Hic et Nunc

Quest’oggi su “Linea Verde Life” si parlerà di Taranto

21 Ott 2023

Quest’oggi, sabato 21 ottobre, “Linea Verde Life” fa tappa a Taranto.  L’appuntamento è su Rai 1, alle ore 12.25, per scoprire insieme a Monica Caradonna, originaria di Taranto, e Elisa Isoardi i tesori della città dei due mari.

Una puntata speciale tra le meraviglie della città che partirà dal Castello aragonese e proseguirà alla scoperta degli ipogei dell’antica colonia spartana, degli ori conservati nel Museo archeologico nazionale e della biodiversità nel Mar Piccolo.

L’itinerario toccherà anche l’innovativo impianto di acquacoltura nel Mar Grande e la gravina di Leucaspide per concludersi con la vendemmia in masseria.

Una puntata da non perdere, nel cuore della Puglia e del capoluogo ionico! 

 

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Lavoro

Dopo la manifestazione nazionale il governo chiarisce: “L’ex Ilva non chiuderà”

20 Ott 2023

di Silvano Trevisani

Un primo risultato la manifestazione nazionale dei lavoratori Acciaierie D’Italia (ex-Ilva) oggi in sciopero di 24 ore in tutti i siti del Gruppo in Italia, lo ha ottenuto: il governo, che ha convocato i vertici di Fiom Fiom e Uilm al termine del corta per le strade di Roma, ha accolto le loro richieste, escludendo sia l’amministrazione straordinaria che la chiusura dell’azienda. Le due ipotesi, infatti, avevano preso inquietante consistenza nei giorni scorsi, ed erano state anche corroborate dalle affermazioni del presidente di AdI, Barnabè, che aveva ventilato il rischio di una tacita chiusura da facto.

Il corteo di oltre 1000 lavoratori dell’ex Ilva ha attraversato le vie di Roma per arrivare a piazza dei Santi Apostoli dove si è tenuto il comizio dei segretari generali di Fim, Fiom, Uilm Roberto Benaglia, Michele De Palma Rocco Palombella, subito dopo l’incontro che quest’ultimi hanno avuto a Palazzo Chigi con i capi di gabinetto della presidenza del Consiglio, del MiMIT e del ministro Fitto.

Il commento

Il segretario generale della Fim-Cisl, Roberto Benaglia, ha espresso “grande soddisfazione per la mobilitazione che i lavoratori stanno portando avanti insieme al sindacato, grazie alla quale oggi abbiamo portato a casa un primo importante risultato: abbiamo rimesso al centro dell’agenda di governo la principale vertenza del Paese”.

Palazzo Chigi, che ha ascoltato i sindacati e le loro preoccupazioni, ha deciso di coinvolgerli nella trattativa in un percorso sul futuro dell’ex-Ilva. Il governo si è impegnato a convocare un tavolo entro il 7 novembre a Palazzo Chigi e i sindacati saranno coinvolti nella trattativa con i Mittal.

“Chi dice che siamo alle battute finali e vorrebbe continuare con la cassa integrazione sbaglia, noi vogliamo lavorare per il futuro di questo polo industriale strategico per il nostro Paese. L’attuale gestione che abbiamo denunciato da mesi rischia di non andare da nessuna parte con i Mittal serve una svolta”.

“Certo – ha concluso Benaglia – è ancora tutto da fare ma siamo sulla strada giusta chiediamo al governo di ascoltare e assumere le nostre ragioni e proposte in tema di investimenti, impianti, salvaguardia dell’occupazione e decarbonizzazione”.

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Eventi a Taranto e provincia

Promosso dalla Sezione tarantina della Società di Storia Patria per la Puglia, Omaggio a Giacinto Spagnoletti

20 Ott 2023

Promosso dalla sezione tarantina della Società di Storia Patria per la Puglia, con la collaborazione della Società Dante Alighieri di Taranto, si terrà un interessante incontro di studio per ricordare la figura e l’opera di Giacinto Spagnoletti, illustre figura di critico, poeta e scrittore tarantino.
Gli interventi saranno affidati ad Antonio Lucio Giannone, professore onorario di Unisalento, che traccerà il profilo di G.S. critico letterario; ad Alberto Altamura, dirigente scolastico, che parlerà di : G.S. da Taranto oltre Taranto; a José Minervini, presidente del comitato tarantino della Società Dante Alighieri, che rievocherà L’omaggio a G.S. del 23 maggio del 1987; a Paolo De Stefano, presidente onorario del comitato tarantino della Società Dante Alighieri, che tratterà degli studi di Spagnoletti sui Contemporanei e a Simone Giorgino, docente di letteratura italiana contemporanea dell’Unisalento, che affronterà il tema Crepuscoli a Finisterre. Su “Poesie raccolte” di G.S.
Coordinerà la serata Giovangualberto Carducci, presidente della sezione tarantina della Società di Storia Patria per la Puglia.
L’incontro è fissato per venerdì 27 ottobre 2023 alle ore 17 nei locali della biblioteca civica Acclavio in piazzale Dante.

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Popolo in festa

Da domenica 22 la festa di San Giuseppe Moscati

20 Ott 2023

di Angelo Diofano

“Solo lo stupore conosce”: questo concetto espresso da san Gregorio di Nissa, una grande figura dei primi secoli cristiani, ben compendia il programma dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe Moscati a cura della parrocchia a Lui intitolata al quartiere Paolo VI.

Medico e laico, che ha vissuto la sua vita, la sua professione e la ricerca scientifica nell’amicizia con il Signore, il santo è ritratto in un’artistica statua in cartapesta che lo rappresenta con il camice bianco e lo stetoscopio; in chiesa è esposto anche un reliquiario con due sue ricette mediche autografe.

Approntato dal parroco don Marco Crispino, molto articolato il programma dei tanti appuntamenti che si succederanno fino a giovedì 16 novembre, memoria liturgica di San Giuseppe Moscati.

S’inizierà questa domenica, 22 ottobre, con le sante messe delle ore 10 – 11.30 – 19 e con la quarta edizione del  concorso “Il dolce di San Giuseppe” che avrà luogo alle ore 11. I parrocchiani sono invitati a preparare un dolce ispirato alla vita del santo e a portarlo in parrocchia a partire dal sabato sera, corredato da descrizione e nome scelto. Una volta fotografati, i dolci saranno poi messi a votazione online per decretarne il vincitore e poi messi in vendita; il ricavato andrà a finanziare la realizzazione della nuova chiesa.

Martedì 24, alle ore 19.30, è in programma “Ad usum fabricae. L’infinito plasma l’opera”, incontro dedicato al cammino per la costruzione della nuova chiesa.

La prossima settimana pubblicheremo tutti gli appuntamenti che prevedono, fra l’altro, per domenica 29 ottobre, alle ore 10 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero e alle ore 10.45 la processione con la venerata immagine del santo per le vie del territorio parrocchiale; in serata avrà luogo la festa popolare.

Ecco infine la storia della parrocchia riportata sul relativo blog. Questo è il link: https://www.sangiuseppemoscatitaranto.it/storia/?fbclid=IwAR2wW1pOjwPCyTwvuVpPtg0UpFRJf8EoyVe2oqfhhyn7R2s4mkY-J1BGm9g

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Festival

Al Savoia e a Spazioporto, dal 24 al 29 ottobre c’è Monsters – Taranto Horror Film Festival

Al via la sesta edizione della manifestazione prodotta da Brigadoon. Più di 30 film in proiezione, oltre a talk e ospiti internazionali, tra Savoia Cityplex e Spazioporto. Tre i concorsi: lungometraggi, corti e Off Horror

20 Ott 2023

Si avvicina Halloween e, come ormai da qualche anno, a Taranto arriva Monsters. È tutto pronto, infatti, per la sesta edizione del Taranto Horror Film Festival, che si va attestando tra i più importanti festival di genere del Paese. Dal 24 al 29 ottobre, la selezione prevede oltre 30 titoli in proiezione, provenienti da tre continenti, fra lunghi, corti, prime nazionali, anteprime, più talk e ospiti internazionali.

La manifestazione è organizzata dall’associazione Brigadoon – Altre storie del cinema e si terrà dal 24 al 26 ottobre al Savoia Cityplex e dal 27 al 29 ottobre a Spazioporto. Ogni giornata le proiezioni cominceranno alle ore 18 e saranno tutte a ingresso libero. È confermato il concorso internazionale dedicato a lungometraggi e cortometraggi, con premi assegnati da giurie qualificate, che era stata la grande novità della scorsa edizione. Oltre ailungometraggi (sette film in anteprima nazionale) e ai cortometraggi (quindici lavori, provenienti da undici Paesi), si aggiunge quest’anno la nuova sezione competitiva Off Horror, dedicata a opere più sperimentali e di ricerca, con quattro titoli in selezione. È evidente come Monsters intenda puntare sempre più su un ventaglio di titoli inediti, che restituiscano la vitalità e la ricchezza tematica e di contenuti dell’horror. Davide Di Giorgio è il direttore artistico del festival, Massimo Causo ne è il presidente. Al seguente link è possibile scaricare il programma completo: https://monsterstarantohorror.com/monsters-6-2023/programma/

La sezione Nuove tendenze, attenta alle novità, proporrà sei lungometraggi: Almamula, di Juan Sebastián Torales, coprodotto da Argentina, Francia e Italia, è un racconto d’atmosfera sul conflitto tra conservatorismo e superstizione, tra spiritualità e passione carnale; il giapponese Best Wishes to All, di Yuta Shimotsu, è una parabola ipnotica sulla ricerca della felicità come chiave necessaria per l’acquisizione della consapevolezza circa la crudeltà del mondo; l’americano Black Mass è il folgorante esordio alla regia della scream queen Devanny Pinn, presentato in prima nazionale e che rievoca le gesta del serial killer Ted Bundy, con stile controllatissimo e una morale che si allunga ai giorni nostri e alle conflittualità di genere; dalla Norvegia arriva Good Boy di Viljar Bøe, che parte come un bizzarro racconto sulla nascita di una coppia, ma diventa un apologo beffardo sulla sopraffazione reciproca, incarnato dal terzo membro della famiglia, un cane che non è propriamente tale; Moon Garden (prima nazionale) di Ryan Stevens Harris, artista, montatore e già tecnico del suono per Roland Emmerich, è al contrario una favola nera che recupera il gusto anni Ottanta di un cinema “analogico”, girato interamente su pellicola scaduta e con un piacere visivo che ricorda le opere di Steven Spielberg, Tim Burton e Guillermo del Toro; infine ancora dagli Stati Uniti c’è New Life (anch’esso in prima nazionale) diretto da John Rosman, il film rilegge il filone batteriologico attraverso le storie di due donne: una in fuga dopo aver contratto il virus, l’altra incaricata di catturarla. Le loro storie si legano indissolubilmente, mentre la posta in gioco dell’inseguimento si eleva a proporzioni apocalittiche.

Per quanto riguarda, invece, il concorso cortometraggi si spazia dalla conservazione dei corpi alla caccia alle streghe, dall’invasione aliena al body horror, passando per lavori di animazione e tanto altro. I titoli in gara sono: Aracne di Cremance, Bookworm di Javier Yañez, La caccia selvaggia di Gianmaria Pezzato, Crappy Christmas: Operation Christmas Child di Jürgen Kling, Dedication di Selina Sondermann, Greed & Gore di Adam Kirkey, Keykavoos di Hamed Asgharzadeh Marghmaleki, The Lovers di Carolina Sandvik, Mantra di Stef Meyer e Pascal Bourelier, Power Signal di Oscar Boyson, Rain, Rain, Go Away di Sebastiano Pupino, Red Rabbit di Rory Kerr, Reginetta di Federico Russotto, Total Liquidation di Ugo De Gregorio, Luis Patard e Andoni Maury, White Ant di Shalini Adnani.

Tra innovazione e ricerca di stili e linguaggi, la sezione Off Horror proporrà invece il visionario mediometraggio sudcoreano The Fifth Thoracic Vertebra, di Syeyoung Park, dove tutte le promesse, le maledizioni, gli scarti e le attività incompiute quando una relazione finisce si incarnano in una creatura che banchetta con le vertebre delle sue vittime; il mediometraggio giapponese Flashback Before Death, di Rii Ishihara e Hiroyuki Onogawa (proposto in collaborazione con Third Window Films e Fantafestival), è un sogno, una fantasia che trasfigura la storia di fantasmi in un racconto poetico; l’americano Residency di Winnie Cheung (in prima nazionale) è un racconto metanarrativo sulla ricerca di un collettivo di dieci artiste oltre i limiti, dove l’energia deraglia in un luna park dell’horror; sempre dagli Stati Uniti, infine, Transmission di Mike Hurst (pure in prima nazionale) è un film mosaico basato sul channel-surfing, che diventa palestra di stili e continua ricerca creativa.

Per tutte e tre le sezioni verrà assegnato il premio Monsters per il Miglior Film da altrettante giurie. Quella dei lungometraggi è formata dal regista Karim Ouelhaj (che aveva vinto la scorsa edizione del festival con Megalomaniac), Giulio Sangiorgio, direttore di Film Tv, e Sergio Sozzo, direttore editoriale di Sentieri Selvaggi. La Giuria Off Horror vedrà invece Luigi Abiusi, poeta, critico e direttore di Registi fuori dagli scheRmi, l’artista tarantina Ezia Mitolo, che è anche l’autrice della locandina di questa edizione del festival, e Florence Saâdi, produttrice belga di Megalomaniac. La giuria cortometraggi, infine, comprende Francesca Andriani, produttrice della società 10D, premiata con il David di Donatello nel 2021, lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Cotrona e l’attore e regista Andrea Simonetti.

I consulenti alla selezione di Monsters sono Andreina Di Sanzo, Leonardo Gregorio, Massimiliano Martiradonna e Mirco Moretti. Le proiezioni della sesta edizione del festival saranno introdotte dalla sigla realizzata per l’occasione dal regista tarantino Ivan Saudelli.

Oltre al concorso, non mancheranno i titoli del passato, attraverso il consueto focus sul mostro dell’anno, quest’anno denominato L’ombra del lupo e dedicato al cinema dei licantropi, icone di mutazione, in grado di esprimere bene la complessità interiore ed esteriore dei nostri tempi. Sin dalle origini, infatti, l’Uomo Lupo si è fatto portatore di istanze sui conflitti interni alla famiglia, sulla crisi d’identità delle nuove generazioni e sul dualismo dell’essere umano, diviso tra la sua parte razionale e quella bestiale. La selezione proporrà quattro titoli, a partire dall’inedito Blackout (in prima italiana e in concorso), che segna il ritorno di un nome fondamentale dell’indie americano come Larry Fessenden. A lui si affianca il capostipite, L’Uomo Lupo del 1941, diretto da George Waggner, prodotto dalla Universal e con l’indimenticabile Lon Chaney Jr. Sarà proposto anche Un lupo mannaro americano a Londra, di John Landis, del 1981 (film di chiusura), uno dei picchi assoluti del filone, manifesto del body horror, ma pure autentica lezione di stile per come mescola a perfezione commedia e horror. Chiude il focus As boas maneiras, di Juliana Rojas e Marco Dutra, del 2017, sensazionale rilettura contemporanea del mito, presentata al Festival di Locarno, una favola della vita moderna sui temi del desiderio sessuale, della definizione di una famiglia, della metamorfosi del corpo, del classismo sociale.

Ma nella sei giorni tarantina da brividi vi sarà spazio anche per altri eventi, come la terza e ultima parte della docu-serie Il giro dell’horror, di InGenereCinema.com, creata e scritta da Luca Ruocco e diretta da Paolo Gaudio (che saranno presenti a Taranto), dove la challenge prenderà di mira un nome storico del genere, Lamberto Bava, con il consueto stile tra informazione e umorismo, tipico del format. Il talk Taranto Horror Comics indagherà il rapporto fra la città bimare e le nuvolette “da paura”, alla presenza di Maurizio Cotrona (autore de “La fame” per Ottocervo), Alessio Fortunato (disegnatore di “Dampyr” per Sergio Bonelli Editore) ed Enzo Rizzi, che presenterà in anteprima esclusiva il nuovo Omnibus dedicato al suo celebre personaggio Heavy Bone, il serial killer di rockstar. La chiacchierata farà da preludio alla proiezione di Dampyr, di Riccardo Chemello, primo tassello del Bonelli Cinematic Universe. Infine il documentario Arrivano i mostri, di Paolo Pisanelli, progetto volto a suscitare un desiderio di cinema nelle bambine e nei bambini delle scuole primarie di Corsano e Tiggiano, e un omaggio al recentemente scomparso William Friedkin, con la proiezione di un gioiello da riscoprire, il cortometraggio I serpenti della notte.

La sesta edizione di Monsters è ideata e organizzata da Brigadoon – Altre storie del Cinema con il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Ministero della Cultura, all’interno di Apulia Cinefestival Network 2023, realizzata da Regione Puglia, Apulia Film Commission e ARET PugliaPromozione nell’ambito dell’intervento “Promuovere la Puglia del Cinema 2023” a valere su risorse del POR Puglia 2014/2020 – Asse VI – Azione 6.8. e con la partecipazione del Centro Studi Cinematografici, in partnership con Film Freeway, Blue Velvet, Magnifica Ossessione, Libreria Dickens, Volta la carta, con i festival Vicoli Corti – Cinema di periferia (Massafra), Be Green Film Festival (Crispiano), ToHorror Fantastic Film Fest (Torino), Fantafestival (Roma), Apulia Horror International Film Festival (Gallipoli). Sono media partner Duels e Sentieri Selvaggi.

Ecco dove è possibile seguire online gli aggiornamenti del Taranto Horror Film Festival:

Facebook: https://www.facebook.com/monsterstarantohorror

Instagram: https://www.instagram.com/monsterstarantohorror

Sito web: https://monsterstarantohorror.com

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Hic et Nunc

Al Rosario di Grottaglie, sabato sera immissione canonica del nuovo parroco, don Mimino Damasi

20 Ott 2023

di Angelo Diofano

Sabato 21 ottobre alle ore 18.30, alla parrocchia Maria SS. del Rosario di Grottaglie, nel corso della solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, avrà luogo la cerimonia di immissione canonica del nuovo parroco, don Mimino Damasi. Quest’ultimo succede a mons. Luca Lorusso, a sua volta nominato parroco alla Santa Lucia, a Taranto.

Don Mimino Damasi è nato a Taranto il 4 dicembre del 1958; parrocchiano alla Maria del SS. Rosario di Statte, ha ricevuto l’ordinazione presbiterale dall’arcivescovo mons. Guglielmo Motolese il primo ottobre del 1983 (quest’anno ha quindi festeggiato il quarantesimo di sacerdozio); questi gli incarichi da lui finora ricoperti: vicario parrocchiale alla Madonna delle Grazie (1982-1985) e alla San Francesco de Geronimo (1985-1990), direttore facente funzione al settimanale diocesano Nuovo Dialogo (1991-1995), amministratore parrocchiale alla Sant’Antonio (1995-95), direttore ufficio diocesano comunicazioni (1999-2011) direttore Istituto Pastorale Pugliese, organo della Conferenza episcopale pugliese (2000-2005), parroco alla Regina Pacis a Lama (1995-2019), sacerdote “fidei donum” in Guatemala (2019-2023) oltre ad essere stato docente all’istituto di scienze religiose e di religione negli istituti superiori.

Al carissimo don Mimino, i fervidi auguri di noi tutti di “Nuovo Dialogo”.

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Sinodo

Francesco: “Le rotte dei migranti gridano al cospetto di Dio”

foto Vatican media/Sir
20 Ott 2023

di Maria Michela Nicolais

“Passare da un mondo chiuso a un mondo aperto, da un mondo in guerra a un mondo in pace”. È l’itinerario proposto da papa Francesco, nel momento di preghiera in piazza San Pietro per i migranti e i rifugiati, insieme ai partecipanti al Sinodo, presso la scultura “Angel Unawares” di piazza San Pietro, che rappresenta simbolicamente tutte le persone in fuga dalla propria casa e dal proprio Paese per cercare un futuro migliore. “La strada che da Gerusalemme portava a Gerico non era un cammino sicuro, come oggi non lo sono le numerose rotte migratorie che attraversano deserti, foreste, fiumi e mari”, il riferimento alla parabola del Buon Samaritano: “Quanti fratelli e sorelle oggi si ritrovano nella medesima condizione del viandante della parabola? Quanti vengono derubati, spogliati e percossi lungo la strada? Partono ingannati da trafficanti senza scrupoli. Vengono poi venduti come merce di scambio. Vengono sequestrati, imprigionati, sfruttati e resi schiavi. Vengono umiliati, torturati e violentati. Tanti muoiono senza arrivare mai alla meta”.

“Le rotte migratorie del nostro tempo sono popolate da uomini e donne feriti e lasciati mezzi morti, da fratelli e sorelle il cui dolore grida al cospetto di Dio – la denuncia di Francesco -. Spesso sono persone che scappano dalla guerra e dal terrorismo, come vediamo purtroppo in questi giorni”. Anche oggi, come ai tempi della parabola, “c’è chi vede e passa oltre, sicuramente dandosi una buona giustificazione, in realtà per egoismo, indifferenza, paura”. Il samaritano, invece, “vide quell’uomo ferito e ne ebbe compassione”: “Lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza. E la compassione è l’impronta di Dio nel nostro cuore. Questa è la chiave. Qui c’è la svolta. Infatti da quel momento la vita di quel ferito comincia a risollevarsi, grazie a quell’estraneo che si è comportato da fratello. E così il frutto non è solo una buona azione di assistenza, il frutto è la fraternità”.

“Come il buon samaritano, siamo chiamati a farci prossimi di tutti i viandanti di oggi, per salvare le loro vite, curare le loro ferite, lenire il loro dolore”, l’invito del papa: “Per molti, purtroppo, è troppo tardi e non ci resta che piangere sulle loro tombe, se ne hanno una, o il Mediterraneo ha finito per essere una tomba. Ma il Signore conosce il volto di ciascuno, e non lo dimentica. Il buon samaritano non si limita a soccorrere il povero viandante sulla strada. Lo carica sul suo giumento, lo porta a una locanda e si prende cura di lui”. “Qui possiamo trovare il senso dei quattro verbi che riassumono la nostra azione con i migranti: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”, ha spiegato Francesco: “Si tratta di una responsabilità a lungo termine, infatti il buon samaritano si impegna sia all’andata sia al ritorno. Per questo è importante prepararci adeguatamente alle sfide delle migrazioni odierne, comprendendone sì le criticità, ma anche le opportunità che esse offrono, in vista della crescita di società più inclusive, più belle, più pacifiche”.

“Dobbiamo tutti impegnarci a rendere più sicura la strada, affinché i viandanti di oggi non cadano vittime dei briganti”, l’appello finale. “È necessario moltiplicare gli sforzi per combattere le reti criminali, che speculano sui sogni dei migranti”, l’indicazione di rotta: “Ma è altrettanto necessario indicare strade più sicure: bisogna impegnarsi ad ampliare i canali migratori regolari”.

“Nello scenario mondiale attuale è evidente come sia necessario mettere in dialogo le politiche demografiche ed economiche con quelle migratorie a beneficio di tutte le persone coinvolte, senza mai dimenticarci di mettere al centro i più vulnerabili”, l’analisi del papa: “È anche necessario promuovere un approccio comune e corresponsabile al governo dei flussi migratori, che sembrano destinati ad aumentare nei prossimi anni. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare, questo è il lavoro che dobbiamo fare. Chiediamo al Signore la grazia di farci prossimi a tutti i migranti e i rifugiati che bussano alla nostra porta, perché oggi chiunque non è brigante e chiunque non passa a distanza, o è ferito o sta portando sulle sue spalle qualche ferito”. Poi un momento di silenzio, “ricordando tutti coloro che non ce l’anno fatta, che hanno perso la vita lungo le diverse rotte migratorie, e coloro che sono stati usati, schiavizzati”.

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Regina della Puglia: Caterina Bello asso pigliatutto

La ciclista martinese al Trofeo San Rocco
20 Ott 2023

di Paolo Arrivo

Pedala più forte di tanti uomini. E non si accontenta di essere la più veloce tra le donne: tornata ai livelli delle stagioni pre-Covid, Caterina Bello ha uno spirito altamente competitivo, e non vuole smettere di crescere, interpretando la bicicletta come sfida e insieme strumento di benessere che giova alla salute. Senza tralasciare la dimensione sociale dello sport nel senso più nobile. La ciclista martinese in forza al Team Pedale Elettrico è bella da vedere in sella alla bici da corsa: composta e accorta, la sua agilità è come un balzo felino che raggiunge il plotone di testa dalle retrovie. Il 2023 le ha ridato una nuova consapevolezza, spiega in questa intervista.

Caterina Bello, tanti successi per te in questa stagione: ti sei aggiudicata, tra l’altro, le due più importanti corse a tappe che attraversano la regione (Cicloamatour, Giro dell’Arcobaleno). Il bilancio, immaginiamo, è positivo. Vero?

“Certo. Le vittorie sono state numerose: ho partecipato a tante manifestazioni, e sono riuscita ad aggiudicarmi quelle corse importanti in Puglia, con alcune tappe nelle regioni limitrofe. Direi che il bilancio è assolutamente positivo”.

Ad accrescere il valore delle tue vittorie, l’incremento della partecipazione femminile: vediamo sempre più donne alle corse. Nel bene e nel male, cosa hai imparato dalle tue “colleghe”?

“La considerazione è corretta: l’incremento della partecipazione femminile va letto come un messaggio importante. Sempre più ragazze partecipano a queste bellissime manifestazioni, e spero vivamente che anche nella mia regione si cresca ancora in questa direzione fino ad organizzare delle gare solo al femminile. Quanto alle mie colleghe, direi che sì, nel bene o nel male si impara sempre qualcosa ad ogni gara a cui si partecipa. È bello condividere le tensioni che precedono lo start, ad esempio. E anche l’adrenalina post gara, confrontarsi poi con le varie esperienze vissute”.

In una precedente intervista confidasti di aver avuto non poche difficoltà al rientro in gruppo, dopo che, per tre anni, eri stata lontana dalle competizioni. Come le hai vinte?

“Poco per volta: rimettendomi in gruppo sono riuscita ad avere meno difficoltà, ma resto sempre molto prudente, e cerco di non rischiare mai troppo, per quanto possibile. Penso che solo partecipando alle varie manifestazioni si riesca ad acquisire sempre più confidenza e feeling con il gruppo”.

Cosa farai nei prossimi giorni? Sempre in sella, o pensi di concederti un po’ di meritato riposo?

“Sempre in sella, sicuramente. Io vado in bici per il piacere di pedalare e di fare del sano sport: il ciclismo resta sempre il mio sport preferito, non ne potrei fare a meno, se non per motivi indipendenti dalla mia volontà. Compatibilmente con gli impegni lavorativi, vorrei partecipare a qualche altra manifestazione in programma nei prossimi giorni. Per riposare ci sarà tempo!”

La stagione scorsa terminò prima, ahinoi, dopo l’incidente che diede la morte a Massimo Ferilli in una granfondo. Quest’anno hai notato qualche miglioramento sul piano della sicurezza per i corridori?

“Quell’esperienza ha lasciato un segno indelebile in tutti noi. Ma penso che gli organizzatori facciano davvero il possibile per farci divertire, e gareggiare in tutta sicurezza. Sta a noi rispettare il codice della strada: bisogna riconoscere che tante volte, anche con le strade chiuse al traffico, non si possono controllare tutti gli accessi privati. Penso che i campionati Cicloamatour e Giro dell’Arcobaleno siano sempre abbastanza sicuri. Sta a noi, ripeto, essere prudenti, e calcolare laddove possibile anche l’imprevedibile”.

Lo sport non è soltanto agonismo: a fine mese, dal 26 al 28 ottobre, prenderai parte al progetto momtomom23 di #iopedaleròperte. Spiegaci un po’ di cosa si tratta, e perché hai scelto di dare il tuo supporto a questa iniziativa.

“#iopedaleròperte è una manifestazione sportiva benefica svolta lo scorso anno, che adesso prende il nome di #momtomom23, si tratta di una pedalata da Brescia a Taranto: l’obiettivo è la raccolta fondi a favore dell’Associazione Genitori di Taranto Onco-Ematologia. Io ho cercato nel mio piccolo di dare un contributo anche attraverso l’aiuto alla vendita dei cappellini. Ho deciso di dare supporto a questa iniziativa perché me lo ha chiesto l’organizzatore Pasquale Marinelli e, per un fine così importante, non potevo che condividerla”.

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Popolo in festa

Tanta gente in piazza per la festa di San Pio X

20 Ott 2023

di Angelo Diofano

“Sono state tre giornate che difficilmente dimenticheremo per come sono state belle e che hanno evidenziato la voglia della gente di ritornare a stare insieme, dopo gli anni difficili che abbiamo passato. In tanti mi hanno fermato in strada per farmi i complimenti, ma il merito di tutto ciò non è mio ma di ogni membro della comunità, che da tempo ha lavorato per farci vivere questa festa parrocchiale”: così si è espresso il parroco della San Pio X, don Francesco Curlacci, a conclusione dei festeggiamenti in onore del santo pontefice (papa Sarto), titolare della parrocchia, svoltisi lo scorso fine settimana.

Si è iniziato venerdì sera con la celebrazione eucaristica presieduta da don Giancarlo Ruggieri, parroco all’Immacolata di Leporano, con un momento di preghiera con power point incentrato sul santo e animato dal coro dei giovani; a seguire, l’applaudita rappresentazione teatrale in vernacolo.

Anche l’arcivescovo mons. Ciro Miniero, sabato sera, è rimasto colpito dall’entusiasmo de parrocchiani  e, nel contempo, dalla cura riservata alla santa messa da lui presieduta. Fra i celebranti, anche il parroco emerito, don Giacinto Magaldi, per tanti anni alla guida della comunità, che gli ha espresso in modo commovente la propria gratitudine. A don Giacinto è toccato l’onore di portare la reliquia del santo durante la processione che, accompagnata dalle note festose della banda di Crispiano, ha successivamente, tra due ali di folla, ha attraversato le vie del quartiere Italia-Montegranaro. Il rientro in chiesa è stato salutato da un pittoresco spettacolo pirotecnico. Quindi, fra le luminarie approntate in piazza, molti si sono soffermati fra le bancarelle del pittoresco mercatino dell’artigianato, in attesa dell’esibizione degli attori di “Mudù”, che hanno divertito fino a tarda ora il numerosissimo pubblico.

L’indomani, domenica, nel pomeriggio, l’hanno fatta da padroni i più piccoli che con i loro giochi hanno animato la piazza, finalmente libera dalle auto. E per tutti, come premio, un ricco e ghiotto spuntino approntato dagli animatori.

Dopo la messa vespertina celebrata da don Giancarlo Ruggieri, ancora una volta la folla ha assiepato ogni angolo della piazza per ascoltare e soprattutto ballare i motivi degli anni settanta-ottanta eseguiti dal complesso musicale “Phases Band”. E assieme ai componenti del gruppo, a ricevere gli applausi è stato anche il parroco don Francesco, il cui entusiasmo sin dall’inizio ha contagiato i parrocchiani.

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Stagione artistica

Venerdì 27 ottobre, al teatro Tarentum La storia di Şahmeran, con l’attrice turca Serra Yilmaz

20 Ott 2023

Dopo il successo dello spettacolo “Tutto il mondo è un palcoscenico”, con l’esilarante comicità di Antonio Stornaiolo ed Emilio Solfrizzi, è ai nastri di partenza il secondo appuntamento della stagione artistica 2023/24 del teatro Tarentum.

Venerdì 27 ottobre (sipario ore 21) è in calendario La storia di Şahmeran, con l’attrice turca Serra Yilmaz – nota per essere la musa del famoso regista Ferzan Özpetek – ed il compositore italiano Francesco Libetta.

Lo spettacolo si inserisce tra le voci e le suggestioni di quella cultura ultra-millenaria espressione dei popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

I due artisti propongono la messa in scena di un’opera che è ai vertici dell’oralità turca: La storia di Şahmeran, leggenda popolare per la prima volta riprodotta per iscritto e musicata dal compositore italiano Francesco Libetta.

Nell’intreccio, la leggenda della regina dei serpenti, metà donna e metà serpente, che si apre all’amore del giovane Cemsab, arrivato incautamente in un regno così particolare. Una serie di eventi porterà Şahmeran a diventare vittima dei soldati dell’emiro locale, mentre Cemsab sopravviverà e diventerà un uomo saggio ed il medico più famoso del suo tempo.

Il brano comprende composizioni musicali create per l’occasione da Libetta, che si aggiungono alla prima Ballata di Chopin (op. 23), scritta tra Vienna e Parigi, in anni politicamente turbolenti che porteranno il musicista polacco a non tornare mai più a Varsavia. Viene così ricreata l’atmosfera epica e leggendaria del poeta polacco Adam Mickiewicz.

La leggenda della bellissima regina dei serpenti continua ad essere molto popolare in Turchia, Iran e Siria. Ancora oggi gli artigiani disegnano i ritratti dell’affascinante e saggia regina dei serpenti.

Francesco Libetta, nelle note di regia così scrive: «Con il suo garbo affettuoso e saggio, l’attrice Serra Yilmaz dà voce alla narrazione, in un contesto musicale che invita a immergersi anche emotivamente nel mondo esotico e arcano della favola. La voce dialoga, si alterna e si sovrappone al pianoforte. Il melologo che ne risulta è una riflessione al tempo stesso crudele e profonda sul tema della fiducia nell’Altro, sulle responsabilità del Caso e sul sacrificio, una meditazione sull’inconsapevolezza».

Insomma, una storia affascinante con una morale sottesa che fa riflettere sul dilemma ancestrale che il male può arrivare non solo da un nemico, ma da qualsiasi apertura verso l’altro.

Per ulteriori informazioni e biglietteria: Teatro Tarentum via Regina Elena, 122-124 a Taranto, 375.7878395.

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Sinodo

Papa Francesco: “Combattere le reti criminali che speculano sui sogni dei migranti” “ampliando i canali migratori regolari”

foto Vatican media/Sir
20 Ott 2023

di Maria Michela Nicolais

“Dobbiamo tutti impegnarci a rendere più sicura la strada, affinché i viandanti di oggi non cadano vittime dei briganti”. È l’appello del papa, nella parte finale della preghiera per i migranti e i rifugiati in piazza San Pietro, con i partecipanti al Sinodo. “È necessario moltiplicare gli sforzi per combattere le reti criminali, che speculano sui sogni dei migranti”. “Ma è altrettanto necessario indicare strade più sicure”, la proposta di Francesco: “bisogna impegnarsi ad ampliare i canali migratori regolari”. “Nello scenario mondiale attuale è evidente come sia necessario mettere in dialogo le politiche demografiche ed economiche con quelle migratorie a beneficio di tutte le persone coinvolte, senza mai dimenticarci di mettere al centro i più vulnerabili”, l’esortazione del papa: “È anche necessario promuovere un approccio comune e corresponsabile al governo dei flussi migratori, che sembrano destinati ad aumentare nei prossimi anni. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare: questo è il lavoro che dobbiamo fare. Chiediamo al Signore la grazia di farci prossimi a tutti i migranti e i rifugiati che bussano alla nostra porta, perché oggi chiunque non è brigante e chiunque non passa a distanza, o è ferito o sta portando sulle sue spalle qualche ferito. E adesso faremo un breve momento di silenzio, ricordando tutti coloro che non  ce l’hanno fatta, che hanno perso la vita lungo le diverse rotte migratorie,  e coloro che sono stati usati, schiavizzati”.

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Solidarietà

Ad Avetrana sarà donata una carrozzina da basket con i fondi della raccolta tappi di plastica

19 Ott 2023

Quanti tappi di plastica buttiamo ogni giorno? Eppure, se raccolti e consegnati ai volontari dell’AGe Avetrana, possono permettere a una persona con disabilità, costretto a spostarsi in carrozzella, di essere felice praticando il suo sport preferito.

Da oltre undici anni, infatti, l’associazione AGe Avetrana Odv (Associazione italiana Genitori) organizza “Raccogli un tappo… per un sogno!”, una raccolta di tappi di plastica di ogni tipo che poi vengono rivenduti; i ricavati così raccolti sono destinati all’acquisto di carrozzine da basket per giovani con disabilità.

Il messaggio sociale dell’iniziativa è chiaro: bisogna riciclare il più possibile, sia perché così si inquina meno il pianeta, sia perché il materiale recuperato può essere utile, in questo caso riesce persino a donare la felicità a un giovane con disabilità!

Grazie al coinvolgimento di numerose comunità, anche di province diverse, dal 2012 ad oggi l’AGe Avetrana è riuscita a realizzare una considerevole raccolta, tanto da acquistare nel tempo ben cinque carrozzine da basket.

La quinta sarà donata ad Antonio, un giocatore diciottenne con disabilità, nel corso della “Partita del cuore” che si terrà, alle ore 15.30 di domenica 22 ottobre, presso il palazzetto dello sport di Avetrana, un evento organizzato dall’AGe Avetrana Odv

La “Partita del cuore” sarà aperta da una performance di sbandieratori e musici di Avetrana, e poi proseguirà con una partita amichevole di baskin che vedrà in campo giocatori con disabilità e volontari dell’AGe Avetrana Odv, seguita da un’altra di basket in carrozzina giocata dagli atleti della Lupiae Team Salento, la squadra in cui gioca Antonio; l’esibizione degli atleti di ginnastica artistica della GaBe Sport Avetrana concluderà la manifestazione.

L’evento sarà presentato da Anna Maria Leobono, presidente dall’A.Ge. Avetrana e Consigliera Nazionale Eisi il primo Ente Italiano di sport inclusivi, e dalla cantautrice e conduttrice Laura Dimitri; testimonial sono il giornalista Rai Salvatore Catapano e l’atleta paraolimpico Leonardo Melle.

Sono previsti gli interventi di Emanuele Micelli, Assessore comunale allo Sport e allo Spettacolo, Don Mimmo Sternativo, Parroco Unione Pastorale Avetrana, Giuseppe Pinto, Presidente Cip Puglia, Francesco Riondino, Presidente Csv Taranto, Leonardo Giangrande, Presidente Confcommercio Taranto, e Antonio Lodedo, Imprenditore Italfire.

“La Partita del Cuore” gode del patrocinio gratuito di Regione Puglia, Comune di Avetrana, Centro Servizi Volontariato di Taranto, Eisi (Ente Italiano Sport Inclusivi), Associazione Baskin OdV, Comitato Paralimpico Italiano e  Forum delle Associazioni Familiari.

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