Elezioni

Intervistiamo i candidati sindaco: Tacente, lista civica con diverse anime

23 Mag 2025

di Silvano Trevisani

Chiudiamo il giro delle interviste ai candidati sindaco di Taranto con Francesco Tacente, ultimo in ordine alfabetico. Il 42enne avvocato guida, tra gli altri, il gruppo dei fedelissimi di Rinaldo Melucci, che lo volle presidente del Consorzio trasporti pubblici, sparsi nelle sette liste che fanno riferimento a lui. A cominciare da: “Taranto popolare”, “Patto popolare”, “Fortemente liberi”, “Noi Taranto”, “Riformisti socialisti”.
In quest’ultima lista spicca il drappello più numeroso di ex consiglieri e assessori vicini a Melucci, ma altre due liste derivano da ambiti precisi: “Prima Taranto”, fa riferimento alla Lega, dissociatasi dal centrodestra, e sponsorizzata da Salvini e Vannacci. Fatto questo che ha procurato non poche critiche cui Tacente si è limitato a rispondere “Taranto ha bisogno di risposte concrete non di polemiche ideologiche”. Ultima lista di sostegno è “Evviva Taranto – Udc” in ci riappaiono veterani della politica locale. Anche a Tacente abbiamo rivolto alcune domande.

Come candidato sindaco e punto di riferimento delle liste che fanno capo a lei, viene additato come eredità politica e operativa di Rinaldo Melucci. É così?

Non è così perché quella che rappresento è una larga coalizione civica d’ispirazione moderata. Gli ex amministratori sono meno del dieci per cento. Il novanta per cento non ha mai avuto iscrizione ai partiti, come io stesso del resto, e proviene dalla società civile, dalle professioni, dall’impresa, dal commercio e dal mondo del volontariato cattolico.

Ma non è un mistero che molti dei rappresentanti presenti nelle sue liste sono rimasti “fedeli” a Melucci.

Quel che posso dire, per amore di onestà. è che la giunta Melucci non è caduta per problematiche attinenti al dissesto economico finanziario o a scandali giudiziari ma è caduta per errori personali di alcuni amministratori, per mancanza di rapporto fiduciario coi cittadini. Per cui noi saremo fra la gente e, come ci ha indicato l’arcivescovo Miniero nell’ultima omelia per San Cataldo, interpretiamo la politica non come mestiere ma come servizio per il bene comune.

Cosa recuperereste della giunta passata?

Bisogna valorizzare tutto ciò che di buono è stato iniziato. Pensiamo ai grandi progetti avviati, come il Just transition fund, che dispone di fondi regionali ma di programmazione comunale. Pensiamo al Brt, che rivoluzionerà la mobilità sostenibile o ai grandi contenitori culturali, come gli ex Baraccamenti Cattolica, e poi bisogna correggere ciò che di distorto c’è stato…

Cioè…?

Mi riferisco, come ho già detto, alla mancanza di rapporto con i cittadini, in fatto di fiducia e collaborazione. Si è stati chiusi nelle stanze del potere e il dialogo è stato carente.

Il prossimo sindaco si troverà tra le mani una patata bollente come la vicenda dell’ex Ilva.

Qui dobbiamo fare un piccolo distinguo. Ciò che è accaduto sia in ambito ambientale che di sicurezza del lavoro, nei giorni scorsi ha risvolti molto gravi e preoccupanti… il sindaco non decide quello che succede in ambito aziendale ma è la massima autorità sanitaria. Da sindaco farò rispettare i temi della salute e dell’ambiente e, se ci sarà una continuità aziendale, saremo pronti a far rispettare il territorio. A partire dalla decarbonizzazione e dal superamento dell’impatto sanitario.

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Musical

Mani d’Amore. Dono di Dio: il nuovo musical dei Giullari di Dio

23 Mag 2025

Nel cuore di Grottaglie, l’arte si fa nuovamente portavoce di fede con il musical ‘Mani d’Amore. Dono di Dio’, una fresca produzione dei Giullari di Dio. Ispirato all’opera di Michele Paulicelli ‘E sulle onde viaggiò’, questo spettacolo racconta la vita e la missione di San Francesco di Paola, un uomo di preghiera, umiltà e miracoli.

La messa in scena è in programma per il 24 e 25 maggio al teatro Monticello di Grottaglie, coinvolgendo i giovani della parrocchia Maria SS. del Monte Carmelo. È un lavoro corale, frutto di mesi di prove, passione e dedizione. Musica, canto, teatro e scenografia si intrecciano in un racconto che emoziona e lascia il segno.

Il musical va oltre il semplice spettacolo: è una preghiera in movimento, un messaggio che si diffonde attraverso la bellezza e l’impegno di chi crede che l’arte possa evangelizzare e testimoniare. ‘Mani d’Amore. Dono di Dio’ è una carezza di Dio per la comunità, un invito a lasciarsi trasformare dal Vangelo.

I Giullari di Dio vi aspettano a teatro per vivere insieme questa straordinaria avventura di fede e arte.
I biglietti-invito sono disponibili alla cartoleria Gretel, a Grottaglie, oppure contattando i ragazzi sul numero whatsapp della parrocchia 0995610425.

 

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Elezioni

Intervistiamo i candidati sindaco: il centrodestra punta su Lazzaro

23 Mag 2025

di Silvano Trevisani

Sono 55.000 le imprese pugliesi rappresentare da Confagricoltura, organizzazione datoriale della quale è stato fino a poche settimane fa presidente Luca Lazzaro, che incontriamo nelle vesti di candidato sindaco di Taranto per il centrodestra. La sua scelta, che ha scontato la spaccatura della Lega, è venuta alla fine di un lungo e intenso dibattito, nel quale hanno prevalso le indicazioni delle segreterie nazionali di FdI e FI. A Lazzaro la destra si rivolge per cercare di invertire la tendenza che ormai da quasi un ventennio vede premiato il centrosinistra. Anche a lui rivolgiamo delle domande, rispettando sempre l’ordine alfabetico.

A quanto pare il centrodestra si presenta diviso, in queste elezioni, se è vero che Salvini sostiene la candidatura di un altro competitore.

Il centrodestra è unico ed è soltanto quello che sostiene la mia candidatura. La convergenza è quella di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi moderati, Partito Liberale italiano che rappresentano una coalizione spiccatamente di centrodestra. Si tratta di una coalizione seria, che ha tutte le caratteristiche del cambiamento e non ha alcun legame col passato, e con le vecchie amministrazioni di centrosinistra. Noi abbiamo qui a Taranto, invece, tre diversi centrosinistra che si stanno confrontando. Uno è quello guidato da Piero Bitetti, che sostanzialmente è capeggiato da Michele Emiliano, dall’altra parte c’è un candidato sindaco che ripercorre, sostanzialmente, le tracce disseminate da Rinaldo Melucci e infine il Movimento 5Stelle. Tutti e tre questi schieramenti stavano, fino a poco tempo fa, sotto l’egida di Rinaldo Melucci.

Quali sono le principali urgenze della città?

Innanzi tutto dobbiamo confrontarci con la problematica della vivibilità della nostra città, a partire dal decoro urbano. A cominciare dalla gestione indecorosa dei nostri rifiuti, al fallimento totale della raccolta differenziata, che in città non arriva al trenta per cento, e dall’assenza di ogni progetto di valorizzazione del ciclo dei rifiuti. Quella della vivibilità urbana sarà la problematica che affronteremo immediatamente. Cominceremo con l’azzeramento delle aziende partecipate, a partire da Kyma Ambiente e dalle loro governance, poiché è sotto gli occhi di tutti il disastro che hanno combinato. Altro problema che dovremo affrontare con urgenza, appena ci saremo insediati, è quello dei parcheggi. Ma si tratta, come dicevo, delle urgenze cittadine più immediate, cui se ne affiancano tante altre che riguardano lo sviluppo.

Di cui si parla molto, ma senza ancora nessun riscontro pratico.

Perché non si è stati in grado di progettare efficacemente e di utilizzare le tante risorse disponibili. Possibilità concrete come i Giochi del Mediterraneo hanno evidenziato l’incapacità politica della giunta Melucci.

Tra i problemi più gravi che Taranto presenta c’è quello della povertà crescente dei cittadini, confermata da tutte le rilevazioni statistiche.

Taranto è una città dalla grandi potenzialità. Pensiamo ai miliardi di euro di finanziamento che arriveranno sul nostro territorio, ma intanto dobbiamo fare i conti che gli “ultimi”, con le tantissime situazioni di povertà presenti nel nostro territorio. Ecco perché dobbiamo aver la capacità di interpretare tutte le situazioni che ci interrogano. A cominciare dalle periferie. Nelle periferie ci sono sacche di povertà importanti, e interrogano la nostra coscienza e la nostra capacità politica, e non ci riferiamo solo a “quelle” lontane dai quartieri centrali ma anche quelle più prossime al Borgo.

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Ricorrenze

I dieci anni della Laudato sì, tra urgenza e attualità

23 Mag 2025

di Giada Di Reda

Alla vigilia dei dieci anni dalla pubblicazione della Laudato sì, la prima enciclica interamente dedicata all’ecologia, il messaggio di papa Francesco riecheggia nella sua urgenza e nella sua attualità; un invito alla custodia del creato che si esprime nel richiamo ad una vocazione alla cura dell’altro, in un mondo in cui “tutto è connesso”.

«Laudato si’, mi’ Signore», con queste parole, tratte dal Cantico di frate sole, si apre il testo dell’enciclica, promulgata il 24 maggio 2015 da papa Francesco. Parole che si tingono di universalità, in cui il richiamo urgente alla cura della casa comune è un invito a ripensare il rapporto tra uomo e natura, non più pensate come categorie a sé stanti, bensì come dimensioni intrecciate di un unico sistema, espressione del disegno divino, che insieme danno vita al creato.

L’appello di Francesco, si inserisce a pieno titolo nel Magistero sociale della Chiesa, che a partire dal messaggio del santo di Assisi, si sviluppa con l’invito ad una responsabilità condivisa tra tutti gli abitanti della terra, dai piccoli ai grandi, dai cittadini alle istituzioni politiche nazionali e internazionali.

L’enciclica, articolata in sei capitoli, affronta nei diversi passaggi innumerevoli questioni, attraverso una lettura sociale e teologica, in linea con quello che è l’approccio, ormai storicamente e fattivamente consolidato, di apertura della Chiesa al mondo e alle questioni sociali.

La lettera si apre con un’analisi della situazione di degrado ambientale, attraverso l’analisi dei fenomeni legati all’inquinamento, ai cambiamenti climatici, alla perdita delle biodiversità, proseguendo con una lettura teologica della creazione per ripensare un’etica ecologica guidata dal vangelo.

Francesco allora cercò di individuare le cause profonde della crisi ecologica, che individuò da una parte, nell’esasperazione dell’antropocentrismo moderno, caratterizzato da un uomo che impone il suo dominio sulla natura, e si sente legittimato nello sfruttamento di tutte le risorse; dall’altro, nel paradigma tecnocratico, quale fiducia cieca e incondizionata nella scienza come unica soluzione ai problemi, trascurando ogni possibile conseguenza di tipo etico, ambientale e sociale.

Il cuore dell’enciclica si snoda nella proposta di una ‘ecologia integrale’, a partire dal quale Francesco si rivolse al mondo proponendo linee concrete di dialogo e azione in ogni campo, dalla politica alle religioni; chiudendo il discorso attraverso l’invito a tutti ad un cambiamento profondo a partire dallo stile di vita di ognuno, una conversione da veicolare attraverso l’educazione.

“Dal momento che tutto è intimamente relazionato e che gli attuali problemi richiedono uno sguardo che tenga conto di tutti gli aspetti della crisi mondiale, propongo di soffermarci adesso a riflettere sui diversi elementi di una ecologia integrale, che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali”.

La proposta di un’ecologia integrale, fondata sull’unione tra ambiente, società, cultura ed economia, riflette la profonda connessione esistente tra l’uomo e il mondo. Una sfida che si tinge di attualità alla luce sviluppi attuali a livello globale: crisi climatiche, guerre, crisi dei valori, sfide e risvolti etici legati all’intelligenza artificiale. È indispensabile riconoscere che la salute del pianeta non è separata dalla giustizia sociale, dalla dignità umana e dalla spiritualità, perché tutto concorre al bene comune e non si può pensare di affrontare la crisi ecologica attraverso un pensare ‘settoriale’, scindendo etica, tecnica e relazioni.

Ecco come l’appello lanciato dieci anni or sono da Francesco, si tinge di attualità e rappresenta una sfida che oggi risuona anche nelle parole di papa Leone XIV, che proseguendo nel segno di una Chiesa che vuole farsi carico delle sfide del mondo contemporaneo, ha sottolineato già nel primo discorso ai cardinali la necessità di “rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”.

In un mondo in cui tutto è connesso, è necessario ripartire dalle parole di Francesco per proseguire un cammino di speranza, guidati dalla consapevolezza che custodire il creato significa proteggere l’uomo. Una missione, la tutela della dignità umana, alla quale tutti noi oggi siamo chiamati, guidati dallo sguardo d’amore e di speranza di papa Leone XIV.

 

 

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Diocesi

Parrocchia Divino Amore (Martina F): incontro in preparazione alla Pentecoste

foto ND-G. Leva
23 Mag 2025

In preparazione alla festa di Pentecoste, la parrocchia del Divino Amore, a Martina Franca, invita, domenica 25 maggio alle ore 18 nell’auditorium parrocchiale, all’incontro organizzato dall’omonimo gruppo parrocchiale del Rinnovamento nello Spirito che avrà come  tema ‘La vita nuova nello Spirito’, un momento di riflessione e orientamento pastorale aperto a tutti. La riflessione sarà guidata da Carmela Romano, formatrice e già membro del comitato nazionale (area formativa) del Rinnovamento nello Spirito, impegnata da anni nella riflessione e nella prassi pastorale, con particolare attenzione alla spiritualità laicale e al rinnovamento delle comunità cristiane. Nella medesima serata la relatrice presenterà  il suo libro intitolato ‘La vita nuova nello Spirito: dall’amore all’esperienza’, frutto di un cammino vissuto con persone, parrocchie e realtà che cercano di rispondere con coraggio alle sfide del nostro tempo.

 

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Vocazioni

Vocazioni a Taranto: tra bellezza e sfide, un cammino da condividere

Don Francesco Maranò presenta il volto vocazionale della diocesi

ph seminario di Taranto
23 Mag 2025

In questo tempo di ascolto e di semina, desidero condividere con voi uno sguardo sulla realtà vocazionale della nostra amata Chiesa di Taranto. È uno sguardo grato, perché riconosce i germogli che lo Spirito continua a suscitare tra noi; ed è anche uno sguardo realistico, consapevole delle sfide che ci interpellano come comunità cristiana chiamata ad accompagnare, sostenere e generare vocazioni.

Attualmente, il nostro seminario minore conta cinque seminaristi, giovani che hanno scelto di iniziare un cammino di discernimento tra i banchi di scuola e la vita comunitaria, alla ricerca del progetto di Dio sulla loro vita. Sono ragazzi che crescono insieme, imparano a pregare, studiare, servire, e soprattutto ad ascoltare. A Molfetta, nel seminario maggiore, sono otto i seminaristi tarantini che proseguono il cammino verso il presbiterato: due sono al quinto anno, quattro al quarto anno di teologia, mentre due stanno vivendo l’anno propedeutico, fondamentale per gettare basi solide nel proprio discernimento. Inoltre, due nostri fratelli sono oggi diaconi, vicini ormai all’ordinazione sacerdotale: segno che il cammino porta frutti.

Spesso si sottolinea il drastico calo delle vocazioni, in Italia e nel mondo. Anche nella nostra realtà locale avvertiamo questa crisi ma non può diventare motivo di scoraggiamento. Al contrario, accorgerci che il terreno su cui seminare è spesso arido, segnato da disinteresse, fragilità affettive, paure e indecisioni, deve spingerci a invocare con più forza il dono di nuove vocazioni certi che il Signore non cessa mai di chiamare nella sua messe. Il nostro compito, come Chiesa, è quello di non smettere di seminare con fiducia, certi che ogni gesto, ogni parola, con la nostra testimonianza di vita innamorata del Vangelo: ogni incontro può essere occasione per accendere una luce.
È per questo che l’animazione vocazionale rappresenta una priorità pastorale per la nostra diocesi. Durante tutto l’anno, il Centro diocesano vocazioni porta avanti un percorso strutturato e continuativo:

Ogni mese, da ottobre a maggio, si tiene un incontro vocazionale per ragazzi e ragazze tra i 12 e i 18 anni al seminario arcivescovile. Un’occasione per riflettere sul senso della vita, sul dono dell’amore e sulla possibilità di dire ‘sì’ a Dio. Coinvolti in questi appuntamenti sono i gruppi parrocchiali dei ministranti e del post-cresima.

Da gennaio a maggio, ogni mese si propone un weekend vocazionale per i maggiorenni (da 18 anni in su), un tempo più profondo per mettersi in ascolto, confrontarsi con la Parola e con testimonianze vive, e lasciarsi provocare dalla bellezza di una vita spesa per gli altri.

Ogni sabato e domenica, visitiamo le parrocchie della diocesi, incontrando i gruppi dei ministranti e del post cresima. Sono momenti preziosi per ascoltare, incoraggiare e seminare domande che spesso giacciono silenziose nei cuori dei nostri adolescenti.

Infine, desidero annunciare un appuntamento importante che vivremo dal 27 al 29 giugno: il preseminario, una tre-giorni residenziale al seminario minore, rivolta a ministranti, post cresima e giovanissimi. Un’esperienza di condivisione, fraternità e preghiera, pensata per far conoscere meglio la proposta del seminario e per aiutare i ragazzi a porsi le grandi domande sul futuro e sul senso della propria vita.

In tutto questo, non siamo soli. Il Signore cammina con noi. Ma abbiamo bisogno di una Chiesa che accompagni, che ascolti, che sappia indicare con gioia la bellezza di una vita donata per amore. Chiedo a tutti voi di pregare per le vocazioni, di credere nei giovani, di non avere paura di proporre cammini esigenti: il Vangelo non è mai una proposta al ribasso, ma una chiamata alta, bella, piena.

Come ci ricorda l’amato papa Francesco, siamo tutti ‘pellegrini di speranza’: anche nel campo vocazionale, continuiamo a camminare insieme, nella fiducia e nella gratitudine, certi che il Signore non smette di passare nelle nostre storie.

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Diocesi

Regina Mundi a Martina: la festa parrocchiale tra liturgia, giochi, musica e solidarietà

23 Mag 2025

di Donatella Gianfrate

Domenica 25 maggio la comunità parrocchiale della Regina Mundi di Martina Franca si prepara a vivere i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima Regina Mundi e San Michele Arcangelo, un appuntamento molto atteso che unisce spiritualità, partecipazione popolare e momenti di festa per tutto il quartiere.

Nel programma religioso, domenica 25 maggio è la giornata centrale dei festeggiamenti. Le sante messe saranno celebrate alle ore 8.30, 10.00 e 11.30; alle ore 18:30, la santa messa solenne sul sagrato, presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero e, a seguire, la processione per le vie del quartiere, animata dal coro parrocchiale e dalla banda musicale ‘Città di Martina Franca’.

La giornata di festa coinvolge tutta la comunità sin dal mattino. Dalle ore 11 e fino alle 13, per le strade del quartiere sfilano gli Sbandieratori e Musici del ‘Rione San Basilio’ di Oria. Dalle ore 9 alle 11 in parrocchia si svolgono i giochi di quartiere a cura degli animatori dell’oratorio parrocchiale e del gruppo scout Martina Franca 2. Sarà presente, inoltre, l’autoemoteca del Centro trasfusionale dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto, per una mattinata di donazione del sangue a cura di Avis Martina Franca.

In serata, i festeggiamenti civili si spostano nel parcheggio di via Pietro del Tocco, dove alle ore 21 saliranno sul palco i “Disaccordi”, con il loro repertorio musicale pop. A seguire, dj set con ‘Gianpaoloabb’ e, alle ore 23.30, gran finale con fuochi pirotecnici e musica in sottofondo, lanciati dal tetto della chiesa Madonna di Loreto. Per tutta la serata sarà attiva un’area dedicata allo street food, con bibite e panini, insieme alla tradizionale pesca di beneficenza il cui ricavato contribuirà a sostenere le attività parrocchiali.

Punta alla fratellanza il messaggio del parroco, don Martino Mastrovito: «Il 20 maggio del 325 d.C., 1700 anni fa, si apriva il concilio di Nicea, durante il quale i Padri gettarono le basi per la Chiesa ‘una’, fondata su un unico credo. Celebrando la festa della Regina Mundi come comunità ci affidiamo a Maria, e vogliamo ribadire che crediamo La Chiesa, che sia possibile, cioè, costruire un’assemblea, la Chiesa appunto, fatta di persone provenienti da tutto il mondo, di ogni tempo, senza distinzione di lingua, di cultura. Anzi, senza alcuna distinzione, gettando le basi per una fratellanza universale. La Madonna, nel titolo di Regina Mundi, ci aiuti ad avere questa visione per la quale lavorare e annunciare il Vangelo: la costruzione di una società unita, dove tutti ci sentiamo fratelli e sorelle. San Michele guidi il popolo di Dio verso la terra promessa, che non è un luogo fisico ma uno stato di condivisione e di fraternità».

In occasione della festa, la comunità potrà anche celebrare un piccolo traguardo condiviso: sono terminati i lavori di ristrutturazione dell’esterno della chiesetta di San Michele, la cui facciata sarà restituita ai fedeli completamente ripulita e rinnovata grazie ai lavori della Sovrintendenza dei Beni Culturali, a testimonianza concreta dell’impegno e dell’affetto del quartiere per i suoi luoghi più identitari.

 

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Diocesi

Statte festeggia San Girolamo Emiliani

23 Mag 2025

A Statte domenica 25 maggio si festeggia San Girolamo Emiliani, titolare della omonima parrocchia, nell’ex quartiere 167, ora intitolato al santo. Si tratta di una periferia con i tipici problemi di “zona di frontiera” cui si affianca un insediamento residenziale, con villette abitate da professionisti di elevato livello sociale, che vive quasi in disparte.

Sin dalla sua istituzione, avvenuta con i padri somaschi, la parrocchia (attualmente guidata da don Gianpiero Savino) si è posta come faro di legalità e fattore di integrazione per le famiglie che nel tempo sono venute ad abitare in questa zona, adeguando la pastorale ordinaria alle necessità man mano riscontrate. Molto impegno è riservato ai giovani, con attività di vario genere e pratiche sportive finalizzate alla comprensione delle regole e del rispetto dell’altro; le strutture dell’oratorio in tutto ciò sono molto d’aiuto.

Il programma religioso prevede per la giornata di domenica sante messe alle ore 8.30 e 10.30; alle ore 17 ci sarà la processione con immagine del Santo per via Arena di Verona, via Teatro Alhambra, via Laurenti, via Viotti, via Monteverdi, via Manelli, via Cardellicchio, via Giordano, via Rossini, via Pacini, via Galuppi, via Albinoni, via Monteverdi, via Arena di Verona con rientro in chiesa dove alle ore 19 sarà celebrata la santa messa solenne.

Le iniziative esterne prevedono nella mattinata il giro per le vie del quartiere della banda musicale di Crispiano, che presterà servizio anche alla processione. Alle ore 20.30, esibizione delle scuole di ballo ‘Dance Explosion’ e ‘Universal Dance’, con degustazioni gastronomiche.

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Eventi in diocesi

‘Momenti di riflessione su donne e Giubileo’: serata alla San Francesco di Crispiano

22 Mag 2025

di Angelo Diofano

Sabato 24 maggio, per la festa di Maria Ausiliatrice, si terrà nella chiesa San Francesco d’Assisi di Crispiano un incontro pubblico intitolato ‘Momenti di riflessione su donne e giubileo’. Si tratta di un incontro in cui verranno letti e commentati dei passi tratti dalla ‘Lettera alle donne’ di Giovanni Paolo II, testo che col passare degli anni non ha perso la sua efficacia né attualità. In particolare, l’attenzione verrà focalizzata sul secondo e sul decimo punto della Lettera. Delle parti estratte da questi paragrafi verranno di volta in volta letti dalla prof.ssa Tiziana Mappa e dopo ogni lettura ci sarà un intervento di approfondimento. Il primo, ‘Grazie, donna’, sarà tenuto dalla prof.ssa Rosanna Elettrico, che affronterà il tema principale della Lettera del Papa, accostato al Giubileo e ai suoi significati. La prof.ssa Gabriella Fumarola, nel secondo intervento, relazionerà sul tema del ‘Genio femminile’, con particolare riguardo alla musica e alla composizione al femminile, tema forse meno affrontato ma non meno significativo ed interessante. I vari interventi saranno intervallati a loro volta dagli interventi del coro ‘Harmonici concentus’, ensemble vocale femminile che eseguirà dei brani senza accompagnamento strumentale. Il terzo intervento sarà a cura del prof. Palmo Liuzzi, direttore del coro, che parlerà brevemente di due lavori corali della compositrice Carlotta Ferrari, scelta proprio per rappresentare la creatività femminile nell’ambito della composizione di musica sacra. L’intervento conclusivo sarà quello di don Santo Guarino, parroco della San Francesco che, prima dell’ultima esecuzione corale, effettuerà una sintesi degli interventi precedenti aggiungendo ulteriori spunti per riflettere. L’evento è organizzato dall’associazione musicale ‘Cantus firmus – Coro “Harmonici concentus’ in collaborazione con la parrocchia San Francesco di Crispiano ed il sostegno dell’Associazione regionale dei cori pugliesi (ARCoPu).
Ingresso libero con inizio alle ore 19.45.

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Lavoro

Ma l’ex Ilva si può ancora salvare? Da lunedì il pressing. In arrivo 5 miliardi

22 Mag 2025

di Silvano Trevisani

Ma si può ancora salvare l’ex Ilva? L’incontro svoltosi a Palazzo Chigi mentre i lavoratori scioperavano manifestando davanti alla portineria e bloccando per quasi due ore il traffico sulla statale, ha disegnato un quadro piuttosto oscuro della situazione. Semplicemente non aggiungendo niente di nuovo a quello che è già noto: l’incendio all’Afo1 ha reso molto più complicato il percorso di “rinascita” dell’azienda siderurgica.

La criticità

Ma si scoprono, anzi, urgenze finora trascurate, a cominciare dalla necessità di decidere subito se a Taranto può attraccare la nave rigassificratrice per fornire il gas indispensabile ai forni elettrici. Senza di essa si vanificherebbe il progetto e forse anche l’approdo in Italia di Baku Steel, l’azienda azera interessata all’acquisto di Adi. A palazzo Chigi i sindacati dei metalmeccanici hanno chiesto risposte e garanzie.

Per ora non ci sono, anche se il governato della Puglia Emiliano ha preannunciato il suo sì al rigassificatore, e il tavolo viene aggiornato all’inizio della prossima settimana.

5 miliardi di Urso

Ma emerge che il ministro Urso sarebbe comunque alla ricerca di 5 miliardi di euro (“due miliardi di prestiti bancari garantiti dalla Sace e tre miliardi di contributi pubblici”) per salvare e rilanciare lo stabilimento, ma resterebbe contrario alla nazionalizzazione. Anzi le nuove risorse concorrerebbero con quelle azere a favorire l’autonomie.

Le variabili sono tante ma, se ciascuno fa la sua parte fino in fondo la situazione non è ancora definitivamente compromessa. È quello che sostiene il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. “Il momento è particolarmente drammatico ma ci assumiamo fino in fondo la responsabilità di governare questa crisi. Non rifuggiamo anche se – sostiene – tante delle cose successe non dipendono dalle nostre scelte dobbiamo individuare delle vie d’uscita”.

Il futuro

Bisogna garantire il futuro dell’acciaio, l’occupazione, l’ambiente e la sicurezza mentre la cig pende già su 4mila lavoratori. Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria nei giorni scorsi ha comunicato ai sindacati la richiesta di cassa integrazione per 3.926 lavoratori, di cui 3.538 nello stabilimento di Taranto, dopo il dimezzamento della produzione in seguito al sequestro disposto dalla procura dell’altoforno 1ì.

Ma per le segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm salvare l’Ilva è ancora possibile. È quanto scrivono in una nota appena diffusa. Ma è necessario chiarire alcune questioni principali, a partire dalla trattativa con gli azeri: “quanto la concessione dell’AIA, l’approvvigionamento del gas, la condivisione con la Regione Puglia di un piano di decarbonizzazione pesano nello stallo delle trattative con Baku Steel?”.

Le questioni urgenti

Le altre questioni riguardano: la volontà e la possibilità di rispettare il Piano di ripartenza di tutti gli impianti funzionale alla gestione della transizione della produzione a forni elettrici e impianti DRI; la valutazione della annunciata decisione unilaterale dell’amministrazione straordinaria di aumentare i livelli di utilizzo della cassa integrazione. E inoltre: le iniziative su come intende tutelare i lavoratori dell’indotto e di Ilva in AS; la garanzia delle risorse economiche necessarie per gestire la grave situazione in cui versa l’azienda e mantenere la continuità produttiva e la continuità salariale delle lavoratrici e dei lavoratori.

Insomma: secondo i sindacati solo tutelando l’occupazione e garantendo il lavoro può essere garantita la ripartenza, la decarbonizzazione, la salute e sicurezza e l’ambiente.

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Eventi a Taranto e provincia

Destinazione Ginevra…

Sabato 24 maggio alle ore 21, al teatro Fusco

22 Mag 2025

«Come ogni buon giocatore, prima di un grande appuntamento, dobbiamo allenarci e farlo con i nostri tifosi, il nostro pubblico, portando sabato 24 maggio alle 21.00, al Teatro comunale Fusco, il programma musicale con il quale l’Orchestra della Magna Grecia mercoledì 28 maggio suonerà sul palco dell’Arena di Ginevra per Andrea Bocelli e Placido Domingo, eseguendo musiche di Puccini, Giordano, Rossini, Bellini, Donizetti, Bizet e Gershwin;  insieme con la nostra Orchestra e i due giganti della lirica mondiale, il direttore Eugene Kohn e due grandissime voci femminili come Juliana Grigoryan e Varduhi Khachatryan». In un primo momento, l’evento avrebbe dovuto aver luogo a Villa Pantaleo. Previsioni meteo non del tutto rassicuranti, hanno consigliato lo spostamento dell’evento al teatro comunale Fusco.
Resta valido, naturalmente, il biglietto d’ingresso acquistato prima del cambio di location.

«Dobbiamo allenarci con il nostro pubblico»: il m° Piero Romano anticipa così uno dei prossimi impegni internazionali dell’Orchestra della Magna Grecia, prima di volare in Svizzera. Sabato 24 maggio alle 21.00 teatro comunale Fusco: “Destinazione Ginevra”, dirige lo stesso Romano, con i cantanti Anta Jankovska (soprano), Nico Franchini (tenore) e Fernando Cisneros (baritono). “Destinazione Ginevra” è un evento realizzato dall’Orchestra Magna Grecia, dal Comune di Taranto, con il patrocinio di Regione Puglia e dal ministero della Cultura, in collaborazione con Bcc San Marzano di San Giuseppe, TP, Baux Cucine/Living, Programma Sviluppo, Caffè Ninfole, Varvaglione Vini. Ingresso 10euro, biglietti su Vivaticket.

Quello dell’ico Magna Grecia sarà un ritorno a Ginevra, dove lo scorso aprile con la direzione del m° John Axelrod eseguì il Requiem di Mozart. «Una conferma, in concreto – riprende Romano – per il lavoro svolto in tutti questi anni dall’intero gruppo; un risultato di prestigio raggiunto grazie a un territorio che tanto ha da esprimere e invita a un impegno quotidiano a garanzia di una crescita in termini di qualità».

È un’occasione maturata nel tempo grazie all’impegno dei professori dell’orchestra e dell’intero staff. Un’altra vetrina importantissima che porta il nostro territorio su un palcoscenico molto ambito, a dimostrazione che la qualità fin qui maturata possa essere espressa in qualsiasi parte del mondo.

 

Sabato 24 maggio alle 21.00, Teatro comunale Fusco, “Destinazione Ginevra”: musiche di Puccini, Giordano, Rossini, Bellini, Donizetti, Bizet e Gershwin. Orchestra Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano, con Anta Jankovska (soprano), Nico Franchini (tenore) e Fernando Cisneros (baritono).

Ingresso 10 euro

Biglietti: Vivaticket.

Info: Orchestra Magna Grecia Taranto – via Ciro Giovinazzi 28 (392.9199935).

Sito: orchestramagnagrecia.it

 

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ArcheoBimbi al MArTa: piccole guide, grandi scoperte

22 Mag 2025

Sono due anni che grazie all’adesione del Museo archeologico nazionale di Taranto al Patto educativo di comunità di cui l’istituto Volta è capofila investiamo nel più potente motore di futuro del territorio: i giovani. Lo facciamo rendendoli protagonisti, consegnando a loro stessi le chiavi della tutela e della valorizzazione, aprendo il museo all’innovazione, alla modernità ma soprattutto alle loro energie. Venerdì 23 e sabato 24 vi invitiamo a visitare il MArTa perché chi lo farà lo troverà ancora più vivo e dinamico”: così Stella Falzone, direttrice del Museo archeologico nazionale di Taranto, ha presentato l’edizione 2025 di ArcheoBimbi che quest’anno raddoppia il suo impegno all’interno del museo con attività di vario tipo (concerti, laboratori, visite guidate e escape room) e il protagonismo di oltre 280 studenti provenienti dalle classi IV e V della scuola elementare ‘Tempesta’ e dalle prime e seconde della scuola media Volta di Taranto.
L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto di educazione al patrimonio e cittadinanza attiva ‘ArcheoBimbi’ ha coinvolto gli alunni in un percorso di formazione che li ha portati a conoscere da vicino le collezioni del museo, a studiarne i contenuti e a preparare delle visite guidate pensate per il pubblico che potrà fruirne in italiano, inglese, francese e spagnolo.
L’evento pubblico conclusivo del 23 e 24 maggio all’interno delle sale espositive del museo MArTa rappresenta un’occasione speciale per i nostri studenti per consolidare competenze trasversali come la comunicazione, il lavoro di gruppo e la public speaking, mettendosi alla prova come ‘piccoli ciceroni’ – ha detto la dirigente scolastica Teresa Gargiulo -. Essi guideranno infatti i visitatori tra le sale espositive, illustrando opere, reperti e curiosità storiche con competenza, entusiasmo e un linguaggio specifico, comunicando anche in altre lingue. Un’occasione unica per valorizzare il museo come luogo di apprendimento attivo e per promuovere il protagonismo giovanile nella diffusione della cultura”.
“È un progetto di cui vado particolarmente fiera – ha continuato la direttrice del Museo tarantino, Stella Falzone – perché da un senso e una prospettiva al lavoro di studio, ricerca e valorizzazione che facciamo ogni giorno nel nostro museo. Una sorta di “affido culturale” che poniamo nelle mani di coloro che avranno poi il compito di preservare tutto questo valore negli anni a venire”.
Un racconto che si farà a parole, ma anche attraverso il gioco, l’utilizzo di visori che consentiranno l’esperienza immersiva di piccole escape-room dedicate al Museo, e la musica, considerato che l’istituto Volta sviluppa al suo interno anche un indirizzo musicale con classi di strumento dedicate al pianoforte, alla chitarra, alle percussioni, al violino e al flauto traverso.
Venerdì 23 il programma di Archeobimbi 2025 si svilupperà tutto nella fascia pomeridiana con concerti nella zona di ingresso del Museo adiacente alle vetrine della Temporary Art, l’escape-room museale e il racconto in quattro lingue davanti ad alcune vetrine del primo e secondo piano del MArTa.
Sabato 24, invece, alunni e docenti delle scuole Volta e Tempesta saranno presenti nella programmazione del mattino e del pomeriggio, con turni di attività che andranno dalle ore 9 alle 11, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19.
I laboratori di arte e lingua destinati ai più piccoli invece si realizzeranno venerdì 23 dalle ore 17 alle 19 e il 24 maggio dalle 9 alle 11.
Il progetto è realizzato grazie all’importante sinergia con il personale Afav – Assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza del Museo, coordinati dal dott. Giampiero Marinò, e le docenti referenti del progetto: Antonella Spicoli (dipartimento materie letterarie e referente del progetto); Laura Colleoni Laura (docente Arte e Immagine, referente laboratori artistici); Daniela Zilio Daniela (docente di spagnolo e referente laboratori linguistici); Arianna Latartara (docente di violino e referente dipartimento musicale); Giusy Afruni (docente di tecnologia e referente Stem).
L’ingresso al Museo è gratuito per i minori, mentre il costo del biglietto per gli adulti (salvo le riduzioni e le gratuità previste per legge) è di 10 euro.

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