Sport

Taranto, parla il ds Dionisio: “Sono contento del rinnovamento totale della rosa”

Nicola Dionisio con il presidente Giove
20 Ago 2022

Bisogna essere ottimisti. Doverosamente, almeno alla vigilia del campionato che disputerà il Taranto calcio in serie C. Ecco perché appaiono incontestabili le parole di Nicola Dionisio. Che ha dichiarato al Corriere dello Sport: “Si è chiuso un ciclo ed ora se n’è aperto un altro. Abbiamo rinnovato totalmente la rosa e sono contento dei colpi che abbiamo fatto. Manca ancora qualcosa, ma fino al primo settembre c’è tempo per intervenire”. Il direttore sportivo prova a definire gli obiettivi: “Non faccio promesse, ma credo in ciò che stiamo facendo. Voglio un Taranto che raggiunga almeno la decima posizione”. L’obiettivo, quindi, sarà i playoff. Anche se apertamente non lo si dice. A parere di Nicola Dionisio “il livello tra C e D è pressoché identico, non essendoci più la C2”. Un motivo in più per scommettere sulle risorse di cui già si dispone: “I calciatori vanno valorizzati, ed è quello che vogliamo fare noi. Ritengo che saranno funzionali alla causa. Almeno il 90 per cento dei calciatori in rosa”. L’erede di Francesco Montervino aggiunge che la società è alla ricerca di una punta – si è già assicurata il bomber Saveriano Infantino. Con il tesseramento di Sakoa il reparto dovrebbe essere al completo. Tra i giocatori più attesi, da recuperare dopo il grave infortunio (rottura del legamento crociato), c’è il centrocampista ivoriano Aboubakar Diaby che “sta completando il suo ciclo riabilitativo e entro la fine di settembre rientrerà a pieno giro”.

I TEST A PORTE CHIUSE. Prosegue la preparazione in vista della prima giornata del campionato slittato al 4 settembre. Dopo l’allenamento congiunto con il Manduria, domani alle ore 18 il Taranto sarà impegnato sul campo della Virtus Francavilla. Gara amichevole che verrà disputata a porte chiuse. Il gruppo, intanto, ha dato il benvenuto ai nuovi arrivi: il difensore centrale Edoardo Vona (classe 1996), proveniente dall’Imolese, e il centrocampista Antonio Romano, che lo scorso anno ha contribuito alla salvezza della stessa squadra di Imola. Si lavora al riparo dai riflettori per trovare l’amalgama tra i diversi calciatori.

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Sport

Traversata dello Stretto: la resilienza e la fedeltà del gruppo paralimpico della Difesa

19 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Sono le imprese che ci piacciono di più. Quelle che riabilitano l’uomo, corresponsabile sì della distruzione del mondo, attraverso il cambiamento climatico da lui indotto; ma pure capace di spingersi oltre i propri limiti facendosi esempio nel bene. Tra queste imprese possiamo metterci quella che firmerà il gruppo sportivo paralimpico della Difesa. Che domani 20 agosto sarà protagonista dell’attraversamento dello Stretto di Messina. “Sarà una prova in cui, a differenza delle altre competizioni sportive, non ci saranno vincitori e vinti ma, all’arrivo, saremo tutti insieme per dimostrare ancora una volta la forza, la determinazione e la tenacia del Gruppo che non si arrende”, ha dichiarato il tenente colonnello Gianfranco Paglia, che sarà tra i 16 partecipanti atleti. Con lui ci saranno: Giuseppe Spatola, Massimiliano Riccio, Raffaele Di Luca, Daniele Nasole, Victor Scaccia, Roberto Como, Jacopo Curzi, Michele Ricciardi, Angelo Corsaro, Umberto Santangelo, Davide Grasso, Adriano Vena, Giorgio Porpiglia, Alessandro Recita e Andrea Quarta. È un gruppo che “continua a servire il Paese tenendo ben saldi i valori per cui hanno giurato fedeltà alle istituzioni”. Sono persone che, per fare il loro dovere, hanno subito danni fisici, mutilazioni. Provengono da Esercito, Carabinieri, Marina e Aeronautica militare. Nelle forze armate continuano a credere ancora. Al punto da sfruttare ogni occasione per far sventolare il Tricolore.

LA STAFFETTA DELL’INCLUSIONE. Gli atleti raggiungeranno Reggio Calabria a nuoto. La traversata prevede un percorso di circa 3,8 km con partenza da Torre Faro e arrivo a Villa San Giovanni. Lo Stato Maggiore della Difesa – V Reparto e il gruppo sportivo paralimpico interforze saranno coadiuvati dalla Asd Ulysse per il supporto sul territorio. Per la prima volta la traversata si svolgerà a staffetta. E questo consentirà un’ampia partecipazione tra quanti si cimenteranno nella prova fin dove glielo consentirà il corpo.

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Sport

Ruta Meilutyte e Benedetta Pilato: la bellezza del duello è l’essenza della gara

18 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Cala il sipario sugli Europei di nuoto in corsie. Che hanno visto padroneggiare la nazionale italiana, la più forte di sempre, a quanto pare, capace di vincere 35 medaglie (13 ori, 13 argenti e 9 bronzi). Nell’ultima giornata abbiamo assistito al trionfo di Ruta Meilutyte la quale, con il tempo di 29”59, ha fatto meglio di Benedetta Pilato (29”71), nella finale dei 50 metri rana. Ebbene, nel bene e nel male, la campionessa lituana rappresenta un esempio per l’italiana: negativo perché non ha saputo gestire la sconfitta e la popolarità, tanto che nel 2019 si era ritirata; positivo perché è riuscita a rialzarsi, e a fare subito il grande risultato. Questa lezione in realtà Benny l’ha già imparata. Perché dopo la delusione delle Olimpiadi di Tokyo ha firmato un’ottima annata, aggiudicandosi il titolo italiano, europeo e mondiale nei 100 rana – resiste il suo record nei 50 (29”30). Inoltre non ha mai perso il sorriso e la voglia di divertirsi in vasca. Lo ha dichiarato lei stessa nel post gara.

LE VICISSITUDINI DELL’AVVERSARIA. Nata a Kaunas il 19 marzo 1997, Ruta Meilutyte è orfana di madre: l’ha persa quando aveva solo 4 anni, a causa di un incidente in auto. All’età di 7 anni ha cominciato a nuotare. A 13 si trasferì con il padre e i fratelli in Inghilterra, a Plymouth, dove si è fatta allenare da Jon Rudd. Le si è aperta una nuova vita con i successi in vasca: nel 2012, a soli 15 anni, ha preso parte ai Giochi olimpici di Londra laureandosi campionessa nei 100 m rana. Nel 2013 ha realizzato il record europeo. Così in vasca corta, 50 rana, nel 2014. Prese a vincere tutto finché non è stata la depressione ad impossessarsi di lei. Ha combattuto contro problemi di salute mentale, ed è tornata grande quest’anno, all’inizio dell’estate, diventando la nuova campionessa del mondo dei 50 rana. Le mancava l’acqua, la velocità, il posto dove può sentirsi bene ed esprimere una parte di sé, ha confidato. E poi l’adrenalina della gara. Il mondo del nuoto l’ha ritrovata. E pure Benedetta Pilato la ringrazia: la competizione si nutre del duello, della rivalità sana, a beneficio dello spettacolo e della carica motivazionale degli stessi atleti, che sono fenomenali.

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Diocesi

Don Domenico, le campane suonano oggi a pace e gioia!

17 Ago 2022

Il ricordo di don Emanuele Ferro nostro direttore purtroppo impossibilitato a partecipare alle esequie di don Domenico Morciano, suo parroco

 

Don Domenico Morciano ha impiegato tutta una vita per essere semplicemente un prete. Non c’è persona che non l’abbia avvicinato che non abbia fatto esperienza della sua serenità interiore e del suo essere sempre vivo alla presenza di Dio. Grandissimo predicatore, antesignano nelle comunicazioni sociali, è stato un evangelizzatore instancabile ed un uomo dalla testimonianza cristallina, uomo fra la gente, uomo della sua gente. Oggi lo accoglie il Signore perché da lì continui ad illuminare, come servo buono e fedele. San Giorgio piange una grande guida ma le campane del paradiso suonano a distesa: pace e gioia. Grazie don Domenico perché sei stato e sarai un faro per il mio sacerdozio.

don Emanuele Ferro

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Sport

Contro le bombe, una pioggia di ori

17 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Non sono atleti solamente. Sono ragazzi che cercano l’eccellenza, laddove hanno talento, nei quali rivivono quelle persone che hanno lasciato questo mondo, dopo aver vissuto rettamente. Da Benedetta Pilato a Margherita Panziera, da Gregorio Paltrinieri a Nicolò Martinenghi, alla sorprendente Elena Bertocchi passando per la coppia Ruggiero-Minisini: la nazionale italiana del nuoto ha lanciato la sfida a Vladimir Putin e, ogni giorno, sul campo, lo sta sconfiggendo. A suon di medaglie naturalmente – quelle d’oro, al momento, sono 17.  Il mondo è loro. Dei giovani che amano lo sport, la musica, l’arte, la letteratura; di quanti lavorano e studiano mettendo la conoscenza, i saperi, la moderna tecnologia al servizio della verità e del bene comune. Il mondo non è dei dementi che impiegano tempo, risorse e mezzi per fare le guerre, interpersonali o tra popoli e continenti.

Restando nel mondo dello sport, tra questi ragazzi stupendi possiamo mettere Marcell Jacobs sicuramente: il campione olimpico è stato incoronato re d’Europa nei 100 metri: con il tempo di 9.95 ha sconfitto i britannici Hughes e Azu. Dopo mesi difficili è tornato a ruggire per unirsi al coro dei “contestatori”. Tra questi, per tornare all’acqua, non possiamo non ricordare le atlete dell’Ucraina che hanno condiviso il podio con l’Italia, con la nazionale femminile di nuoto sincronizzato, proprio nella giornata inaugurale degli Europei. Un trionfo che va oltre lo sport.

LA COMPETIZIONE. E non finisce qui: gli Europei di Roma proseguono con la possibilità per gli azzurri di conquistare altre medaglie d’oro. Cresce l’attesa per Benedetta Pilato, che tra poche ore, alle 18.05, scenderà nuovamente in vasca nella finale dei 50 rana. Ieri ha vinto entrambe le prove scendendo sotto i trenta secondi. Si preannuncia un testa a testa con la lituana Ruta Meilutyte, che ha fatto meglio di lei, chiudendo la gara del pomeriggio a soli 14 secondi dal record del mondo stabilito dalla stessa Benny. Appuntamento al Foro Italico. L’auspicio è che la 17enne tarantina, stimolata dalla presenza di un’altra azzurra, Arianna Castiglioni, possa dare il meglio e donarci un’altra immensa gioia.

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Sport

Prisma, l’ottimismo di Di Pinto: “Lavoriamo bene per costruire una certa mentalità”

La preparazione in acqua - foto, Walter Nobile
16 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Il campionato dista diverse settimane, ma l’attenzione è già alta, per una squadra chiamata a confermarsi in Superlega, e a migliorarsi. Coach Di Pinto parla di un “gruppo sano e motivato” e di aver ricevuto “ottime risposte sin da subito”. Così la Gioiella Prisma Taranto entra nel vivo della preparazione atletica che la condurrà alla prima partita stagionale, domenica 2 ottobre, contro i campioni d’Italia in carica. Si è lavorato anche in acqua, alla Masseria La Camardia a Sava, di proprietà dei presidenti Zelatore e Bongiovanni.

GLI INGREDIENTI GIUSTI. “Abbiamo cominciato presto, stiamo lavorando bene e sta andando tutto secondo la nostra programmazione. Sono state due settimane di preparazione base utili per studiare a fondo quella che sarà poi sia la preparazione individuale, che l’insieme fisico tecnico e strategico di gruppo”, ha detto il mago di Turi, tecnico meticoloso, che non lascia nulla al caso. L’esperienza gli insegna che sono tanti gli aspetti sui quali bisogna lavorare, dentro e fuori il campo. Tornando, quindi, alla recente visita della Prisma al museo archeologico nazionale MArTA: “Mi piace l’idea dei ragazzi che assaporano la storia della città di Taranto e della Puglia, anche grazie all’intervento del sindaco Rinaldo Melucci che come al solito è stato straordinario insieme all’assessore allo Sport Azzaro con la direttrice Eva Degl’Innocenti”. Vincenzo Di Pinto ringrazia il primo cittadino, in particolare, non solo per l’iniziativa realizzata, ma anche per il prezioso sostegno che potrà dare durante il prossimo campionato. Dove si potrà arrivare? Con gli ingredienti giusti, lontano. Considerando che il nuovo gruppo formatosi è un “mix di giovani ed esperti, è importante dare alla squadra personalità ed un certo tipo di mentalità”. La mentalità vincente. Quella che sa trasmettere lo stesso allenatore della Prisma Taranto; che ti permette di entrare in campo senza temere alcun avversario. Nemmeno le squadre più quotate ed attrezzate.

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Otium

La dea dell’arpa: Claudia Lamanna

Claudia Lamanna a palazzo Marchesale di Laterza
15 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Assistere a un suo concerto è un’esperienza che dovrebbero fare tutti. Almeno una volta nell’esistenza. La definiscono l’arpista più brava del mondo, Claudia Lucia Lamanna, ma è riduttivo: lei è la dea dell’arpa. Non c’entra la tecnica, che è superba, quanto le sensazioni del tutto inedite che ti lascia. Non c’è gioia né dolore, dove ti porta. La sua Musica non affligge e non consola. L’arpista sa andare oltre le emozioni. Davvero è un tutt’uno con lo strumento che suona. E quando finisce il pezzo, se lo guarda, la sua Madonna, la ringrazia; poi torna in sé, tra noi, liberandosi col sorriso di una farfalla in volo. Un rito reiterato durante il recital ad ogni prova.

Così Claudia Lamanna ha incantato anche il pubblico che ha raggiunto il centro storico di Laterza. Ieri sera, a palazzo Marchesale, è andato in scena il recital voluto dall’associazione culturale “la Gravina”, nell’ambito dell’iniziativa Le Passeggiate – Salotti di arte e cultura. Un momento condiviso anche con il primo cittadino di Laterza, Franco Frigiola, che ha ribadito l’importanza della cultura come vettore di sviluppo, a beneficio dell’intero territorio. Un vero gioiello la location, la Corte del palazzo Marchesale, cornice degna di quanto possano aver custodire quelle stesse mura, attraverso l’ascolto. Un plauso alla Proloco e al Comune di Laterza. Che hanno coadiuvato la Gravina contribuendo la successo della serata.

Claudia Lamanna è nata a Noci, 26 anni fa. Diplomata in Arpa a soli 15 anni, dopo la laurea di secondo livello con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore al conservatorio Nino Rota di Monopoli si è perfezionata alla Norwegian Academy of Music di Oslo e alla Royal Academy of Music di Londra. Ha vinto numerosi concorsi: ultimo in ordine cronologico, il più prestigioso, l’International Harp Contest 2022 in Israele, lo scorso trentuno marzo. Ha calcato i più grandi palcoscenici del mondo – da Londra a Bangkok. È stata arpista dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano per il biennio 2017-19. Come solista e orchestra, ha suonato, tra l’altro, con l’Orchestre National de Cannes; con la Jerusalem Symphony Orchestra e l’Orchestra sinfonica metropolitana di Bari. Con quest’ultima tornerà ad esibirsi nei prossimi appuntamenti di settembre: il 23 a Potenza, il 24 a Matera, il 25 a Bari. Ovunque vada, il suo approccio alla musica resta lo stesso. Il regalo al suo pubblico è assicurato.

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Sport

“Cicloamatour” omaggia San Rocco

Ciro Greco sul traguardo di Coreggia - Alberobello
14 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Un appuntamento che si rinnova. Il connubio tra sport, storia e religione: fervono i preparativi per il “Trofeo San Rocco”, che si terrà nel pomeriggio di mercoledì prossimo 17 agosto, a Locorotondo. L’edizione numero 10 è in memoria di Nico Carparelli. La gara ha una doppia valenza: sportiva, in quanto una classica del panorama ciclistico interregionale, con oltre trent’anni di storia, vetrina per diversi atleti dilettanti; turistico-religiosa, in quanto evento particolarmente sentito dalla comunità di Locorotondo, tenuto in concomitanza con i festeggiamenti in onore del Santo Patrono, San Rocco. La Valle d’Itria è tornata a riempirsi di turisti nella stagione in corso. E gli spettatori contribuiscono alla riuscita dell’evento, organizzato da Chialà Cycling Team.

LA GARA. I corridori si sfideranno su un circuito tecnico, veloce, di appena 3,88 km, da ripetere 18 volte per un totale di 65,96 km (primo giro di prova). Partenza e arrivo su corso XX Settembre, in cima alla salita del borgo riconosciuto come tra i più belli d’Italia. Un continuo saliscendi che non darà respiro ai corridori. Un circuito anche panoramico; ma i partecipanti, sospinti dall’immancabile vento, non avranno modo di gratificare la vista transitando in tutta velocità sul “lungomare” di Locorotondo. dD

Il CAMPIONATO. Il 10° Trofeo San Rocco – Memorial Nico Carparelli è la quarta tappa di “Cicloamatour” che, ad oggi, ha un unico padrone: il grottagliese Ciro Greco. L’atleta del Team Eracle ha calato il poker, domenica scorsa, nella gara di Coreggia – Alberobello. Una vittoria netta. E il vantaggio su Fabio Ciccarese (Airone Leo Constructions), il più diretto inseguitore nella classifica assoluta, si è fatto considerevole (66 punti). Tra le donne, conduce Flavia Pierri, dello stesso Team Eracle, sulla campionessa in carica Clarissa Bolettieri (labiciclettastore.it). Le gare del campionato ciclistico amatoriale della Puglia termineranno ad ottobre. A quattro giorni dal trofeo San Rocco, domenica 21 agosto, l’omaggio al Santo Patrono proseguirà con un’altra corsa, in località San Marco di Locorotondo.

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Sport

Il Triplete di Benedetta Pilato: agli Europei di Roma, arriva l’oro nei 100 rana

13 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Missione compiuta! Benedetta Pilato ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei di nuoto, in svolgimento a Roma: dopo aver brillato nelle due prove di ieri, con il miglior crono nella piscina del Foro Italico, la 17enne di Taranto ha fatto sua la finale dei 100 rana in 1:05.97 precedendo una sorprendente Lisa Angiolini e Ruta Meilutyte. Il risultato che tutti si aspettavano dall’azzurra, partita coi favori del pronostico, si è materializzato nella capitale adibita a tempio del nuoto, in questi giorni. Dopo aver vinto il mondiale a Budapest e il campionato italiano, quest’anno, Benny si è laureata anche campionessa d’Europa. Il “triplete” è servito. L’Europeo continua per Benedetta Pilato, che martedì prossimo potrà dedicarsi alla sua prima specialità: la distanza dei 50 rana, dove detiene il record del mondo. La nuotatrice delle Fiamme Oro e CC Aniene non smette mai di sorprendere e di inorgoglire l’intera comunità.

LA DEDICA. Nell’immediato post-gara, prima di riprovare l’ebbrezza nell’ascoltare e cantare insieme al pubblico l’inno di Mameli dal gradino più alto del podio, Benedetta Pilato ha rivolto il pensiero a Stefano Nurra, il video analista che aiutava il suo allenatore Vito D’Onghia: il tecnico, uno dei più grandi esperti di analisi biomeccanica della nuotata, collaboratore della Federazione Nuoto Turca, è morto prematuramente a causa di una forma di leucemia fulminante. Aveva studiato anche l’atleta tarantina. Che ha confidato di non aver fatto proprio una passeggiata: “Ho fatto fatica in questi giorni: oggi mi faceva male il braccio, ma il tifo mi ha messo tanta carica. Volevo mettere la mano davanti a tutte e così è stato, senza vedere tempo o altro”. Benny non poteva che esprimere anche soddisfazione per la prestazione di Lisa Angiolini. Ovvero per la doppietta azzurra straordinaria, dal sapore particolare, perché “oro e argento con un’amica è sempre bellissimo, siamo fortissime tutte nella rana, ormai”. E non solo nella rana: dalle ragazze agli uomini, la nazionale italiana del nuoto sta dominando in questo campionato.

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Sport

Italcave Real Statte: il ritorno di Patrizia Convertino tra passato, presente e futuro

Patrizia Convertino in maglia rossoblu
13 Ago 2022

di Paolo Arrivo

È una eccellenza del calcio a cinque femminile (campione d’Italia per 3 volte), capace di assicurare ricadute positive sull’intero territorio, compreso il capoluogo ionico. E avremo modo di seguirla durante la prossima stagione: l’Italcave Real Statte è anche la casa di Patrizia Convertino. Che ha scelto di farvi ritorno. Non sarà una semplice giocatrice, il vice capitano storico, ma una stampella del coach Tony Marzella. Un delicato impegno (“duro ma affascinante”) per il quale è costretta a fare l’in bocca al lupo a se stessa. L’obiettivo è fare della prossima stagione l’anno più bello. Una volta chiusa la carriera da calciatrice, la veterana, centrale forte ed esperta, potrebbe cominciare quella da allenatrice. Lo ha dichiarato lei stessa. Con la maglia del Real Statte, ricordiamo, ha contribuito a tutti i successi, dagli scudetti alle Coppe e Supercoppe.

IL DOPPIO IMPEGNO. “Il mio è un ritorno di cuore. Qui è iniziata la mia carriera calcistica e qui ho intenzione di terminarla con la mia famiglia Real Statte: Tony (Marzella, ndr) mi ha dato questa possibilità di essere una sorta di allenatore in seconda, ruolo quanto mai bello e importante per la società”. La calciatrice dichiara tutta la propria soddisfazione per avere l’opportunità di affiancare in una nuova avventura l’allenatore storico. Poi “quando ci sarà la possibilità, visto questo mio doppio impegno, indosserò la maglia da giocatrice per mettere a disposizione quanto acquisito in questi anni, in campo”.

IL CAMPIONATO. Start fissato all’8 settembre. Il calendario della serie A femminile, stagione 2022-23, sarà stilato il 16 agosto. Quattro giorni dopo, le atlete dell’Italcave Real Statte si ritroveranno allo Sporting Club Montetermiti per avviare la preparazione atletica.

IL SUPPORTO A COACH MARZELLA. Oltre a Patrizia Convertino, lo staff è stato allargato all’inserimento di Mimmo Capodiferro, già dirigente nell’anno di fondazione del club, del consulente nutrizionale Luca Villani. E di Celeste Marzella, tirocinante osteopata.

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Arte

Orfeo e le Sirene: un inestimabile reperto trafugato nel Tarantino, potrebbe approdare al Marta

13 Ago 2022

di Silvano Trevisani

Chi incantava più il pubblico dell’antichità: il mitico Orfeo, poeta e cantore divenuto, con la sua cetra, punto di riferimento per i secoli a venire, o le Sirene, controverso simbolo dell’attrazione irresistibile e fatale? Il quesito retorico e irrisolvibile torna d’attualità oggi con la notizia che probabilmente potremo godere dell’esposizione di questo gruppo scultoreo unico, in argilla, che non ha paragoni o copie, risalente all’età ellenistica (intorno al 300 a.C.) che, scavato clandestinamente nel nostro territorio e venduto a trafficanti internazionali con base in Svizzera, è approdato negli Stati Uniti ed esposto già dalla metà degli anni Settanta nel Getty Museum di Los Angeles, risultando tra i prezzi più pregiati, dal quale sono già tornati in Italia, a più riprese, numerosi e importanti reperti archeologici, in parte provenienti da Taranto e poi restituiti al MarTa.

Dopo una prima esposizione nel Museo dei reperti ritrovati di Roma, come avvenuto anche per le precedenti restituzioni, il gruppo scultoreo dovrebbe tornare a Taranto, per chiudere un ciclo penoso e doloroso che coinvolge da oltre un secolo e mezzo il nostro patrimonio storico-archeologico. Opere inestimabili, in parte commercializzate da notabili tarantini quando non ci era ancora una legislazione di tutela, sono esposte nei più importanti musei del mondo, a iniziare dal British Museum (e non citiamo la dea in trono di Berlino). Ma qualche anno fa, nel corso di un convegno svoltosi a Taranto, furono mostrate le sale espositive di un deposito in Svizzera in cui migliaia di oggetti provenienti da scavi abusivi, molti dei quali nel nostro territorio, era “esposti” in attesa di acquirenti. Il lavoro dei tombaroli non si è mai fermato e i reperti, scavati clandestinamente, continuano a essere venduti, arricchendo i commercianti. Alcuni dei quali sono ben noti da decenni e uno in particolare fu anche legato, agli inizia degli anni Ottanta, a un sequestro di persona che a quel tempo fece epoca, pare proprio per fatti legati al traffico di reperti. Il “Corriere del giorno”, dove lavoravo ai tempi di un’inchiesta epocale, venne anche querelato dal facoltoso mercante che aveva accumulato enormi ricchezze, ma che era finalmente incappato nelle maglie delle forze dell’ordine. E la vicenda del commercio clandestino del patrimonio archeologico è anche al centro del mio romanzo di qualche anno fa “Ombre sulla città perduta”. Una denuncia verso un percorso criminale che ha fortemente colpito e continua a colpire la comunità, che se qualcosa ha attenuto dalle restituzioni, si molta quasi impotente verso i saccheggi.

L’Orfeo con Sirene, è un gruppo talmente particolare che in passato fu ritenuto anche un falso, dato che non ha riscontri simili. Orfeo si presenta seduto su di un klismos (un seggio) con uno schienale ampio e tondeggiante, il corpo è parzialmente avvolto in un mantello. Il labbro inferiore e la bocca semiaperta sono entrambi segni che questo personaggio era ritratto nell’atto di cantare.

Sul caso è intervenuta anche la direttrice del Museo archeologico nazionale, Eva degl’Innocenti: “Quando un patrimonio di così inestimabile valore torna in patria”, ha dichiarato, “è una grande conquista civica e morale, non soltanto per l’eredità culturale che rappresenta, ma anche per la vittoria del senso della legalità e del rapporto con i territori come ci insegna la stessa Convenzione di Faro”. Il gruppo dovrebbe provenire proprio dall’area tarantina a cui lo stesso Getty aveva già restituito negli anni scorsi antichi manufatti ceramici di produzione apula esposti poi al MarTa nella mostra Mitomania nell’aprile del 2019. “In quell’occasione, grazie al grande lavoro di indagine condotto dal Nucleo di tutela del patrimonio del Comando dei Carabinieri, restituimmo alla pubblica fruizione capolavori della ceramica apula che erano stati trafugati da contesti archeologici tarantini”, aggiunge la direttrice, “ed oggi come allora quella identità storico-culturale rappresenta un legame indissolubile con questa terra. Sarebbe pertanto auspicabile che Orfeo e le sue Sirene tornassero a casa e potessero entrare a far parte della esposizione permanente del MarTa. Dopo l’esposizione romana, dunque, il MArTA sarebbe pronto ad ospitare il gruppo di figure in terracotta, anche in virtù del progetto in corso di nuovo allestimento espositivo che consentirebbe al gruppo scultoreo di poter recuperare il proprio contesto identitario”.

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Sport

La Prisma in visita al MArTA: quando lo sport sposa la cultura e la storia

12 Ago 2022

di Paolo Arrivo

Un’iniziativa più che lodevole. Un esempio virtuoso che, si spera, possa essere emulato, come auspicato dalla stessa società ionica: la Gioiella Prisma Taranto ha fatto visita al MArTA. L’incontro è avvenuto nella mattinata di mercoledì scorso. E può essere collocato nella fase di preparazione al campionato più importante del mondo. Nel senso che, per competere in Superlega, servono qualità fisiche e non solo: la testa deve accompagnare le gambe di un ottimo giocatore. Occorre nutrirla nel miglior modo: avere conoscenza del passato glorioso, degli avvenimenti, dei protagonisti della storia; e farne memoria. C’è poi una motivazione prettamente sociale legata allo sviluppo del territorio. Al cosiddetto turismo sportivo, sempre più incentivato in riva allo Jonio. Ecco perché l’iniziativa dell’amministrazione comunale – assessorato allo Sport è stata accolta. Oltre alla squadra di pallavolo, alla presidenza e ai giocatori, c’era il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e l’assessore allo Sport Gianni Azzaro. A fare gli onori di casa, la direttrice Eva Degl’Innocenti. Doverosamente la visita guidata ha fatto tappa alla tomba dell’Atleta. L’auspicio è che tutte le squadre che arriveranno al PalaMazzola, durante la prossima imminente stagione, possano avere modo, tempo e voglia di recarsi al museo nazionale archeologico. Un’eccellenza che dialoga con il territorio, con la contemporaneità e con il futuro. Il museo archeologico tra i più importanti al mondo.

LA STORIA SIAMO NOI. “È stata una bellissima mattina qui al museo di Taranto e la Gioiella Prisma Volley è stata la prima società del territorio a rendere omaggio alla tomba dell’atleta, un momento iconico perché unisce storia e tradizioni, cultura e sport – ha dichiarato Tonio Bongiovanni – ma noi abbiamo reso omaggio innanzitutto a noi stessi perché amiamo la cultura”. È stato un atto d’amore verso la tradizione del capoluogo ionico. “E poi abbiamo reso omaggio a chi nel corso dei secoli ci ha creato, ha concorso a creare le nostre abitudini, il nostro modus vivendi”, ha aggiunto il presidente invitando il mondo dello sport, tarantino in particolar modo, ad avvicinarsi alla cultura del territorio.

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