranza. Le letture di Dickinson, Rilke, Whitman e Merini e le interpretazioni di Bach, Schubert, Schumann e Rachmaninoff celebrano la potenza trasformatrice dell’amore che porta alla rinascita e alla nuova vita.

Nel chiostro del SS. Crocifisso, alle 18.30 e alle 19.30, ‘Sorella Aqua’ (Ottocento anni del cantico) con Erminio Truncellito, voce recitante, e il Quartetto di violoncelli Meridies. Si tratta di un percorso di musica e versi dedicati alla figura di San Francesco poeta, in occasione dell’Ottocentesimo anniversario della composizione del suo Cantico delle Creature. Una struggente riflessione che ci accompagna alla Pasqua attraverso la Passione di Cristo vissuta così profondamente dal fraticello di Assisi.

Tre gli spettacoli nel centro San Gaetano in via Cava, per i Tableaux vivants: alle 18.30, 19.30 e 20.30 con gli attori del Ludovica Rambelli Teatro impegnati in ‘Ténèbres et Lumiere’, rappresentazione di opere di Ribera e Caravaggio. Jusepe de Ribera per i suoi contemporanei era il tenebroso erede di Caravaggio ‘più cupo e più feroce del suo maestro’. Il pittore spagnolo prendeva dalla realtà mendicanti e straccioni conferendo loro le fattezze di apostoli e santi, scienziati, filosofi, trasferiti su tela. In scena sono riproposti episodi di vita quotidiana, episodi biblici e sconvolgenti scene di tortura, espressioni di un tenebrismo che porta gli spettatori in un crudo realismo popolato da gesti teatrali, colori sgargianti e da un drammatico chiaroscuro. Grande impatto emotivo anche nella rappresentazione delle opere di Caravaggio. Come per de Ribera, gli spettatori assistono alla composizione di tele realizzate con i corpi degli attori e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. Un solo taglio di luce illumina la scena come riquadrata in una immaginaria cornice. I cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi da musiche di Mozart, Bach, Vivaldi, Sibelius.

 

Info: Orchestra Magna Grecia Taranto – via Ciro Giovinazzi 28 (392.9199935).

Siti: mysteriumfestival.it e orchestramagnagrecia.it

 

 

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Settimana santa a Taranto

I ‘perdoni’ all’altare della reposizione del centro di accoglienza notturno

16 Apr 2025

di Angelo Diofano

Per la seconda volta, nella cappella del centro di accoglienza della Caritas diocesana ‘San Cataldo vescovo’, in vico I Seminario, sarà allestito l’altare della reposizione, visitato lo scorso anno da circa tremila persone che hanno sostato in preghiera.
Anche questa volta Giovedì Santo il caratteristico ‘sepolcro’ costituirà una delle tappe del pellegrinaggio delle coppie di confratelli del Carmine che vi giungeranno a partire dalle ore 17 circa e fino a sera tardi, restando in adorazione del Santissimo Sacramento e riflettendo sulla Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo.
Le visite saranno possibili anche l’indomani, Venerdì Santo, per tutta la mattinata.

La Caritas diocesana ringrazia per la preziosa collaborazione nelle varie fasi dell’allestimento le seguenti realtà: Vivaio Sempreverde di Lama Taranto (addobbi floreali); panificio Doro  Taranto via Cesare Battisti  (per l’offerta del pane); Incantesimi di Lucia Troia via Cesare Battisti  (per gli arredi vari); la parrocchia Santa Lucia nella persona del parroco mons. Luca Lorusso e del suo vicario don Federico Marino per collaborazione; l’hotel Akropolis nonché gli affidatari e i volontari del centro notturno ‘San Cataldo vescovo’.

 

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Migrazioni

Dove sono gli altri?

Una domanda ai contabili degli sbarchi di immigrati

foto Sos Mediterranée
15 Apr 2025

di Paolo Bustaffa

Tutto parte da quella interminabile gara di numeri e percentuali fatta sulla pelle di persone che lasciano i loro Paesi per motivi che non dovrebbero aver bisogno di ulteriori spiegazioni. Lo scorso anno sulle coste italiane ne sono sbarcate di meno rispetto all’anno precedente, dicono alcuni. E sempre con dati alla mano altri contestano e ribattono che non è così.
Il duello tra le due parti si riaccende con le misure nazionali ed europee più restrittive per immigrati e richiedenti asilo e arriva al centro di raccolta per l’espatrio costruito dal governo italiano in Albania con l’obiettivo della deterrenza.
Non sembra preoccupare il destino di coloro che sfuggendo ai contabili degli sbarchi camminano sulla sabbia del deserto, lungo la tratta balcanica e su altri percorsi dove si muore e si rischia di morire, oppure sono rinchiusi nei campi della violazione dei diritti umani in Libia e in altri Paesi nordafricani.

D’altra parte l’accoglienza, sempre con numeri e percentuali, viene saldata alla carenza di forze lavoro nazionali nell’industria, in agricoltura e nei servizi come se questa mano d’opera straniera non fosse fatta di persone, di famiglie, di relazioni.
Non si accetta o non si vuole accettare che il più grande segno dell’ingiustizia sociale in questo mondo e in questo tempo sono le migrazioni forzate: nel 2024 oltre 122 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro famiglie e le loro comunità.
Eppure, sono molte nel nostro Paese le iniziative che rifiutano questa strada. Sono iniziative che vengono soprattutto “dal basso”, sono manifestazioni di solidarietà nella legalità ma sono anche percorsi di coscienza critica e di cittadinanza attiva. Dicono che un’altra strada è possibile rispetto a quella dettata dalla paura è possibile. Sono storie di resistenza all’egoismo e di costruzione di relazioni umane senza confini. L’elenco di queste presenze attive è lungo e comprende realtà cattoliche e non cattoliche.

Arturo Sosa superiore generale della Compagnia di Gesù in un’intervista su Aggiornamenti sociali di aprile 2025 afferma che grazie a queste esperienze diffuse sul territorio “la speranza è già presente”.
“La speranza – aggiunge il gesuita – mostra come un altro mondo, un altro modo di relazionarsi tra noi sia possibile. Siamo chiamati a sentire che la speranza non è relegata a un futuro lontano, ma è qualcosa di già presente. Se non cominciamo noi stessi a vivere il cambiamento che desideriamo. Quel cambiamento non avverrà mai: il mondo cambierà solo se cambiamo insieme se viviamo quello che proclamiamo”.
Questo vuol dire che la speranza non è solo generativa di buone pratiche ma è essa stessa una forza critica nei confronti di una politica che derubrica l’accoglienza e l’inclusione a buonismo e le definisce inefficaci. Sono cittadini e cittadine pensanti e operanti a dire ai contabili degli sbarchi che occorre uno sguardo diverso da quello avuto fino a oggi per affrontare problemi complessi, uno sguardo di persone che si sono liberate dalle ideologie e dalle follie.

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Diocesi

Altare della Reposizione nel Santuario Santi Medici

15 Apr 2025

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Il Giovedì Santo a Taranto vecchia 

 

Altare della Reposizione

nel Santuario Santi Medici

a cura della Confraternita Santa Maria di Costantinopoli

sotto il titolo dei Santi Medici

 

 

Gli angeli, nella tradizione biblica e liturgica, sono coloro che adorano incessantemente Dio e ne proclamano la santità. La loro presenza artistica attorno al tabernacolo non è solo decorativa, ma suggerisce che ogni adorazione eucaristica è una partecipazione al culto eterno del cielo, un’anticipazione della liturgia celeste. L’Eucaristia custodita sull’altare della reposizione è il “Pane degli Angeli” (cf. Sal 78,25), il cibo che nutre l’anima, che sostiene nel cammino e che rende presente il sacrificio redentore di Cristo. Non è pane comune, ma mistero vivo, dono soprannaturale che trascende ogni comprensione umana: in esso, il Verbo eterno si fa nutrimento per i suoi figli, segno dell’amore che si dona fino all’ultima goccia.

 

 

INDICAZIONI PER LE CHIESE DI CITTÀ VECCHIA:

BASILICA CATTEDRALE SAN CATALDO

SAN GIUSEPPE

SAN DOMENICO

SANTI MEDICI

MADONNA DELLA SALUTE

 

Silenzio Meditativo

 

Preghiera: Vieni di Notte
(Davide M. Turoldo- Prete/Poeta)

 

Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine, ma ognuno di noi è sempre più solo:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni, tu che ci ami,

nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con te, o Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,

ne sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:

vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

 

Silenzio Adorante

 

“Sulla Croce era nascosta la sola Divinità, nell’Eucaristia è celata anche l’Umanità.

Nell’Eucaristia si rivela, inquietante, il silenzio di Dio. Sulla croce era celata la divinità di Gesù, nel Pane è misteriosamente assente anche la Sua umanità: la Sua vicinanza e la compassione, la solidarietà e il Suo aiuto ai bisogni delle persone. Il “dimenticarsi” dell’uomo da parte di Dio porta il Salmista a formulare una disperata invocazione: “Perché dormi. Signore? Svegliati!” (Sal.43,23). Il dolore e la morte non possono essere l’estuario definitivo della vita umana. Il Padre che “nasconde il suo volto”, abbandonando apparentemente i suoi figli, non tornerà forse a risplendere con la sua fedeltà-amore? Durante la notte si scatena nel mare una grande tempesta e “le onde si rovesciavano sulla barca tanto che ormai era piena”. Gesù dorme… Impossibile dormire con una simile mareggiata. Ma la tempesta non riguarda Gesù. La tempesta coinvolge solo i discepoli “gente di poca fede”. Come Gesù nella barca, l’Eucaristia non parla, non reagisce. Perché? L’abbiamo “mangiata”, assimilata. È… dentro di noi. Fidiamoci della Sua presenza. Lui non parla. Ci nutre e ci sostiene!

San Tommaso d’Aquino

 

Salmo 22

Il Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa

in verdissimi prati mi pasce, mi disseta in placide acque.

 

È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida

per amore del santo suo nome, dietro a lui mi sento sicuro.

 

Pur se andassi per valle oscura non avrò da temere alcun male;

perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.

 

Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici!

E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza!

 

Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino;

io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.

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Diocesi

Altare della Reposizione nella Chiesa San Giuseppe

15 Apr 2025

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Il Giovedì Santo a Taranto vecchia 

 

Altare della Reposizione

nella chiesa San Giuseppe

a cura della Arciconfraternita San Giuseppe

 e delle Confraternite riunite di Taranto Vecchia

 

L’Altare della Reposizione è il luogo in cui viene custodito il Santissimo Sacramento dopo la celebrazione della Messa in Coena Domini. Questo altare non è un semplice ornamento liturgico, ma diventa una dimora provvisoria, un giardino sacro in cui la comunità cristiana è chiamata a vegliare in silenzio e adorazione, partecipando spiritualmente all’agonia di Gesù nel Getsemani.

Il cuore dell’altare è il tabernacolo, segno visibile della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. In questo caso, il tabernacolo è sormontato dalla gloria degli angeli, immagine profondamente simbolica: gli angeli circondano il Pane del Cielo, come a formare una custodia viva e celeste per il Corpo di Cristo. È un richiamo potente al mistero che si compie sull’altare: l’Eucaristia è la presenza viva e reale di Dio in mezzo agli uomini, il sacramento che unisce cielo e terra.

 

 

 

INDICAZIONI PER LE CHIESE DI CITTÀ VECCHIA:

BASILICA CATTEDRALE SAN CATALDO

SAN GIUSEPPE

SAN DOMENICO

SANTI MEDICI

MADONNA DELLA SALUTE

 

 

Ci introduce alla preghiera una pagina di Isaia: 

«Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori» (Is 53 7-11)

 

Silenzio Meditativo

 

Preghiera: Vieni di Notte
(Davide M. Turoldo- Prete/Poeta)

Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine, ma ognuno di noi è sempre più solo:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni, tu che ci ami,

nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con te, o Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,

ne sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:

vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

 

Silenzio Adorante

 

“Sulla Croce era nascosta la sola Divinità, nell’Eucaristia è celata anche l’Umanità.

Nell’Eucaristia si rivela, inquietante, il silenzio di Dio. Sulla croce era celata la divinità di Gesù, nel Pane è misteriosamente assente anche la Sua umanità: la Sua vicinanza e la compassione, la solidarietà e il Suo aiuto ai bisogni delle persone. Il “dimenticarsi” dell’uomo da parte di Dio porta il Salmista a formulare una disperata invocazione: “Perché dormi. Signore? Svegliati!” (Sal.43,23). Il dolore e la morte non possono essere l’estuario definitivo della vita umana. Il Padre che “nasconde il suo volto”, abbandonando apparentemente i suoi figli, non tornerà forse a risplendere con la sua fedeltà-amore? Durante la notte si scatena nel mare una grande tempesta e “le onde si rovesciavano sulla barca tanto che ormai era piena”. Gesù dorme… Impossibile dormire con una simile mareggiata. Ma la tempesta non riguarda Gesù. La tempesta coinvolge solo i discepoli “gente di poca fede”. Come Gesù nella barca, l’Eucaristia non parla, non reagisce. Perché? L’abbiamo “mangiata”, assimilata. È… dentro di noi. Fidiamoci della Sua presenza. Lui non parla. Ci nutre e ci sostiene!

San Tommaso d’Aquino

 

Salmo 22

Il Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa

in verdissimi prati mi pasce, mi disseta in placide acque.


È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida

per amore del santo suo nome, dietro a lui mi sento sicuro.

 

Pur se andassi per valle oscura non avrò da temere alcun male;

perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.

 

Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici!

E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza!

 

Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino;

io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.

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Diocesi

Altare della Reposizione nella Chiesa San Domenico

15 Apr 2025

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«RESTATE QUI E VEGLIATE CON ME»

Il Giovedì Santo a Taranto vecchia 

 

Altare della Reposizione

nella Chiesa San Domenico

a cura della Confraternita Maria Santissima Addolorata e San Domenico

 

«Ci ha amati», dice San Paolo riferendosi a Cristo (Rm 8,37), per farci scoprire che da questo amore nulla «potrà mai separarci» (Rm 8,39). Paolo lo affermava con certezza perché Cristo stesso aveva assicurato ai suoi discepoli: «Io ho amato voi» (Gv 15,9.12). Ci ha anche detto: «Vi ho chiamato amici» (Gv 15,15). Il suo cuore aperto ci precede e ci aspetta senza condizioni, senza pretendere alcun requisito previo per poterci amare e per offrirci la sua amicizia: Egli ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,10). Grazie a Gesù «abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi» (1 Gv4,16).

 

La certezza dell’amore di Cristo ci è stato ricordato nell’ultima enciclica “Dilexit Nos” (Ci ha amati), pubblicata da papa Francesco il 28 ottobre 2024, motivo per cui, l’Altare della Reposizione della chiesa di San Domenico vuole invitare ciascun pellegrino del Giovedì Santo ad incamminarsi e contemplare tale mistero. L’invito per tutti è quindi di meditare le stesse parole del Santo Padre, affinché la presenza dell’amore di Gesù possa bussare anche al nostro cuore e far germinare consolazione e speranza.

 

L’IMPORTANZA DEL CUORE

Per esprimere l’amore di Gesù si usa spesso il simbolo del cuore. Alcuni si domandano se esso abbia un significato tuttora valido. Ma quando siamo tentati di navigare in superficie, di vivere di corsa senza sapere alla fine perché, di diventare consumisti insaziabili e schiavi degli ingranaggi di un mercato a cui non interessa il senso della nostra esistenza, abbiamo bisogno di recuperare l’importanza del cuore.

Cosa intendiamo quando diciamo “cuore”?

Nel greco classico profano il termine kardía indica ciò che è più interiore negli esseri umani, negli animali e nelle piante. In Omero indica non solo il centro corporeo, ma anche l’anima e il nucleo spirituale dell’essere umano. Nell’ Iliade, il pensiero e il sentimento appartengono al cuore e sono molto vicini tra loro. Il cuore vi appare come centro del desiderio e luogo in cui prendono forma le decisioni importanti della persona. In Platone, il cuore assume una funzione in qualche modo “sintetizzante” di ciò che è razionale e delle tendenze di ognuno, poiché sia il mandato delle facoltà superiori sia le passioni si trasmettono attraverso le vene che convergono nel cuore. Così, fin dall’antichità ci siamo resi conto dell’importanza di considerare l’essere umano non come una somma di capacità diverse, ma come un mondo animo-corporeo con un centro unificatore, che conferisce a tutto ciò che vive la persona lo sfondo di un senso e di un orientamento.

Dice la Bibbia che «la parola di Dio è viva, efficace […] e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12). In questo modo ci parla di un nucleo, il cuore, che sta dietro ogni apparenza, anche dietro i pensieri superficiali che ci confondono. I discepoli di Emmaus, durante il loro misterioso cammino con Cristo risorto, vivevano un momento di angoscia, confusione, disperazione, delusione. Eppure, al di là di tutto ciò e nonostante tutto, qualcosa accadeva nel profondo: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via?» (Lc 24,32).

Al tempo stesso, il cuore è il luogo della sincerità, dove non si può ingannare né dissimulare. Di solito indica le vere intenzioni, ciò che si pensa, si crede e si vuole realmente, i “segreti” che non si dicono a nessuno, insomma la propria nuda verità. Si tratta di quello che non è apparenza né menzogna bensì autentico, reale, totalmente personale. Per questo a Sansone, che non le diceva il segreto della sua forza, Dalila domandava: «Come puoi dirmi: “Ti amo”, mentre il tuo cuore non è con me?» (Gdc 16,15). Solo quando le rivelò il suo segreto nascosto, lei «vide che egli le aveva aperto tutto il suo cuore» (Gdc 16,18).

Continua la lettura dell’Enciclica al seguente link: DILEXIT NOS DI PAPA FRANCESCO

 

 

INDICAZIONI PER LE CHIESE DI CITTÀ VECCHIA:

BASILICA CATTEDRALE SAN CATALDO

SAN GIUSEPPE

SAN DOMENICO

SANTI MEDICI

MADONNA DELLA SALUTE

 

 

Silenzio Meditativo


Preghiera: Vieni di Notte
(Davide M. Turoldo- Prete/Poeta)

 Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine, ma ognuno di noi è sempre più solo:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni, tu che ci ami,

nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con te, o Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,

ne sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:

vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

Silenzio Adorante

 

“Sulla Croce era nascosta la sola Divinità, nell’Eucaristia è celata anche l’Umanità.

Nell’Eucaristia si rivela, inquietante, il silenzio di Dio. Sulla croce era celata la divinità di Gesù, nel Pane è misteriosamente assente anche la Sua umanità: la Sua vicinanza e la compassione, la solidarietà e il Suo aiuto ai bisogni delle persone. Il “dimenticarsi” dell’uomo da parte di Dio porta il Salmista a formulare una disperata invocazione: “Perché dormi. Signore? Svegliati!” (Sal.43,23). Il dolore e la morte non possono essere l’estuario definitivo della vita umana. Il Padre che “nasconde il suo volto”, abbandonando apparentemente i suoi figli, non tornerà forse a risplendere con la sua fedeltà-amore? Durante la notte si scatena nel mare una grande tempesta e “le onde si rovesciavano sulla barca tanto che ormai era piena”. Gesù dorme… Impossibile dormire con una simile mareggiata. Ma la tempesta non riguarda Gesù. La tempesta coinvolge solo i discepoli “gente di poca fede”. Come Gesù nella barca, l’Eucaristia non parla, non reagisce. Perché? L’abbiamo “mangiata”, assimilata. È… dentro di noi. Fidiamoci della Sua presenza. Lui non parla. Ci nutre e ci sostiene!

San Tommaso d’Aquino

 

Salmo 22

Il Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa

in verdissimi prati mi pasce, mi disseta in placide acque.

 

È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida

per amore del santo suo nome, dietro a lui mi sento sicuro.

 

Pur se andassi per valle oscura non avrò da temere alcun male;

perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.

 

Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici!

E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza!

 

Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino;

io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Diocesi

Altare della Reposizione nel Santuario Madonna della Salute

15 Apr 2025

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Il Giovedì Santo a Taranto vecchia 

 

Altare della Reposizione

nel Santuario Madonna della Salute

a cura della Confraternita Immacolata

 

L’Altare della Reposizione viene allestito ogni anno durante la celebrazione del Giovedì santo, dopo la Messa in Coena Domini. In questo giorno, la Chiesa commemora l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale da parte di Gesù, durante l’Ultima Cena. Dopo la celebrazione, il Santissimo Sacramento viene solennemente traslato e custodito in un luogo preparato con particolare cura: l’altare della Reposizione, detto impropriamente “sepolcro”, anche se non è propriamente un sepolcro, ma un “giardino dell’attesa e della preghiera”. Davanti all’altare della Reposizione siamo invitati nell’adorazione silenziosa, in cui i fedeli sono chiamati a contemplare e vegliare insieme a Gesù, in memoria della notte del Getsemani: «Restate qui e vegliate con me» (Mt 26,38).

Sull’altare è posto un tabernacolo in legno a forma di tempio, che aggiunge un profondo valore simbolico. La forma del tempio richiama il Tempio di Gerusalemme, luogo sacro della presenza di Dio nell’antica alleanza. Ora, nel mistero dell’Eucaristia, il vero Tempio è Cristo stesso, e ogni tabernacolo è segno della sua presenza reale tra noi. La struttura a forma di tempio, dunque, simboleggia la dimora di Dio tra gli uomini, ma anche il corpo di Cristo, nuovo e definitivo Tempio, offerto per la salvezza del mondo. Il legno del tabernacolo rimanda all’umanità di Cristo, alla sua carne, alla croce: è il materiale semplice e vivo con cui Dio ha voluto “costruire” la sua tenda in mezzo a noi. Il suo stile richiama l’armonia e l’ordine, segni della bellezza divina, e allo stesso tempo l’umiltà con cui il Signore si offre e si lascia custodire.

L’Altare della Reposizione è quindi un luogo carico di memoria, silenzio, adorazione e speranza. Un invito a fermarsi con Gesù, a contemplare il mistero del suo amore che si dona fino alla fine, e a prepararsi, nel cuore, al grande evento della Risurrezione.

INDICAZIONI PER LE CHIESE DI CITTÀ VECCHIA:

BASILICA CATTEDRALE SAN CATALDO

SAN GIUSEPPE

SAN DOMENICO

SANTI MEDICI

MADONNA DELLA SALUTE

 

Silenzio Meditativo

 

Preghiera: Vieni di Notte
(Davide M. Turoldo- Prete/Poeta)

 

Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine, ma ognuno di noi è sempre più solo:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni, tu che ci ami,

nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con te, o Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,

ne sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:

vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

 

 

Silenzio Adorante

 

“Sulla Croce era nascosta la sola Divinità, nell’Eucaristia è celata anche l’Umanità.

Nell’Eucaristia si rivela, inquietante, il silenzio di Dio. Sulla croce era celata la divinità di Gesù, nel Pane è misteriosamente assente anche la Sua umanità: la Sua vicinanza e la compassione, la solidarietà e il Suo aiuto ai bisogni delle persone. Il “dimenticarsi” dell’uomo da parte di Dio porta il Salmista a formulare una disperata invocazione: “Perché dormi. Signore? Svegliati!” (Sal.43,23). Il dolore e la morte non possono essere l’estuario definitivo della vita umana. Il Padre che “nasconde il suo volto”, abbandonando apparentemente i suoi figli, non tornerà forse a risplendere con la sua fedeltà-amore? Durante la notte si scatena nel mare una grande tempesta e “le onde si rovesciavano sulla barca tanto che ormai era piena”. Gesù dorme… Impossibile dormire con una simile mareggiata. Ma la tempesta non riguarda Gesù. La tempesta coinvolge solo i discepoli “gente di poca fede”. Come Gesù nella barca, l’Eucaristia non parla, non reagisce. Perché? L’abbiamo “mangiata”, assimilata. È… dentro di noi. Fidiamoci della Sua presenza. Lui non parla. Ci nutre e ci sostiene!

San Tommaso d’Aquino

 

Salmo 22

Il Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa

in verdissimi prati mi pasce, mi disseta in placide acque.

 

È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida

per amore del santo suo nome, dietro a lui mi sento sicuro.

Pur se andassi per valle oscura non avrò da temere alcun male;

perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.

 

Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici!

E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza!

 

Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino;

io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.

 

 

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Diocesi

Altare della Reposizione nella Basilica Cattedrale San Cataldo

15 Apr 2025

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«RESTATE QUI E VEGLIATE CON ME»

Il Giovedì Santo a Taranto vecchia 

 

Altare della Reposizione

nella Basilica Cattedrale San Cataldo

a cura della Comunità parrocchiale

 

San Pietro invitato a camminare sulle acque,
Pittura di Francois Boucher (1703-1770),
Dipinto nel 1766,
Olio su tela,
© Cattedrale di Saint-Louis, Versailles, Francia

 

Solo fiori e luci su un fondale che accoglie in semplicità e sobrietà il tabernacolo posto sull’altare del Capellone di San Cataldo, sotto la volta affrescata dal De Matteis. Il tripudio di intarsi marmorei tipici del napoletano accompagnano il pellegrino in adorazione e lo conducono allo stupore silenzioso per contemplare il Dio-con-noi, Nascosto nelle specie eucaristiche. La raffigurazione pittorica posta al centro dell’altare della Reposizione è ad opera del pittore del 700′, Francois Boucher, raffigurante San Pietro che accoglie l’invito del Maestro ad incamminarsi sulle acque turbolenti. L’esperienza dell’apostolo Pietro è la stessa di ciascuno di noi: nonostante il timore e la paura delle acque che agitano la nostra esistenza, Cristo è la speranza che infonde l’audacia del cammino, Egli è l’ancora che sorregge il turbinio del quotidiano.

 

INDICAZIONI PER LE CHIESE DI CITTÀ VECCHIA:

BASILICA CATTEDRALE SAN CATALDO

SAN GIUSEPPE

SAN DOMENICO

SANTI MEDICI

MADONNA DELLA SALUTE

 

Preghiamo con San Tommaso d’Aquino:
Adoro te devote – Preghiera

Adoro Te devotamente, oh Deità che Ti nascondi,
Che sotto queste apparenze Ti celi veramente:
A te tutto il mio cuore si abbandona,
Perché, contemplandoTi, tutto vien meno.

La vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano
Ma solo con l’udito si crede con sicurezza:
Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio,
Nulla è più vero di questa parola di verità.

Sulla croce era nascosta la sola divinità,
Ma qui è celata anche l’umanità:
Eppure credendo e confessando entrambe,
Chiedo ciò che domandò il ladrone penitente.

Le piaghe, come Tommaso, non veggo,
Tuttavia confesso Te mio Dio.
Fammi credere sempre più in Te,
Che in Te io abbia speranza, che io Ti ami.

Oh memoriale della morte del Signore,
Pane vivo, che dai vita all’uomo,
Concedi al mio spirito di vivere di Te,
E di gustarTi in questo modo sempre dolcemente.

Oh pio Pellicano, Signore Gesù,
Purifica me, immondo, col tuo sangue,
Del quale una sola goccia può salvare
Il mondo intero da ogni peccato.

Oh Gesù, che velato ora ammiro,
Prego che avvenga ciò che tanto bramo,
Che, contemplandoTi col volto rivelato,
A tal visione io sia beato della tua gloria.
Così sia.

 

Silenzio Meditativo

 

Preghiera: Vieni di Notte
(Davide M. Turoldo- Prete/Poeta)

Vieni di notte, ma nel nostro cuore è sempre notte:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio, noi non sappiamo più cosa dirci:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine, ma ognuno di noi è sempre più solo:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni figlio della pace, noi ignoriamo cosa sia la pace:

e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci, noi siamo sempre più schiavi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a consolarci, noi siamo sempre più tristi:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni a cercarci, noi siamo sempre più perduti:

e dunque vieni sempre Signore.

Vieni, tu che ci ami,

nessuno è in comunione col fratello

se prima non è con te, o Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,

ne sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:

vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

Silenzio Adorante

 

“Sulla Croce era nascosta la sola Divinità, nell’Eucaristia è celata anche l’Umanità.

Nell’Eucaristia si rivela, inquietante, il silenzio di Dio. Sulla croce era celata la divinità di Gesù, nel Pane è misteriosamente assente anche la Sua umanità: la Sua vicinanza e la compassione, la solidarietà e il Suo aiuto ai bisogni delle persone. Il “dimenticarsi” dell’uomo da parte di Dio porta il Salmista a formulare una disperata invocazione: “Perché dormi. Signore? Svegliati!” (Sal.43,23). Il dolore e la morte non possono essere l’estuario definitivo della vita umana. Il Padre che “nasconde il suo volto”, abbandonando apparentemente i suoi figli, non tornerà forse a risplendere con la sua fedeltà-amore? Durante la notte si scatena nel mare una grande tempesta e “le onde si rovesciavano sulla barca tanto che ormai era piena”. Gesù dorme… Impossibile dormire con una simile mareggiata. Ma la tempesta non riguarda Gesù. La tempesta coinvolge solo i discepoli “gente di poca fede”. Come Gesù nella barca, l’Eucaristia non parla, non reagisce. Perché? L’abbiamo “mangiata”, assimilata. È… dentro di noi. Fidiamoci della Sua presenza. Lui non parla. Ci nutre e ci sostiene!

 

San Tommaso d’Aquino

Salmo 22

Il Signore è il mio pastore nulla manca ad ogni attesa

in verdissimi prati mi pasce, mi disseta in placide acque.

 

È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida

per amore del santo suo nome, dietro a lui mi sento sicuro.

 

Pur se andassi per valle oscura non avrò da temere alcun male;

perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro.

 

Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici!

E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza!


Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino;

io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.

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Precetto pasquale

Precetto pasquale per la Polizia di Stato

15 Apr 2025

Si è svolto lunedì mattina nella chiesa dello Spirito Santo alla presenza del questore dott. Michele Davide Sinigaglia, il precetto pasquale per il personale della Polizia di Stato e dell’amministrazione civile.
A presiedere la funzione religiosa è stato il cappellano della Polizia di Stato, don Santo Guarino.
La celebrazione del precetto pasquale costituisce da sempre un’occasione per riflettere sul significato profondo della Pasqua e per riaffermare i valori di solidarietà e di vicinanza della Polizia di Stato.

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Mysterium festival

Per il Mysterium festival, mercoledì 16 all’Orfeo, ‘The Man – The Passion of The Christ’

15 Apr 2025

Il Mysterium Festival prosegue con lo spettacolo di danza The Man – The Passion of the Christ, in programma mercoledì 16 aprile alle ore 21 al teatro Orfeo che vede protagonisti i danzatori della compagnia ‘RBR – Illusionisti della danza’, con coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli, che firma anche la regia. 

“The Man”, ispirato al film “La Passione di Cristo” di Mel Gibson è il racconto di un uomo e del suo tormento, del suo sacrificio come manifestazione di amore infinito, eroico e tenace. La narrazione, attraverso la danza, amplifica la portata del suo significato con suggestioni che mescolano e dilatano sensazioni ancestrali, riferimenti culturali e aspetti emozionali. È un viaggio che si snoda tra i momenti salienti della storia più vibrante e intensa conosciuta al mondo quale esempio di dedizione assoluta e segno di speranza, storia che ha ispirato il mondo dell’arte e della cultura accompagnando nei secoli l’immaginario collettivo di credenti e non.

La narrazione coreutica è composta da quadri e soluzioni registiche che offrono spunti di riflessione sull’eterna lotta tra bene e male e l’immenso potere dell’amore e del perdono. Gli spettatori saranno coinvolti, all’interno di un’atmosfera sospesa e a tratti rarefatta, come moderni testimoni di un immortale messaggio esistenziale.

 

Poltronissima: 40euro; Platea e Prima galleria, 30euro; Seconda galleria, 20euro; Terza galleria 15euro.
Biglietti online: Vivaticket.

Info: Orchestra Magna Grecia Taranto – via Ciro Giovinazzi 28 (392.9199935).

Siti: mysteriumfestival.it e orchestramagnagrecia.it

 

RBR dance company in “The Man” (the Passion of the Christ) – cooproduction with Camerata Musicale Barese – Choreography by Cristina Ledri, Cristiano Fagioli – Music by J. Debney, S. Jablonsky, C. Armstrong, D. Todesco, H. Takkenberg, P. Gabriel – Voice Paolo Valerio.

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Medimex

Grandi ospiti internazionali al Medimex 2025 di Taranto dal 17 al 21 giugno

Massive Attack, Primal Scream e St. Vincent sono le stelle dell’edizione 2025

15 Apr 2025

Massive Attack, Primal Scream e St. Vincent sono le stelle del Medimex 2025, International Festival & Music Conference promosso da Puglia Culture nell’ambito delle azioni di Puglia Sounds, il progetto per lo sviluppo del sistema musicale regionale realizzato in collaborazione con Regione Puglia, in programma dal 17 al 21 giugno a Taranto. Medimex torna con un ricco programma, dedicato al tema della Strada, che offre grandi concerti internazionali, showcase, attività professionali e formative, incontri, mostre, racconti e presentazioni. Un’esperienza immersiva nel mondo della musica con attività rivolte a professionisti, giovani, artisti, appassionati e operatori del settore.  Anche quest’anno la manifestazione propone un calendario di attività imponente che si sviluppa su più direttrici e, novità di questa edizione, vede il coinvolgimento di Antonio Diodato e Michele Riondino nella direzione artistica del Medimex.  I due artisti tarantini, che svolgono l’attività a titolo gratuito, affiancano il coordinatore artistico Cesare Veronico, nello sviluppo di nuovi progetti e iniziative che saranno presentati nel corso delle prossime settimane.

“Anche quest’anno il Medimex travolgerà la Puglia con un programma di concerti di assoluto rilievo – il commento del presidente della Regione Puglia   Massive Attack, Primal Scream e St.Vincent insieme rappresentano un viaggio tra generi e sonorità che sono sicuro richiamerà pubblico da ogni dove e ancora una volta metterà Taranto al centro della musica mondiale.  Accogliamo con grande orgoglio Diodato e Michele Riondino nella squadra del Medimex, squadra che sinora ha ottenuto risultati straordinari e che da oggi si arricchisce di due fuoriclasse. Sono certo che faranno un grande lavoro e porteranno il Medimex a raggiungere mete ancora più ambiziose. Questa grande manifestazione ogni anno riesce nell’impresa di superarsi e diventare un traino fondamentale per la promozione della nostra regione”.

“Quest’anno il tema del Medimex è la “Strada”, luogo che ha dato vita a generi musicali e linguaggi artistici, luogo di incontri, scoperte e avventure –  il commento di Cesare Veronico, coordinatore artistico Puglia Sounds/Medimex – Humus ideale del terreno sul quale si muove la nostra manifestazione. Come sempre i gruppi del main stage non sono scelti solo in base a requisiti professionali. Gli ospiti rispecchiano i valori musicali e civili su cui si poggia il Medimex. Ospiteremo i Massive Attack, gruppo cardine della scena musicale mondiale, tra gli inventori del Trip Hop, sempre impegnati in prima linea su temi importanti per la collettività, come la pace e il rispetto per l’ambiente che ci circonda. I Primal Scream, band scozzese, anch’essa sensibile e impegnata socialmente. Il loro ultimo album, “Come Ahead”, tra i dischi migliori in assoluto usciti di recente, li ha riportati prepotentemente alla ribalta. E St. Vincent, donna, statunitense di Tulsa, vincitrice di 5 Grammy Awards, tra i quali, con “All Born Screaming”, quello di miglior album altenative del 2024. Molto attenta ai temi che riguardano le donne, in ascesa, è considerata la più importante artista alternative del pianeta.  Questa edizione del Medimex si avvale, tra gli altri, della consulenza alla direzione artistica, a titolo gratuito, di Antonio Diodato e Michele Riondino. Esattamente come Renzo Arbore nel 2019 a Foggia, Diodato e Riondino hanno accettato la nostra proposta come atto d’amore nei confronti della loro città. Stiamo lavorando insieme a loro ad alcuni progetti speciali che li coinvolgono direttamente. E noi tutti vogliamo ringraziarli pubblicamente. Come di consueto presenteremo il resto del programma nel corso dei prossimi giorni, e vi assicuro che sarà un’edizione candidata a diventare la migliore mai svolta nella bellissima Taranto”.

“Il Medimex è ormai un evento di destinazione, capace di generare un importante movimento turistico grazie a un’offerta culturale che va oltre la musica – il commento dell’assessore regionale al Turismo –  I grandi nomi internazionali di questa edizione, come Massive Attack, Primal Scream e St. Vincent, insieme alle mostre, alle rassegne e agli appuntamenti professionali, trasformano Taranto in un vero e proprio palcoscenico internazionale. Ma ciò che rende il Medimex speciale è la sua capacità di coinvolgere l’intero arco ionico: comunità, operatori, istituzioni che lavorano insieme in buone pratiche di accoglienza e promozione del territorio. È il segno concreto di una Puglia che investe nella musica e nella cultura come leva di sviluppo turistico ed economico. E nella manifestazione, dedicata quest’anno al tema della Strada, Taranto si racconta come luogo di incontro, come crocevia di storie, suoni e visioni. Una città che valorizza il suo patrimonio identitario, che si racconta con orgoglio e si prende il posto che merita”.

“Anche quest’anno, attraverso il Medimex, Taranto si conferma tra le capitali della musica – il commento dell’assessore regionale alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali – Le settimane che precedono l’annuncio degli ospiti internazionali e del programma del festival sono ormai diventate una bella consuetudine per la città e per tutti gli appassionati. La line up di quest’anno dà una prova ulteriore della maturità e del prestigio dell’evento, che intorno alla musica costruisce un’occasione di divertimento ma anche di sviluppo della filiera musicale, di networking e formazione rivolta agli addetti del settore, con un’attenzione speciale per le nuove generazioni. Sono tante le storie che convergono nel Medimex e, tra queste, c’è anche quella di Michele Riondino e Diodato, due artisti tarantini che da quest’anno entrano nella direzione artistica. La loro presenza è un segno del rafforzamento della tarantinità del Medimex: un evento che, alla luce del profondo legame costruito con la città, sarebbe ormai impossibile pensare altrove”.

“Innanzitutto, voglio ringraziare Antonio Diodato e Michele Riondino, due artisti eccezionali da sempre impegnati per Taranto, che sono certo daranno un prezioso contributo al Medimex con iniziative e progetti di grande spessore – il commento di Paolo Ponzio, presidente Puglia Culture –. Anche questa edizione rappresenta una grande opportunità per la comunità musicale pugliese e per il territorio. Come di consueto la manifestazione offre numerose occasioni di crescita e confronto rivolte ai professionisti della musica e agli artisti e un interessante programma per il pubblico di appassionati che propone musica dal vivo, approfondimenti, incontri e presentazioni, mostre, formazione per i più giovani e momenti per scoprire le novità musicali e per ricordare i grandi del passato.  Insomma, un calendario ricco e per tutti gusti che ancora una volta punterà i riflettori nazionali ed internazionali su Taranto. Medimex ancora una volta conferma il suo valore e la sua centralità a livello regionale e nazionale e rilancia l’impegno di Puglia Culture per il comparto della musica, un impegno incessante che in questi anni ha raggiunto risultati notevoli ma che guarda a nuovi traguardi”.

“Taranto in questi anni ha continuato a sviluppare l’attrattività del territorio anche con riferimento alla sua intensa cultura musicale. Il Medimex in questo contesto – ha dichiarato Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione – incide sui pernottamenti, favorisce la fruizione dei beni culturali di Taranto attirando nuovi viaggiatori attraverso i concerti di grandi ospiti internazionali, le mostre imperdibili, showcase e presentazioni, racconti, attività professionali, scuole di musica. Tutto ciò diventa, per Taranto, motivo di viaggio alimentando la sua millenaria vocazione turistica”

“Medimex ogni anno conferma il suo valore sul piano culturale, regionale e nazionale, e rappresenta un modello anche per la virtuosa collaborazione e cooperazione tra i tanti soggetti istituzionali coinvolti – il commento di Aldo Patruno, direttore Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia – Medimex ancora una volta è l’approdo e il punto di partenza della strategia regionale per il comparto musicale che si sviluppa nel corso dell’intero anno ed è un forte volano per i talenti e le imprese del territorio. Ai grandi concerti, che portano in Puglia il gotha della musica mondiale, anche questa edizione affianca un rilevante calendario di attività professionali rivolte alle imprese e agli operatori del settore, showcase per promuovere le novità della musica regionale, le scuole di musica dedicate ai più giovani, incontri, presentazioni e occasioni per entrare in contatto con il mondo della musica. Un insieme di azioni che svolgono una duplice funzione: agiscono sullo sviluppo del settore musicale regionale e diventano un elemento qualificante e distintivo di attrattività per il territorio”.

Due le serate dedicate ai grandi concerti, nella consueta Rotonda del Lungomare di Taranto: venerdì 20 giugno Primal Scream, tra le formazioni più rilevanti e seminali della scena scozzese, e St. Vincent, iconica e affascinante cantautrice statunitense vincitrice di cinque Grammy Award (Miglior Album Alternative, Miglior Canzone Rock e Miglior Alternative Music Performance nel 2025), mentre sabato 21 giugno Massive Attack, inventori del Trip hop, fortemente impegnati sul fronte ambientale e politico, tra le band più influenti degli ultimi quarant’anni (prevendita attiva dalle ore 13.00 di martedì 15 aprile nei circuiti Vivaticket e TicketOne).  Anche quest’anno oltre ai concerti degli ospiti internazionali è prevista una programmazione di showcase – selezionati attraverso una call pubblica disponibile sul sito medimex.it – per presentare 15 progetti tra i più interessanti della scena musicale pugliese e nazionale. Tornano le attività professionali e di networking, uno dei tratti identitari del Medimex, con la partecipazione di artisti e protagonisti del music business italiano e il coinvolgimento di Assomusica, Keepon Live, I-Jazz, Rete Italiana World Music, FIMI, Equaly e Desk Italia Europa Creativa. Tornano, con alcune novità, anche le scuole dei mestieri della musica rivolte ai giovani che vogliono affacciarsi al mondo della musica e ai professionisti che vogliono acquisire nuove competenze. In programma anche i Racconti, per celebrare i grandi protagonisti della musica mondiale, film e libri musicali, con le tradizionali presentazioni con l’autore. E ancora il consueto appuntamento dedicato alla relazione tra musica e arte con un’importante mostra fotografica dedicata ad Amy Winehouse, il video mapping, che quest’anno celebra la storia della manifestazione, e numerose attività collaterali.

Il programma completo di Medimex 2025 sarà annunciato nelle prossime settimane. Aggiornamenti costanti sono disponibili sul sito web medimex.it.

 

Medimex è un progetto Puglia Culture realizzato nell’ambito delle azioni di Puglia Sounds, il progetto per lo sviluppo del sistema musicale regionale promosso in collaborazione con Regione Puglia, finanziato a valere sul POC PUGLIA 2014/2020 I Asse VI Azione 6.8 nell’ambito dell’accordo tra Puglia Culture e Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Media Partner Rai Radio, Rai Radio 1, Rai Radio 2

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