Dopo ben sette incontri, volge al termine il III corso di formazione organizzato, per l’anno pastorale 2024-25, dall’ufficio Cultura dell’arcidiocesi di Taranto. L’iniziativa è stata voluta da don Antonio Rubino, vicario episcopale per la cultura, ed è stata guidata dal prof. Lino Prenna, docente universitario.
Un martedì al mese, da novembre a giugno, i corsisti si sono riuniti nelle aule della parrocchia San Roberto Bellarmino, dalle 18 alle 19.30, per ascoltare gli interventi del relatore e per confrontarsi reciprocamente sulle tematiche proposte.
Il filo rosso che ha tenuto insieme tutti gli incontri è quello de “I cristiani nel mondo, pellegrini di speranza”, tema sviluppato nell’orizzonte di quella stessa speranza che ha illuminato i percorsi dell’Anno giubilare e che ha caratterizzato l’intero magistero di papa Francesco.
Il convegno conclusivo di quest’anno pastorale è fissato per martedì 3 giugno alle ore 18.30, nell’auditorium della San Roberto Bellarmino (ingresso da corso Italia) sul tema “La speranza cristiana, per il futuro dei popoli”; relatori saranno il nostro arcivescovo, mons. Ciro Miniero, il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, e il docente universitario – conduttore dell’intero corso, Lino Prenna.
I temi affrontati durante l’anno
Questa tematica così corposa è stata declinata nei seguenti sette argomenti:
1 “La Chiesa, pellegrina nella storia”,
2 “I cristiani, anima del mondo”,
3 “La remissione dei debiti, per la pace nel mondo”,
4 “Conversione ecologica e cura del pianeta”,
5 “I cristiani e il potere politico”,
6 “La fraternità, per costruire la democrazia”,
7 “La speranza cristiana, per il futuro dei popoli”.
L’invito, esteso ai fedeli di tutta l’arcidiocesi, ha richiamato i parrocchiani di diverse comunità, che hanno partecipato, offrendo il loro prezioso contributo alle discussioni sui temi proposti.
Lasciamo, dunque, la parola a quattro corsisti, che ci racconteranno l’esperienza che hanno vissuto.
L’intervista ad alcuni corsisti
Cosa ti ha spinto a partecipare al corso di formazione?
Loredana Nobile, giornalista e lettore nella parrocchia di San Roberto Bellarmino, ci ha risposto che è stata mossa dal “desiderio di voler acquisire ed approfondire la conoscenza del messaggio cristiano per comprenderne più a fondo il senso spirituale e poi, vi è l’intima necessità di finalizzare il proprio percorso esistenziale alla riflessione ma anche all’azione verso gli altri, per il cambiamento”.
Mimma Basile, insegnante e anche lei lettore alla chiesa San Roberto Bellarmino, ha affermato che ha accolto “con curiosità e un po’ di titubanza l’invito del parroco, fatto alla comunità, di partecipare a questo corso, timorosa forse che potesse rivelarsi leggermente noioso; timori che sono spariti sin dal primo incontro”.
Nella Galasso, fedele della parrocchia San Nunzio Sulprizio, dice di aver scelto di frequentare il corso “per curiosità: una mattina, mentre come al solito percorrevo un pezzo di strada a piedi per andare al lavoro, ho letto la locandina, mi ha attirato il titolo I cristiani nel mondo, pellegrini di speranza e ho pensato di informarmi, ritenendo che partecipare a incontri fuori dalla mia Parrocchia mi avrebbe permesso di conoscere, ascoltare e confrontarmi con altre persone”.
Giulia Di Matteo, parrocchiana della chiesa Santissimo Crocifisso, risponde che è stata spinta a partecipare “dalla tematica e dagli argomenti previsti, che auspicano una rinnovata e responsabile partecipazione della cattolicità italiana alla vita democratica del Paese nell’ottica della testimonianza, del servizio e del bene comune”.
Cosa pensi dei temi affrontati?
“Certamente attuali: viviamo l’inquietudine di un presente che sembra non lasciare spazio alla speranza, piuttosto che alla rassegnazione e alla malvagità, dovremmo riappropriarci della capacità di respingere questa nuova umanità che va evolvendosi giorno dopo giorno; la percezione è che si stia perdendo il senso vero della vita, convinti come siamo, di poter fare a meno della presenza di Dio in noi”. (Loredana Nobile)
“Sin dal primo incontro La Chiesa, pellegrina nella storia, ho trovato molto interessanti sia la lettera a Diogneto, uno scritto che definisce i cristiani come anima del mondo, sia l’accostamento del pensiero di papa Francesco a tale scritto. Mi ha colpito la storia del ritrovamento di questo scritto, ma anche l’attualità del suo contenuto. Tema interessante, anche, è stato quello del terzo incontro La remissione dei debiti, per la pace nel mondodurante il quale si è discusso della differenza tra perdono e condono e su cui si è innestato il grido della terra ferita, che ci convoca all’Anno Giubilare di grazia e che riempie i cuori di speranza. Infine, nel quinto incontro I cristiani e il potere politico, ho trovato molto attuale il tema con la domanda se la religione cristiana sia compatibile con il potere politico. A chi un cristiano deve dare il suo voto? A quanti promuovono idee in linea con quanto affermato dai testi sacri e dalla Parola di Dio”. (Mimma Basile)
“Come ho già detto, la mia curiosità è stata attirata dal titolo e anche dagli argomento scelti per gli incontri: la Chiesa, i cristiani, la pace nel mondo, la cura del pianeta, il potere politico, la fraternità e la speranza cristiana; tutti temi importanti, ricorrenti nella storia e soprattutto attuali”. (Nella Galasso)
“Importanti e stimolanti per la formazione spirituale del cristiano battezzato e praticante in quanto opportunità di approfondimento degli eventi e dei documenti del magistero della Chiesa. La formazione è un processo che coinvolge la persona per tutta la vita a ogni livello e la spinge alla conversione, cioè a una progressiva trasformazione di se stessa, dei suoi rapporti con gli altri e con Dio per una sempre maggiore conformazione a Cristo”. (Giulia Di Matteo)
Ti senti arricchito dagli incontri ai quali hai partecipato? Perché?
“Sì, perché stiamo perdendo i fondamentali spirituali, e con essi, la missione (seppur in piccolo) a cui ognuno di noi è chiamato. C’è bisogno di cambiamento, c’è bisogno di sollecitare le coscienze, di ridare entusiasmo, fiducia nella vita, di ricollocare l’uomo al centro dell’attenzione, c’è bisogno di imparare nuovamente a riconoscere e a rispettare la maestosità del Creato, c’è bisogno di ridare la fede. E questi aspetti sono stati ben evidenziati durante gli incontri”. (Loredana Nobile)
“Il corso si è rivelato molto arricchente e ha contribuito a fornire una riflessione su come ciascuno di noi cristiani, come lievito, possa contribuire, nel proprio piccolo, allo sviluppo e alla conversione del mondo”. (Mimma Basile)
“Sì, mi sento arricchita e, sin dal primo incontro, dove c’è stata una bella presentazione e degli interventi interessanti, ho avuto modo di mettermi in ascolto, oltre che in discussione, di avere delle conferme e di farmi venire dei dubbi, e tutto questo mi ha spinta a partecipare anche agli incontri successivi”. (Nella Galasso)
“Sì, perché la vita spirituale pur essendo un dono di grazia è sempre da curare e alimentare perché l’identità cristiana è una identità in tensione che deve saper testimoniare la fede in contesti diversi e in rapida trasformazione. A nessuno è lecito lasciarsi andare, perché è doveroso rendere ragione della speranza che motiva l’esistenza. Non possiamo vanificare la redenzione operata da Cristo chiudendoci all’opera dello Spirito Santo che ci ricorda la nostra dignità umana. La vita va vissuta nella dignità della condizione umana e nella fedeltà a se stessi e a Dio”. (Giulia Di Matteo)
Che giudizio complessivo daresti a questo corso di formazione?
“Positivo, per cui ringrazio don Antonio Rubino, il prof. Lino Prenna e quanti si adoperano costantemente nell’opera di educazione e divulgazione degli insegnamenti di Cristo”. (Loredana Nobile)
“Il corso, curato egregiamente da don Antonio Rubino, è stato apprezzabile soprattutto per la preparazione, la professionalità e la pacatezza del relatore, il prof. Lino Prenna, che si è rivelato molto chiaro e preciso su ogni tema trattato, con costanti riferimenti storici ed evangelici, senza mai essere fazioso e senza far prevalere le sue opinioni personali. Ho molto apprezzato, infine, l’organizzazione del corso, il fatto che prima di ogni incontro ci venissero forniti i materiali oggetto della successiva trattazione e poi la trascrizione integrale di quanto trattato, quindi con la possibilità di rivedere e approfondire gli argomenti”. (Mimma Basile)
“Il mio giudizio è molto positivo, innanzitutto per la frequenza mensile degli incontri (sempre debitamente ricordati ai corsisti), che è stata perfetta per rendere l’impegno troppo pesante. La trascrizione integrale poi è stata un’altra nota positiva, che mi ha permesso di seguire l’incontro senza la preoccupazione di prendere appunti. Il prof. Lino Prenna, che non conoscevo, docente universitario, ha sempre saputo conciliare durata e nozioni da trasferire in modo da tenere alta la nostra attenzione. Ugualmente apprezzato, don Antonio Rubino, vicario episcopale per la cultura, che con la sua presenza discreta e con i suoi brevissimi interventi ha saputo dare risposte e ordine i nostri dubbi”. (Nella Galasso)
“Un giudizio positivo per tutti gli aspetti citati. La discussione prevista, oltre alla esposizione magistrale del prof. Lino Prenna e agli interventi di don Antonio Rubino, è stata facilitata anche dai suggerimenti di lettura proposti in preparazione ai vari incontri”. (Giulia Di Matteo)
Credi che il corso dia stato in linea con i percorsi dell’Anno giubilare e coerente rispetto all’intero magistero di papa Francesco? Perché?
“In ogni incontro, cercavo qualche parola da ricordare, prima fra tutte dono, con-dono e per-dono; abbiamo parlato anche di testimonianza, cammino, prossimità, fedeltà, essere pellegrini, ecologia, ambiente, casa comune, potere politico, tutte parole che sono in linea con il Giubileo della Speranza e certamente coerenti rispetto al pensiero di papa Francesco”. (Nella Galasso)
La prospettiva di papa Francesco è di imparare a discernere, senza dimenticare mai che la realtà supera l’idea. papa Francesco crede nella sinodalità della Chiesa e che la sua metodologia pastorale non è solo tradizione e teologia ma attenzione e urgenza al modo di evangelizzare di oggi. Gli appelli che papa Francesco rivolge nella Bolla di indizione del Giubileo possono essere interpretati come ulteriori segni di speranza che richiedono l’impegno di tutti perché il creato sia rispettato e conservato nella sua interezza” . (Giulia Di Matteo)

Dieci anni di attività pastorale (2015-2025) dell’ufficio Cultura della nostra diocesi:
- 17 novembre 2015
Il padre ricco di misericordia
prof. Paolo De Stefano e padre Vittorino Grossi
- 19 ottobre 2016
Il giubileo della cultura
Teatro della Fede e Orchestra della Magna Grecia
- 24 novembre 2016
Per un’economia del bene comune
suor Alessandra Smerilli
- 21 aprile 2017
Perseguitati perché cristiani
Alfredo Mantovano
- 22 maggio 2017
Bartolo Longo
mons. Pietro Caggiano e prof. Lino Prenna
- 16 giugno 2017
L’arte nella liturgia: la via crucis
padre Matias Augé e suor Teresina Dessupoiu
- 21 novembre 2017
I care: don Lorenzo Milani
prof. Sergio Tanzarella e dott.ssa Maria Distratis
- 7 marzo 2018
Quel bambino che non conosco
dott. Salvatore Pignatelli
- 17 maggio 2019
Il popolarismo di don Luigi Sturzo
dott. Luigi Giorgi e prof. Lino Prenna
- 8 ottobre 2019
Quale ricco si salva?
padre Vittorino Grossi
11. 12 novembre 2019
Dall’economia liberista all’economia sociale
dott. Fabio Cucculelli
- 14 gennaio 2020
Le religioni del Mediterraneo
padre Manuel Corullón Fernandez
- 4 febbraio 2020
La liturgia fonte per la vita cristiana, la carità e la missione
mons. Claudio Maniago
- 10 febbraio 2020
Luigi Sturzo e l’Unione Europea
Pierluigi Castagnetti
- 19 maggio 2020
Un nuovo umanesimo europeo
prof. Lino Prenna
- 17 febbraio 2022
Educazione sociale e percorso sinodale
prof. Giuseppe Elia
- 11 maggio 2022
Le parole finiranno, non l’amore
Silviano Trevisani
- 25 maggio 2022
La famiglia scuola di socialità
prof.ssa Alessia Bartolini
- 4 ottobre 2022
Bellarmino e Galileo: le ragioni della scienza e gli interrogativi della fede
don Manlio Sodi e padre Gabriele Gionti
- 25 gennaio 2024
La guerra che è in noi
Silvano Trevisani
- I corso di formazione
Popolo di Dio e fraternità dei popoli: dal Concilio Vaticano II a papa Francesco
relatore: prof. Lino Prenna
05 dicembre 2022 – Inaugurazione: Il popolarismo di papa Francesco
16 gennaio 2023 – Politica e religione – costruire il popolo
06 febbraio 2023 – La cittadinanza – amicizia sociale
01 marzo 2023 – La fraternità, per umanizzare la democrazia
13 aprile 2023 – L’educazione delle nuove generazioni alla convivenza sociale
11 maggio 2023 – Le religioni per la fraternità universale
08 giugno 2023 – Convegno conclusivo: Pietà popolare e formazione liturgica del popolo di Dio
- II corso di formazione
L’Umanesimo europeo per la fraternità dei popoli
relatore: prof. Lino Prenna
24 novembre 2023 – Inaugurazione: Fratelli tutti, senza frontiere: Francesco d’Assisi, fratello universale – S. E. mons. Ciro Miniero
30 gennaio 2024 – L’umanesimo planetario di Paolo VI
20 febbraio 2024 – Il nuovo umanesimo europeo di Francesco
14 marzo 2024 – Amicizia sociale e fraternità universale
05 aprile 2024 – La fraternità per umanizzare la democrazia
16 maggio 2024 – Globalizzazione economica e giustizia sociale
10 giugno 2024 – Convegno conclusivo: L’Unione europea per una cultura della pace – S. E. mons. Ciro Miniero, prof. Alessandro Barca e don Francesco Castelli
- III corso di formazione
I cristiani nel mondo, pellegrini di speranza
relatore: prof. Lino Prenna
12 novembre 2024 – Inaugurazione: La Chiesa, pellegrina nella storia – S. E. mons. Ciro Miniero e don Antonio Bergamo
14 gennaio 2025 – I cristiani, anima del mondo
18 febbraio 2025 – La remissione dei debiti, per la pace nel mondo
11 marzo 2025 – Conversione ecologica e cura del pianeta
22 aprile 2025 – I cristiani e il potere politico
13 maggio 2025 – La fraternità, per costruire la democrazia
3 giugno 2025 – Convegno conclusivo: La speranza cristiana, per il futuro dei popoli – S. E. mons. Ciro Miniero ed Emiliano Manfredonia
Per la ricerca di singoli eventi, la lettura degli interventi, l’approfondimento delle relazioni e la visione delle fotografie, si rimanda al sito: cultura.diocesi.taranto.it