Eventi in diocesi

Artrosi e osteoporosi: incontro ai Santi Medici

26 Set 2025

di Angelo Diofano

‘Artrosi e osteoporosi …non ho l’età: dalla diagnosi alle possibilità terapeutiche’ è il tema dell’incontro che avrà luogo domenica 28 alle ore 19.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Medici, in via Lago di Scanno (quartiere Salinella) nell’ambito dei festeggiamenti dei Santi Cosma e Damiano, con l’obiettivo di creare un’occasione conviviale e scientifica, favorire il dialogo tra operatori sanitari e cittadinanza e offrire consigli pratici per vivere meglio.
Dopo la presentazione da parte del parroco, don Luciano C. Costa, e del priore della confraternita dei Santi Medici, Donato Caricasole, relazionerà sul tema della serata il dott. Rocco Aicale, ortopedico.
Durante la serata sarà consegnato il riconoscimento ‘Sanitario amico’.
L’evento è promosso dalla parrocchia dei Santi Medici con il sostegno e la collaborazione della medesima confraternita.

 

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Concerto corale

Debutto del coro ‘Pietre vive’ a Talsano

26 Set 2025

A Talsano, in apertura dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Rosario, a cura della omonima parrocchia domenica 28 alle ore 20 si terrà il concerto del coro parrocchiale ‘Pietre vive’. Questo, come riferisce il parroco don Armando Imperato, “per costruire ponti di pace dal nostro cuore al mondo intero”.

Ne fanno parte i coristi Giulia, Adele, Sergio, Maria D. Maria R., Marilena, Sabina, Daniela che saranno accompagnati dal gruppo musicale composto da Angelo al violino, Francesca alla chitarra elettrica, Antonio al basso, Piero alla tastiera, Donato alla batteria e cajon e da Enzo alla chitarra elettrica.

In programma musiche di P. Fanelli, Eman, Gen Rosso, Gen Verde e Comunità Gesù Risorto.

 

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Diocesi

Martina, per la feste degli Arcangeli riapre la chiesetta di San Michele

26 Set 2025

di Angelo Diofano

“Anche quest’anno desideriamo celebrare la bontà del Signore che si rende presente anche attraverso le figure dei santi Arcangeli. Desideriamo farlo attraverso la preghiera comunitaria e attraverso lo stare insieme, il ritrovarsi per condividere la gioia della fede attraverso il canto”. Così il parroco don Martino Mastrovito annuncia i festeggiamenti in onore degli Arcangelo Michele, Gabriele e Raffaele nella parrocchia Regina Mundi.

Momento importante delle celebrazioni sarà domenica 28 con la cerimonia di riapertura al culto della chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo, che negli ultimi mesi è stata oggetto di lavori di messa in sicurezza, restauro esterno e salvaguardia di alcune pitture al suo interno, per i quali il parroco ringrazia la Soprintendenza nazionale per il patrimonio naturale e subacqueo nella persona del dott. Angelo Michele Raguso. La cerimonia di riapertura sarà alle ore 10.30 con i saluti del sindaco Gianfranco Palmisano e dell’assessore alla cultura Carlo Dilonardo con gli interventi dell’arch. Antonio Zunno, dirigente della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, l‘arch. Gianfranco Infante e l’arch. Edoardo Solito.

Il triduo si terrà nei giorni 26,27 e 28 con la recita della corona angelica (ore 18.30) e la santa messa (ore 19) presieduta da don Francesco Simeone.

Domenica 28, in ricordo del Transito del Beato Giovanni Paolo I, sante messe alle ore 8.30 – 10 – 11.30 – 19, con l’atto di affidamento a papa Luciani.

Lunedì 29, festa dei Santi Arcangeli, sante messe saranno celebrate nella chiesetta di San Michele alle ore 8.30 – 10 – 19; dalle ore 16.30 alle 20.30 sarà operativa l’autoemoteca dell’Avis per la donazione del sangue; alle ore 20, infine, concerto dei ‘WakeUp Gospel Project’, diretti dal maestro Graziano Leserri, da qualche anno diventato appuntamento fisso per la comunità della Regina Mundi.

 

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Diocesi

La festa degli Angeli a Martina Franca

25 Set 2025

di Angelo Diofano

“𝙎𝙖𝙣 𝙁𝙧𝙖𝙣𝙘𝙚𝙨𝙘𝙤 𝙫𝙚𝙣𝙚𝙧𝙖𝙫𝙖 𝙘𝙤𝙣 𝙞𝙡 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙜𝙧𝙖𝙣𝙙𝙚 𝙖𝙛𝙛𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙣𝙜𝙚𝙡𝙞, 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙣𝙤𝙞 𝙨𝙪𝙡 𝙘𝙖𝙢𝙥𝙤 𝙙𝙞 𝙗𝙖𝙩𝙩𝙖𝙜𝙡𝙞𝙖. 𝘿𝙤𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙫𝙚𝙣𝙚𝙧𝙖𝙧𝙚, 𝙙𝙞𝙘𝙚𝙫𝙖, 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙖𝙜𝙣𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙞 𝙨𝙚𝙜𝙪𝙤𝙣𝙤 𝙤𝙫𝙪𝙣𝙦𝙪𝙚 𝙚 𝙞𝙣𝙫𝙤𝙘𝙖𝙧𝙡𝙞𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙘𝙪𝙨𝙩𝙤𝙙𝙞”: con queste parole il parroco della Cristo Re di Martina Franca, fra Paolo Lomartire, presenta, in occasione dei festeggiamenti di San Francesco d’Assisi, la quinta e𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢 in programma il 27 settembre e riservata ai bambini dai 7 agli 11 anni.

L’appuntamento è dalle ore 10 alle 13 al bosco ‘Dea Serikas’, in contrada Conserva Palesi, di fronte all’autodemolizione Curia-Semeraro.

Fra Paolo invita a indossare la maglietta in possesso dalle passate edizioni, altrimenti è consigliabile portare abiti adatti al bosco e scarpe chiuse.

Le iscrizioni vanno fatte con un messaggio facebook sul profilo della parrocchia o al 335.5936100, indicando nome ed età dei bambini, nome e cognome con numero di telefono di uno dei genitori che dovrà accompagnare e ritirare il proprio figlio. Contributo di due euro da versare sul posto.

 

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Diocesi

San Marzano onora i Santi Medici

25 Set 2025

di Angelo Diofano

Da venerdì 26 a domenica 28 settembre si svolgono a San Marzano le celebrazioni in onore dei Santi Medici. Così la presentazione del parroco della San Carlo Borromeo, don Cosimo Rodia: “I Santi Cosma e Damiano sono un riflesso della santità di Dio. Entrambi rappresentano un raggio della luce divina. È in quella luce divina che dobbiamo trovare rifugio. Conosciamo perfettamente la vocazione attraverso la professione medica. In parole più semplici, sono un esempio di servizi e dono della vita per gli altri. Ed il martirio è proprio questo sacrificio. Non a caso quest’anno vogliamo ricordare un martire contemporaneo che è stato proclamato venerabile’ da Papa Francesco lo scorso 25 febbraio 2025: il vice brigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto Memorabili furono le sue parole ‘Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte. Dio è con me e io non ho paura’. Queste parole, che volutamente quest’anno lasceremo impresse al monumento ai caduti di Nassirya, ci siano di monito e di incoraggiamento a non avere paura di Dio, a ‘sacrificarci’ nelle nostre azioni quotidiane a Gesù, nostra unica fonte di salvezza”.

Venerdì 26, sante messe alle ore 7 e alle ore 19; alle ore 21, discoteca in piazza a cura di Radio Officina – Party Lovers.

Sabato 27, santa messa alle ore 7; alle ore 9, giro per il paese della banda ‘G. Chimienti’ di Montemesola; alle ore 19, quest’ultima con la partecipazione di medici, farmacisti, infermieri e ammalati di San Marzano; alle ore 21, in piazza concerto di musica tradizionale con Consuelo Alfieri e il suo gruppo nello spettacolo ‘Siroco’.

Domenica 28, alle ore 7 santa messa; alle ore 8.30 giro per le vie della banda ‘G. Chimienti’ di Montemesola e, al termine, esecuzione di marce sinfoniche in piazza Milite Ignoto; alle ore 11, solenne concelebrazione eucaristica alla presenza di autorità civili e militari; alle ore 17, processione per le vie cittadine accompagnata dai complessi bandistici ‘G. Chimienti’ di Montemesola e ‘G. Verdi’ di Sava; alle ore 19, santa messa in ricordo del martire contemporaneo Salvo D’Acquisto; alle ore 20, ingresso da via Roma della Fanfara del X Reggimento Carabinieri della Campania che alle ore 20.15 sosterà presso il monumento dei Caduti di Nassirya per un momento di preghiera con benedizione di una lapide in ricordo del martirio del venerabile Salvo D’Acquisto; alle ore 21, concerto in piazza della Fanfara del X Reggimento Carabinieri della Campania diretta dal m° Lgt Luca Berardo; alle ore 22.30, in zona industriale spettacolo di fuochi pirotecnici della ditta Maxima Fireworks da Casamassima (Bari); alle ore 23, estrazione della lotteria dei Santi Medici.

Nelle tre serate, mercatino dell’antiquariato e degli hobbisti in corso Umberto.

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Diocesi

Inaugurato il nuovo anno formativo al seminario arcivescovile

ph G. Leva
25 Set 2025

di Michele Monteleone

Lunedì 22 settembre scorso, con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, è stato inaugurato il nuovo anno formativo del seminario arcivescovile di Taranto. La comunità è composta da cinque adolescenti che, accompagnati dai formatori, vivono un intenso cammino di crescita umana, spirituale e vocazionale. Ecco i loro nomi: Francesco Antonazzo (V superiore) proveniente dalla comunità parrocchiale ‘S. Maria della Croce’ di Montemesola, Pierpaolo Galiano (V superiore) proveniente dalla comunità parrocchiale ‘Maria Ss. del Monte Carmelo’ di Grottaglie, Alessandro La Rocca (V superiore) proveniente dalla comunità parrocchiale di ‘Maria SS. del Rosario’ di Statte, Luca Locorotondo (IV superiore) proveniente dalla comunità parrocchiale di ‘S. Maria Goretti’ di Crispiano e Emanuele Vozza (II superiore), proveniente dalla parrocchia Concattedrale ‘Gran Madre di Dio’ di Taranto.

Accompagnati dai rispettivi parroci, dai professori, dagli amici del Serra Club, dalle famiglie e dalle comunità parrocchiali, i cinque giovani hanno affidato, insieme all’arcivescovo, il nuovo anno formativo alla protezione della Vergine Maria.

ph G. Leva

Le parole del rettore, don Francesco Maranò: “All’inizio di questo nuovo anno che ci vede di nuovo insieme, sentiamo il bisogno di ricordare la bellezza e l’originalità del nostro seminario minore. È un’esperienza semplice ma preziosa, fatta di fraternità e di vita condivisa, dove i ragazzi imparano a seguire Gesù con gioia, crescendo come uomini e come suoi discepoli, e cercando di capire quale strada il Signore prepara per ciascuno di loro. Sappiamo bene che questo cammino non lo possiamo fare da soli: per questo ci affidiamo alla vostra preghiera e alla vostra vicinanza. La vostra amicizia ci sostiene e ci incoraggia, e siamo certi che, anche in quest’anno che si apre davanti a noi, il Signore camminerà accanto a noi con la sua grazia e la sua misericordia”.

Ai seminaristi e ai loro formatori, gli auguri di buon cammino da parte di tutta la comunità diocesana.

 

Il servizio fotografico è di G. Leva

 

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Politica internazionale

Mattei e Moro: l’attualità dei due statisti per lo sviluppo vero dell’Africa

24 Set 2025

di Silvano Trevisani

Il Piano Mattei e i rapporti internazionali tra Italia, Occidente e Africa sono stati al centro del convegno organizzato dal Centro di cultura Lazzati, in collaborazione con l’Università e la Camera di commercio: “Mattei e Moro gli ultimi statisti?”, svoltosi nel salone dell’Università, in via Dante.

I nomi di Mattei e Moro, due grandi politici, forse gli ultimi “statisti” italiani, come indica il titolo del convegno, hanno fornito la trama della riflessione a più voci, preceduta dal messaggio di saluto dell’arcivescovo Ciro Miniero, al quale abbiamo chiesto:

In quale direzione dovrebbe muoversi un intervento nei confronti del continente africano, come ad esempio il Piano Mattei?

“L’Africa è stata considerata per secoli luogo di saccheggio e solo da pochi decenni si è cominciato a pensare in diverso modo. Adesso è l’Africa che si sta presentando, in vari modi, come una realtà capace di poter interloquire in maniera efficace. Questi piani ci permettono di essere disponibili all’ascolto di comunità, di popoli che hanno una loro forza, in tutti i sensi, ancora poco e variamente espressa, a seconda delle sintazioni. Ci insegnano, però, a interloquire con loro e non solo a porci sempre sulla difensiva”.

Padre Albanese ci insegna, nel suo libro, che ci sono diverse Afriche che chiedono un diverso atteggiamento nei confronti dei suoi problemi di sviluppo e della migrazione

“Io direi che c’è un’Africa sfruttata un po’ dovunque. Alcune zone, come detto, sono più capaci di poter affrontare un dialogo, ma tutta l’Africa è colonizzata da altri popoli, anche nelle nuove forme di colonizzazione legata prevalentemente all’economia. È vero che ci sono comunità simili alle nostre in quanto europeizzate, ma tutte portano una loro ricchezza e una loro tradizionie che sono diverse dalle nostre. A noi fa paura il fenomeno delle migrazioni, fanno paura gli sbarchi di tanti africani, ma non dimentichiamo che sono popoli resi schiavi dalle prepotenze umane. Dobbiamo riconoscerne civiltà e cultura, che nei secoli sono stati loro a insegnare a noi… basti pensare all’antico Egitto, ma oggi sono comunità impoverite e comunque e anche laddove risorse economiche arrivano portano pochissimi benefici alla gente.

Il convegno si è aperto, dopo il saluto dell’assessore all’Attuazione del programma, Gianni Cataldino, in rappresentanza del sindaco Piero Bitetti, con l’intervento introduttivo di Laura Costantino, coordinatrice dei corsi giuridici del Dipartimento ionico dell’Università, che ha ricordato le parole di Aldo Moro: non si può garantire pace e sicurezza in Europa senza garantirli nel Mediterraneo.

La figura e l’opera di Enrico Mattei sono stati ricordati da Rosario Milano, dell’Università di Bari, il quale, riferendosi al progetto elaborato dal governo Meloni riferito al mitico presidente dell’Eni, ha affermato che Mattei non ha mai avuto un piano, ma piuttosto un metodo ed era quello di mantenere rapporti paritari con i paesi emergenti, nel primario interesse dell’Italia, paese sempre dipendente dall’esterno per le risorse energetiche. E che fu proprio il tentativo di rendere paritario il rapporto tra l’Italia e i paesi affacciati sul Mediterraneo, per limitare il potere della cosiddette Sette sorelle cioè la grandi multinazionali petrolifere americane, a costargli la vita.

Potrebbe essere intitolato a Moro, più che a Mattei, in piano che intende sostenere lo sviluppo dei paesi africani emergenti, ha detto, nel suo intervento Federico Imperato, dell’Università di Bari, che ha ricostruito quella che ha definito la “svolta” in politica estera. Avvenuta nel 1959, quando divenne segretario della Dc e si trovò ad affrontare gli anni della guerra fredda, della decolonizzazione e del conflitto mediorientale, dopo seguito alla Guerra dei sei giorni. Egli fu artefice della cosiddetta teoria dell’attenzione, nei confronti dell’Est, della cooperazione multilaterale e della conseguente apertura al Pci, che segnerà poi la sua fine.

Silvio Labbate, dell’Università del Salento ha affrontato il tema: “Dal passato al presente: un Piano Mattei oggi”, sostenendo che Enrico Mattei si muoveva sullo stesso piano di Moro, nel suo progetto di scardinare il sistema energetico internazionale all’interno del Mediterraneo.

Per “aiutare” l’Africa bisognerebbe prima di tutto conoscerla. Conoscere, cioè, la natura, la conformazione, i problemi, le potenzialità di un continente che è grande tre volte l’Europa, ha 54 stati ma 2000 gruppi etnici che parlano oltre 1000 lingue.

È la premessa fatta da padre Giulio Albanese, il missionario comboniano e giornalista che da molti anni segue le vicende dell’Africa e del Sud del mondo per varie testate giornalistiche e che di recente ha dato alle stampa il libra dall’eloquente titolo: “Africa, inferno e paradiso” per la Libreria editrice vaticana. Proprio per sottolineare che diverse Afriche convivono nella stessa terra, nei loro diversi aspetti: storia, cultura, economia, religioni. Solo nel 2010 la stragrande maggioranza dei africani non era in “condizioni lavorative”, ora la stragrande maggioranza lo è. Ma va considerato che nel secolo scorso gli africani erano 265 milioni, oggi sono 1 miliardo e 100 milioni e nel 2050 saranno 2 miliardi e mezzo. Sempre nel 2050 l’Europa rappresenterà soltanto il 5% della popolazione mondiale.

Ma quello che bisogna sapere è come la caduta del muro di Berlino, nel 1989, abbia parcellizzato gli interessi e scatenato una guerra, una vera e propria politica predatoria tra potentati, stati e multinazionali, per impossessarsi delle ricchezze immense del continente, che basterebbero a soddisfare i bisogni di tutti i suoi abitanti, e che invece vengono depredate, lasciando in totale misera la gran parte della gente. Anche se coloro che migrano sono una minoranza insignificante.

Ma bisogna tener presente che la popolazione africana, a differenza di quella europea, è giovanissima, e vi sono Stati in cui l’età media è inferiore ai vent’anni.

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Diocesi

I Santi Medici a Talsano

24 Set 2025

di Angelo Diofano

Sono in corso al santuario di Nostra Signora di Fatima, a Talsano, le celebrazioni in onore dei Santi Medici Cosma e Damiano, i cui simulacri da domenica 21 sono stati traslati dalla chiesetta loro intitolata, in zona Lecutrane.

Ogni sera, fino a giovedì 25, alle ore 18.15 incontro in via Pio XII angolo via Cavalcanti per il pellegrinaggio giubilare fino al santuario, con santo rosario alle ore 18.30 e santa messa alle ore 19; al termine avrà luogo l’adorazione eucaristica, con possibilità di confessarsi.

Venerdì 26, solennità dei Santi Medici, alle ore 8.30 il parroco don Pasquale Laporta celebrerà la santa messa; alle ore 17, salutata dai fuochi pirotecnici, uscirà la processione, accompagnata dalla banda ‘Città di Montemesola’, che percorrerà corso Vittorio Emanuele, via Pio XII, via Cavalcanti, via Atlantico, via Cabina, secondo vico Maglie, via Roma, via Lepanto, via Bainsizza, corso Vittorio Emanuele, via Carducci, via Sanguzza, viale Europa, via Michelangelo con arrivo alla loro chiesetta, sul cui piazzale il parroco celebrerà la santa messa.

Al termine, serata musicale con il gruppo ‘Baraduka’, cover band ufficiale dei Nomadi.

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Diocesi

Festa dei Santi Medici, il pellegrinaggio dei tarantini in città vecchia

24 Set 2025

di Angelo Diofano

In città vecchia, in occasione delle solenni celebrazioni in onore dei Santi Medici Cosma e Damiano, s’intensifica in questi giorni il pellegrinaggio dei tarantini al santuario loro intitolato in via di Mezzo, da cinque anni riaperto al culto dopo lavori di ripristino.

Organizzati dalla confraternita Santa Maria di Costantinopoli (commissario arcivescovile il cav. Antonio Gigante) e dalla basilica cattedrale San Cataldo, i festeggiamenti entreranno nel vivo giovedì 25 con il rito dell’aggregazione di nuovi confratelli e consorelle durante la santa messa che alle ore 17 celebrata dal padre spirituale della confraternita, mons. Emanuele Ferro, il quale effettuerà anche l’Unzione degli infermi e la benedizione degli abitini.

Venerdì 26 alle ore 7.30 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vicario generale mons. Alessandro Greco. Al termine i simulacri saranno traslati, attraverso via Di Mezzo, vico Zippro e via Garibaldi,  nel campo sportivo dell’oratorio San Giuseppe dove alle ore 9.30 l’arcivescovo mons. Ciro Miniero celebrerà la santa messa solenne, con la benedizione dei ceri.

Alle ore 10.30 muoverà la processione solenne con la partecipazione dei torcianti e accompagnata dalle bande musicali cittadine ‘Lemma’, diretta dal maestro Giuseppe Pisconti, e ‘Santa Cecilia’, diretta dal maestro Giuseppe Gregucci. Questo l’itinerario: via Di Mezzo, vico Via Nuova, via Garibaldi, via Sant’Egidio, via Di Mezzo, pendio La Riccia, piazza Castello, via Duomo, pendio San Domenico, via De Tullio, via Garibaldi, vico Zippro, via di Mezzo, largo Fuggetti e rientro nel santuario, sul cui piazzale antistante sono previste celebrazioni eucaristiche, con preghiera di affidamento ai Santi Medici, alle ore 17.30-18.30-19.30.

Alle ore 20.30,nel campetto dell’oratorio San Giuseppe, spettacolo con il complesso musicale ‘Napolatino’.

Non mancheranno alle ore 23.30 il consueto spettacolo pirotecnico a Mar piccolo della ditta Itria Fireworks di Martina Franca e le luminarie allestite dalla ditta Memmola di Francavilla Fontana.

I festeggiamenti si concluderanno domenica 12 ottobre con santa messa in ringraziamento nel santuario alle ore 17.30, con preghiera finale ai Santi Cosma e Damiano.

Nel santuario si potrà acquistare la medaglia dei Santi Medici al costo di 7 euro, contribuendo così alle spese sostenute dalla confraternita per l’organizzazione della festa.

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A Taranto

‘Piazza della Democrazia’ sulle comunità energetiche rinnovabili

24 Set 2025

Dopo il confronto tra i candidati alla carica di sindaco al teatro Tarentum durante l’ultima campagna elettorale, l’arcidiocesi di Taranto organizza per venerdì 26 settembre il secondo appuntamento con le ‘Piazze della democrazia’, occasione di dialogo all’interno delle comunità italiane. L’appuntamento è alle ore 19 in piazzetta Sant’Egidio (pendio La Riccia).

Nel corso dell’incontro l’arcidiocesi annuncerà le modalità del proprio impegno nel nostro territorio sul tema delle comunità energetiche rinnovabili, lanciato nella 49esima Settimana sociale dei cattolici in Italia svoltasi nel 2021 a Taranto.

Il programma prevede i saluti dell’arcivescovo, mons. Ciro Miniero; del sindaco, Pietro Bitetti e del presidente di Confcooperative Taranto, Stefano Marzio.
Questi gli interventi, che saranno coodinati da Monica Caradonna, giornalista Rai: ‘Le comunità energetiche rinnovabili: opportunità e prospettive’, Andrea Pazzi, amministratore Power Energia; ‘Gli strumenti finanziari a supporto delle comunità energetiche rinnovabili: il ruolo di Banca Etica’ – Paolo Vierucci, responsabile Ufficio sviluppo e orientamento crediti Banca Etica; ‘Le comunità energetiche rinnovabili della diocesi di Taranto: energia rinnovabile e solidarietà condivisa, il percorso avviato e gli obiettivi da raggiungere’ – Pietro Panzetta, dottore commercialista e consulente del lavoro.
Alle ore 20 ci saranno le conclusioni.

Le ‘Piazze della democrazia’, ricordiamo, sono frutto della 50esima Settimana sociale dei cattolici in Italia, svoltasi nel 2024 a Trieste.

 

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Diocesi

Comunità energetica diocesana: al via la cooperativa e il convegno

23 Set 2025

di Silvano Trevisani

Sono giorni fondamentali per la costituzione della Comunità energetica rinnovabile diocesana: domani, venerdì 25 settembre, avverrà la stipula per la costituzione effettiva della relativa cooperativa “Energia Rinnovabile e Solidarietà Condivisa dell’arcidiocesi di Taranto”. Il giorno seguente, venerdì 26, si terrà un convegno sulle comunità energetiche, come Piazza della democrazia, sul pendio La Riccia.

Ricordiamo che le comunità energetiche (o comunità energetiche rinnovabili – Cer) sono gruppi di utenti produttori e consumatori di energia i cui membri possono produrre, accumulare e scambiare energia rinnovabile al fine di ottenere benefici ambientali, sociali ed economici. Hanno l’obiettivo di produrre e utilizzare energia da fonti rinnovabili, soprattutto attraverso l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici. Una parte degli incentivi che la Cer diocesana incasserà potrà essere destinata al sostegno della fragilità energetica delle famiglie. L’incentivo che sarà prodotto nel ventennio di durata del progetto verrà distribuito fra i membri aderenti o secondo le finalità sociali che la Cer vuole perseguire.

La promozione delle Cer nella Chiesa italiana risponde, inoltre, agli obiettivi di favorire l’adozione di comportamenti sostenibili e responsabili, promuovere la coesione delle comunità, ridurre le emissioni di Co2 e ottimizzare i consumi energetici. Ricordiamo che dell’argomento si discusse approfonditamente anche nella Settimana sociale svoltasi a Taranto nell’ottobre 2021, che affrontò il tema “Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Ricordiamo, inoltre, che l’anno scorso la Conferenza episcopale italiana ha redatto un vademecum per la costituzione delle Cer.

Nei mesi scorsi, varie parrocchie della diocesi hanno aderito all’invito di partecipare alla Comunità energetica rinnovabile diocesana e ora è arrivato il momento della finalizzazione dell’opera che giunge all’attuazione in tempi ristretti “per non perdere occasioni importanti, soprattutto per accedere a sovvenzioni e facilitazioni”.

La diocesi, quindi, a opera del vicario economo monsignor Luca Lorusso, ha invitato i parroci ha esaminare lo statuto, rivisto da esperti e dall’arcivescovo, e a ritrovarsi all’appuntamento per la stipula della cooperativa, alla presenza del notaio, il 25 settembre alle 17.30 presso nella Curia diocesana. Anche l’arcivescovo sarà presente all’occasione.

Inoltre, il giorno successivo, 26 settembre alle 18.30 presso il pendio La Riccia, in città vecchia,si terrà un convegno organizzato come “Piazza della Democrazia” proprio sul tema delle Cer e sulla costituzione della cooperativa.

Il programma prevede il saluto da parte dell’arcivescovo Ciro Miniero, del sindaco Piero Bitetti, del presidente di Confcooperative Taranto Stefano Marzio, modera la giornalista Monica Caradonna. Questi i temi in discussione: “Opportunità e prospettive: Andrea Pazzi, amministratore di Power; “Il ruolo di Banca etica”: Paolo Vierucci, responsabile Ufficio sviluppo e orientamento crediti di Banca etica: “La Cer della diocesi di Taranto – Energia rinnovabile e solidarietà condivisa. Il pensiero avviato e gli obiettivi da raggiungere”: Piero Panzetta, dottore commercialista e consulente del lavoro.

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Musica

Si è aperta domenica 21, a Grottaglie, la VI stagione organistica in Chiesa madre

23 Set 2025

di Silvano Trevisani

Dopo l’anteprima tenuta il 14 giugno scorso dalla ‘Schola Gregoriana’ della Cattedrale di Strasburgo, si è aperta ufficialmente, domenica 21 settembre alle ore 20.30 nella Chiesa Collegiata Maria SS. Annunziata di Grottaglie. guidata dal parroco don Eligio Grimaldi, la VI Rassegna organistica sotto la direzione artistica di Nunzio Dello Iacovo, patrocinata dalla pluriassociazione S. Francesco De Geronimo, presieduta da Ciro De Vincentis.

Al maestro messicano Gustavo Delgado Parra è toccato dare il via alla serie di concerti che anche quest’anno vengono proposti all’attenzione di un pubblico particolarmente affascinato dall’antichissimo strumento, che tanto interesse continua a riscuotere non solo a livello locale, ma senz’altro nazionale, grazie alla partecipazione di tanti organisti di fama ben riconosciuta.

Con comprensibile soddisfazione ne ha dato comunicazione il m° Dello Iacovo: “Il ciclo di concerti in svolgimento da settembre a dicembre, tradizionale periodo della rassegna, avrà fisionomia interamente strumentale, pertanto vedrà l’organo quale unico protagonista. Il concerto iniziale e quello conclusivo porranno in risalto la Scuola organistica spagnola, scuola gloriosa, soprattutto nei secoli XVI e XVII e saranno tenuti da due eminenti musicisti e studiosi di questo repertorio: il messicano Gustavo Delgado Parra, nel primo concerto, la spagnola Montserrat Torrent Serra, nell’ultimo”.

“Per Gustavo Delgado, si è trattato della prima volta al nostro organo, cosa di cui siamo particolarmente contenti a motivo della statura artistica del maestro e, al contempo, per la sua affinità culturale con la letteratura rinascimentale e barocca. Egli eseguirà brani significativi degli Autori seguenti: Nicholas Carlston (s. XVI), Manuel Rodrigues Coelho (1555-1635), Francisco Correa De Arauxo (1576-1654), Antonio Valente (ca 1520-1580), Girolamo Frescobaldi (1583-1643) e altri”.

“Avremo anche il piacere di poter ascoltare, per il terzo anno consecutivo, Montserrat Torrent, e questo rappresenta per tutti noi un grande onore. Un felice ritorno anche per Grazia Salvatori e per Federica Iannella, riconosciute quali rappresentanti all’estero della Scuola organistica italiana e della sua letteratura. Salvatori è caposcuola, in ambito accademico, nella nostra regione; Iannella è nota per le sue incisioni di composizioni di autori italiani, soprattutto dell’Ottocento, e per la ricerca filologica, con relativa pubblicazione, condotta su partiture di autori italiani dei secoli XVIII e XIX.

Il protagonista del terzo concerto sarà un giovane, ancora ventenne, tra i più stimati e conosciuti talenti italiani. La presenza di Nicola Dolci nella Rassegna grottagliese è nuova ma… non al nostro organo, avendo egli partecipato alla masterclass tenuta l’anno scorso da Brett Leighton e Massimiliano Raschietti. Infine, in riferimento alla ricerca musicologica sul “mondo” organistico e le sue vicende storiche nella nostra regione, ho il piacere di segnalare la prossima pubblicazione, a cura del musicologo pugliese Claudio Ermogene Del Medico, di un Quaderno (nell’ambito di una collana tematica) dedicato, in parte rilevante, al nostro organo”.

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