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Si conclude giovedì in biblioteca il progetto Sulle orme di Alda Merini, curato da Trevisani

11 Mag 2022

Si avvia a conclusione il progetto culturale: “Sulle orme di Alda Merini”, promosso e avviato nel maggio 2021 dal Comune di Taranto, su proposta di Carmen Galluzzo Motolese, e curato dal giornalista e scrittore Silvano Trevisani. Giovedì 12 maggio alle ore 18, negli spazi della Biblioteca civica “Acclavio” si svolgerà il quarto e ultimo incontro, con la presentazione del libro “Taranto città della poesia” di Silvano Trevisani (Edizioni Macabor).

Introdurrà Carmen Galluzzo Motolese, presidente Club per l’Unesco di Taranto e Associazione Culturale “Marco Motolese”, che ha collaborato al progetto inserendolo nella celebrazione della Giornata mondiale della poesia Unesco 2021/2022.

Dialogheranno con l’autore: Giuseppe Goffredo, poeta e direttore di “Poiesis” e Bonifacio Vincenzi, poeta ed editore. Gli attori Imma Naio e Antonello Conte declameranno alcune poesie.

Il Novecento nella nostra città, ci racconta nel suo libro Trevisani, ha dato i natali a molti poeti o li ha accolti tra i suoi residenti, molti tra questi sono nella ribalta nazionale. Alcuni hanno ricevuto, a partire dal 1953, il Premio Viareggio. Vi è poi, chi ha vinto  un Oscar come sceneggiatore e altri sono stati autori universalmente noti e storicizzati. Parliamo di Cesare Giulio Viola, Michele Pierri, Raffaele Carrieri, Nerio Tebano, Giacinto Spagnoletti, Giosi Lippolis, Cosimo Fornaro, Alda Merini, Cosimo Ortesta, Giovanna Sicari. A loro l’autore ha  dedicato singoli saggi e piccole antologie. Come non ricordare Michele Perfetti, teorico della poesia visiva, che proprio a Taranto tenne la sua “prima” mondiale e una attenzione è data anche a Pasquale Pinto.

Nella seconda parte il Trevisani antologizza i poeti che, dal Novecento ad oggi, hanno fatto poesia in lingua italiana a Taranto con continuità: Augusto Cardile, Rosetta Baffi Silvestri, Piero Mandrillo, Pio Rasulo, Vittorio D’Amicis, Myriam Pierri, Sebastiano Causo, Tommaso Mario Giaracuni, Vincenzo Jacovino, Angelo Lippo, Tommaso Anzoino, Ettore Toscano, Aldo Perrone, Antonio Liuzzi, Giovanni Amodio, Dino De Mitri, José Minervini, Christian Tito, Paola Mancinelli, Mara Venuto. Si tratta in questo caso, di poeti che sono “rimasti” (quasi tutti) a Taranto e che forse anche per questo hanno faticato molto di più ad entrare nel circuito nazionale.

Sono 32 i profili che compongono il racconto poetico della città tra il XX secolo e i primi decenni del XXI, e che naturalmente si assommano a tutti i poeti del passato, entrati a pieno diritto nella storia di Taranto. Un racconto che merita, secondo l’autore, maggiore attenzione da parte dell’intera città, dell’intera Puglia e del mondo della cultura nazionale. Trevisani poi propone alle istituzioni la realizzazione del “Parco della poesia”, un luogo che possa essere memoria vivente dei grandi poeti tarantini e offrire nel suo percorso naturale occasione per rilanciare il valore della poesia come potere umanizzante oltre che espressione della poetica del nostro territorio.

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