Un Dio che attende l’uomo
Ritiro, in preparazione dell’Avvento, dell’ufficio catechistico e dell’Azione cattolica diocesana
Si è svolto domenica 23 novembre, al seminario arcivescovile di Taranto, il ritiro di Avvento promosso dall’ufficio catechistico e dall’Azione cattolica diocesana. Un appuntamento pensato volutamente prima dell’inizio ufficiale del tempo liturgico, per offrire ai partecipanti l’occasione di entrare nella nuova stagione spirituale con uno sguardo rinnovato e un cuore preparato.
Il pomeriggio si è aperto con la preghiera dei vespri, che ha introdotto l’assemblea in un clima di silenzio e ascolto. A seguire, la meditazione è stata affidata a mons. Giovanni Chiloiro, parroco del Cuore Immacolato di Maria, che ha guidato i presenti lungo il tema scelto per la giornata: “Tempo di avvento, tempo di speranza, visto dalla parte di Dio”.
La riflessione ha toccato diversi punti chiave, offrendo immagini profonde e provocazioni interiori. «Avvento è il tempo di Dio che attende l’uomo», ha ricordato, sottolineando come sia Dio ad attendere noi prima ancora che noi lo cerchiamo.
Un’attesa, quella divina, che è “tempo di amore paziente”, perché Dio aspetta «la comunione vera tra i popoli e tra noi». Ma non si tratta di un’attesa passiva: «L’attesa di Dio non è inoperosa ma piena di segni».
Dio, ha proseguito mons. Chiloiro, vive l’avvento con una «speranza ostinata come l’amore», capace di intravedere possibilità dove noi vediamo solo limiti: «Mentre noi vediamo rovine, Dio vede germogli».
L’avvento, allora, non è soltanto preparazione al Natale, ma la scoperta di un Dio già presente: «Non attendiamo un Dio che deve ancora arrivare, ma un Dio che già cammina accanto a noi».
Nella meditazione non sono mancati riferimenti alle figure che illuminano questo tempo liturgico: Maria, posta “al centro dell’avvento”, perché «nel suo sì c’è tutto l’avvento di Dio»; Giuseppe, l’uomo del silenzio che “non comprende tutto ma ha fede”, custode discreto del mistero; e i pastori, immagine dei semplici, “coloro che guardano il cielo”, nei quali Dio trova la povertà che accoglie.
Dopo la meditazione, il ritiro è proseguito con un tempo di adorazione eucaristica, durante il quale i presenti hanno potuto accostarsi al sacramento della riconciliazione grazie ai sacerdoti disponibili. Il ritiro si è concluso con un gesto simbolico, a suggellare il cammino condiviso.
Pur non essendo un evento di massa, il ritiro ha visto la partecipazione di un buon numero di persone, provenienti da diverse parrocchie: segno del desiderio di ritrovare uno spazio di ascolto e interiorità.
Uno spazio che si riempie delle parole con cui mons. Chiloiro ha concluso la sua meditazione: «Dio ci chiede di vivere l’avvento ogni giorno. Dio non smetterà mai di sperare».
A noi il suo invito, che è anche una consegna:
«Imparare a guardare la vita come Lui la guarda significa avere la stessa speranza di Dio».

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