Diocesi

Il messaggio per i maturandi dalla Pastorale giovanile di Taranto

18 Giu 2025

Cari maturandi,

in questi giorni carichi di attesa, emozione e un pizzico di timore, vi siamo vicini con il cuore e con la preghiera. La maturità è molto più di un esame: è una soglia, un passaggio, un trampolino verso il futuro che sognate. Non abbiate paura di sognare in grande. Dio stesso ha seminato nel vostro cuore desideri profondi, sogni audaci, talenti unici. Anche quando il cammino sembra incerto o faticoso, ricordate che non siete soli: Dio cammina con voi, passo dopo passo, dentro le vostre domande e le vostre speranze. Abbiate il coraggio di costruire un futuro che non sia solo per voi, ma anche per gli altri. Il mondo ha bisogno della vostra luce, delle vostre idee, della vostra fede incarnata in gesti concreti. Che la maturità non sia un punto d’arrivo, ma l’inizio di una vita piena, vera, vissuta con passione e con amore. Fidatevi di Dio, fidatevi di voi stessi, fidatevi della Vita.

Con affetto e preghiera,
la Pastorale giovanile di Taranto

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Città

Si è insediato il sindaco Piero Bitetti: decoro, sicurezza, e… Brt da rivedere

17 Giu 2025

di Silvano Trevisani

Col passaggio di consegne in un affollatissimo salone degli Specchi di Palazzo di città, è ufficialmente iniziato il quinquennio di Piero Bitetti sindaco di Taranto. Ricevendo la fascia tricolore dal commissario prefettizio, Giuliana Perrotta, alla presenza delle massime autorità istituzionali cittadine, Bitetti è apparso commosso ma anche sorpreso dalla folla straboccante di cronisti, politici e semplici cittadini che affollavano il salone.

I pochi mesi di gestione del Comune sono bastati a Giuliana Perrotta per maturare un profondo interesse per Taranto, la sua gente, i suoi problemi e le sue aspettative di crescita che ha brevemente passato in rassegna. I Giochi del Mediterraneo, i finanziamenti previsti nei vari titoli di spesa, il perenne problema di coniugare ambiente e lavoro sono i principali punti toccati, anche se una segnalazioni, fugace ma incisiva, l’ha dedicata al progetto del Brt, ovvero la cosiddetta metropolitana di superficie che, ha detto, potrebbe risolvere alcuni problemi ma crearne altri.

L’idea progettuale che torna nelle parole del nuovo sindaco è quella di dare a Taranto la prospettiva che merita, citando la “normalità” come aspirazione finora sfuggita mentre si facevano grandi progetti fumosi e poco realistici. E mettendo l’accento soprattutto su decoro urbano e sicurezza: esigenze che uniscono tutti i cittadini. Già da subito saranno avviati i confronti con le parti sociali e politiche in un’agenda molto ricca di impegni. Mentre domani incontrerà il ministro Urso per affrontare i problemi della siderurgia. “Taranto ha davanti a sé delle sfide importanti, a cominciare dal futuro della grande industria, che non può certamente essere pensata come in passato, ma che deve fare i conti con una coscienza ambientale, ma nel dossier ci sono questioni fondamenti come mitilicoltura che richiama con solo le tradizioni produttive ma le fonti di reddito di molte famiglie tarantine”

Interrogato più volte sulla squadra di governo ha detto che le consultazioni sono già avviate e che si punta a una squadra di amministratori che abbiano competenze tali da permettere di dare le risposte che tutti si aspettano. “Le consultazioni saranno avviate nel modo più sereno possibile e dureranno fino a quando tutti noi non saremo maturi al punto tale da capire che si lavora per il bene pubblico”

Per quanto riguarda l’elezione del presidente del consiglio comunale non ha fatto nomi ma ha ricordato che è una facoltà del consiglio e quindi è successiva alla proclamazione degli eletti che dovrebbe avvenire probabilmente entro il mesi di giugno.

Da parte nostra abbiamo chiesto al neosindaco:

La commissario ha citato espressamente la Brt e il rischio che possa creare nuovi guai.

La Brt è un dossier importante, delicato del nostro programma elettorale. Abbiamo parlato di gestione del progetto perché sappiamo che merita una particolare analisi dei singoli dettagli.

Quindi è modificabile? Se lo chiedono in molti, spaventati dalla prevista cancellazione di centinaia di parcheggi.

Dico solo che abbiamo bisogno di verificare il progetto, i cantieri, il cronoprogramma. Abbiamo bisogno di verificare gli investimenti a partire dai collegamento con l’ospedale San Cataldo. Per guardare, poi, con particolar attenzione a quelle che saranno le aree da destinare ai parcheggi perché sappiamo che questo investimento per il nostro territorio richiederà un processo culturale importante ma non possiamo penalizzare i residenti.

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Beatificazioni

Floribert: quanto costa essere dalla parte del bene?

ph Siciliani Gennari-Sir
17 Giu 2025

di Lucia Lanza

Floribert Bwana Chuin era un ragazzo come tanti, nel pieno della vita, ricco di speranze e aspirazioni per il futuro, animato da una forte passione per lo studio, ma anche un cristiano che si nutriva del Vangelo.
Sì, era, perché ad oggi Floribert non è più un giovane come tanti, ma è un ‘maestro di speranza’ che ha sacrificato la propria vita, a soli 26 anni per aver lottato con fermezza contro la corruzione e l’ingiustizia; un ‘uomo di pace’ che domenica 15 giugno – Solennità della Santissima Trinità – è stato proclamato beato nella Basilica papale di San Paolo fuori le Mura con una celebrazione presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei santi, affinché la sua testimonianza, come affermato da Leone XIV, sia per tanti giovani “un esempio di pace disarmata e disarmante”, uno stile di vita da seguire con umiltà e tenacia per contrastare la paura e la sete di potere.

Già nel 2023, papa Francesco, in occasione del viaggio apostolico nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan, durante l’incontro con i giovani e i catechisti, rese testimonianza della vita vissuta dal giovane congolese. Floribert lavorava come Commissario alle Avarie alla dogana di Goma al confine col Ruanda, era responsabile del controllo qualità degli alimenti e di eventuali merci avariate e nocive che puntualmente segnalava e di cui impediva il passaggio al fine di preservare la salute della popolazione di Goma. Nonostante le continue minacce, la reazione ai tentativi di corruzione era sempre e un fermo e coraggioso ‘no’, risposta con cui ha pagato a caro prezzo l’onestà e il tendere al bene, principi guida della sua esistenza.

Era il 7 luglio 2007 quando uscendo da un negozio venne sequestrato e, dopo due giorni, trovato morto, con evidenti ferite da percosse, sul ciglio di una strada. La sua morte non può restare vana, così come Floribert ha condotto la sua battaglia per la pace, era sempre dalla parte degli ultimi, dei ragazzi di strada, degli orfani e degli emarginati, seguendo la spiritualità della Comunità di Sant’Egidio di cui faceva parte, oggi tocca a noi seguire il suo umile esempio; l’esempio di un giovane come tanti che mettendo in pratica la Parola ha saputo vincere, con cuore saldo, il male con il bene.

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Emergenze sociali

Povertà in Italia, Caritas: aumentano i working poor e gli anziani fragili

ph Cristian Gennari Siciliani-Sir
17 Giu 2025

di Patrizia Caiffa

La povertà in Italia è peggiorata nell’ultimo decennio e sta cambiando volto. Si tratta di un fenomeno sempre più radicato, cronico e multidimensionale, che colpisce lavoratori, famiglie e anziani. Il problema abitativo è oramai una crisi strutturale, insieme a quello sanitario: molte persone costrette a rinunciare alle cure mediche a causa dei costi o delle lunghe liste d’attesa. Una persona su dieci vive in stato di povertà assoluta. A fronte di questa situazione la rete Caritas continua a dare risposte: nel 2024 sono state almeno 277.775 le persone (e rispettivi nuclei familiari) che si sono rivolti a Centri di ascolto, mense, empori solidali ed altri servizi per chiedere un aiuto concreto, con un incremento del 3% rispetto al 2023 e del 62,6% rispetto al 2014. Nello stesso anno sono state erogate oltre 5 milioni di prestazioni, con una media di circa 18 interventi ogni assistito. Se un tempo l’emergenza riguardava principalmente i disoccupati, oggi il fenomeno dei “working poor” (lavoro povero) incide profondamente sul tessuto sociale, con il 30% degli occupati che fatica ad arrivare a fine mese. Una tendenza che si affianca a un altro segnale allarmante: l’aumento delle richieste di aiuto da parte degli over 65, raddoppiati in dieci anni, dal 7,7% nel 2015 al 14,3% nel 2024. Sono alcuni dei dati che emergono dal Report statistico 2025 “La povertà in Italia” di Caritas italiana, presentato oggi a Roma insieme al Bilancio sociale 2024.

 


Povertà in Europa e in Italia

Nel 2024 secondo i dati Eurostat, il 21% della popolazione europea (93 milioni di persone) è a rischio povertà o esclusione sociale. In Italia, la situazione è ancora più grave: il 23,1% della popolazione vive in condizioni di vulnerabilità economica, in aumento rispetto al 22,8% del 2023. È il settimo Paese in Europa per incidenza di persone a rischio povertà o esclusione sociale. I dati Istat rilevano quasi 5,7 milioni di italiani (pari a 2,2 milioni di famiglie) in povertà assoluta.

In 10 anni aumento vertiginoso delle persone accompagnate, soprattutto al Nord

Negli ultimi dieci anni, la povertà in Italia ha subito un incremento allarmante, diventando sempre più strutturale. I dati raccolti dalla rete Caritas evidenziano un aumento del 62,6% delle persone accompagnate dal 2014 ad oggi, con una crescita particolarmente marcata nel Nord (+77%) e nel Mezzogiorno (+64,7%). Dati che riflettono l’effetto delle crisi economiche degli ultimi anni, dalla crisi finanziaria del 2008, alla pandemia da Covid-19, fino alle recenti tensioni commerciali internazionali e conflitti. Le famiglie continuano a rappresentare la maggior parte degli assistiti: il 63,4% dei nuclei ha figli minori. Il livello basso di istruzione continua ad incidere sul rischio povertà.

Profilo degli assistiti: un’Italia sempre più multiculturale

Delle 277.775 persone accompagnate dalla Caritas, il 56,2% è di nazionalità straniera, il 42,1% è italiano. La componente immigrata è in lieve calo, principalmente per la riduzione degli ucraini, passati da 22.000 nel 2022 a circa 10.000. Gli assistiti provengono da 180 Paesi diversi, con il 46,9% dall’Africa, il 26,9% dall’Europa, il 13,9% dalle Americhe e il 12,4% dall’Asia. I primi dieci Paesi di provenienza sono Marocco, Perù, Romania, Ucraina, Nigeria, Tunisia, Albania, Senegal, Egitto e Pakistan.

 

In aumento l’età media

Nel 2024, l’età media delle persone assistite dalla rete Caritas ha raggiunto 47,8 anni, segnando un progressivo invecchiamento della popolazione in condizioni di fragilità. Nel 2022 l’età media si attestava a 46 anni. Mentre l’età media degli immigrati è di 42,9 anni, quella degli italiani sale a 54,6. Un dato significativo riguarda gli over 65, la cui presenza tra i beneficiari della Caritas è raddoppiata rispetto al 2015, passando dal 7,7% al 14,3%. Tra gli italiani, la crescita è ancora più marcata, raggiungendo il 24,3%.

L’impatto dell’inflazione: caro vita e salari

Nonostante l’inflazione nel 2024 sia rallentata (+1% rispetto ai picchi del 2022-2023), il costo della vita rimane elevato. I prezzi di beni essenziali come gli alimentari (+2,4%) e l’istruzione (+2,9%) continuano ad aumentare, mentre quelli dell’energia sono saliti del 12,7%. Questo ha avuto effetti diretti sulle fasce più vulnerabili, con una erosione del potere d’acquisto: dal 2019 al 2024, le retribuzioni reali in Italia sono diminuite del 4,4%, e dal 2008 al 2024, la perdita complessiva è stata dell’8,7%, il dato peggiore tra i Paesi del G20.

 

Povertà abitativa e sanitaria

Il problema casa si conferma una delle emergenze più gravi. 33% degli assistiti Caritas manifesta una forma di disagio abitativo, con 22,7% in grave esclusione (senza tetto, sotto sfratto, in condizioni precarie) e 10,3% con difficoltà nel pagamento di affitti e bollette. L’accesso alle cure sanitarie è sempre più difficile: nel 2024, circa 6 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a prestazioni sanitarie necessarie, con un aumento rispetto al 2023. Tra gli assistiti Caritas, il 15,7% presenta vulnerabilità sanitarie, spesso legate a patologie gravi e alla mancanza di risposte adeguate dal sistema pubblico.

 

Le nuove misure di sostegno al reddito: calano i beneficiari

Con l’introduzione dell’Assegno di inclusione (Adi) e del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), la Caritas ha registrato un calo nell’incidenza dei beneficiari delle misure di contrasto alla povertà. Nel 2024, solo il 11,5% degli assistiti percepiva l’Adi, rispetto al 15,9% del 2023 con il Reddito di cittadinanza. Sommando anche il Sfl (1,3%), l’incidenza complessiva arriva al 12,8%, inferiore rispetto all’anno precedente. Un’analisi su 84.860 persone sostenute sia nel 2023 che nel 2024 ha evidenziato che solo il 15% di chi percepiva il Reddito di cittadinanza ha avuto accesso alle nuove misure. Secondo la Caritas la riduzione della copertura sociale “potrebbe penalizzare le fasce più vulnerabili della popolazione”.

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Eventi nazionali

Medimex 2025: da oggi, martedì 17 giugno, la musica ‘abita’ a Taranto

17 Giu 2025

A Taranto è tempo di Medimex, International Festival & Music Conference promosso da Puglia Culture nell’ambito delle azioni di Puglia Sounds, il progetto per lo sviluppo del sistema musicale regionale realizzato in collaborazione con Regione Puglia. L’edizione 2025 offre un ricco programma, dedicato al tema della Strada, con grandi concerti internazionali, showcase, attività professionali e formative, incontri, mostre, racconti e presentazioni.

“La decisione di spostare a Taranto il Medimex, appena cominciata la mia consiliatura, è stata una scommessa, ed è andata bene – il commento del presidente Michele Emiliano –  Medimex ha ricevuto l’energia di questa città, un’energia fatta di speranza e disperazione, di difficoltà e opportunità, così come è l’anima stessa della musica, che alterna sentimenti e desideri, cercando di stemperarli. Quando sembra che tutto sia impossibile, ascolti la musica. Quando sei felice, quando sei innamorato, ma anche quando quell’amore finisce, o non sai che fare della tua vita, si ascolta la musica.  Medimex è stato un matrimonio fortunato con una città meravigliosa che ho imparato a conoscere meglio e che amo profondamente, lo dico con grande commozione. Taranto è una città vera, che qualche volta si arrabbia, ma che quando ti abbraccia hai la certezza che quell’abbraccio è sincero. Essendo la mia ultima conferenza stampa Medimex da presidente, colgo l’occasione per ringraziare tutti i tarantini per quello che mi hanno insegnato, perché attraverso loro ho imparato a essere ancora più resistente, più attento e soprattutto più vicino alle persone”.

“Medimex è un progetto corale, una magia collettiva alla quale concorre tutta la comunità del festival. Il suo successo è determinato da tanti attori che remano nella stessa direzione. Le istituzioni politiche e culturali, a partire dalla Regione Puglia che finanzia il progetto, l’Università, il MArTa, l’associazionismo, la Marina Militare, il nostro  pubblico, Michele Riondino e Antonio Diodato, fino a quella che è ormai diventata un’eccellenza nell’organizzazione dei grandi eventi in Puglia ed è rappresentata dalle donne e dagli uomini di Puglia Culture/Puglia Sounds, e chi con loro collabora in queste ore per portare a casa l’ennesimo risultato di rilievo nel panorama nazionale. Il merito è soprattutto loro – il commento di Cesare Veronico, coordinatore artistico Medimex/Puglia Sounds –  il programma di questa edizione punta in alto con 70 appuntamenti in cinque giorni che porteranno in Puglia il meglio della musica italiana ed internazionale. Tre ospiti internazionali di assoluto rilievo, un progetto originale con tre affascinati voci femminili che raccontano il Mediterraneo, panel e attività professionali che mettono in fila personalità del music business e affrontato i temi topici per il settore, scuole di musica che mai come quest’anno offrono una grande opportunità a chi vuole entrare nel mondo della musica. E ancora un fitto calendario di racconti per rendere omaggio a figure apicali della scena musicale, una bellissima mostra inedita al MArTA dedicata alla giovane Amy Winehouse, un video mapping che vi lascerà a bocca aperta, una rassegna dedicata ai libri che sembra un festival nel festival e tanto altro. E anche quest’anno il riscontro è stato importante, con grande apprezzamento da parte degli operatori e del pubblico con una presenza internazionale e biglietti venduti in Inghilterra, Francia, Germania, Austria e Svizzera. Medimex è un festival da vivere dall’inizio alla fine, non mancate”.

“Taranto si prepara ad una nuova edizione del Medimex con la rinnovata energia del nuovo sindaco e della sua giunta comunale – dichiara Luca Scandale, direttore generale Pugliapromozione –  Gli spettacoli con artisti internazionali, e gli eventi culturali di spessore, che racchiudono la visione del Medimex sono in sintonia con la strategia turistica che vede Taranto, e tutta la costa ionica con i suoi paesi dell’entroterra, al centro dell’attenzione. Gli spettatori, come ci dimostrano i dati sull’acquisto on line dei biglietti, arrivano da tutta Italia ed anche dall’estero per il Medimex che nel capoluogo ionico rappresenta l’opportunità per vivere un’esperienza musicale e culturale di spessore, aprendo alla conoscenza di un pubblico sempre più ampio le bellezze della capitale della Magna Grecia”.

Anche quest’anno il Medimex ricorda e rende omaggio ad Ernesto Assante, storico consulente artistico e grande amico, al quale dallo scorso è intitolato il premio attribuito a figure seminali della storia della musica (nel corso delle edizioni è stato consegnato, tra gli altri, a The Smile, Iggy Pop, Patti Smith, Bryan Ferry, Kraftwerk e Liam Gallagher). Il premio Ernesto Assante 2025 è assegnato ai Massive Attack e diventa green. Il premio infatti consiste in una Cigar Book Guitar acustica costruita artigianalmente con materiali di recupero: la cassa armonica è stata ricavata da una scatola di sigari, il manico da materiale edile e le decorazioni sono in fibra di fico d’india (lo strumento è suonabile ma pensato come oggetto artistico e simbolico di riuso). Inoltre a Taranto, in un’area individuata dall’amministrazione comunale, saranno piantumati alberi di specie autoctone per creare il Giardino Medimex Ernesto Assante.

Questa edizione vede il coinvolgimento di Antonio Diodato e Michele Riondino nella direzione artistica del Medimex.  I due artisti tarantini, che svolgono l’attività a titolo gratuito, affiancano il coordinatore artistico Cesare Veronico, nello sviluppo di nuovi progetti e iniziative.  La Niña, Bab L’Bluz e Magalí Datzira sono i tre artisti scelti da Antonio Diodato per Le Strade del Mediterraneo, il progetto speciale realizzato per il Medimex. Tre straordinarie voci femminili, interpreti delle atmosfere sonore e culturali dell’area del Mediterraneo, per una programmazione raffinata e internazionale, pensata da Diodato per portare nuove sonorità al Medimex e creare una forte connessione tra le sponde del nostro mare, che si svolgerà dal 18 al 20 giugno nella corte del Castello Aragonese di Taranto, a picco sul mare, all’ora del tramonto. Importante l’apporto di Michele Riondino che ha collaborato alla direzione artistica complessiva del Medimex e ha curato il prestigioso panel La Musica salverà il Mondo? con lo stesso Riondino, Don Letts, Diodato, Ghemon e Anna Castiglia, in programma sabato 21 giugno.

Tornano gli showcase per presentare i progetti più interessanti della scena musicale pugliese e nazionale in due serate in programma allo Spazioporto. Mercoledì 18 giugno a partire dalle ore 21.30 serata indie pop rock con Scuro, Cheema, Music Unite, TI, GIIN, Partinico Rose, Alex Cole e giovedì 19 giugno a partire dalle ore 21.30 serata dedicata a jazz e world con Natalia Abbascià, Ra di spina, Alessandro Campobasso Endless Trio, Gaia Mobilij, AVA Trio, Joe Allotta. Anche quest’anno in programma showcase realizzati in collaborazione con I-Jazz nell’ambito del progetto Nuova Generazione Jazz: il 19 giugno, ore 19.15 Caffè letterario Cibo per la mente, Simoni:Teolis mentre a Spazioporto in scena Federico Nuti InFormal Setting e Marco Centasso UM/WELT.

E ancora la mostra, con foto mai esposte in Italia, Amy Winehouse before Frank by Charles Moriarty e il video mapping On the road compilation di Roberto Santoro e Blending Pixels. Amy Winehouse before Frank by Charles Moriarty, allestita dal 17 giugno al 6 luglio al MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, racconta, attraverso i ricordi del fotografo britannico Charles Moriarty e le circa 50 immagini inedite accuratamente selezionate dal suo archivio, una parte fondamentale dell’esperienza professionale e umana di una delle artiste più amate degli ultimi decenni. La mostra si compone di 50 fotografie che Moriarty ha scattato ad Amy Winehouse e di altre 10 tra ritratti di nudo e nature morte, appositamente selezionate perché entrino in dialogo con la mostra Penelope, dedicata a una delle figure femminili più potenti dell’opera omerica, a cura di  Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni ospitata nelle sale attigue sino al 6 luglio, e con l’esposizione permanente del museo. Dal 19 al 21 giugno sulla facciata del Castello Aragonese di Taranto è in programma On the road compilation,  Projection Mapping Show opera originale di Roberto Santoro e Blending Pixels realizzata per il Medimex, che quest’anno ripercorre la storia della manifestazione e celebra pace e libertà.

In programma anche un fitto calendario di talk, incontri, film e presentazioni per raccontare la musica. 

Tornano all’Università di Taranto le attività professionali e le scuole di musica del Medimex. Dal 19 al 21 giugno la prima edizione di Medimex Music Business Management, percorso educational rivolto a neolaureati e laureandi under 30, realizzato in co-branding con 24ORE Business School, Digital Business School leader in Italia, fondata nel 1994 da Il Sole 24 Ore, con oltre 30 anni di esperienza nella formazione manageriale e nell’education. 

Prospettive della musica dal vivo, distribuzione digitale, economia della musica, creatività e fondi europei, intelligenza artificiale, musica e immagini sono alcuni dei temi affrontati dalle attività professionali in programma dal 19 al 21 giugno.

In calendario anche Medimex Book Stories, la sezione dedicata ai libri musicali curata da Corrado Minervini, intitolata quest’anno Deviazioni letterarie, prevede quattro appuntamenti al Caffè Letterario Cibo per la Mente di Taranto alle ore 18.15 con martedì 17 giugno Ermal Meta, mercoledì 18 giugno  Cristiano Godano, giovedì 19 giugno Erica Mou e venerdì 20 giugno Ghemon.

 

Il programma è disponibile sul sito web medimex.it.

Medimex è un progetto Puglia Culture realizzato nell’ambito delle azioni di Puglia Sounds, il progetto per lo sviluppo del sistema musicale regionale promosso in collaborazione con Regione Puglia, finanziato a valere sul POC Puglia 2014/2020 I Asse VI Azione 6.8 nell’ambito dell’accordo tra Puglia Culture e Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, con il sostegno di Siae – Società Italiana degli Autori ed Editori. Media Partner Rai Radio, Rai Radio 1, Rai Radio 2

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Medio Oriente sotto assedio

Card. Pizzaballa: “Risucchiati dentro una spirale di violenza sempre maggiore“

17 Giu 2025

di Daniele Rocchi

“Siamo risucchiati dentro una spirale di violenza sempre maggiore. Siamo imprigionati dentro un circolo vizioso dal quale non riusciamo ad uscire, dove il senso di potenza e la dimostrazione di forza, la presunzione di salvarci attraverso i nostri potenti mezzi e le nostre strategie umane, dove insomma il potere dell’inganno e della menzogna ci accecano”: lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, celebrando domenica 15 giugno, nel convento di san Salvatore, nella città santa, le ordinazioni diaconali di 12 frati della Custodia. Parole che rimandano direttamente all’escalation di guerra tra Israele e Iran, scoppiata venerdì 13 giugno. “Ci illudiamo di apparire forti – ha aggiunto il patriarca – ma in realtà siamo deboli, incapaci di pensarci dentro il progetto di Dio, e ci perdiamo, o ci perderemo, dietro le nostre menzognere strategie di potere umano, dal corto respiro e che produrranno solo morte”. Commentando le letture il cardinale ha evidenziato come l’opera del serpente, narrata nel brano della Genesi, miri “a separare l’umanità dal suo creatore, e lo fa dicendo parole che generano nel cuore dell’uomo una menzogna, un’immagine distorta di Dio”. Così “l’umanità che ascolta le parole menzognere del serpente si trova alla fine isolata, povera e dispersa. E lo constatiamo ogni giorno sempre di più, purtroppo”. Invece, l’umanità che accoglie le parole di Gesù ritrova la verità di Dio, della comunione e dell’amore reciproco, che rende l’umanità ricca di bene, di relazioni, di vita. Quanto abbiamo bisogno di questa verità per la nostra Terra Santa, per le nostre relazioni, per le nostre comunità ecclesiali e civili”. L’opera di Dio, ha, quindi, spiegato, “è portarci pian piano dentro questo nuovo modo di vivere e di pensare, quello della comunione”.

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Diocesi

Martina Franca, solenni Quarantore in preparazione al Corpus Domini

17 Giu 2025

di Angelo Diofano

A Martina Franca, in preparazione alla solennità del Corpus Domini, la basilica collegiata di San Martino, unitamente alla confraternita del SS.mo Sacramento, terrà le solenni Quarantore da mercoledì 18 a venerdì 20 giugno che si svolgeranno nelle seguenti modalità: ore 8.30, santa messa; ore 16.30, adorazione eucaristica; ore 18.30, rosario eucaristico; ore 19, santa messa. La celebrazione serale sarà presieduta dal vicario parrocchiale don Alessandro Fontò che nelle omelie svilupperà i seguenti temi: ‘L’Eucarestia ci rende pellegrini nella Fede’ (mercoledì 18), ‘L’Eucarestia ci rende pellegrini nella Speranza’ (giovedì 19), ‘L’Eucarestia ci rende pellegrini nella Carità’ (venerdì 20).

Domenica 22 giugno, solennità del Corpus Domini, in mattinata sante messe si terranno alle ore 8.30 e alle ore 11; in serata, alle ore 19, solenne celebrazione eucaristica; al termine, si svolgerà la processione con il Santissimo Sacramento con il seguente itinerario: piazza Plebiscito, via Garibaldi, via Umberto I, via Pergolesi, via Donizetti, piazza Mario Pagano, via Rossini, via Mercadante, via Paisiello, corso Italia, piazza XX Settembre, piazza Roma, corso Vittorio Emanuele, piazza Plebiscito e conclusione sulla scalinata della basilica con la preghiera di benedizione.

Il parroco mons. Giuseppe Montanaro invita i fedeli a seguire in preghiera la processione e a illuminare e infiorare balconi e finestre al passaggio del Santissimo Sacramento.

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Medio Oriente sotto assedio

Guerra Israele-Iran, Patton (Custode): “Clima spettrale, viviamo con il fiato sospeso”

ph Afp-Sir
16 Giu 2025

di Daniele Rocchi

“Alla de-escalation è stata preferita l’escalation, aumentare il numero di guerre in corso, anziché cominciare a chiuderne qualcuna. E non sappiamo per quanto ancora si vorrà allargare il perimetro del conflitto prima che non crolli tutto”: lo ha dichiarato il Custode di Terra santa, padre Francesco Patton, commentando la guerra tra Israele e Iran scoppiata il 13 giugno scorso. Il timore del Custode è che “una volta appiccato, non si riesca più a controllare questo fuoco. Basta un soffio di vento perché volga le sue fiamme in una direzione o in un’altra senza controllo. E di fronti aperti ce ne sono già più di uno”.

Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton – foto crediti © Paolo Salvaggio / Fondazione Terra Santa

I morti, i feriti, le strutture colpite e ridotte in macerie in questi primissimi giorni di guerra, aggiunge il Custode, “stanno facendo sentire anche qui in Israele le conseguenze di una guerra in cui non ci si limita a colpire, ma si comincia anche ad essere colpiti e questo ha un peso enorme”. Padre Patton parla di “clima spettrale: in giro non c’è nessuno, negozi, uffici, scuole chiuse. Soldati e poliziotti sono ovunque, anche agli ingressi della città vecchia. Il Muro è chiuso, così come la basilica del Santo Sepolcro, la Spianata delle moschee. Vietata ogni forma di assembramento e di manifestazione. Viviamo in una situazione che ci lascia anche col fiato sospeso perché noi non sappiamo quanti missili hanno ancora a disposizione gli iraniani da lanciare contro Israele”. In questo contesto, il Custode ribadisce un concetto già espresso il 13 giugno, nell’omelia per la festa di S. Antonio, protettore della Custodia: “Confidiamo nell’efficacia della preghiera. Ancora una volta rinnoviamo il nostro voto a Sant’Antonio, perché ci protegga come già ci ha protetti in passato e perché protegga la gente di questa terra e perché ci doni la grazia, passata anche questa ora di tenebra, di portare avanti la nostra missione”. Il giudizio di padre Patton su quanto sta accadendo è severo soprattutto circa le responsabilità della comunità internazionale e dei vari attori regionali: “tutti dovrebbero farsi un esame di coscienza, a cominciare da chi occupa un seggio alle Nazioni Unite. Tutti dovrebbero rileggersi quella Carta che hanno sottoscritto per entrare a far parte delle Nazioni Unite e tutti dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e chiedersi il perché di questa ripresa della logica della violenza che sostituisce completamente la logica del dialogo diplomatico e della negoziazione, anche dura. Se non si ritorna alla logica fondatrice delle Nazioni Unite – conclude – il mondo continuerà nella via pericolosa della instabilità. Non parleremo più di Terza guerra mondiale a pezzi, ma di Terza guerra mondiale globale”.

 

 

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Tecnologia

Fisc e Pontificia Università della Santa Croce insieme per un corso all’avanguardia sull’intelligenza artificiale

Il decano della Pontificia Università della Santa Croce, Daniel Arasa, e il presidente Fisc, Mauro Ungaro
16 Giu 2025

Un nuovo importante accordo è stato siglato tra la Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), rappresentata dal presidente Mauro Ungaro, e la Pontificia Università della Santa Croce (Pusc), con la firma del decano della facoltà di Comunicazione sociale istituzionale, Daniel Arasa.
L’intesa prevede la progettazione e l’attivazione del corso online (Mooc) “Intelligenza artificiale per comunicatori e giornalisti: visione d’insieme”, rivolto agli oltre 1.000 giornalisti che lavorano e collaborano con i giornali diocesani in tutta Italia.
Il corso è stato proposto e seguito dal segretario nazionale Fisc, Simone Incicco, e condiviso con l’intero esecutivo della Federazione, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, riconoscendone il valore strategico per l’aggiornamento professionale del comparto.
A dirigere il percorso formativo sarà il prof. Giovanni Tridente, direttore della Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce e professore associato di ‘Analisi dell’informazione’ e “Intelligenza artificiale applicata alla comunicazione”.
Grazie alla sua competenza accademica e alla visione concreta, il corso offrirà contenuti attuali e di immediata applicazione.
Il corso coinvolgerà anche altri docenti della facoltà di Comunicazione della stessa Santa Croce.
Organizzato in quattro moduli – dalla storia dell’Ai agli aspetti etici, fino alle applicazioni concrete nel giornalismo – il corso fornirà strumenti teorici e pratici per comprendere e utilizzare l’intelligenza artificiale nel mondo della comunicazione.
Attraverso video-lezioni, forum live e interazioni con i docenti, i giornalisti avranno modo di approfondire le conoscenze su un tema cruciale per il presente e il futuro della professione.
Al termine del percorso sarà rilasciato un attestato di partecipazione da parte dell’Università.
“Un’iniziativa che si inserisce perfettamente nella missione della Fisc – ha commentato il presidente Mauro Ungaro – di accompagnare i giornalisti cattolici in un percorso continuo di aggiornamento professionale e culturale, per essere protagonisti del cambiamento con competenza e spirito critico”.
Il decano Daniel Arasa sottolinea: “L’Università si impegna da sempre nella formazione dei comunicatori a livello internazionale, e questo progetto con la Fisc rappresenta un ulteriore passo nel mettere il sapere al servizio delle comunità e dei media”.
Il corso prenderà il via entro settembre 2025, inizialmente riservato gratuitamente agli iscritti Fisc.
A partire da gennaio 2026 sarà disponibile anche al pubblico internazionale in italiano, inglese e spagnolo.

 

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Diocesi

La scomparsa di fra Pio Bonfrate, frate francescano della San Pasquale

16 Giu 2025

Sabato 14 giugno, nei primi vespri della Santissima Trinità, è tornato alla Casa del Padre fra Pio Buonfrate, frate francescano minore della parrocchia di San Pasquale Baylon, a Taranto. Proprio il giorno successivo avrebbe festeggiato il 97° compleanno.

Nato a Manduria il 15 giugno 1928, fra Pio vestì l’abito religioso il 19 agosto 1944, emettendo la professione temporanea il 22 agosto 1945 e quella perpetua l’8 dicembre 1949 mentre l’ordinazione presbiterale risale al 29 marzo 1952. Fra Pio, lungo la sua lunghissima esistenza, ha vissuto appieno il valore dell’itineranza, segno e prova tangibile di povertà e distacco, dimorando in non pochi conventi della Provincia francescana salentina: Sava (Taranto), San Simone (Lecce), Salice Salentino (Lecce), Martina Franca (Taranto), Santa Cesarea Terme (Lecce), Lizzano (Taranto), Marina di Leuca (Lecce), Galatone (Lecce).
I periodi più lunghi li ha trascorsi a Brindisi (dal 1991 al 1999, quale vicario parrocchiale ed economo), a Martina Franca (dal 1999 al 2005) e a Taranto (dal 2005 al 2013, in modo particolare, fu vicario parrocchiale e vicario della casa). Sempre nel capoluogo jonico egli ha trascorso gli anni della sua vecchiaia, amorevolmente accudito dai confratelli.

Le esequie sono state celebrate oggi, lunedì 16 giugno, alle ore 10, nella chiesa di San Pasquale Baylon a Taranto, presiedute dal ministro provinciale dell’ordine, fra Massimo Tunno.

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Giubileo2025 in diocesi

Celebrato il Giubileo del mondo del lavoro

16 Giu 2025

di Paola Casella

Il mondo del lavoro sabato mattina, 14 giugno, ha celebrato a Taranto il suo Giubileo. L’iniziativa è stata organizzata dall’arcidiocesi, dedicandola al tema ‘Il lavoro, un’alleanza sociale generatrice di speranza’, in occasione dell’anno giubilare dedicato alla speranza.

Lavoratori, rappresentanti di organizzazioni sindacali e datoriali, esponenti del terzo settore, delle associazioni e semplici cittadini si sono dati appuntamento, in città vecchia, nella cattedrale San Cataldo, da dove è partito un breve pellegrinaggio verso il santuario giubilare della Madonna della Salute. Qui è stata celebrata la santa messa presieduta dall’arcivescovo, mons. Ciro Miniero.

«Tutti insieme – ha affermato – abbiamo bisogno sempre di cercare vie nuove per il bene della persona, vie nuove per poter far crescere tutti nella dignità del lavoro e nel bene comune. In occasione del Giubileo chiediamo al Signore anche capacità sempre purificate dall’amore di Dio per dare il meglio di noi stessi».

Significativa anche la scelta del luogo in cui celebrare il giubileo del mondo del lavoro: il santuario della Madonna della Salute.

«Salute e lavoro – ha osservato mons. Miniero –  devono andare insieme: se non si sta bene in salute non si può neanche lavorare. Questo santuario è un luogo particolarmente caro a tutti quanti noi perché invochiamo la salute per tutti e nello stesso tempo ci impegniamo a costruire percorsi veramente fattibili perché la salute venga tutelata e il lavoro non solo custodito, ma anche promosso».

Don Antonio Panìco, vicario episcopale per la pastorale sociale, ha poi commentato: «Sembra che a Taranto ci sia sempre qualche emergenza che riguarda il mondo del lavoro, per cui in occasione del Giubileo, che richiama alla speranza, è giusto che anche il mondo del lavoro lo celebri. Speriamo davvero che da questo territorio, da anni lacerato dal dissidio tra salute e lavoro, scaturisca un’alleanza sociale di tutte le sue componenti, nell’ottica di un lavoro che dia dignità ad ogni uomo e a tutti gli uomini e che sappia guardare al bene delle future generazioni. Occorre dare speranza soprattutto a tanti giovani che, per trovare occupazione, continuano ad emigrare altrove, lasciando gli affetti ed impoverendo il territorio delle loro fresche energie».

Il Giubileo ha sempre rappresentato nella vita della Chiesa un evento di grande importanza spirituale, ecclesiale e sociale. Da quando Bonifacio VIII, nel 1300, istituì il primo Anno santo – con ricorrenza secolare, divenuta poi, sul modello biblico, cinquantennale e quindi fissata ogni venticinque anni –, i fedeli vivono questa celebrazione come uno speciale dono di grazia, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall’indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio.

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Oratori estivi

L’oratorio estivo della parrocchia San Giuseppe Moscati al Paolo VI

ph Lorenzo Ladiana
16 Giu 2025

di Lorenzo Ladiana

Anche quest’anno la parrocchia San Giuseppe Moscati di Paolo VI ha organizzato l’oratorio estivo che si svolge dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 17 al seminario arcivescovile di Taranto. Circa cento bambini e quaranta tra ragazzi e adulti coinvolti in questa stupenda avventura oratoriale in versione estiva che è giunta alla sua quinta edizione. Il tema che guida quest’anno gli educatori, gli animatori, e soprattutto i bambini è quello de ‘Il Signore degli Anelli’ raccontato da un ospite speciale, Carlo Acutis. Siamo nell’anno del Giubileo e il percorso proposto ci aiuta a comprendere meglio il grande tema della Speranza.
La giornata, per i volontari, inizia alle ore 8:30 con un piccolo momento di preghiera e la lettura di un passo de “Il senso della caritativa” di don Luigi Giussani. Alle ore 9 i volontari procedono con il montaggio dei gazebo, le varie pulizie, le prove riguardanti le drammatizzazioni del giorno e la preparazione riguardo la struttura della giornata. Alle ore 10 i bambini raggiungono il seminario e, accolti dagli animatori, la giornata ha inizio con balli e l’inno del Grest. Si entra poi nel vivo del racconto con le drammatizzazioni e, dopo un breve momento di preghiera e la consegna di un segno, la giornata procede con giochi d’acqua, percorsi a ostacoli e giochi di equilibro. Dopo il pranzo insieme nella fresca pineta del seminario, i bambini si dilettano in laboratori di manualità, prove di recitazione per la festa finale, sport liberi e lezioni di rugby. I tanti volontari della comunità parrocchiale di san Giuseppe Moscati vivono con passione e grande impegno ogni momento della giornata. Molti dei ragazzi coinvolti hanno appena terminato la scuola e preferiscono offrire così il loro tempo libero anziché andare al mare. “È straordinario – dice don Marco – vederli qui all’opera con tanta libertà e gratuità. Gli animatori vivono con grande attesa ogni singolo giorno per quello che avverrà, hanno affinità tra loro e c’è molta collaborazione. Inoltre i giovani instaurano un legame molto forte con ogni singolo bambino che sarà parte integrante del ricordo della loro esperienza. È una gran bella compagnia quella che si incontra venendo qui all’Oratorio Estivo, un po’ come la compagnia che accompagna Frodo nel viaggio verso Mordor, quella compagnia che ti ricorda come Sam che “C’è del buono in questo mondo, padron Frodo: è giusto combattere per questo!”, frase che tutti i volontari portano scritto sulle proprie maglie”.

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