Pallamano, la Puglia in festa per lo scudetto del Conversano

Una disciplina antica. Che al popolo sportivo può piacere o meno, nella ricerca della tecnica, oltre alla velocità o alla forza; di certo piace molto ai cittadini di Conversano, laureatosi campione d’Italia per l’ottava volta nella sua storia. Un risultato da festeggiare in tutta la regione. Una realtà da prendere a modello, la Pallamano Conversano, particolarmente nel territorio ionico, che ha vissuto un annus horribilis, da non rivivere.
Il cammino del Conversano
Lo scudetto non era affatto scontato. La stagione, infatti, è stata altalenante, al punto che all’interno della regular season non sono mancate i passaggi a vuoto e le critiche da parte della tifoseria biancoverde – pesante la sconfitta inflitta dal Merano ad aprile. Evidentemente la voglia di andare oltre le avversità è prevalsa. La squadra di mister Tarafino, che da giocatore è stato il più vincente nella storia della pallamano azzurra, aveva chiuso al quarto posto la stagione regolare: a quota 40, a un solo punto dal trio formato dalla capolista Cassano Magnago, da Albatro e Alperia Black Devils. Ai playoff ha eliminato Cassano in semifinale e avuto la meglio sul Merano in finale. Il trionfo al Pala San Giacomo è arrivato a tre anni di distanza dal settimo tricolore. Una soddisfazione doppia, vincere tra le mura amiche, in quel palazzetto, a quattordici anni dall’ultima volta. Altro motivo di orgoglio, non aver avuto bisogno di gara 3 per chiudere in finale la volata scudetto: Merano è stato sconfitto per 34-31 in gara 2, dopo il colpaccio fatto in casa loro. L’esempio da estendere a tutti gli sport è la capacità di farsi trovare pronti nei momenti che contano. Ovvero nel finale di stagione, anziché partire a spron battuto, per poi perdere energie e motivazioni.
Le storie
Tanti i volti e i protagonisti del Conversano. Tra quelli emergenti c’è l’abruzzese Camillo Di Mascio, che ha voluto dedicare lo scudetto alla cugina Gioia Muliere, tragicamente scomparsa a vent’anni per colpa di un incidente stradale. Rispetto alla vita umana, il tricolore di certo non ha alcun valore. Ma in qualche modo ogni piccola o grande gioia può essere condivisa con chi non fa più parte di questo mondo. Le vicende personali si intrecciano concorrendo al trionfo finale: lo scudetto del Conversano è la vittoria della provincia che non è più tale. Perché otto scudetti sono un numero invidiato dalla metropoli. L’auspicio è che questo gruppo abbia fame ancora. Nella prossima stagione avrà un altro avversario da cui difendere il tricolore: la Pallamano Trieste, la squadra più titolata d’Italia (al momento irraggiungibile, con 17 scudetti in bacheca), che ha fatto ritorno nella massima serie. Non meno affascinante è il derby della Puglia. Si pensi all’appassionante duello col Fasano nella finale playoff del 2022. Altra nota: il Pala San Giacomo fu voluto per i Giochi del Mediterraneo che si tennero a Bari nel ’97. A dimostrazione di come il grande evento internazionale che sta per raggiungere il capoluogo ionico possa avere un ampio raggio d’azione e ricadute positive anche nel medio o lungo termine.
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