Salute

Al via la rete italiana di ricerca sulla terapia genica con cellule Car-Natural Killer contro la leucemia mieloide acuta

foto: Ospedale Bambin Gesù
25 Gen 2023

La prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule Car-Natural Killer e lo sviluppo di nuove metodiche diagnostiche per la leucemia mieloide acuta (Lma), un tumore del sangue molto aggressivo che in Italia colpisce circa 70 bambini all’anno. È l’impegno dei ricercatori di “Palm” (Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin), la nuova rete nazionale di istituti specializzati in campo oncoematologico coordinata dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e sostenuta con oltre 3 milioni di euro da Fondazione Umberto Veronesi. L’attività della ‘rete’ contribuirà, già nell’immediato, a ottimizzare il trattamento dei bambini italiani con diagnosi di Lma e dei pazienti pediatrici dei Paesi europei che adottano il protocollo internazionale per la cura di questa malattia ematologica rara.
La leucemia mieloide acuta è un tumore raro del sangue che origina nelle cellule staminali presenti nel midollo osseo e si sviluppa rapidamente diffondendosi in tutto l’organismo. Rappresenta il 20% di tutti i casi di leucemia acuta osservati in età pediatrica, dato che si traduce – in Italia – in circa 70 nuove diagnosi all’anno nella fascia 0-18. La Lma è una malattia ancora non del tutto caratterizzata dal punto di vista genetico e molecolare, così come rimangono da chiarire compiutamente i meccanismi che portano allo sviluppo di forme recidivanti e refrattarie ai trattamenti convenzionali.
Il progetto di ricerca e sviluppo di terapie innovative per la Lma finanziato da Fondazione Umberto Veronesi avrà una durata di 5 anni e coinvolgerà l’ospedale Bambino Gesù come Centro di riferimento, il laboratorio di diagnostica centralizzata della Clinica oncoematologica di Padova, il Dipartimento di oncologia sperimentale dell’Istituto europeo di Oncologia di Milano e il Department of Leukaemia dell’MD Anderson Cancer Center (Houston, Usa) come Centri collaboranti e contributivi allo svolgersi del progetto. I ricercatori del network si dedicheranno: all’identificazione di nuove alterazioni molecolari predittive di outcome; alla scoperta dei meccanismi responsabili della resistenza alle cure o delle ricadute di malattia e alla messa in atto di sperimentazioni cliniche basate sull’uso delle cellule Car-Natural Killer per i pazienti con Lma recidiva e/o refrattaria.

 

 

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Udienza generale

L’udienza generale di mercoledì 25 gennaio: “Chi annuncia Dio non può fare proselitismo”

foto Sir/Marco Calvarese
25 Gen 2023

“Chi annuncia Dio non può fare proselitismo, non può far pressione sugli altri, ma alleggerirli: non imporre pesi, ma sollevare da essi; portare pace, non sensi di colpa”. Lo ha detto il papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in aula Paolo VI e dedicata allo zelo apostolico. “Certo, seguire Gesù comporta un’ascesi, comporta dei sacrifici”, ha ammesso Francesco: “d’altronde, se ogni cosa bella ne richiede, quanto più la realtà decisiva della vita! Però chi testimonia Cristo mostra la bellezza della meta, più che la fatica del cammino”. “Ci sarà capitato di raccontare a qualcuno un bel viaggio che abbiamo fatto”, l’esempio scelto dal papa: “avremo parlato della bellezza dei luoghi, di quanto visto e vissuto, non del tempo per arrivarci e delle code in aeroporto! Così ogni annuncio degno del Redentore deve comunicare liberazione. Quella di Gesù”.

 

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Eventi a Taranto e provincia

Gli appuntamenti per la Giornata della Memoria in collaborazione con il Comune di Taranto

24 Gen 2023

Sono stati presentati nel foyer del Teatro Comunale Fusco, gli appuntamenti per la Giornata della Memoria previsti per i prossimi 26 e 27 gennaio e organizzati grazie alla collaborazione tra Comune di Taranto, Teatro Fusco, Comune di Crispiano, Biblioteca Acclavio, Crest CoopTeatrale e Soroptimist Club Taranto❤️💙
Giovedì 26 gennaio: ore 21 – Teatro Comunale Fusco – “Serata Colorata – musiche dal campo di concentramento di Ferramonti
Venerdì 27 gennaio: ore 10 – biblioteca Acclavio – incontro con gli studenti dell’Istituto Righi
Venerdì 27 gennaio: ore 11 – Istituto Archimede – “I Dieci – per non dimenticare” a cura di Crest e Soroptimist
Venerdì 27 gennaio: ore 21 – Teatro comunale Fusco – “Dal filo spinato all’eternità” – spettacolo teatrale in collaborazione col Comune di Crispiano

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Francesco

Giornata mondiale comunicazioni sociali, papa Francesco: “Non fomentare livore che porta a scontro, ma riflettere pacatamente”

24 Gen 2023

“Comunicare cordialmente vuol dire che chi ci legge o ci ascolta viene portato a cogliere la nostra partecipazione alle gioie e alle paure, alle speranze e alle sofferenze delle donne e degli uomini del nostro tempo”. Nel messaggio per la 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, papa Francesco ricorda che “in un periodo storico segnato da polarizzazioni e contrapposizioni – da cui purtroppo anche la comunità ecclesiale non è immune – l’impegno per una comunicazione ‘dal cuore e dalle braccia aperte’ non riguarda esclusivamente gli operatori dell’informazione, ma è responsabilità di ciascuno. Tutti siamo chiamati a cercare e a dire la verità e a farlo con carità”. Esortando a “custodire la lingua dal male”, il santo padre ribadisce come “a volte il parlare amabile apre una breccia perfino nei cuori più induriti”: “Ne facciamo esperienza nella convivenza civica dove la gentilezza non è solo questione di ‘galateo’, ma un vero e proprio antidoto alla crudeltà, che purtroppo può avvelenare i cuori e intossicare le relazioni. Ne abbiamo bisogno nell’ambito dei media, perché la comunicazione non fomenti un livore che esaspera, genera rabbia e porta allo scontro, ma aiuti le persone a riflettere pacatamente, a decifrare, con spirito critico e sempre rispettoso, la realtà in cui vivono”.

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Città

Autoimpenditorialità e sviluppo di startup: un protocollo di intesa per sostenerle

L’Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’ e Fondazione ‘Taranto 25’ si impegnano a collaborare nella programmazione e nella realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni in temi di comune interesse

24 Gen 2023

Al fine di intensificare la collaborazione tra l’Università degli studi di Bari Aldo Moro e la Fondazione Taranto 25, alle ore 15 di mercoledì 25 gennaio, nell’aula magna della Università degli studi in via Duomo 259 a Taranto, sarà siglato un protocollo di intesa dal prof. Stefano Bronzini, magnifico rettore dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, e dal dott. Fabio Tagarelli, presidente di Fondazione Taranto 25.

I contenuti della collaborazione verranno presentati nel corso della conferenza stampa moderata dalla giornalista Alessandra Macchitella.

Sono previsti gli interventi di Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, del prof. Paolo Pardolesi, direttore Djsge Università degli studi di Bari Aldo Moro, di Fabrizio Manzulli, vicesindaco e assessore allo Sviluppo economico, del prof. Gianluigi de Gennaro, presidente Centro di eccellenza di Ateneo per l’innovazione e la creatività coordinatore del Balab – Contamination Lab di UniBa, e del dott. Daniele Arena, coordinatore Comitato paritetico Fondazione Taranto 25.

Con il protocollo di intesa l’Università degli studi di Bari Aldo Moro e Fondazione Taranto 25 si impegnano a collaborare nella programmazione e nella realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni in temi di comune interesse. In particolare, nell’ambito dell’autoimpenditorialità e dello sviluppo di startup nel territorio di Taranto.

La collaborazione si realizzerà in numerosi ambiti, tra i quali l’organizzazione di convegni e seminari in materia di autoimprenditorialità, network di imprese e di parti sociali, nonché la

realizzazione e la promozione di percorsi formativi su materie e temi di comune interesse, anche finalizzati ad un’offerta personalizzata.

Il protocollo prevede, infine, la condivisione di know how e il supporto per l’avvio di startup e di imprese nate da idee promosse da giovani tarantini.

Saranno coinvolti tutti i partner di Fondazione Taranto 25: l’Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, Bcc di San Marzano, Comune di Taranto, Porte dello Jonio, Europassistance e Taranto Cruise Port; la collaborazione sarà anche l’occasione per coinvolgere gli Istituti scolastici con cui Fondazione Taranto 25 ha già iniziative in corso: Aristosseno, Battaglini, Elsa Morante, Ferraris, Liside, Pacinotti, Pitagora e Righi.

Per la gestione e l’attuazione delle attività previste dal protocollo di intesa è prevista l’attivazione di un Comitato paritetico di Gestione composto da sei rappresentanti dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro e di Fondazione Taranto 25.

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Eventi a Taranto e provincia

“Parole di Frontiera”, un progetto culturale nel ricordo di Alessandro Leogrande

Tra febbraio e aprile, si celebrerà il ricordo dello scrittore e giornalista tarantino attraverso incontri, approfondimenti e un concorso di scrittura creativa

24 Gen 2023

“Parole di Frontiera” è il nome dell’iniziativa culturale che, tra febbraio e aprile, celebrerà il ricordo dell’autore tarantino Alessandro Leogrande attraverso incontri, approfondimenti e un concorso di scrittura creativa.

Il progetto, co-organizzato dal Comune di Taranto e dall’ente di formazione “Programma Sviluppo”, con il patrocinio de “I presìdi del libro”, è stato presentato in conferenza stampa dall’assessore alla Cultura dell’amministrazione Melucci Fabiano Marti, dal responsabile della comunicazione di “Programma Sviluppo” Marco Sebastio e da Giulia Galli per “I presìdi del libro”.

“Lettura e scrittura sulla soglia dei due mari” è il sottotitolo ideale di questa iniziativa, che prevede la realizzazione di quattro “Pomeriggi d’autore”, alle 16:30 all’interno dell’agorà della biblioteca comunale “Pietro Acclavio”, e del concorso di scrittura creativa “Parole di frontiera”.

I “Pomeriggi d’autore” partiranno dalla classica presentazione di un volume, per approdare alla “parola di frontiera” che ogni scrittore condividerà con il pubblico, in relazione al tema assegnato.

Ad aprire la rassegna, il prossimo 2 febbraio, sarà Paolo Bricco, autore del libro “Adriano Olivetti, un italiano del 900” (Rizzoli, 2022): a lui toccherà misurarsi con le frontiere del lavoro e dell’innovazione. Gli seguirà Franco Arminio, il “paesologo” che il 27 febbraio presenterà “Studi sull’amore” (Einaudi, 2022), approfondendo le frontiere del verso e dello sguardo. Terzo appuntamento, il 10 marzo, con Fabio Bacà e il suo “Nova” (Adelphi e Book, 2021), con uno sguardo sulle frontiere dell’essere e della consapevolezza. “Pomeriggi d’autore” chiuderà il 17 aprile con Vincenzo Schettini e “La fisica che mi piace” (Mondadori, 2022), sul tema delle frontiere del digitale e della divulgazione.

Il concorso di scrittura creativa “Parole di frontiera” sarà rivolto direttamente alle scuole cittadine di ogni ordine e grado. I partecipanti dovranno realizzare un elaborato, scegliendo tra racconto breve, novella, fiaba, poesia o reportage. Solo i bambini della primaria potranno partecipare con disegni o rappresentazioni grafiche che compongano una sequenza narrativa, accompagnata da brevi didascalie. Le opere dovranno raccontare, attraverso penne e matite, la città: la sua storia, i luoghi, le emozioni, le tradizioni, il folklore, le persone, le visioni, le speranze.

La giuria conferirà all’elaborato ritenuto maggiormente meritevole un premio rappresentato da buoni libro: 150 euro per le scuole primaria e secondaria di primo grado, 200 euro per la secondaria di secondo grado. Nei giorni scorsi le scuole hanno ricevuto per mail tutte le informazioni utili per prendere parte al concorso.

«Questo bellissimo progetto – ha dichiarato l’assessore Marti – del quale presentiamo la prima edizione già impegnandoci a consolidarlo nei prossimi anni, manifesta ancora una volta l’attenzione dell’amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci per la promozione e la divulgazione della lettura, soprattutto tra le nuove generazioni: a loro ci rivolgiamo, infatti, coinvolgendole nell’analisi del presente e nella visione del futuro della nostra città. “Pomeriggi d’autore” è una rassegna di altissima qualità ed è anche un omaggio gentile al nostro Alessandro Leogrande, in vista dell’organizzazione del premio a lui dedicato. Non a caso hanno partecipato alla realizzazione della rassegna anche i “Presìdi del libro”, che ringrazio per il prezioso contributo, soprattutto Giulia Galli che ha messo a disposizione la sua competenza ed esperienza nel settore. E ringrazio di cuore “Programma Sviluppo” e il suo direttore Silvio Busico, sempre sensibile alle esigenze del territorio e presente a sostegno di tutte le manifestazioni culturali della città».

«Taranto riparte delle competenze – la dichiarazione che ha fatto pervenire il direttore generale di “Programma Sviluppo” Silvio Busico – come ripeteremo per tutto il 2023, anno europeo delle competenze che celebreremo con una serie di grandi eventi sociali e culturali pensati per il territorio. I dati dimostrano come la lettura sia attività fondamentale per lo sviluppo della stragrande maggioranza delle competenze trasversali, per lo sviluppo di empatia e abilità anche tecnico-scientifiche e per il longlife learning. Ecco perché partire dalla lettura ci sembra il miglior modo per seminare futuro e competenze future».

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Mass media

Tv2000 e Radio inBlu2000: programmazione speciale per la Giornata della memoria (da martedì a domenica)

24 Gen 2023

La testimonianza di Attilio Lattes sopravvissuto al rastrellamento di Roma nel 1943, Remo Girone protagonista dello spettacolo “Il cacciatore di nazisti”, le scrittrici Lia Levi e Tea Ranno, la storia del violinista di Birkenau, il film “Lettere da Berlino” con Emma Thompson e il documentario “La casa rossa – campi fascisti”. Tv2000 e Radio inBlu2000 dedicano una programmazione speciale alla Giornata della Memoria. Interviste e approfondimenti anche nel Tg2000, in “Guerra e pace” e nelle edizioni del Giornale radio.
Si inizia oggi, martedì 24 gennaio, in seconda serata con il programma sul teatro “Retroscena”, condotto da Michele Sciancalepore, con ospite Remo Girone, interprete di “Il cacciatore di nazisti”, scritto e diretto da Giorgio Gallione e basato sugli scritti e sulle memorie del superstite dell’Olocausto Simon Wiesenthal.
Giovedì 26 gennaio si prosegue in seconda serata con il documentario “La casa rossa – campi fascisti”. A pochi chilometri da Alberobello, patrimonio mondiale dell’Unesco, il regime fascista apre un campo di concentramento, in cui internare cittadini stranieri, ebrei, jugoslavi delle zone di confine e altre persone considerate potenzialmente sovversive.
La mattina del 27 gennaio dalle ore 7.30 a “Di buon mattino” la testimonianza di Attilio Lattes, sopravvissuto al rastrellamento di Roma del 16 ottobre del 1943. Tra gli ospiti anche Ritanna Armeni, autrice del libro “Il secondo piano”, una storia sul coraggio e la carità di alcune suore che ospitarono gli ebrei nel loro convento. Suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un’infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto.
Alle 12.20 a “L’Ora solare” la storia della scrittrice Lia Levi e il ricordo delle persecuzioni razziali che hanno sconvolto la sua vita quando era solo una bambina mentre alle 15.15 “Siamo noi” ospita la scrittrice Tea Ranno.
In prima serata alle 21.10 Tv2000 trasmette il film “Lettere da Berlino”: nel 1940 quando il loro unico figlio viene ucciso al fronte, Otto e Anna decidono di compiere uno straordinario atto di resistenza e rivolta, iniziando a diffondere per tutta la città cartoline anonime contro il regime di Hitler, con il rischio concreto di essere scoperti e giustiziati.
La Giornata della Memoria è scandita anche su Radio inBlu2000: venerdì 27 gennaio “Magazine inBlu2000” ospita Alessandro Zignani autore de “Il violinista di Birkenau”. La storia vera di un violinista talentuoso che ha fatto vibrare il campo di Birkenau. Nel programma “A come ambiente” spazio all’organizzazione no profit Gariwo che patrocina e segnala conferenze, spettacoli teatrali e altri incontri organizzati da altre realtà associative legate alla “Memoria”. Sul tema puntata speciale di “InBlu Social Club” con libri ed eventi. Chiude la programmazione la “Domenica classica” che il 29 gennaio ospita il curatore dell’opera de “L’orchestra di Auschwitz”.

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Ecclesia

Consiglio permanente Cei – Card. Zuppi: “Una nuova stagione per l’Italia e per la Chiesa”

foto Cristian Gennari-Siciliani/Sir
24 Gen 2023

di Maria Michela Nicolais

“Grandi e impegnative sfide per il bene dell’Italia aspettano il nuovo Governo, cui rinnovo i migliori auguri, assicurando che la Chiesa, in spirito di cooperazione, continuerà il suo impegno per l’intera comunità italiana, per i più deboli, per la coesione della società, per l’educazione e il bene comune”. Il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha dedicato la parte centrale della sua ampia introduzione al Consiglio permanente della Cei – in corso a Roma dal 23 al 25 gennaio – alla situazione del Paese, attanagliato in primo luogo dai “morsi della crisi economica in atto”. Citando i 75 anni della Costituzione repubblicana, ha precisato: “Varie forme sono possibili e in discussione, ma la principale resta viverne lo spirito e applicarla fino in fondo e in tutte le sue parti”.

Lavoro, giovani, inverno demografico. Pandemia e crisi bellica hanno aumentato povertà e disuguaglianze, ha fatto notare il cardinale: per questo è “decisiva la programmazione del Pnrr”.

Oggi un lavoratore su otto ha un ingaggio precario, mal pagato, la denuncia: “La difficoltà nel raggiungere requisiti minimi rispetto al binomio lavoro e casa per diventare economicamente indipendenti e formare un nucleo familiare è tra le preoccupazioni maggiori che i giovani esprimono in tutte le indagini che sondano le loro condizioni, ad iniziare dal precariato del lavoro”. “Garantire sicurezza abitativa” ai giovani, “capace di dare dignità alle persone e generare vita” è dunque una priorità, insieme a quella di“invertire la rotta dell’inverno demografico”: “Non c’è tempo per ulteriori ritardi nell’improntare una seria politica di rilancio della natalità a livello nazionale”.

Anziani, migranti, pedofilia. Zuppi ha accolto “con grande soddisfazione” la volontà del Governo “di riprendere le fila della legge delega per le politiche in favore delle persone anziane, cioè 14 milioni di cittadini”, così come l’approvazione del piano di potenziamento delle cure palliative. Per i migranti e i rifugiati, ha chiesto “maggiori flussi regolari di ingresso, di corridoi umanitari e ricongiungimenti familiari”, in sinergia con l’Unione europea. Non è mancato un riferimento alla pedofilia, con l’elogio per il primo Report nazionale sulle attività di tutela nella diocesi italiane e l’assicurazione della volontà della Chiesa italiana di “continuare a compiere con fermezza per stare dalla parte dei più fragili e per far crescere una cultura caratterizzata dal rispetto, dalla cura e dalla tutela della dignità di ogni persona”.

Scuola. “La scuola è il laboratorio del futuro di un Paese, in cui si prepara il domani e dove vanno investite le energie migliori e le risorse necessarie”, l’appello sulla scorta di don Milani. “L’ampia rete delle scuole cattoliche dovrebbe essere percepita come un’alleata e non come una avversaria della scuola pubblica”, la sottolineatura per chiedere “un cambio anche culturale”, a partire dal ruolo che hanno gli insegnanti di religione nell’intercettare le domande di senso dei ragazzi.

Guerra. All’inizio della sua introduzione, il cardinale ha menzionato la guerra in Ucraina: “Il mondo deve porre fine a questa guerra e affrontare seriamente gli altri conflitti aperti, che sono meno sotto gli occhi di tutti, ma pure così dolorosi. Con sgomento assistiamo all’uccisione dei sogni delle giovani generazioni e sentiamo il dovere di esprimere la solidarietà verso questa gente che chiede libertà e giustizia”.

Il futuro della Chiesa. La prima parte del suo discorso si è incentrata sulla questione ecclesiale: alla Chiesa italiana, la tesi di fondo, serve un “cambio di paradigma, altrimenti tutto si esaurisce nelle discussione interne”.

La Chiesa come “minoranza creativa” e come Chiesa “di popolo” – e quindi il pontificato di Benedetto XVI, “che ha amato l’Italia come sua seconda patria e la sua Chiesa”, e quello di Francesco – non sono in contraddizione: “La Chiesa deve ritessere il senso comunitario in una società dell’io e dell’estraneità, richiamando ad un destino comune”. La visione della Chiesa come “minoranza creativa”, per Zuppi, “è tutt’altro che contraddittoria con quella visione di Chiesa di popolo di cui è testimone Francesco: “Anch’essa è una realtà del nostro Paese, come manifesta la pietà popolare. Una Chiesa di popolo è una realtà che non pone confini, dogane”.  In vista della prossima Assemblea della Cei, infine, in programma dal 22 al 25 maggio, il presidente ha auspicato “un ripensamento anche della struttura della Cei, più capace di esprimere la centralità della Parola di Dio e di servire meglio le Chiese che sono in Italia e rinforzare e servire la collegialità tra noi”.

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Ecclesia

Martedì 24 si festeggia san Francesco di Sales: auguri ai colleghi giornalisti dalla redazione di ND

24 Gen 2023

Martedì 24 gennaio, la Chiesa celebra San Francesco di Sales, dottore della Chiesa, patrono di giornalisti, scrittori e sordomuti.

Nasce nel 1567 in Savoia da famiglia aristocratica. Dapprima studia giurisprudenza a Parigi e a Padova, ma il fortissimo afflato religioso percepito sin da bambino lo porta poi a misurarsi con la teologia. Nel 1593 riceve l’ordinazione presbiterale. Impegnato nella difesa dell’ortodossia cristiana, in tempo di Riforma calvinista si trasferisce a Ginevra, quasi una capitale del calvinismo.

A soli 32 anni è nominato vescovo coadiutore della città svizzera. Fonda, con santa Giovanna Fremyot de Chantal, l’Ordine della Visitazione. Muore il 28 dicembre 1622 a Lione. È beatificato nel 1662; la canonizzazione data a tre anni dopo, durante il pontificato di Alessandro VII.

Per diffondere il messaggio evangelico, Francesco predica nelle chiese e nelle piazze ma compone anche testi asciutti e pregnanti, trascritti su fogli che fa scivolare sotto le porte delle abitazioni o che affigge ai muri. Proprio tale incisività nella comunicazione lo farà diventare patrono dei Giornalisti. È stato stimato che san Francesco di Sales abbia ricondotto all’ortodossia cattolica oltre 70.000 fedeli. Il suo segreto? Non la contrapposizione aspra, ma la ricerca del dialogo con l’altro.

In questa giornata, la redazione di ND fa gli auguri a tutti i colleghi impegnati nel portare parole di verità e speranza

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Libri

Martedì 31, presentazione di “Quel padre e quel maestro – il san Francesco di Dante” del prof. Matichecchia

23 Gen 2023

Martedì 31 gennaio, con inizio alle ore 17.30, nel salone dell’istituto Maria Immacolata di Taranto (via Mignogna, 9), il comitato cittadino della “Società Dante Alighieri” e le tre parrocchie francescane della città – San Pasquale Baylon, San Lorenzo da Brindisi e San Massimiliano Kolbe – presenteranno il volume di Guglielmo Matichecchia “‘Quel padre e quel maestro‘. Il san Francesco di Dante. Paradiso XI. Lectiones et lecturae” – stampato per i tipi della Scorpione editrice e già presentato a Ravenna su invito del Centro dantesco dei frati minori conventuali (diretto da p. Ivo Laurentini ofm conv), dove si custodisce la tomba del Sommo poeta.
L’incontro sarà coordinato da José Minervini, presidente della “Società Dante Alighieri” di Taranto. Il programma prevede il saluto di fra Pietro Gallone ofmCap, parroco della chiesa “San Lorenzo da Brindisi”, di fra Salvatore Santomasi ofmConv, parroco della chiesa “San Massimiliano Kolbe”, di fra Francesco Zecca ofm, guardiano del convento “San Pasquale Baylon”. Sarà il prof. Gian Mario Anselmi, italianista e storico della letteratura dell’università degli studi di Bologna, il relatore incaricato di presentare il testo curato da Matichecchia, comprendente gli studi più importanti sul canto dantesco del Paradiso, che ha come protagonista san Francesco d’Assisi.
Il programma della serata prevede altresì l’intervento dell’editore Piero Massafra e, in conclusione, quello dell’autore/curatore Guglielmo Matichecchia.
Lucia Palmisano e Gianfranco Guarino declameranno i versi del canto, mentre il coro della chiesa parrocchiale “San Pasquale Baylon” eseguirà due canti francescani: “Canto di Madonna Povertà” e “Alto e glorioso Dio“.
Gian Mario Anselmi è uno dei più illustri italianisti viventi, il cui profilo culturale è consultabile su Wikipedia; è particolarmente apprezzato per essere tra i maggiori esperti dell’opera del Machiavelli e per le tantissime ricerche e opere di critica letteraria. Le sue più recenti pubblicazioni riguardano “Dante, il Medioevo e il nostro tempo” e “White Mirror. Le serie tv nello specchio della letteratura” (Salerno Editrice, Roma 2022), già meritevole – quest’ultimo – di lusinghieri consensi anche al di fuori dell’Italia.

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Editoriale

Dopo trenta anni, vince il metodo Falcone

(Foto: ANSA/Sir)
23 Gen 2023

di Emanuele Carrieri

Sono tante, troppe le cose dette e scritte da tutti, nessuno escluso, dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, capo della mafia nell’area di Trapani, uno dei boss più potenti di tutta Cosa nostra, arrivato a esercitare il potere oltre i confini della provincia. Da trenta anni era nella lista nazionale dei latitanti più ricercati e, dal 2008, nell’elenco informale dei dieci latitanti più ricercati al mondo, pubblicato ogni anno dalla rivista americana Forbes. Non una latitanza classica, alla Salvatore Riina o alla Bernardo Provenzano, cioè da sepolti vivi, ma una latitanza aurea, dorata, disinibita, disinvolta. Tanto da far dire a una anziana conoscente: “In questi trenta anni, ha trascorso i suoi compleanni, i suoi onomastici, le festività di Natale e di Pasqua fuori dal carcere. Altre persone, per colpa sua, nella tomba e quel povero bambino, ucciso e sciolto nell’acido, neanche la tomba toccò!”. Ed è tutto vero. Chi vive a una distanza di anni luce da quel contesto, da quell’ambiente vitale, non può cogliere cosa significhi operare in un territorio non disposto a collaborare con lo Stato, in cui parlare con i carabinieri dà il marchio dell’infamia, in cui il familismo è pervasivo e costituisce una delle colonne su cui si basa il patto sociale. Prima di lui, di Diabolik, di Matteo Messina Denaro, Castelvetrano era nota a tutto il mondo per il parco archeologico di Selinunte, il più esteso del continente europeo: è quel che rimane di una antica città greca fondata nel 650 avanti Cristo e fiorente fino alla conquista di tutto il suo territorio da parte dei dominatori romani. È probabile, è molto probabile che se non ci fosse stato di mezzo un tumore, la latitanza del capo della mafia sarebbe potuta continuare ancora per diverso tempo, anche se la storia non si scrive con i qualora e con i se. Ma il fatto è vero, la cattura di Matteo Messina Denaro lunedì mattina c’è stata, la sua trentennale latitanza è proprio terminata e tutto ciò ha avuto una risonanza mondiale. Alcuni osservatori, nei giorni scorsi, hanno dichiarato che l’arresto di Messina Denaro è paragonabile ai titoli di coda per Cosa Nostra 2.0 ma forse non ci si è accorti che lui, Diabolik, è stato quello che ha avviato il fenomeno mafioso verso la nuova fase, verso Cosa Nostra 3.0. Tre giorni fa, il deputato Federico Cafiero de Raho, ex procuratore della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, nel corso del dibattito sulla giustizia, ha dichiarato che le mafie sono pervasive e sono presenti e forti nel loro altrove e sono cioè esondate nel centro e nel Nord Italia. Una denuncia che, peraltro, dimostra che la lotta alla mafia è stata fin qui condotta in modo inefficace. Una lotta per teoremi, infrantisi nelle insufficienze probatorie, e che ha determinato clamorosi processi risoltisi in un nulla di fatto. È necessario ribadire a onore del vero che i magistrati della Procura di Palermo, che coordinava l’indagine, hanno lavorato nel massimo silenzio, ben lontani dalle telecamere, dai microfoni e dai taccuini dei giornalisti, radunando le informazioni che venivano loro fornite dai carabinieri del raggruppamento operativo speciale. Un metodo ben conosciuto dagli uomini della procura palermitana, in quanto vi fu introdotto da Giovanni Falcone e da Paolo Borsellino e che si fonda su un elementarissimo binomio: lavoro e intelligenza. Giorni e giorni a studiare sui documenti, sugli incroci di notizie, sui riscontri positivi e negativi, uno sforzo singolare e non comune che condusse al maxiprocesso di Palermo e alla condanna nei tre gradi di giudizio di poco meno di quattrocento mafiosi, tutti destinati al regime carcerario previsto dall’articolo. Uno sforzo del genere non si è mai ripetuto. Lo stesso binomio segna il sistema di indagine dei carabinieri del raggruppamento operativo speciale, che nasce sulle ceneri del nucleo speciale antiterrorismo istituito presso la Legione Carabinieri di Torino, dal generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Quindi una felice intuizione istituzionale, non sempre molto gradita in giro. Ciò che interessa ora è che, proseguendo nelle attività investigative questi magistrati, lontani da facili pubblicità, da conferenze stampa e da progetti di carriera politica, riescano rapidamente a ricostruire la mappa delle complicità, mafiose e non, concretizzatesi intorno al capo appena catturato e a disarticolare così ciò che resta dell’antica feroce organizzazione. In conclusione, la vera strategia antimafia ha vinto sul campo l’antimafia delle parole. Per oggi e per il futuro, che riguarderà l’Italia intera, c’è da sperare e da esigere che questa lotta sia continuata sul solco delle vittorie fin qui ottenute. In onore delle numerose vittime lasciate sul terreno. Soprattutto di quel bambino, Giuseppe Di Matteo, di nemmeno tredici anni, morto strangolato e il cui corpo non fu mai ritrovato perché venne disciolto in un fusto di acido nitrico.

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Eventi a Taranto e provincia

Il programma di iniziative e di eventi 2023 dell’associazione Medici per San Ciro

23 Gen 2023

Taglia il traguardo dei 18 anni l’associazione Medici per San Ciro che, dal 2006 in concomitanza dei festeggiamenti patronali per San Ciro a Grottaglie, organizza un programma di iniziative e di eventi che tengono insieme la solidarietà, il volontariato, la ricerca medico-scientifica, la salute, la cultura nonché la sensibilizzazione verso il benessere della comunità.
Quest’anno l’edizione è concentrata in “una due giorni” che inizierà sabato 28 gennaio con la “Passeggiata per la vita #decennaleprogettocuoregrottaglie” che partirà da piazza Regina Margherita alle ore 10 per arrivare in piazza Principe di Piemonte dove gli istruttori di Progetto Cuore saranno disponibili verso chiunque voglia esercitarsi nella pratica simulando skills di intervento in caso di arresto cardiaco con manichini e defibrillatori didattici. Gli istruttori di Progetto Cuore nel celebrare i 10 anni della loro istituzione vogliono sensibilizzare i cittadini, gli studenti delle scuole, le associazioni e le istituzioni alla cultura dell’intervento immediato in caso di arresto cardiaco e alla salvaguardia dei defibrillatori posizionati nei luoghi pubblici affinché non vengano manomessi o trafugati.
Sempre sabato 28 gennaio alle ore 19 dopo la celebrazione della santa messa in Chiesa madre ci sarà un incontro dibattito sul tema “La malattia non esiste… esiste il paziente” che verrà introdotto dal sac. don Eligio Grimaldi, parroco della Chiesa madre, e dalla dott.ssa Anna Belfiore, presidente Fadoi Puglia; la lettura magistrale verrà affidata al Prof. Michele Mirabella, giornalista RAI conduttore di Elisir, moderato dal presidente di Medici per San Ciro dott. Salvatore Lenti e dal dott. Franco Mastroianni del direttivo nazionale della Fadoi; le conclusioni verranno affidate al dott. Cosimo Nume come presidente dell’ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Taranto.
“Il tema di quest’anno- spiega il presidente dell’associazione Medici per San Ciro, Salvatore Lenti- è stato fortemente voluto per mettere al centro della nostra comunità il benessere psico-fisico del paziente che deve essere sempre più considerato come entità speciale di mente e cuore e non un contenitore di malattie; questa sfida culturale deve stimolare le menti dei cittadini a pretendere sempre con più forza la difesa dei loro diritti di salute e il rispetto della propria dignità affinché la cura sia eguale per tutti”.
Infine, domenica 29 gennaio, sempre dopo la celebrazione della santa messa, nella Chiesa madre di Grottaglie, alle 19 circa, si conferma la cerimonia di consegna del “Premio di studio Ciro Rosati” a un giovane laureato in medicina residente a Grottaglie. Si tratta di una borsa di studio del valore di € 1000 messa a disposizione dalla famiglia Rosati per onorare la memoria del proprio congiunto Ciro e quest’anno ricorre il decimo anniversario della istituizione in sua memoria. Per l’occasione parteciperanno tutti i vincitori delle precedenti edizioni dal 2006. Al vincitore del premio verrà anche consegnato un particolare manufatto in ceramica realizzato in esclusiva per questa edizione dalla prof.ssa Adina L’Assainato.
La 18° edizione godrà del patrocinio della Fadoi Puglia, di Progetto Cuore Grottaglie, della parrocchia della collegiata Maria SS.ma Annunziata e dell’ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Taranto.

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