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Benedetta Pilato, cuore e testa mondiali: quando la medaglia è assicurata

04 Ago 2025

di Paolo Arrivo

“Ho sentito la pressione, avevo altre aspettative”. Così Anita Bottazzo commentava la sua prova nella finale dei Mondiali di nuoto nei 50 rana. Sul più bello, lei non è riuscita nell’impresa di  raggiungere il podio dopo il suo miglior tempo (1:05.61) che aveva fatto registrare in semifinale, nella competizione andata in scena a Singapore, 22esima edizione organizzata dalla World Aquatics. La pressione che ha avvolto la 21enne trevigiana è quell’elemento che accomuna i Grandi, chiamati a confermarsi: deve averla sentita anche Benedetta Pilato, nella sua carriera e nel percorso di avvicinamento alla stessa competizione mondiale. Che aveva vissuto da spettatrice sino alle ultime due giornate. Ebbene, a pieni voti quel disagio è stato superato. Finendo in crescendo la settimana, Benny ha conquistato la medaglia di bronzo in finale con il crono di 30”14. A fine gara è apparsa sorridente, divertita, soddisfatta. Pacificata. Naturalmente avrebbe preferito la medaglia più pregiata. E a quella deve mirare nelle prossime occasioni che le si presenteranno: gliela chiedono i tifosi azzurri del nuoto e i supporter di Taranto. Peraltro l’invito di Leone XIV va esteso in qualsiasi ambito: “Aspirate a cose grandi, non accontentatevi di meno”, ha detto il papa al Giubileo dei Giovani rivolgendosi a chi lo ha ascoltato.

foto Instagram benedetta.pilato

La continuità di Benedetta Pilato

I numeri parlano chiaro: dal 2019, quando ha incantato il mondo nella sua specialità, i 50 rana, la tarantina raggiunge sempre la finale e il podio nella competizione iridata. Confermarsi non è affatto scontato. Lei ci è riuscita nuotando in mezzo alle difficoltà. Nell’età in cui tutto si evolve e cambia – prossimamente cambierà anche casa, da Torino alla capitale. Tra le migliori raniste del mondo c’è sempre Benedetta Pilato. Meglio di lei, in questo momento, nuotano la lituana Ruta Meilutyte e la cinese Tang Qianting: la prima ha vinto la finale scendendo sotto i trenta secondi (29”55), l’altra ha chiuso in 30”03. Tempi che sono alla portata dell’ex primatista mondiale. La quale resta la miglior italiana sulla doppia distanza dei 50 metri rana (29”30) e dei 100 (1’05”44). L’italiana che ha battuto Federica Pellegrini nel record di precocità, ha altre imprese da firmare, e nel mirino le Olimpiadi di Los Angeles.

Mondiali nuoto, il bilancio

L’Italia è competitiva. Sono 19 infatti le medaglie conquistate in tutti gli sport acquatici ai Mondiali: 2 oro, 11 argenti, 6 bronzo. Tante poi nel nuoto (venticinque) le finali raggiunte dagli atleti scesi in vasca. Quarta in classifica generale dietro a Stati Uniti, Australia e Cina, l’Italia è diventata una potenza, possiamo sottolineare. E il merito è in parte della stessa Benedetta Pilato. Perché l’entusiasmo è contagioso, e i modelli virtuosi, vincenti, sanno essere trascinanti. Lo dimostra il percorso di crescita della Bottazzo che ha finito al quarto posto il suo ottimo Mondiale. Il movimento è in salute, sostenuto dal cambio generazionale: presto potrebbero emergere altri talenti capaci di vincere e di emozionare.

 

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