La tradizionale festa di San Michele in località Triglie, fra Statte e Crispiano

Sabato 17 e domenica 18 avranno luogo in località Triglie (area rurale sita tra Crispiano e Statte) i tradizionali festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo. La chiesa di san Michele sorge nella solitaria e silenziosa gravina di Triglie, distante dal centro abitato, ove la pianeggiante campagna coltivata diviene un tutt’uno con l’aspro paesaggio dominato da rovi e rocce. Il luogo è così denominato probabilmente per l’antica venerazione in loco della dea pagana ‘Artemide trigliantina’, con il suo andamento disegna il confine naturale tra i comuni di Crispiano e Statte. Anch’esso è stato sede di un villaggio medievale; infatti i sentieri, costeggiati da fitta vegetazione spontanea, si inerpicano lungo i costoni e conducono alla cappella rupestre di san Cipriano (o Giuliano) del XI secolo e alle grotte, che costituivano rispettivamente il luogo di culto e le abitazioni del villaggio.
La sua conformazione naturale ha da sempre consentito lungo la valle, il raccoglimento e lo scorrimento delle acque piovane. Tale peculiarità si è rivelata essere un beneficio, tanto da essere predisposto in epoca romana un sistema di cunicoli sotterranei costituenti un vero e proprio acquedotto adibito al trasporto e all’approvvigionamento idrico della zona portuale della vicina Taranto. Acqua, grotte e fitta vegetazione: elementi naturali che non solo hanno favorito nel corso dei secoli lo stanziarsi di diverse civiltà, ma rappresentano anche una prerogativa dei santuari dedicati all’Arcangelo e che difatti hanno agevolato la nascita e l’incremento del culto nella località.
Sul pianoro che sovrasta il costone più basso della gravina insiste la settecentesca cappella dedicata al Principe delle Milizie Celesti. La stessa, isolata rispetto alla masseria di cui presumibilmente in origine era pertinenza, è stata prima di proprietà della famiglia Bitetto, poi dei Blasi (Baroni di Statte) e successivamente della Famiglia Ceneviva; quest’ultima ancora oggi custodisce il bene, aprendo le porte ogniqualvolta qualcuno desideri rivolgere una preghiera all’Arcangelo.
Purtroppo non è dato sapere se la grotta posta nelle immediate vicinanze della cappella è stata mai adibita a luogo di culto. Le ridotte dimensioni della cappella e la crescente affluenza dei devoti ha reso necessario l’adeguamento in luogo di culto del corpo di fabbrica adiacente; detta costruzione, risalente alla seconda metà del XIX secolo, è essenziale nell’arredamento e nelle linee architettoniche, ha pianta rettangolare con volta a botte e lungo i lati presenta le mangiatoie che ne comprovano l’originario uso di stalla per il ricovero degli animali.
La gravina, come già detto, definisce un confine naturale tra le due città vicine, ma allo stesso tempo simboleggia il legame tra le comunità: la terza domenica di maggio, crispianesi e stattesi si ritrovano nella contrada ‘vestita a festa’ per venerare l’antica effigie in cartapesta dell’Arcangelo.
La processione, che secondo una tradizione tramandata oralmente si tiene dal 1724, avanza immersa tra l’oro del grano e il rosso delle distese di papaveri, e termina con la benedizione dei campi: in passato l’agricoltura rappresentava l’attività lavorativa principale e pertanto gli abitanti, prevalentemente contadini, invocavano l’Arcangelo affinché preservasse il raccolto dalle intemperie.
Questo il programma dei festeggiamenti:
sabato 17: alle ore 17.30 la recita del santo rosario; alle ore 18 la celebrazione eucaristica; alle ore 20 l’esibizione delle scuole di danza locali con intrattenimento musicale.
Domenica 18: ore 8.30, diana mattutina e giro della banda per le vie di Statte e di Crispiano; ore 10.30, celebrazione eucaristica; ore 18.30, processione in contrada e benedizione dei campi; ore 19.30, celebrazione eucaristica all’aperto; ore 21, esibizione dell’associazione musicale ‘F. Trani-Città di Montemesola’ (che accompagnerà anche la processione e farà servizio di giro) e spettacolo pirotecnico della ditta Itria Fireworks di Martina Franca.
La festa sarà completata dalle luminarie della ditta Memmola di Francavilla Fontana, da una mostra pittorica di Antonio Caputo dal titolo ‘San Michele protettore dei campi’ e da stand enogastronomici a cura di attività commerciali locali.
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